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- Help, grave caos: spedizioni,ddt,fatture e ricevute fiscali
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@computerland said:
- Nelle fatture di vendita del 2007 (inizio attività), effettuate da me, mancano le specifiche dei costi di spedizione e non ho effettuato alcun Ddt per le vendite dei prodotti spediti.In caso di accertamento, sono in regola oppure no?
SE l'importo delle fatture è pari all'importo pagato dal cliente, e SE sono state emesse e spedite nello stesso giorno in cui è stata spedita la merce, sei in una botte di ferro.
(anzi, la seconda condizione dovrebbe venir espressa così: "a meno che non sia evidente che le fatture sono state emesse e spedite in ritardo rispetto ai termini fiscali")- Nell'anno 2008 ho effettuato solo un Ddt, per un reso al mio fornitore, e non ho effettuato neanche un Ddt per vendita (questo sempre grazie al mio commercialista), perchè pensavo che bastassero le ricevute di spedizione delle poste italiane.
Ed infatti è così.
Allora, riassumiamo:
- spedisci senza DDT -> emetti fattura immediata (o accompagnatoria), da spedire assieme alla merce o comunque da inviare al cliente lo stesso giorno della spedizione; sulla fattura sei libero di specificare o meno le modalità di spedizione (es. numero della LDV del corriere); ovvero, lo fai se ti è comodo, ma nessuno ti obbliga a farlo.
- spedisci con DDT -> emetti fattura differita, entro il 15 del mese successivo (in realtà, meglio sarebbe emetterla entro fine mese), e sulla fattura differita DEVI specificare gli estremi del DDT
Ci sono poi altre situazioni, nel caso la spedizione sia in triangolazione, ovvero che il TUO fornitore spedisca direttamente, su TUE istruzioni, al TUO cliente... ma non so se ti interessa, quindi evitiamo di fare confusione.
- Concordi con l'utente "criceto", nel differenziare le serie e quindi la numerazione dei ddt, in base alla tipologia (es. ddt vendita nr.01, ddt reso nr.01 ecc).In caso di accertamento, sono in regola oppure no?
Non sono d'accordo: nessuna norma permette esplicitamente di farlo, e quindi in caso di controllo gli uomini in grigio potrebbero facilmente trovare qualcosa da ridire...
Soprattutto se i DDT non sono numerosissimi, non vedo problemi a gestire una numerazione progressiva unica.
Se invece sono numerosi, è indispensabile l'utilizzo di un software gestionale... e ci penserà lui a tener ordine, fregandosene della progressività dei numeri.
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@criceto said:
Perchè vuoi evidenziare le spese di spedizione?
Non puoi limitarti ad inglobarle nel prezzo di vendita?Perchè tali spese sono esente art. 15
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@Archimede2007 said:
SE l'importo delle fatture è pari all'importo pagato dal cliente, e SE sono state emesse e spedite nello stesso giorno in cui è stata spedita la merce, sei in una botte di ferro.
(anzi, la seconda condizione dovrebbe venir espressa così: "a meno che non sia evidente che le fatture sono state emesse e spedite in ritardo rispetto ai termini fiscali")Le fatture che fino ad ora ho effettuato, sono normali (no accompagnatorie).Cambia qualcosa?
Cosa intendi per termini fiscali?@Archimede2007 said:
Allora, riassumiamo:
- spedisci senza DDT -> emetti fattura immediata (o accompagnatoria), da spedire assieme alla merce o comunque da inviare al cliente lo stesso giorno della spedizione; sulla fattura sei libero di specificare o meno le modalità di spedizione (es. numero della LDV del corriere); ovvero, lo fai se ti è comodo, ma nessuno ti obbliga a farlo.
Visto che non ho nessun obbligo ad effettuare ricevuta o fattura, tranne se quest'ultima non viene richiesta esplicitamente dal cliente, non sono neanche obbligato ad effettuare il ddt?In pratica se non emmetto ricevuta o fattura non sono obbligato ad emettere ddt, giusto?
@Archimede2007 said:
- spedisci con DDT -> emetti fattura differita, entro il 15 del mese successivo (in realtà, meglio sarebbe emetterla entro fine mese), e sulla fattura differita DEVI specificare gli estremi del DDT
Una volta emesso il ddt ho l'obbligo di fornirlo al cliente, anche se quest'ultimo non lo richiede?
