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    Matt Cutts: come sono considerati i duplicati negli ecommerce?

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    Domanda: In un ecommerce ci sono contenuti duplicati senza finalità malevole, dovuti al fatto che lo stesso negozio può essere raggiunto da domini con estensioni diverse (.de, .ch, .at). L'unica cosa che cambia tra le varie versioni è la valuta e il processo di checkout. Google considera questi contenuti duplicati? Cosa si può fare a riguardo?

    Risposta: In generale non bisogna preoccuparsi di questo perchè tra un dominio e l'altro solitamente cambia anche la lingua della pagina (es.: .it => italiano, .de => tedesco). Se le lingue sono differenti non c'è rischio di duplicati.

    Se invece la lingua è la stessa (es.: Austria e Germania) e se le pagine sono identiche, allora le suddette pagine vengono considerate duplicati (anche se cambia solo la valuta).

    Quello che solitamente viene fatto è prendere la "migliore versione" tra le pagine duplicate e mostrare solo quella nella SERP.
    Le altre pagine vengono comunque indicizzate ma non appaiono nei risultati. Cutts precisa che questa non è una penalizzazione: tra più versioni dello stesso contenuto Google sceglie di mostrarne una sola.

    Anche se queste pagine vengono considerate duplicati non c'è comunque da preoccuparsi.

    Per evitare che le pagine siano proprio uguali si può operare una localizzazione dei contenuti e delle immagini almeno per la root page, in modo che Google riconosca che sui vari top level domain sono presenti siti differenti.


  • Community Manager

    @fortunecat said:

    Per evitare che le pagine siano proprio uguali si può operare una localizzazione dei contenuti e delle immagini almeno per la root page, in modo che Google riconosca che sui vari top level domain sono presenti siti differenti.

    Questa indicazione è molto, molto interessante 🙂