- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Consulenza Fiscale
- partita iva,costi di gestione
-
So una cosa sola con certezza: devo uscire da questo giro, da questa sottospecie di lavoro senza doverci rimettere ulteriori soldi, ne ho rimessi già troppi fin ora, oltre alla salute...
-
L' inps la devi pagare, indipendentemente da quanto fatturi.
E poi quei 30.000€ di cui parli, hanno a che vedere con un regime agevolato, quello dei contribuenti minimi. Ma se hai emesso fattura con iva non puoi avvalertene.
Peccato che hai emesso fattura, altrimenti chiudevi la partita iva con data retroattiva e tutto finiva quà.
-
La fattura emessa, più che mio guadagno, è l'acconto del rimborso spese che la società mi fornisce.
-
Un rimborso spese soggetto a IVA? molto strano, chi ti ha detto di giustificarlo in quel modo?
-
Giustificarlo in quale modo?
-
Su questa fattura di "rimborso spese" quale descrizione è stata apposta.
Ovvero... cosa ci hai scritto sopra?
-
Dice contributo lavorativo euro 175, iva al 20% 35 euro, totale 210 euro, ritenuta irpef - 31,395 euro, per un totale di 178,61 euro di fattura
-
Quindi non è un rimborso spese ed è anche soggetto a ritenuta di acconto.
Niente da fare, il versamento INPS è dovuto, la dicharazione UNICO per il prossimo anno anche.
Quoto l'affermazione secondo cui chi ha suggerito e seguito il tutto non sia pratico del mestiere e danneggia la la categoria cui afferma di appartenere.
-
Un tentativo potrebbe essere fatto per limitare il danno e forse annullarlo.
- Emettere nota di accredito per la somma rcevuta con cusale sul tipo "abbiamo scherzato lasciamo perdere dato che NON HO LAVORATO PER VOI".
- Se ricevuto del danaro provvedere a restituirlo.
- Chiudere la posizione IVA retroattivamente alla stessa data dell'apertura.
- Non fare alcuna dicharazione il prossimo anno che tenga conto di questo.
- Sperare in bene.
-
Io suggerirei di cessare la partita IVA, come è stato detto, e se non ti sei iscritto alla camera di commercio, (se non hai sborsato circa 125 euro di diritti), non sei nemmeno iscritto all'INPS, di conseguenza difficilmente ti verrà contestato il contributo inps, e qualora dovesse accadere lo verserai con qualche sanzione, chissà fra quanto tempo, magari avrai un lavoro, e non ti peserà nemmeno farlo. Il gioco vale la candela secondo me!
Ho sperimentato già per forza di cose questa procedura, son passati 2 anni e tutto tace.
-
La partita iva non posso chiuderla fino a quando non ricevo l'ultima fattura. lunedi mattina sono stata a parlare sia all'agenzia delle entrate che all'inps,non solo non ho fatto iscrizione ad essa,ma mi è stato detto che non devo pagare nulla,visto che non sono un agente di commercio. X cui ora dormo sogni tranquilli.
Per quanto riguarda l'iva da versare menzionata sulla fattura,mi è stato detto posso versarla quando voglio o in un ufficio postale o in una banca richiedendo l'apposito modulo per il versamento dell'iva.
-
Beh mi sembra assurda la risposta dell'Inps. In ogni caso consiglierei di non mettere troppa carne al fuoco, ricevi fattura, versa l'iva dovuta, e cessa la partita IVA, dopodichè null'altro.
Se mai, un domani dovessero contestarti il contributo inps, (cosa alquanto improbabile) lo pagherai o ti muoverai diversamente.Ma la prossima volta se ti capita un lavoro simile, rivolgiti da un commercialista, io personalmente non ti avrei nemmeno fatto aprire la partita IVA per iniziare a lavorare, proprio perchà finisce quasi sempre come nel tuo caso. Sappi che non era necessaria sin da subito, e ricordalo per il futuro.
-
Si la partita iva la cesserò il giorno stesso che ricevo l'ultima fattura..non avevo altra scelta..non potevo iniziare a lavorare senza l'apertura della partita iva, l'azienda era stata chiara!