@Archimede2007 said:
Non sono d'accordo: nessuna norma permette esplicitamente di farlo, e quindi in caso di controllo gli uomini in grigio potrebbero facilmente trovare qualcosa da ridire...
Soprattutto se i DDT non sono numerosissimi, non vedo problemi a gestire una numerazione progressiva unica.
Se invece sono numerosi, è indispensabile l'utilizzo di un software gestionale... e ci penserà lui a tener ordine, fregandosene della progressività dei numeri.Quindi me lo sconsigli?
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@computerland said:
Perchè tali spese sono esente art. 15
No.
Sono esenti quando tu acquisti il servizio dalle poste (ma già se lo stesso servizio lo acquisti da un corriere diventano imponibili 20%).
Quando questo stesso servizio lo riaddebiti al cliente, lo DEVI assoggettare alla stessa IVA a cui è soggetta la merce (tipicamente, 20%).Ovvero, ipotesi:
- io acquisto merce a 100 + IVA
- e pago il trasporto 5 (no IVA)
Al cliente posso indifferentemente fatturare, a mia scelta:
- 150 + IVA, solo merce, senza accennare alle spese di trasporto
- 145 + IVA per la merce e 5 + IVA per il trasporto
- 140 + IVA per la merce e 10 + IVA per il trasporto
Il totale, nei tre casi, come vedi è sempre 150 + IVA... e fiscalmente sono tutti e tre corretti.
A questo punto ti ripropongo la domanda: le fatture che hai emesso fino ad oggi... il totale (IVA compresa) coincide al centesimo con l'importo effettivamente pagato dal cliente? Oppure differisce per l'importo delle spese di trasporto? (Ovvero: tu ti sei fatto pagare le spese di trasporto, ma non le hai inserite in fattura e quindi ti sei fatto pagare una cifra superiore rispetto a quella della fattura)
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@computerland said:
Le fatture che fino ad ora ho effettuato, sono normali (no accompagnatorie).Cambia qualcosa?
Cosa intendi per termini fiscali?Le fatture "normali", "accompagnatorie" o "immediate" sono LA STESSA COSA. La differenza è tra "fattura immediata" e "fattura differita".
"Termini fiscali" è il termine temporale entro quando devi emettere e spedire la fattura al cliente, e sono le ore 24 del giorno in cui la merce è stata spedita o consegnata direttamente al cliente.Visto che non ho nessun obbligo ad effettuare ricevuta o fattura, tranne se quest'ultima non viene richiesta esplicitamente dal cliente, non sono neanche obbligato ad effettuare il ddt?In pratica se non emmetto ricevuta o fattura non sono obbligato ad emettere ddt, giusto?
Calma.
Nelle vendite a distanza hai facoltà di non emettere nulla (no scontrino, no fattura, no DDT,... nulla), annotando solo sul registro dei corrispettivi.
Secondo me gestionalmente è un casino, e ti ritrovi poi mille rogne con i clienti che pensano che hai venduto in nero... ma questo è un altra questione.
Ma se fai così, non solo non sei obbligato ad emettere il DDT, ma anzi, NON DEVI emetterlo. Perchè se emetti un DDT di vendita, poi DEVI sempre emettere la relativa fattura!!!!Una volta emesso il ddt ho l'obbligo di fornirlo al cliente, anche se quest'ultimo non lo richiede?
Il DDT, SE lo emetti, lo DEVI spedire assieme alla merce.
Quindi me lo sconsigli?
La numerazione "separata" dei DDT: si, la sconsiglio.
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La fatture emesse del 2007 non hanno la specifica delle spese di trasporto che il cliente ha pagato, in pratica il totale della fattura è quello del prodotto acquistato.
Quelle del 2008 sono specificate come esempio, nel seguente modo:prodotto euro 10+iva
imballo euro 1+iva
spedizione esente art. 15 euro 5La spedizione la faccio pagare al cliente, anticipando io.
Considera che posseggo la fattura di acquisto del prodotto, la fattura di acquisto dell'imballo e la fattura di acquisto della spedizione.La struttura della fattura è giusta?
