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Regime dei minimi o agevolato
Ciao a tutti, ho letto il forum ma non ho trovato le risposte (forse stupide che sto cercando).
Sono un designer d'interni. Sto per iniziare a lavorare in uno studio di architettura e devo aprire per forza la p.iva.
Quale però?
Regime dei minimi o agevolato.
Un commercialista mi ha detto i minimi l'altro l'agevolato.
Vi do i miei dati.
11 mensilità
1000 euro al mese netti. (questo l'assegno che mi viene dato).
Le uniche spese che potrei avere sono la benzina per 20 km al giorno.
Ora questi sono gli unici dati che ho e su cui devo valutare cosa mi conviene fare.
Potete aiutarmi?
Ho trovato un exel su internet che fa al volo i calcoli dei due regimi comparandoli, ma inutile dire che non so compilarlo..se qualcuno mi dice il modo lo allego.Ringrazio tutti per l'attenzione e per chi mi salva da questa giungla fiscale.
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Ciao il_roby e Benvenuto nel Forum Gt.
Forse forse, potrebbe convenirti addirittura il regime semplificato (quello "normale") considerati i compensi che pensi di fatturare in un anno.
Sempre considerando i compensi che hai esposto, se non prevedi di incrementarli nei prossimi anni, puoi valutare di aderire al regime dei minimi. Pagherai forse qualche centinaio di euro in più di tasse, ma non sarai soggetto agli studi di settore, che nel tuo caso potrebbero essere un problema.
Ciao
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Ciao Lorenzo,
grazie mille per le risposte...provo a chiederti qualche altra cosa..Inizio:
regime dei minimi:
con i dati che ho scritto prima io avrei 1200 (1000 + 200 (r.a.)) x 11 mesi.
Quindi in un anno 11000 euro (netti per il momento) perche c'era la ritenuta di acconto.
Ora...su quei 11000 euro (lasciando perdere il discorso dei costi che abbasserebbero il tassabile e per ora diventa troppo complicato per me capire) quanto ci pago di tasse, in che percentuale?:xRegime agevolato:
Stesso discorso ma ho visto che se mi danno 1100 io pago il 10 % (quindi ritorno ai 1000 euro). A fine anno pago altre tasse? Quali e a quanto ammontano? (sempre su gli 11000).
E infine, e perdonate l'ignoranza, ma la pensione poi l'avrò?
Veramente scusate la mia ignoranza ma ho bisogno di capire prima le basi piu stupide.
Ciao a tutti e grazie ancora.
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Ciao Il_roby.
Innanzitutto, se hai concordato un netto a pagare di ? 1000, significa che il compenso corretto è di ? 1250 meno ? 250 di ritenuta d'acconto.
Quindi, nel regime dei minimi:
Imponibile ? 1250.00 -
? 250.00 (R.A.) =
a pagare ? 1000.00Quell' "a pagare" non è però quello che ti metti in tasca, visto che dovrai pagare poi i contributi previdenziali (alla gestione separata, oppure all'inarcassa, se sei architetto o ingegnere).
Quindi rettifichiamo il fac simile di fattura:
Con gestione separata:
Imponibile: ? 1263.00 +
Rivalsa 4% inps: ? 50.52 =
Totale imponibile: ? 1312.52 -
Rit. acc. : 262.70
Totale a pagare: ? 1050,82Questo perchè dal totale a pagare dovrai togliere la rivalsa del 4% inps che dovrai versare; quindi il calcolo riporta (teoricamente) a circa ? 1000.
Dico (teoricamente) perchè dovrai versare all'inps, oltre alla rivalsa, il 21.62% del reddito prodotto.
Su un reddito di ? 1050.82 x 11 = ? 11550 quindi dovrai versare ? 2497.11 di contributi, che saranno deducibili nella dichiarazione dei redditi successiva.
Con l'inarcassa il discorso è pressochè identico; cambiano le aliquote (il 2% in fattura e il 10% al posto del 21.62%; inoltre la rivalsa non concorre al calcolo della ritenuta).
