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- Help, grave caos: spedizioni,ddt,fatture e ricevute fiscali
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@Archimede2007 said:
***Articolo 12
**Cessioni e prestazioni accessorie**1. **Il trasporto, la posa in opera, l'imballaggio, il confezionamento, la fornitura di recipienti o contenitori e le altre cessioni o prestazioni accessorie ad una cessione di beni o ad una prestazione di servizi, effettuati direttamente dal cedente o prestatore ovvero per suo conto e a sue spese, non sono soggetti autonomamente all'imposta nei rapporti fra le parti dell'operazione principale.
**2. *Se la cessione o prestazione principale è soggetta all'imposta, i corrispettivi delle cessioni o prestazioni accessorie imponibili concorrono a formarne la base imponibile.Quindi, il modo corretto per fatturare sarebbe:
prodotto euro 10 + IVA
trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
totale euro 16 + IVA-
La fattura strutturata nel modo sopraindicato, vale anche se la spedizione viene acquistata da me (venditore), sia dalle poste che da corriere?
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Se la spedizione (raccomandata, prioritaria, pacco celere ecc) l'acquisto dalle poste italiane, tale servizio è esente art. 15 o cosa ?E sempre e comunque devo assoggettare a IVA il costo di spedizione in fattura , sia questa acquistata dalle poste che da corriere?
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Anche se non sono artigiano, posso emettere ricevute fiscali per i privati?
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Nelle ricevute fiscali c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?
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Posso emettere fattura per i privati e c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?
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@computerland said:
- La fattura strutturata nel modo sopraindicato, vale anche se la spedizione viene acquistata da me (venditore), sia dalle poste che da corriere?
Si.
- Se la spedizione (raccomandata, prioritaria, pacco celere ecc) l'acquisto dalle poste italiane, tale servizio è esente art. 15 o cosa ?E sempre e comunque devo assoggettare a IVA il costo di spedizione in fattura , sia questa acquistata dalle poste che da corriere?
La risposta è SI ad entrambe le domande. Tu acquisti il servizio dalle poste a 10 euro esente IVA art. 15, e lo rivendi a 10 (o 11, o 12, o anche 100... decidi tu) + IVA 20%.
- Anche se non sono artigiano, posso emettere ricevute fiscali per i privati?
Si, ma comunque emettere ricevute fiscali è un casino: devi comprare i blocchetti prenumerati, tenere l'apposito registro di carico, ecc. ecc.
Se appena si può, meglio evitare.- Nelle ricevute fiscali c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?
No, non c'è l'obbligo di indicare neppure le generalità del cliente, tanto meno il CF.
- Posso emettere fattura per i privati e c'è l'obbligo di specificare il codice fiscale del cliente?
Si, si può emettere fattura anche per i privati. No, non c'è l'obbligo di indicare nè CF nè partita IVA del cliente in fattura. Il "corri corri a recuperare i codici fiscali" è dipeso solo dalla sciagurata decisione, un paio d'anni fa, di ripristinare i famigerati "elenchi clienti". Per fortuna li hanno nuovamente abrogati, ma non si sa mai, quindi la gente preferisce prudenzialmente fare collezione anche di codici fiscali...
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@Archimede2007 said:
Cominciandole a scrivere, da domani, in maniera corretta.
Per il pregresso... dovresti emettere una nota di accredito o una nota di variazione IVA per ogni fattura emessa negli ultimi 365 giorni.
Per quelle precedenti... incrociare e dita.
Nota di variazione, sta nel compilare in modo corretto la fattura, con riferimento della fattura errata?
In questo modo, in un ipotetico accertamento, sarei apposto?
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@Archimede2007 said:
Tu acquisti il servizio dalle poste a 10 euro esente IVA art. 15, e lo rivendi a 10 (o 11, o 12, o anche 100... decidi tu) + IVA 20%.
Quindi acquisto il servizio della spedizione dalle poste è esente art. 15 e devo specificare in fattura esente art.15 come ho sempre fatto oppure no? invece se acquisto il servizio della spedizione dal corriere non è esente e in fattura devo inserirlo nel campo assoggettato a iva come la merce?
@Archimede2007 said:
Si, ma comunque emettere ricevute fiscali è un casino: devi comprare i blocchetti prenumerati, tenere l'apposito registro di carico, ecc. ecc.
Se appena si può, meglio evitare.Devo obbligatoriamente comprare blocchetti prenumerati?No posso usare excel?
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@computerland said:
Quindi acquisto il servizio della spedizione dalle poste è esente art. 15 e devo specificare in fattura esente art.15 come ho sempre fatto oppure no? invece se acquisto il servizio della spedizione dal corriere non è esente e in fattura devo inserirlo nel campo assoggettato a iva come la merce?
Leggi il labiale:
NON HA IMPORTANZA COME TU ACQUISTI IL SERVIZIO DI TRASPORTO: può essere esente art. 15, soggetto ad IVA 20%, essere gratuito... E' indifferente ed irrilevante. SE tu lo addebiti al cliente, DEVE ESSERE ASSOGGETTATO ALLA STESSA IVA DELLA MERCE.Devo obbligatoriamente comprare blocchetti prenumerati?No posso usare excel?