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@Archimede2007 said:
Le fatture "normali", "accompagnatorie" o "immediate" sono LA STESSA COSA. La differenza è tra "fattura immediata" e "fattura differita".
"Termini fiscali" è il termine temporale entro quando devi emettere e spedire la fattura al cliente, e sono le ore 24 del giorno in cui la merce è stata spedita o consegnata direttamente al cliente.Quindi, se non emetto ddt, ma la solo fattura normale, spedita entro la giornata della spedizione, sono apposto?
@Archimede2007 said:
Calma.
Nelle vendite a distanza hai facoltà di non emettere nulla (no scontrino, no fattura, no DDT,... nulla), annotando solo sul registro dei corrispettivi.
Secondo me gestionalmente è un casino, e ti ritrovi poi mille rogne con i clienti che pensano che hai venduto in nero... ma questo è un altra questione.
Ma se fai così, non solo non sei obbligato ad emettere il DDT, ma anzi, NON DEVI emetterlo. Perchè se emetti un DDT di vendita, poi DEVI sempre emettere la relativa fattura!!!!Quindi, l'obbligo è che se si emette un ddt di vendita, poi devo obbligatoriamente emettere la relativa fattura o ricevuta?
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@computerland said:
se non emetto ddt, ma la solo fattura normale, spedita entro la giornata della spedizione, sono apposto?
SI
Quindi, l'obbligo è che se si emette un ddt di vendita, poi devo obbligatoriamente emettere la relativa fattura o ricevuta?
Si: se emetti un DDT di vendita, poi DEVI emettere una "fattura differita" (NON RICEVUTA: fattura differita!) entro il 15 del mese successivo.
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@computerland said:
La fatture emesse del 2007 non hanno la specifica delle spese di trasporto che il cliente ha pagato, in pratica il totale della fattura è quello del prodotto acquistato.
E questo è un problema, che sinceramente non so se e come il tuo commercialista abbia risolto anche a livello di scritture contabili: in pratica, per il fisco, tu hai fatturato 100 ma incassato 105...
Trovare il modo per sanare il tutto non è semplice, e certamente non sarebbe economico. Forse incrociare le dita ed aspettare sarebbe la cosa più semplice...prodotto euro 10+iva
imballo euro 1+iva
spedizione esente art. 15 euro 5No, sbagliate: le spese di trasporto devono essere assogettate ad IVA come la merce. Questo il tuo commercialista non te l'ha detto? Ecco, questo si che è un motivo valido per andare lì e rovesciargli la scrivania!!!
Tatuagli in fronte l'art. 12 del DPR 633/72:
***Articolo 12
**Cessioni e prestazioni accessorie**1. **Il trasporto, la posa in opera, l'imballaggio, il confezionamento, la fornitura di recipienti o contenitori e le altre cessioni o prestazioni accessorie ad una cessione di beni o ad una prestazione di servizi, effettuati direttamente dal cedente o prestatore ovvero per suo conto e a sue spese, non sono soggetti autonomamente all'imposta nei rapporti fra le parti dell'operazione principale.
**2. *Se la cessione o prestazione principale è soggetta all'imposta, i corrispettivi delle cessioni o prestazioni accessorie imponibili concorrono a formarne la base imponibile.Quindi, il modo corretto per fatturare sarebbe:
prodotto euro 10 + IVA
trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
totale euro 16 + IVA
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@Archimede2007 said:
SI
Si: se emetti un DDT di vendita, poi DEVI emettere una "fattura differita" (NON RICEVUTA: fattura differita!) entro il 15 del mese successivo.
Quindi se emetto una ricevuta no fiscale (sono propenso alle ricevute, perchè se facessi le fatture dovrei chiedere a tutti i clienti privati il codice fiscale, con una grande perdita di tempo), giusto per fare avere la garanzia del produttore al cliente, non devo emettere ddt?Chiedo questo perchè il ddt lo richiede il corriere, quindi comunque lo dovrei emmettere.
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@Archimede2007 said:
il modo corretto per fatturare sarebbe:
prodotto euro 10 + IVA
trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
totale euro 16 + IVAQuindi e dall'inizio dell'attività che il mio commercialista mi fa sbagliare anche la struttura delle fatture.Come posso rimediare?
