• Bannato User

    @Archimede2007 said:

    SI

    Si: se emetti un DDT di vendita, poi DEVI emettere una "fattura differita" (NON RICEVUTA: fattura differita!) entro il 15 del mese successivo.

    Quindi se emetto una ricevuta no fiscale (sono propenso alle ricevute, perchè se facessi le fatture dovrei chiedere a tutti i clienti privati il codice fiscale, con una grande perdita di tempo), giusto per fare avere la garanzia del produttore al cliente, non devo emettere ddt?Chiedo questo perchè il ddt lo richiede il corriere, quindi comunque lo dovrei emmettere.


  • Bannato User

    @Archimede2007 said:

    il modo corretto per fatturare sarebbe:

    prodotto euro 10 + IVA
    trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
    totale euro 16 + IVA

    Quindi e dall'inizio dell'attività che il mio commercialista mi fa sbagliare anche la struttura delle fatture.Come posso rimediare?


  • Bannato User

    @Archimede2007 said:

    No, sbagliate: le spese di trasporto devono essere assogettate ad IVA come la merce. Questo il tuo commercialista non te l'ha detto? Ecco, questo si che è un motivo valido per andare lì e rovesciargli la scrivania!!!

    Tatuagli in fronte l'art. 12 del DPR 633/72:

    ***Articolo 12
    **Cessioni e prestazioni accessorie

    **1. **Il trasporto, la posa in opera, l'imballaggio, il confezionamento, la fornitura di recipienti o contenitori e le altre cessioni o prestazioni accessorie ad una cessione di beni o ad una prestazione di servizi, effettuati direttamente dal cedente o prestatore ovvero per suo conto e a sue spese, non sono soggetti autonomamente all'imposta nei rapporti fra le parti dell'operazione principale.
    **2. *Se la cessione o prestazione principale è soggetta all'imposta, i corrispettivi delle cessioni o prestazioni accessorie imponibili concorrono a formarne la base imponibile.

    Quindi, il modo corretto per fatturare sarebbe:

    prodotto euro 10 + IVA
    trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
    totale euro 16 + IVA

    Se le spese di trasporto devo essere assoggettate a iva, l'art. 15 non esiste , cos'è?


  • User Attivo

    @computerland said:

    Se le spese di trasporto devo essere assoggettate a iva, l'art. 15 non esiste , cos'è?

    L'art. 15 esiste, ma si riferisce a spese di marche da bollo e simili.


  • User Attivo

    @computerland said:

    Quindi e dall'inizio dell'attività che il mio commercialista mi fa sbagliare anche la struttura delle fatture.Come posso rimediare?

    Cominciandole a scrivere, da domani, in maniera corretta.

    Per il pregresso... dovresti emettere una nota di accredito o una nota di variazione IVA per ogni fattura emessa negli ultimi 365 giorni.

    Per quelle precedenti... incrociare e dita.


  • User Attivo

    @computerland said:

    Quindi se emetto una ricevuta no fiscale (sono propenso alle ricevute, perchè se facessi le fatture dovrei chiedere a tutti i clienti privati il codice fiscale, con una grande perdita di tempo), giusto per fare avere la garanzia del produttore al cliente, non devo emettere ddt?

    Evita di inventare documenti che non esistono, perchè potrebbero solo darti grane fiscali.
    O fai una fattura immediata
    O fai un DDT + fattura differita
    O fai una ricevuta fiscale (ma tanto vale fare la fattura... è più semplice)
    O non fai nulla (al massimo, una distinta merce, senza prezzi)
    Qualsiasi altro documento potrebbe solo crearti delle grane.

    Chiedo questo perchè il ddt lo richiede il corriere, quindi comunque lo dovrei emmettere.

