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Ingegnere senza p.iva
Buongiorno a tutti. Spero possiate aiutarmi!
Sono un giovane ingegnere iscritto all'Albo professionale che, dopo 3 mesi di lavoro presso uno studio tecnico con contratto a progetto e 3 anni di lavoro dipendente presso un'impresa di costruzioni, sto frequentando un dottorato di ricerca presso un'università.
Attualmente l'unica mia entrata è costituita dalla borsa di dottorato (1000 euro netti al mese, circa) la quale prevede il pagamento di contribuiti all'INPS-gestione separata.
Vorrei avere la possibilità di fare alcuni lavori autonomi nel tempo che ho a disposizione.
Le mie domande sono:- essendo ingegnere posso prestare la mia opera come lavoro autonomo occasionale? (la legge Biagi pare lo vieti in quanto iscritto all'Albo professionale).
- che tipo di collaborazione dovrei fare per non aprire p.iva?
- come avviene il pagamento.
Vi ringrazio fin d'ora per le vostre risposte.
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Ciao booghy e Benvenuto nel Forum GT,
se intendi esercitare l'attività libero-professionale l'unica via è quella dell'apertura della partita iva, come tra l'altro da te accennato.
Il pagamento quindi avverrà contestualmente al rilascio di fattura.
Devi verificare se la borsa di dottorato costituisce esclusione dall'iscrizione ad inarcassa: in caso positivo dovrai versare i contributi di libero professionista alla gestione separata inps, in caso contrario ad inarcassa.Ciao
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grazie lorenzo della rapida risposta!
Credo che, almeno per il primo anno, il mio reddito da libero professionista sarà molto molto basso (senz'altro inferiore a 5000 euro). E' per questo che non vorrei aprire P.iva con i relativi costi.
non è possibile qualche altra forma di collaborazione assimilata a lavoro dipendente?
Se proprio nessuno conosce un'altra soluzione, quali sono i costi che va incontro un libero professionista?
Il commercialista è sempre necessario?
Grazie ancora