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@Archimede2007 said:
No, sbagliate: le spese di trasporto devono essere assogettate ad IVA come la merce. Questo il tuo commercialista non te l'ha detto? Ecco, questo si che è un motivo valido per andare lì e rovesciargli la scrivania!!!
Tatuagli in fronte l'art. 12 del DPR 633/72:
***Articolo 12
**Cessioni e prestazioni accessorie**1. **Il trasporto, la posa in opera, l'imballaggio, il confezionamento, la fornitura di recipienti o contenitori e le altre cessioni o prestazioni accessorie ad una cessione di beni o ad una prestazione di servizi, effettuati direttamente dal cedente o prestatore ovvero per suo conto e a sue spese, non sono soggetti autonomamente all'imposta nei rapporti fra le parti dell'operazione principale.
**2. *Se la cessione o prestazione principale è soggetta all'imposta, i corrispettivi delle cessioni o prestazioni accessorie imponibili concorrono a formarne la base imponibile.Quindi, il modo corretto per fatturare sarebbe:
prodotto euro 10 + IVA
trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
totale euro 16 + IVASe le spese di trasporto devo essere assoggettate a iva, l'art. 15 non esiste , cos'è?
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@computerland said:
Se le spese di trasporto devo essere assoggettate a iva, l'art. 15 non esiste , cos'è?
L'art. 15 esiste, ma si riferisce a spese di marche da bollo e simili.
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@computerland said:
Quindi e dall'inizio dell'attività che il mio commercialista mi fa sbagliare anche la struttura delle fatture.Come posso rimediare?
Cominciandole a scrivere, da domani, in maniera corretta.
Per il pregresso... dovresti emettere una nota di accredito o una nota di variazione IVA per ogni fattura emessa negli ultimi 365 giorni.
Per quelle precedenti... incrociare e dita.
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@computerland said:
Quindi se emetto una ricevuta no fiscale (sono propenso alle ricevute, perchè se facessi le fatture dovrei chiedere a tutti i clienti privati il codice fiscale, con una grande perdita di tempo), giusto per fare avere la garanzia del produttore al cliente, non devo emettere ddt?
Evita di inventare documenti che non esistono, perchè potrebbero solo darti grane fiscali.
O fai una fattura immediata
O fai un DDT + fattura differita
O fai una ricevuta fiscale (ma tanto vale fare la fattura... è più semplice)
O non fai nulla (al massimo, una distinta merce, senza prezzi)
Qualsiasi altro documento potrebbe solo crearti delle grane.Chiedo questo perchè il ddt lo richiede il corriere, quindi comunque lo dovrei emmettere.
Se non vuoi dopo emettere una fattura differita, NON DEVI EMETTERE DDT!!!
I corrieri inoltre se ne fregano dei DDT: se lo hai, ti fanno il favore di recpaitarlo al cliente assieme al pacco; ma comunque utilizzano le loro lettere di vettura.
Quindi, tu puoi tranquillamente spedire con corriere utilizzando solo la sua lettera di vettura, e spedire poi per posta o email la fattura.
Oppure fare il DDT, metterlo nella scatola, spedire con il corriere utilizzando la sua lettera di vettura, e spedire poi la fattura differita.
Oppure mettere la fattura dentro la scatola e spedire con corriere con la sua ldv.
Oppure non fare nessun documento, spedire con lettera di vettura, ed annotare solo la vendita nel registro dei corrispettivi.Altre possibilità non ci sono.
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@Archimede2007 said:
Cominciandole a scrivere, da domani, in maniera corretta.
Per il pregresso... dovresti emettere una nota di accredito o una nota di variazione IVA per ogni fattura emessa negli ultimi 365 giorni.
Per quelle precedenti... incrociare e dita.
Nota di variazione, sta nel compilare in modo corretto la fattura, con riferimento della fattura errata?In questo modo, in un ipotetico accertamento, sarei apposto?