    Se non vuoi dopo emettere una fattura differita, NON DEVI EMETTERE DDT!!!
    I corrieri inoltre se ne fregano dei DDT: se lo hai, ti fanno il favore di recpaitarlo al cliente assieme al pacco; ma comunque utilizzano le loro lettere di vettura.
    Quindi, tu puoi tranquillamente spedire con corriere utilizzando solo la sua lettera di vettura, e spedire poi per posta o email la fattura.
    Oppure fare il DDT, metterlo nella scatola, spedire con il corriere utilizzando la sua lettera di vettura, e spedire poi la fattura differita.
    Oppure mettere la fattura dentro la scatola e spedire con corriere con la sua ldv.
    Oppure non fare nessun documento, spedire con lettera di vettura, ed annotare solo la vendita nel registro dei corrispettivi.

    Altre possibilità non ci sono.


  • Bannato User

    @Archimede2007 said:

    Cominciandole a scrivere, da domani, in maniera corretta.

    Per il pregresso... dovresti emettere una nota di accredito o una nota di variazione IVA per ogni fattura emessa negli ultimi 365 giorni.

    Per quelle precedenti... incrociare e dita.

    Nota di variazione, sta nel compilare in modo corretto la fattura, con riferimento della fattura errata?In questo modo, in un ipotetico accertamento, sarei apposto?

    Comunque volevo ringraziarti di tutto questo, veramente grazie


  • Bannato User

    @Archimede2007 said:

    ***Articolo 12
    **Cessioni e prestazioni accessorie

    **1. **Il trasporto, la posa in opera, l'imballaggio, il confezionamento, la fornitura di recipienti o contenitori e le altre cessioni o prestazioni accessorie ad una cessione di beni o ad una prestazione di servizi, effettuati direttamente dal cedente o prestatore ovvero per suo conto e a sue spese, non sono soggetti autonomamente all'imposta nei rapporti fra le parti dell'operazione principale.
    **2. *Se la cessione o prestazione principale è soggetta all'imposta, i corrispettivi delle cessioni o prestazioni accessorie imponibili concorrono a formarne la base imponibile.

    Quindi, il modo corretto per fatturare sarebbe:

    prodotto euro 10 + IVA
    trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
    totale euro 16 + IVA

    1. La fattura strutturata nel modo sopraindicato, vale anche se la spedizione viene acquistata da me (venditore), sia dalle poste che da corriere?

    2. Se la spedizione (raccomandata, prioritaria, pacco celere ecc) l'acquisto dalle poste italiane, tale servizio è esente art. 15 o cosa ?E sempre e comunque devo assoggettare a IVA il costo di spedizione in fattura , sia questa acquistata dalle poste che da corriere?

    3. Anche se non sono artigiano, posso emettere ricevute fiscali per i privati?

    4. Nelle ricevute fiscali c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?

    5. Posso emettere fattura per i privati e c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?


  • User Attivo

    @computerland said:

    1. La fattura strutturata nel modo sopraindicato, vale anche se la spedizione viene acquistata da me (venditore), sia dalle poste che da corriere?

    Si.

    1. Se la spedizione (raccomandata, prioritaria, pacco celere ecc) l'acquisto dalle poste italiane, tale servizio è esente art. 15 o cosa ?E sempre e comunque devo assoggettare a IVA il costo di spedizione in fattura , sia questa acquistata dalle poste che da corriere?

    La risposta è SI ad entrambe le domande. Tu acquisti il servizio dalle poste a 10 euro esente IVA art. 15, e lo rivendi a 10 (o 11, o 12, o anche 100... decidi tu) + IVA 20%.

    1. Anche se non sono artigiano, posso emettere ricevute fiscali per i privati?

    Si, ma comunque emettere ricevute fiscali è un casino: devi comprare i blocchetti prenumerati, tenere l'apposito registro di carico, ecc. ecc.
    Se appena si può, meglio evitare.

    1. Nelle ricevute fiscali c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?

    No, non c'è l'obbligo di indicare neppure le generalità del cliente, tanto meno il CF.

    1. Posso emettere fattura per i privati e c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?

    Si, si può emettere fattura anche per i privati. No, non c'è l'obbligo di indicare nè CF nè partita IVA del cliente in fattura. Il "corri corri a recuperare i codici fiscali" è dipeso solo dalla sciagurata decisione, un paio d'anni fa, di ripristinare i famigerati "elenchi clienti". Per fortuna li hanno nuovamente abrogati, ma non si sa mai, quindi la gente preferisce prudenzialmente fare collezione anche di codici fiscali...


