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La CCIAA è la Camera di Commercio.
Se non ritieni di dover utilizzare la partita IVA puoi cessarla con la stessa decorrenza che ritieni di dare alla tua cessazione di collaborazione con la azienda per la quale lavori.
Ai fini previdenziali dovresti essere accertata direttamente dall'INPS visto che non ti sei iscritta in CCIAA.
Qualora subissi l'accertamento pagheresti per la frazione dalla data di apertura della partita IVA e sino alla data di chiusura della stessa.
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Quindi posso chiuderla anche se l'ultima fattura la riceverò a dicembre? Quindi non l'intera somma trimestrale di 750 euro?
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Devi chiudere la partita IVA dopo aver emesso l'ultima fattura.
Considerato che hai aperto la partita IVA a metà ottobre, più o meno, e la chiuderai a dicembre dovrai sicuramente pagare la contribuzione previdenziale quasi per il trimestre intero e quindi di aggirerai all'incirca sui 750 euro.
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Che esagerazione! Non gli ho nemmeno gudagnati quei 750 euro.
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Investimento per la vecchiaia? In che senso scusa? Quale reddito? Il mio reddito è di 170 euro a che mi serve pagare tutte ste tasse??
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Il pagamento dei contributi previdenziali servirà a garantirti in futuro la pensione.
Inutile dire "a che mi serve pagare tutte ste tasse", avresti potuto prima di iniziare l'attività consultare un commercialista ed analizzare con lui tutti gli aspetti fisco/previdenziali.
Purtroppo, anzi spesso, i commercialisti veniamo additati quali "untori" di esborsi iniqui e considerati poco dal punto di vista professionale.
La colpa è spesso degli ordini che non riescono a far si che la professione non venga svenduta.
Per parafrasare un pubblicità " no commercialista aiaiaiaiai"
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Guarda che io e altri che hanno iniziato con me il commercialista lo hanno contattato,ed entrambi ci hanno risposto che se non superiamo i 30000 euro non dobbiamo pagare neinte all'inps,e continuano a sostenere questa tesi!
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[..]
Se continuano a sostenere questa tesi non sono commercialisti.
Tuttavia occorrerebbe anche sentire l'altra campana.
Se ritieni di essere stata danneggiata puoi richiedere che ti copra le eventuali sanzioni che ti saranno applicate. E' nel tuo diritto.
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So una cosa sola con certezza: devo uscire da questo giro, da questa sottospecie di lavoro senza doverci rimettere ulteriori soldi, ne ho rimessi già troppi fin ora, oltre alla salute...
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L' inps la devi pagare, indipendentemente da quanto fatturi.
E poi quei 30.000€ di cui parli, hanno a che vedere con un regime agevolato, quello dei contribuenti minimi. Ma se hai emesso fattura con iva non puoi avvalertene.
Peccato che hai emesso fattura, altrimenti chiudevi la partita iva con data retroattiva e tutto finiva quà.
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La fattura emessa, più che mio guadagno, è l'acconto del rimborso spese che la società mi fornisce.
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Giustificarlo in quale modo?
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Dice contributo lavorativo euro 175, iva al 20% 35 euro, totale 210 euro, ritenuta irpef - 31,395 euro, per un totale di 178,61 euro di fattura
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Io suggerirei di cessare la partita IVA, come è stato detto, e se non ti sei iscritto alla camera di commercio, (se non hai sborsato circa 125 euro di diritti), non sei nemmeno iscritto all'INPS, di conseguenza difficilmente ti verrà contestato il contributo inps, e qualora dovesse accadere lo verserai con qualche sanzione, chissà fra quanto tempo, magari avrai un lavoro, e non ti peserà nemmeno farlo. Il gioco vale la candela secondo me!
Ho sperimentato già per forza di cose questa procedura, son passati 2 anni e tutto tace.
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La partita iva non posso chiuderla fino a quando non ricevo l'ultima fattura. lunedi mattina sono stata a parlare sia all'agenzia delle entrate che all'inps,non solo non ho fatto iscrizione ad essa,ma mi è stato detto che non devo pagare nulla,visto che non sono un agente di commercio. X cui ora dormo sogni tranquilli.
Per quanto riguarda l'iva da versare menzionata sulla fattura,mi è stato detto posso versarla quando voglio o in un ufficio postale o in una banca richiedendo l'apposito modulo per il versamento dell'iva.