Comunque volevo ringraziarti di tutto questo, veramente grazie
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@Archimede2007 said:
***Articolo 12
**Cessioni e prestazioni accessorie**1. **Il trasporto, la posa in opera, l'imballaggio, il confezionamento, la fornitura di recipienti o contenitori e le altre cessioni o prestazioni accessorie ad una cessione di beni o ad una prestazione di servizi, effettuati direttamente dal cedente o prestatore ovvero per suo conto e a sue spese, non sono soggetti autonomamente all'imposta nei rapporti fra le parti dell'operazione principale.
**2. *Se la cessione o prestazione principale è soggetta all'imposta, i corrispettivi delle cessioni o prestazioni accessorie imponibili concorrono a formarne la base imponibile.Quindi, il modo corretto per fatturare sarebbe:
prodotto euro 10 + IVA
trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
totale euro 16 + IVA-
La fattura strutturata nel modo sopraindicato, vale anche se la spedizione viene acquistata da me (venditore), sia dalle poste che da corriere?
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Se la spedizione (raccomandata, prioritaria, pacco celere ecc) l'acquisto dalle poste italiane, tale servizio è esente art. 15 o cosa ?E sempre e comunque devo assoggettare a IVA il costo di spedizione in fattura , sia questa acquistata dalle poste che da corriere?
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Anche se non sono artigiano, posso emettere ricevute fiscali per i privati?
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Nelle ricevute fiscali c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?
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Posso emettere fattura per i privati e c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?
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@computerland said:
- La fattura strutturata nel modo sopraindicato, vale anche se la spedizione viene acquistata da me (venditore), sia dalle poste che da corriere?
Si.
- Se la spedizione (raccomandata, prioritaria, pacco celere ecc) l'acquisto dalle poste italiane, tale servizio è esente art. 15 o cosa ?E sempre e comunque devo assoggettare a IVA il costo di spedizione in fattura , sia questa acquistata dalle poste che da corriere?
La risposta è SI ad entrambe le domande. Tu acquisti il servizio dalle poste a 10 euro esente IVA art. 15, e lo rivendi a 10 (o 11, o 12, o anche 100... decidi tu) + IVA 20%.
- Anche se non sono artigiano, posso emettere ricevute fiscali per i privati?
Si, ma comunque emettere ricevute fiscali è un casino: devi comprare i blocchetti prenumerati, tenere l'apposito registro di carico, ecc. ecc.
Se appena si può, meglio evitare.- Nelle ricevute fiscali c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?
No, non c'è l'obbligo di indicare neppure le generalità del cliente, tanto meno il CF.
- Posso emettere fattura per i privati e c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?
Si, si può emettere fattura anche per i privati. No, non c'è l'obbligo di indicare nè CF nè partita IVA del cliente in fattura. Il "corri corri a recuperare i codici fiscali" è dipeso solo dalla sciagurata decisione, un paio d'anni fa, di ripristinare i famigerati "elenchi clienti". Per fortuna li hanno nuovamente abrogati, ma non si sa mai, quindi la gente preferisce prudenzialmente fare collezione anche di codici fiscali...
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@Archimede2007 said:
Cominciandole a scrivere, da domani, in maniera corretta.
Per il pregresso... dovresti emettere una nota di accredito o una nota di variazione IVA per ogni fattura emessa negli ultimi 365 giorni.
Per quelle precedenti... incrociare e dita.
Nota di variazione, sta nel compilare in modo corretto la fattura, con riferimento della fattura errata?
In questo modo, in un ipotetico accertamento, sarei apposto?
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@Archimede2007 said:
Tu acquisti il servizio dalle poste a 10 euro esente IVA art. 15, e lo rivendi a 10 (o 11, o 12, o anche 100... decidi tu) + IVA 20%.
Quindi acquisto il servizio della spedizione dalle poste è esente art. 15 e devo specificare in fattura esente art.15 come ho sempre fatto oppure no? invece se acquisto il servizio della spedizione dal corriere non è esente e in fattura devo inserirlo nel campo assoggettato a iva come la merce?
@Archimede2007 said:
Si, ma comunque emettere ricevute fiscali è un casino: devi comprare i blocchetti prenumerati, tenere l'apposito registro di carico, ecc. ecc.
Se appena si può, meglio evitare.Devo obbligatoriamente comprare blocchetti prenumerati?No posso usare excel?