Le ricevute fiscali possono esser emesse solo ed esclusivamente sugli appositi stampati prenumerati, prodotti dalle tipografie autorizzate.
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@Archimede2007 said:
Leggi il labiale:
NON HA IMPORTANZA COME TU ACQUISTI IL SERVIZIO DI TRASPORTO: può essere esente art. 15, soggetto ad IVA 20%, essere gratuito... E' indifferente ed irrilevante. SE tu lo addebiti al cliente, DEVE ESSERE ASSOGGETTATO ALLA STESSA IVA DELLA MERCE.Quindi in fattura i costi di spedizione, addebitati al cliente, non devo essere specificati come "esente art.15"?
Es. modo corretto:
prodotto euro 10 + IVA
trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
totale imponibile euro 16
iva euro 3,20
totale fattura euro 19,20Es. modo errato:
prodotto euro 10 + IVA
imballaggio euro 1 + IVA
totale imponibile euro 11
iva euro 2,20
trasporto esente art.15 euro 5
totale fattura euro 18,20
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@Archimede2007 said:
L'art. 15 esiste, ma si riferisce a spese di marche da bollo e simili.
Una mia curiosità: in fattura esente art. 15 si puo' riferire alla spedizione e in quali occasioni?
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Caro archimede2007, grazie a te ora riesco a capire il meccanismo fiscale per il commercio elettronico indiretto, ma sei un commercialista?In tal caso tienimi come cliente.
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@Archimede2007 said:
Leggi il labiale:
NON HA IMPORTANZA COME TU ACQUISTI IL SERVIZIO DI TRASPORTO: può essere esente art. 15, soggetto ad IVA 20%, essere gratuito... E' indifferente ed irrilevante. SE tu lo addebiti al cliente, DEVE ESSERE ASSOGGETTATO ALLA STESSA IVA DELLA MERCE.Quindi in fattura i costi di spedizione, addebitati al cliente, non devo essere specificati come "esente art.15"?
Es. modo corretto:
prodotto euro 10 + IVA
trasporto ed imballaggio euro 6 + IVA
totale imponibile euro 16
iva euro 3,20
totale fattura euro 19,20Es. modo errato:
prodotto euro 10 + IVA
imballaggio euro 1 + IVA
totale imponibile euro 11
iva euro 2,20
trasporto esente art.15 euro 5
totale fattura euro 18,20Puoi darmi conferma?
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Salve, ho trovato un post molto interessante in un forum...che ne dite (specialmente ad Archimede2007, che in un post affermava il contrario).
Fonte dal sito aicel
Ecco cosa :Anticipazioni spese e rimborsi
(art. 15, c. 1, n. 3, D.P.R. n. 633/1972)Sono escluse dalla base imponibile le somme dovute a titolo di rimborso delle anticipazioni fatte in nome e per conto della controparte, purché regolarmente documentate.
L'esclusione opera, pertanto, solo se chi anticipa le spese agisce in virtù di un mandato con rappresentanza conferito dal cessionario o dal committente in relazione ad una operazione principale (ris. 15.12.1990, n. 430084 e ris. 17.4.1996, n. 59/E) e se le spese sono documentate in modo dettagliato da apposite fatture rilasciate da terzi ed intestate direttamente al soggetto che anticipa le spese e al soggetto in nome e per conto del quale le spese sono sostenute (ris. 31.7.2003, n. 164/E).
I rimborsi spese forfetari, non aventi alcun riferimento a documenti giustificativi, sono sempre imponibili se corrisposti a soggetti passivi IVA.Le spese postali di spedizione che sono contrattualmente poste a carico del cliente e documentate (anche dalle singole ricevute postali di spedizione) sono spese anticipate in nome e per conto del cliente medesimo e, quindi, escluse dalla base imponibile IVA (ris. 11.3.1977, n. 364698; ris. 19.5.1973, n. 502030);
In sostanza** le spese postali non sono soggette ad IVA** purché sussistano contemporaneamente le seguenti condizioni:
- che siano fatte in nome e per conto del soggetto a cui si chiede il rimborso delle spese stesse. Ciò significa che chi anticipa le spese deve agire in qualità di rappresentante della controparte: *deve essere specificato nel contratto di vendita
- che siano regolarmente documentate. Pertanto è indispensabile che per ogni spesa esista un valido riferimento a un documento giustificativo.
In fattura (o altro documento) dovrà essere riportato l'esatto importo anticipato in nome e per conto del cliente e il venditore dovrà essere in grado di produrre un riferimento valido.
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@criceto said:
Guarda che ho capito benissimo.
Infatti se vedi l'esempio, nel messaggio precedente, di come strutturo la fattura, ti accorgi che è specificato "TRASPOSTO ESENTE ART.15".Se fosse cosi' allora ho sempre fatturato in modo corretto e no come affermava archimede2007, che sbagliavo.