Spero di non aver detto inesattezze, casomai qualche esperto mi correggerà.
Col regime dei minimi pagherai un'imposta sostitutiva sul reddito netto, dedotti anche i contributi previdenziali e le spese, del 20%.
Col regime agevolato... niente ritenuta; non potrai però dedurre i contributi previdenziali. Pagherai sul reddito prodotto il 10% e sarai soggetto agli studi di settore.
Ps: mi raccomando le note di edit; è fondamentale recepirle e scrivere i post come richiesto dal regolamento del forum.
Ciao
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Allora, se stai ragionando per reddito annuo, non ti conviene fare i calcoli che stai facendo. Più banalmente parliamo di 11.000 ? lordi in ciascun regime:
RFA: Incassi anche 200 ? di Iva mensili, 2200 annuali, che verserai l'anno successivo, quindi non entrano nei conti. Sugli 11.000 paghi il 10% annuo di tasse, ovvero 1.100.
R.Minimi: Incassi 800 ? mensili perchè anticipi parte delle tasse con la ritenuta d'acconto. Di fatto i compensi su cui calcolare le tasso sono sempre gli 11.000, su cui paghi 20% annuo di tasse, ovvero 2.200. Questo importo lo avrai comunque già pagato (ovvero anticipato) mese per mese.Da considerare che:
- In entrambi i casi pagherai i contributi previdenziali, dello stesso importo, anche se nel RFA non sono deducibili, nel R.Minimi si (per intenderci: se paghi 2500 ? di contributi nel R.Minimi potrai dedurre (e quindi risparmiare) il 20% di quella cifra, ovvero 500 ?)
- Nel RFA sei soggetto agli studi di settore (dal 2° anno) nel R. Minimi no. Personalmente non ho avuto problemi con essi, non dovresti averne se hai incassi normali quali quelli che hai citato. E se anche così non fosse secondo me non c'è da preoccuparsi se si risulta non congrui (ovviamente se non ci sono cose da nascondere!)
- Nel RFA in teoria avresti anche l'irap, ma se non sei un piccolo professionista senza autonoma organizzazione saresti "esentato".
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Ciao!CJ
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Ciao Lorenzo! Ci siamo sovrapposti! Rispondevo senza aver visto la tua risposta un minuto prima! Io ero rimasto più sul generico, su valori macro, spero di non aver incasinato oltremodo le idee...
CJ
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Ciao CorvoJoe.
Repetita iuvant.Vedo che siamo abbastanza d'accordo, tranne che su una cosa: gli studi di settore.
Immagino il tutto dipenda dalla "propensione al rischio" che ognuno ha.
Importante è che roby (e chiunque parlando in generale) si faccia i suoi calcoli e sia consapevole di pregi e difetti di ogni regime fiscale, e di cosa potrebbe comportare una possibile non congruità nello studio di settore.Ciao
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D'accordo con te Lorenzo, l'importante è essere informati e consapevoli.
Una cosa di diverso nei nostri calcoli è il compenso nel R. minimi: da come l'ho interpretato io se un datore di lavoro mi dice 1000 ? netti io intendo 1000 ?, poi a margine sottraggo i 200 ? di r.a. (nei minimi); oppure 1000? più iva ovvero 1200? nel RFA.
Dico questo perchè il datore di lavoro non ha voce in capitolo sul regime fiscale scelto, neanche se le pone queste domande, almeno credo. Altrimenti il netto totale annuo sarebbe più grande nei minimi (13.750 contro 11.000 del RFA).Ciao!
CJ
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Certo, hai ragione:
ho fatto quei calcoli in base a questo:(questo l'assegno che mi viene dato)Sono d'accordo con te che al committente non deve interessare il regime fiscale scelto (ed aggiungerei anche che non dovrebbe in teoria essere lui a fissare il prezzo).
