- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Consulenza Fiscale
- Ancora sui minimi...
-
Ancora sui minimi...
So che avete già scritto tanto e vi ringrazio per le informazioni che ho reperito, avrei però da esporvi una perplessità che mi è sorta durante un colloquio che oggi ho avuto con un commercialista (vista la mia intenzione di aprire partita iva): ho saputo (ebbene, non lo avevo ancora capito) che vi è un minimale annuo - indipendente dai ricavi - da versare all inps di circa 3000 euro.
Questa piccola cosa, per me che volevo aderire al regime dei minimi per avviare una "attività" in cui vendere spazi pubblicitari sul web, mi stronca leggermente ogni proposito.
Supponevo che da versare ci fosse una percentuale sui ricavi, come si può pretendere un fisso quando, soprattutto agli inizi, l'attività non si discosterebbe molto dal passatempo?
... ora non so neanche se li guadagnerei 3000 euro!
-
Purtroppo in merito alla contribuzione previdenziale sia essa gestione artigiani o commercianti oppure gestione separata (professionisti senza cssa) c'è poco da fare. E' sempre e comunque dovuta.
-
Ehm... facendo qualche ricerca ho trovato pareri secondo i quali non c'è nessun minimale per i minimi, ma solo un valore percentuale (che per il 2010 sarà del 26,72), potete vedere qualche risultato con la stringa di ricerca: "nessun minimale" regime minimi.
La faccenda mi cambierebbe non poco, almeno per iniziare.
Qual è la verità?
-
Ciao Chinaski e Benvenuto nel Forum GT.
Quell'informazione è vera, ma riguarda la gestione separata inps, valida per chi è inquadrato come professionista.
Tu sarai inquadrato come commerciante, e quindi dovrai iscriverti alla gestione commercianti che prevede un minimale di circa 2850 euro l'anno.
-
Grazie per le informazioni.
Come si definisce "l'inquadratura"?
-
Si definisce in base alla tipologia dell'attività, oltre al codice attività che sarà scelto in fase di apertura della partita iva.
L'attività tipica del professionista è quella di offrire servizi/consulenze; l'attività del commerciante è vendere; quella dell'artigiano, che ai fini previdenziali è uguale ai commercianti, è realizzare oggetti/prodotti...Visto che la tua attività sarà quella di vendere spazi pubblicitari sarai inquadrato come commerciante (con iscrizione quindi alla camera di commercio).
Spero di averti chiarito un po le idee.
-
Sei stato molto chiaro e gentile, grazie.
Mi viene comunque da considerare che viene operato un discrimine non indifferente fra le due tipologie di inquadramento, per di più me ne sfugge la ragione.
-
Ipotizzo un'ulteriore variante:
potrei sperare di essere inquadrato come lavoratore autonomo? (in tal caso ho letto che avrei i vantaggi di cui sopra). Da quanto ho capito taluni inquadrano i webmaster sotto questo profilo e io venderei sì spazi pubblicitari, ma altro non sono che pagine web da me create... i siti stessi non sono spazi pubblicitari?
Ho qualche speranza?
Grazie ancora, ciao
-
Io ti consiglio di lasciare stare p. iva per adsense, stai andando in contro ad un suicidio:o. Vivere di pubblicità è un sogno che si possono permettere forse i siti più famosi e affermati da anni sul web.
poi devi pensare di prendere 100.000/150000 euro all'anno e non di restare sul regime dei minimi che proprio dei minimi non è visto i 3000 + commercialista.
poi valuta, casomai lasciaci la pubblicità per una settimana e fatti due conti prima di rischiare 5000 euro.