Allora metto in dubbio tutto quello che mi è stato detto.
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@computerland said:
L'esclusione opera, pertanto, solo se chi anticipa le spese agisce **in virtù di un mandato con rappresentanza conferito dal cessionario o dal committente **
Cos'è un mandato di rappresentanza? Ad esempio, è quello che tu firmi con il sangue ad un avvocato, nel momento in cui lo incarichi di difenderti in una causa.
Significa che, in pratica, l'avvocato può anticipare per tuo conto 100 euro di marche da bollo, riaddebitandoteli poi come es. art. 15.Tu hai un mandato di rappresentanza da parte del cliente?
No.
Anzi, scriviamolo più chiaramente:
TU NON HAI UN MANDATO DI RAPPRESENTANZA DA PARTE DEL TUO CLIENTE.
Quindi tutto il tuo ragionamento crolla.Fattene una ragione: hai sbagliato tutte le fatture, addebitando le spese di trasporto con un fantomatico ed ingiustificato "esente art. 15" anzichè assogettandole ad IVA 20%.
Ti ho già citato e riportato l'art. 12 della legge IVA: leggitelo, rileggitelo, studiatelo a memoria. Dice tutto quello che c'è da sapere sull'addebito delle spese di trasporto, senza andarsi ad inventare richiami ad altre leggi che non c'entrano nulla.
Se in tutta Italia le spese di trasporto vengono addebitate assogettandole ad IVA e non esenti art. 15, un motivo ci sarà...
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@computerland said:
Fonte dal sito aicel
La fonte non è il sito Aicel. La fonte è un post di un utente nel forum Aicel.
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@Archimede2007 said:
Mi sa che sei un pò contraddittorio, perchè nei messaggio precedenti alla mia domanda " Una mia curiosità: in fattura esente art. 15 si puo' riferire alla spedizione e in quali occasioni? " AFFERMI quanto segue: No, mai, in nessun caso.
Prima dici in nessun caso e poi te ne esci con questo mandato di rapresentanza....SE QUESTA NON è CONTRADDIZIONE......Infatti alla mia conferma di esempio struttura fattura, nei messaggi precedenti, non hai risposto.
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@Archimede2007 said:
le spese postali non sono soggette ad IVA purché sussistano contemporaneamente le seguenti condizioni:
- che siano fatte in nome e per conto del soggetto a cui si chiede il rimborso delle spese stesse. Ciò significa che chi anticipa le spese deve agire in qualità di rappresentante della controparte: *deve essere specificato nel contratto di vendita
- che siano regolarmente documentate. Pertanto è indispensabile che per ogni spesa esista un valido riferimento a un documento giustificativo.
In fattura (o altro documento) dovrà essere riportato l'esatto importo anticipato in nome e per conto del cliente e il venditore dovrà essere in grado di produrre un riferimento valido.
Come vedi, anche se non ho avuto un mandato di rappresentanza, come si evince da sopraindicato, era specifcato nel contratto di vendita.
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@Archimede2007 said:
La fonte non è il sito Aicel. La fonte è un post di un utente nel forum Aicel.
Ometti di dire, che l'utente fa riferimento e cita le norme Anticipazioni spese e rimborsi (art. 15, c. 1, n. 3, D.P.R. n. 633/1972).
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@computerland said:
Prima dici in nessun caso e poi te ne esci con questo mandato di rapresentanza....SE QUESTA NON è CONTRADDIZIONE......
No, non c'è contraddizione: le spese di trasporto le hai nell'ambito di un rapporto commerciale.
Il rimborso delle spese postali lo hai nell'ambito di una prestazione professionale.Relativamente invece agli esempi a cui non avrei risposto: non l'ho fatto semplicemente perchè lo avevo già fatto prima, e non amo nè ripetermi nè affollare il forum con ripetizioni.
http://www.giorgiotave.it/forum/consulenza-fiscale/123252-help-grave-caos-spedizioni-ddt-fatture-e-ricevute-fiscali-2.html#post687922Poi: in un contratto di compravendita, tu non puoi includere un mandato di rappresentanza da parte del cliente. E' un controsenso, un orrore giuridico: in un contratto di compravendita le parti sono due (venditore e cliente): se il cliente si fa rappresentare dal venditore, , il contratto viene stipulato tra il rivenditore e sè stesso...
Poi, comunque: tu nel contratto puoi scrivere quello che vuoi, anche che il trasporto è una triglia volante con gli occhi blu.Sta il fatto che una legge dello stato, pubblicata sulla gazzetta ufficiale, stabilisce invece che "Il trasporto [...] effettuato direttamente dal cedente o prestatore ovvero per suo conto e a sue spese, non sono soggetti autonomamente all'imposta nei rapporti fra le parti dell'operazione principale."
Quindi, nel momento in cui gli uomini in grigio dovessero decidere se dar più peso a quello che c'è scritto sul tuo contratto oppure a quanto c'è scritto sulla gazzetta ufficiale, secondo te cosa sceglieranno?