Purtroppo spesso in molte situazioni simili a quella descritta da il_roby (non so se è veramente il suo caso, parlo in generale) il datore di lavoro mette bocca anche su quello.In ogni caso non potrà avere - e me lo auguro veramente - lo stesso assegno di 1000 euro col regime agevolato, visto che c'è da considerare anche il 20% di iva, straovviamente a carico del committente.
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Prima di tutto grazie, perche tra i miei dubbi immensi inizio a vedere qualche spiraglio.
Seguendo la discussione capisco che la mia scarsa descrizione tecnica provaca diverse ipotesi per diverse interpretazioni.
Provo a chiarirmi.
Dunque:
il committente mi ha proposto di fare il regime agevolato. Lui dice che mi da un assegno di 1100 dove i 100 euro sono per il 10% delle tasse. (Pero se ho capito bene poi io a fine anno devo pagare l'inps e l'iva...Giusto?_Sapete dirmi quant'è in percentuale come mi ha scritto prima lorenzo sui minimi?)Un commercialista mi ha detto invece di fare il regime dei minimi dove:
figura 1000+250(r.a.)+(qui non sono sicur perche non so bene cosa sia)il 4% per la rivalsa.
Quindi io a fine anno dovro fare 11000-20%...se ho dei costi li scalo dai 11000, quindi 11000- 1000 (ammettiamo un computer)? E le tasse le pago su 10000, giusto?
Lorenzo nel tuo ultimo post avevi capito giusto, spero di essermi spiegato meglio ora pero.
Cj grazie mille anche a te._In un post dici del > Nel RFA sei soggetto agli studi di settore (dal 2° anno) nel R. Minimi no. Personalmente non ho avuto problemi con essi, non dovresti averne se hai incassi normali quali quelli che hai citato. E se anche così non fosse secondo me non c'è da preoccuparsi se si risulta non congrui (ovviamente se non ci sono cose da nascondere!)] puoi spiegarmi meglio?
Ah io non sono ne ingegnere ne architetto quindi gestione separata (che indovinate un pò?_Non so che cos'è, comunque sto cercando le varie informazioni su alcuni siti).
Ciao Ragazzi e grazie ancora tutti.
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Ciao il_roby.
Ti ho editato tutti i tuoi post perchè contro il regolamento del forum.
Te l'ho segnalato anche qui:Ps: mi raccomando le note di edit; è fondamentale recepirle e scrivere i post come richiesto dal regolamento del forum.Ti richiedo gentilmente di scrivere i post correttamente. Sotto ogni post che hai scritto trovi la motivazione dell'edit.
Torniamo al quesito:
Il committente mi ha proposto di fare il regime agevolato. Lui dice che mi da un assegno di 1100 dove i 100 euro sono per il 10% delle tasse. (Pero se ho capito bene poi io a fine anno devo pagare l'inps e l'iva...Giusto?_Sapete dirmi quant'è in percentuale come mi ha scritto prima lorenzo sui minimi?)Per fare il "conto della serva" considera che ammontano a circa il 45%, il 20% l'iva e il 25% l'inps. Alla fine quello che ti rimarrà in tasca si aggira intorno alle 500 euro al mese. Se proprio è così ti consiglio vivamente il regime dei minimi, almeno il tuo datore di lavoro non ti accolla l'iva (pratica alquanto scorretta, mi permetto di dire, visto che per lui l'iva non è un costo).
E se anche così non fosse secondo me non c'è da preoccuparsi se si risulta non congrui (ovviamente se non ci sono cose da nascondere!)] puoi spiegarmi meglio?Lo studio di settore confronta i tuoi compensi e le tue spese con i corrispettivi medi della tua categoria; se tu dichiari meno di quanto si aspetta lo Stato hai due possibilità:
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Ti adegui; quindi ad esempio, se dichiari 11000 euro e per lo Stato la congruità è di 15000 euro, tu pagherai le tasse su 15000 euro, e non su 11000 euro.
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Non ti adegui, per cui potrebbe venirti fatto un accertamento fiscale.
