- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Consulenza Fiscale
- partita iva,costi di gestione
-
partita iva,costi di gestione
Buon giorno a tutti,
Sono qui per la prima volta, ma ho la necessità dia vere quante più informazioni possibili su un problema che sto riscontrando.
Circa un mesetto fa ho aperto una partita iva con codice 461902, come Procacciatore di affari di vari prodotti senza prevalenza, perchè una fondazione e casa d'arte che si occupa della realizzazione e vendita di opere d'arte sotto forma di libri mi aveva selezionato per diventare un art promoter per la fondazione stessa.
All'inizio mi è stato detto che mi si offriva un rimborso spese di euro 500 per due mesi, che l'apertura, la chiusura e la gestione della partita iva non avesse alcun costo.
A distanza di un mese ho capito che non è un lavoro per me e nemmeno redditizio, anzi tutt'altro, per cui ho tentato di dare le dimissioni (se così si possono chiamare), dimissioni non recepite dal mio responsabile,per cui ora mi trovo a dover fare una lettere di licenziamento da inviare alla sede centrale.
Quello che vorrei capire meglio è: la partita iva che ho aperto ha dei costi di gestione? Vengono automaticamente scalati dalle mie fatture? E' vero che se non ricevo l'ultima fattura la partita iva non posso chiuderla? Che costi di gestione mensili ha? E soprattutto è vero che trimestralmente devo versare 750 euro all'Inps?
Nonostante la prima fattura ricevuta è stata di solo 178 euro circa?di cui 35 di iva al 20%.C'è qualcuno che puoi darmi maggiori delucidazioni? I commercialisti sono discordanti uno tra l'altro, c'è chi mi dice che se nn fatturo alemnto 30000 euro nn devo versare all'inpz, c'è chi mi dice che nonostante ho fatturato per un solo mese devo pagare all'inps la quota intera trimestrale.
Spero che l'unica cosa certa sia vera,cioè che a fine hanno dovrò dichiarare autonomamente questi 178 euro, è giusto almeno questo?:?:?Sarò grata a tutti coloro sapranno sciogliere questi dubbi e quindi permettermi di dormire sogni tranquilli, perchè per 178 euro di guadagno da cui sottrarre tutti i soldi di benzina spesi in questo mese, mi sembra eccessivo pagare 750 euro di tasse all'inps.
Grazie di cuore a quanti sapranno rispondermi.
P.s chiedo scusa se l'ho postato, credo, in due sezioni diverse, sono un po inesperta!
-
Ti sei iscritta anche in CCIAA?
-
Non so cosa sia questo CCIAA, comunque credo proprio di no, altrimenti me lo ricorderei.
-
La CCIAA è la Camera di Commercio.
Se non ritieni di dover utilizzare la partita IVA puoi cessarla con la stessa decorrenza che ritieni di dare alla tua cessazione di collaborazione con la azienda per la quale lavori.
Ai fini previdenziali dovresti essere accertata direttamente dall'INPS visto che non ti sei iscritta in CCIAA.
Qualora subissi l'accertamento pagheresti per la frazione dalla data di apertura della partita IVA e sino alla data di chiusura della stessa.
-
Quindi posso chiuderla anche se l'ultima fattura la riceverò a dicembre? Quindi non l'intera somma trimestrale di 750 euro?
-
Devi chiudere la partita IVA dopo aver emesso l'ultima fattura.
Considerato che hai aperto la partita IVA a metà ottobre, più o meno, e la chiuderai a dicembre dovrai sicuramente pagare la contribuzione previdenziale quasi per il trimestre intero e quindi di aggirerai all'incirca sui 750 euro.
-
Che esagerazione! Non gli ho nemmeno gudagnati quei 750 euro.
-
Investimento per la vecchiaia? In che senso scusa? Quale reddito? Il mio reddito è di 170 euro a che mi serve pagare tutte ste tasse??
-
Il pagamento dei contributi previdenziali servirà a garantirti in futuro la pensione.
Inutile dire "a che mi serve pagare tutte ste tasse", avresti potuto prima di iniziare l'attività consultare un commercialista ed analizzare con lui tutti gli aspetti fisco/previdenziali.
Purtroppo, anzi spesso, i commercialisti veniamo additati quali "untori" di esborsi iniqui e considerati poco dal punto di vista professionale.
La colpa è spesso degli ordini che non riescono a far si che la professione non venga svenduta.
Per parafrasare un pubblicità " no commercialista aiaiaiaiai"
-
Guarda che io e altri che hanno iniziato con me il commercialista lo hanno contattato,ed entrambi ci hanno risposto che se non superiamo i 30000 euro non dobbiamo pagare neinte all'inps,e continuano a sostenere questa tesi!
-
[..]
Se continuano a sostenere questa tesi non sono commercialisti.
Tuttavia occorrerebbe anche sentire l'altra campana.
Se ritieni di essere stata danneggiata puoi richiedere che ti copra le eventuali sanzioni che ti saranno applicate. E' nel tuo diritto.
-
So una cosa sola con certezza: devo uscire da questo giro, da questa sottospecie di lavoro senza doverci rimettere ulteriori soldi, ne ho rimessi già troppi fin ora, oltre alla salute...
-
L' inps la devi pagare, indipendentemente da quanto fatturi.
E poi quei 30.000€ di cui parli, hanno a che vedere con un regime agevolato, quello dei contribuenti minimi. Ma se hai emesso fattura con iva non puoi avvalertene.
Peccato che hai emesso fattura, altrimenti chiudevi la partita iva con data retroattiva e tutto finiva quà.
-
La fattura emessa, più che mio guadagno, è l'acconto del rimborso spese che la società mi fornisce.
-
Giustificarlo in quale modo?
-
Dice contributo lavorativo euro 175, iva al 20% 35 euro, totale 210 euro, ritenuta irpef - 31,395 euro, per un totale di 178,61 euro di fattura