  • Bannato User

    @Archimede2007 said:

    Cominciandole a scrivere, da domani, in maniera corretta.

    Per il pregresso... dovresti emettere una nota di accredito o una nota di variazione IVA per ogni fattura emessa negli ultimi 365 giorni.

    Per quelle precedenti... incrociare e dita.

    Nota di variazione, sta nel compilare in modo corretto la fattura, con riferimento della fattura errata?
    In questo modo, in un ipotetico accertamento, sarei apposto?


  • Bannato User

    @Archimede2007 said:

    Tu acquisti il servizio dalle poste a 10 euro esente IVA art. 15, e lo rivendi a 10 (o 11, o 12, o anche 100... decidi tu) + IVA 20%.

    Quindi acquisto il servizio della spedizione dalle poste è esente art. 15 e devo specificare in fattura esente art.15 come ho sempre fatto oppure no? invece se acquisto il servizio della spedizione dal corriere non è esente e in fattura devo inserirlo nel campo assoggettato a iva come la merce?

    @Archimede2007 said:

    Si, ma comunque emettere ricevute fiscali è un casino: devi comprare i blocchetti prenumerati, tenere l'apposito registro di carico, ecc. ecc.
    Se appena si può, meglio evitare.

    Devo obbligatoriamente comprare blocchetti prenumerati?No posso usare excel?


  • "Devo obbligatoriamente comprare blocchetti prenumerati?"
    Se vuoi emettere delle ricevute fiscali SI

    "Non posso usare excel?"
    Sui moduli sopra citati SI
    Su carta intestata o bianca NO


  • User Attivo

    @computerland said:

    Quindi acquisto il servizio della spedizione dalle poste è esente art. 15 e devo specificare in fattura esente art.15 come ho sempre fatto oppure no? invece se acquisto il servizio della spedizione dal corriere non è esente e in fattura devo inserirlo nel campo assoggettato a iva come la merce?

    Leggi il labiale:
    NON HA IMPORTANZA COME TU ACQUISTI IL SERVIZIO DI TRASPORTO: può essere esente art. 15, soggetto ad IVA 20%, essere gratuito... E' indifferente ed irrilevante. SE tu lo addebiti al cliente, DEVE ESSERE ASSOGGETTATO ALLA STESSA IVA DELLA MERCE.

    Devo obbligatoriamente comprare blocchetti prenumerati?No posso usare excel?

    Le ricevute fiscali possono esser emesse solo ed esclusivamente sugli appositi stampati prenumerati, prodotti dalle tipografie autorizzate.


  • Bannato User

    @Archimede2007 said:

    Leggi il labiale:
    NON HA IMPORTANZA COME TU ACQUISTI IL SERVIZIO DI TRASPORTO: può essere esente art. 15, soggetto ad IVA 20%, essere gratuito... E' indifferente ed irrilevante. SE tu lo addebiti al cliente, DEVE ESSERE ASSOGGETTATO ALLA STESSA IVA DELLA MERCE.

    Quindi in fattura i costi di spedizione, addebitati al cliente, non devo essere specificati come "esente art.15"?

    Es. modo corretto:
    prodotto euro 10 + IVA
    trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
    totale imponibile euro 16
    iva euro 3,20
    totale fattura euro 19,20

    Es. modo errato:
    prodotto euro 10 + IVA
    imballaggio euro 1 + IVA
    totale imponibile euro 11
    iva euro 2,20
    trasporto esente art.15 euro 5
    totale fattura euro 18,20


  • Bannato User

    @Archimede2007 said:

    L'art. 15 esiste, ma si riferisce a spese di marche da bollo e simili.

    Una mia curiosità: in fattura esente art. 15 si puo' riferire alla spedizione e in quali occasioni?