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Lorenzo scusami ma non so bene cosa voglia dire editare in un forum.
Mi sento un impedito!
Io scrivo e poi che devo fare?
Tornando al nostro discorso invece, se ho capito bene tu mi consigli vivamente di fare il regime dei minimi.
Ma è giusto il calcolo che abbozzavo?Un commercialista mi ha detto invece di fare il regime dei minimi dove:
figura 1000+250(r.a.)+(qui non sono sicur perche non so bene cosa sia)il 4% per la rivalsa.
Quindi io a fine anno dovro fare 11000-20%...se ho dei costi li scalo dai 11000, quindi 11000- 1000 (ammettiamo un computer)? E le tasse le pago su 10000, giusto?.Ultima domanda (per il momento.. non cantare vittoria!):) con il regime agevolato quindi dovrei fare, 1000+20%(iva)? non dovrebbe essere il 10% qui?
Io avevo capito che su i 1100, 100 euro li paghero a fine anno come tasse e in piu avro l'inps del 25%.Se ho sbaglaito anche questo messaggio chiedo scusa nuovamente, provvederò immediatamente.
Vado a rileggermi subito il regolamento
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Ok il_roby, adesso va bene!
Per specificare meglio: editare = modificare.
Come potrai vedere qui (clicca su "qui" ci teniamo molto ad una corretta scrittura dei post (scrivere correttamente le maiuscole, la punteggiatura, evitare di scrivere in stile sms - ad esempio xkè, cmq, ecc). Ogni post viene corretto (in rosso) dai moderatori, ed in basso viene lasciata nota, come potrai vedere:Last edited by lorenzo-74; 29-07-09 at 18:18. Motivo: maiuscole; no stile sms.
Inoltre, se noti di aver fatto un errore, hai trenta minuti per modificare il tuo post, cliccando su "edit".Bene torniamo al quesito:
Devi distinguere tra iva e imposte dirette:
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L'iva possiamo definirla una "partita di giro"; sono dei soldi che tu richiedi al cliente e che rigiri allo Stato. Un commerciante, ad esempio, ti vende un televisore in cui tu paghi l'iva; il corrispettivo Iva sarà poi versato dal commerciante direttamente allo Stato. Sono quindi soldi che ti entrano e ti escono... punto!
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Le imposte dirette (irpef, irap, ecc) sono a tuo carico. Se aderisci al regime agevolato ammontano al 10% del reddito prodotto, se aderisci a quello dei minimi ammontano al 20% del reddito prodotto, se aderisci a quello "normale" pagherai secondo scaglioni di reddito che vanno (ma potrei ricordarmi male) dal 23% al 41%.
Ogni regime fiscale, oltre ad avere una sua particolare tassazione, ha altri punti da tenere in considerazione: il regime agevolato non permette di dedurre i contributi (però paghi il 10% di imposta); il regime dei minimi, anche se prevede di pagare il 20% di imposta, permette di detrarre i contributi; quindi quel 20% sarà calcolato su un imponibile più basso. Ecc, ecc.
Insomma, per vedere quale regime fiscale scegliere, bisogna analizzare vari fattori.
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Lorenzo, devo ringraziarti perche mi hai spiegato delle cose che per tanti possono essere semplici ma per latri meno.
Ora capisco perche mi dicono che a seconda di diversi fattori conviene piu un regime che l'altro.
Capisco anche che con le informazioni che ho io ad oggi,non sono bene in grado di capire quale sia il piu adatto al mio profilo.
Io non credo che avro grosse spese anzi, a parte la benzina come dicevo all'inizio non credo ne avro tante..
Quindi sarebbe meglio il regime agevolato immagino, ma poi sono sicuro che andrebbe a finire che pagherei in piu forse con lo studio di settore.x.
Va beh vedremo come andrà a finire.
Grazie mille Lorenzo sei stato gentilissimo e molto esaustivo.
Ciao e buone vacanze