  • User Attivo

    @computerland said:


    No, mai, in nessun caso.


  • Bannato User

    Caro archimede2007, grazie a te ora riesco a capire il meccanismo fiscale per il commercio elettronico indiretto, ma sei un commercialista?In tal caso tienimi come cliente.


  • Bannato User

    @Archimede2007 said:

    Leggi il labiale:
    NON HA IMPORTANZA COME TU ACQUISTI IL SERVIZIO DI TRASPORTO: può essere esente art. 15, soggetto ad IVA 20%, essere gratuito... E' indifferente ed irrilevante. SE tu lo addebiti al cliente, DEVE ESSERE ASSOGGETTATO ALLA STESSA IVA DELLA MERCE.

    Quindi in fattura i costi di spedizione, addebitati al cliente, non devo essere specificati come "esente art.15"?

    Es. modo corretto:
    prodotto euro 10 + IVA
    trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
    totale imponibile euro 16
    iva euro 3,20
    totale fattura euro 19,20

    Es. modo errato:
    prodotto euro 10 + IVA
    imballaggio euro 1 + IVA
    totale imponibile euro 11
    iva euro 2,20
    trasporto esente art.15 euro 5
    totale fattura euro 18,20

    Puoi darmi conferma?


  • Bannato User

    Salve, ho trovato un post molto interessante in un forum...che ne dite (specialmente ad Archimede2007, che in un post affermava il contrario).

    Fonte dal sito aicel
    Ecco cosa :

    Anticipazioni spese e rimborsi
    (art. 15, c. 1, n. 3, D.P.R. n. 633/1972)

    Sono escluse dalla base imponibile le somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte in nome e per conto della controparte, purché regolarmente documentate.

    L'esclusione opera, pertanto, solo se chi anticipa le spese agisce in virtù di un mandato con rappresentanza conferito dal cessionario o dal committente in relazione ad una operazione principale (ris. 15.12.1990, n. 430084 e ris. 17.4.1996, n. 59/E) e se le spese sono documentate in modo dettagliato da apposite fatture rilasciate da terzi ed intestate direttamente al soggetto che anticipa le spese e al soggetto in nome e per conto del quale le spese sono sostenute (ris. 31.7.2003, n. 164/E).
    I rimborsi spese forfetari, non aventi alcun riferimento a documenti giustificativi, sono sempre imponibili se corrisposti a soggetti passivi IVA.

    Le spese postali di spedizione che sono contrattualmente poste a carico del cliente e documentate (anche dalle singole ricevute postali di spedizione) sono spese anticipate in nome e per conto del cliente medesimo e, quindi, escluse dalla base imponibile IVA (ris. 11.3.1977, n. 364698; ris. 19.5.1973, n. 502030);

    In sostanza** le spese postali non sono soggette ad IVA** purché sussistano contemporaneamente le seguenti condizioni:

    • che siano fatte in nome e per conto del soggetto a cui si chiede il rimborso delle spese stesse. Ciò significa che chi anticipa le spese deve agire in qualità di rappresentante della controparte: *deve essere specificato nel contratto di vendita
    • che siano regolarmente documentate. Pertanto è indispensabile che per ogni spesa esista un valido riferimento a un documento giustificativo.

    In fattura (o altro documento) dovrà essere riportato l'esatto importo anticipato in nome e per conto del cliente e il venditore dovrà essere in grado di produrre un riferimento valido.


  • "in nome e per conto del cliente"

    Non hai ben capito, il caso citato potrebbe essere valido soltanto nel caso tu, eseguendo ordini del cliente, spedissi A SUO NOME E PER SUO CONTO anticipando le spese.
    In tal caso DEVE esistere un documento INTESTATO AL CLIENTE STESSO da usare come pezza giustificativa da allegare alla TUA fattura.
    Tipico esempio quando un commercialista paga un F24 del cliente oppure fa delle pratiche per conto dello stesso (iscrizioni, bollatura registri, etc....) in questo caso evidenzia tali ANTICIPAZIONI IN NOME DEL CLIENTE come Art. 15.