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Ciao Manuel,
Do per scontato che sei in grado di gestire un preventivo per un progetto così ambizioso, ma io la prima cosa che chiederei è: "avete un budget?". Ogni nuova idea, soprattutto oggi, e soprattutto in un settore come il turismo on-line, se non ha un business plan più che solido alle spalle è destinata al fallimento.
Do anche per scontato che il tuo cliente sia già una realtà affermata e solida nel turismo off-line, e che voglia solo fare il salto nell'on-line, quindi, visto che si paragona a Venere, immagino abbia già contratti con circa 20.000 hotels in tutto il mondo, altrimenti con cosa lo riempie il mega portale? Se così non fosse, prima è meglio capire il business che ci sta dietro e quanto costa portarlo on-line, poi si può discutere del portale e in ultimo di come promuoverlo.
Spendere un sacco di soldi in posizionamento o su adwords per comprare traffico quando non hai i contenuti o i tuoi alberghi sono appena 1 euro più cari della concorrenza, non ha ormai più senso in quest'epoca di disintermediazione estrema.
Una volta chiariti questi dubbi, finanziari e di contenuto, si può iniziare a discutere di come fare il portale.
Se poi a te non interessa il business del cliente ma vuoi solo prendere la commessa, allora concentrati solo sulle funzionalità del sito, usa le classiche stime della complessità e dei giorni/uomo necessari a fare ciò che chiede, e fagli il preventivo, garantendo posizionamento e traffico, ma mi raccomando non promettere anche conversioni e vendite, quelle sono un altra cosa.Sempre a disposizione, anche in pvt.
Inox
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Non si rende minimanente conto di quanto potrebbe costargli un progetto di queste dimensioni e chiede chiede chiede finchè davanti al preventivo non sviene...
Heheh in passato mi è successo più volte.
Te ne racconto due che sono da guinness-
Cliente arriva in ufficio mi chiede di posizionare una chiave secca turistica, sto un ora a spiegare l'importanza della long tail, rimane sulla sua convinzione della chiave secca, dopo un paio di ore mi dice che il suo budget è di 500 euro l'anno (cinquecento euro non ho sbagliato a scrivere :). Lo accompagno gentilmente alla porta.
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Arriva cliente, vuole fare un mega portale turistico. Gli chiedo quanto è il budget e lui mi risponde io cerco i clienti te metti il lavoro. Accompagnato gentilmente anche lui (un pò meno gentilmente )
L'errore più grave che un seo o un sem può fare, è prendere un cliente sapendo gia a priori che non avrà ROI.
Il secondo errore è quello di prendere un cliente che non ha ben chiaro l'operazione di web marketing che intende effettuare.
Venere, expedia, booking sono nomi affermati. Non è più tempo per fare i mega portali copiando questi.
Credo che più in basso dei prezzi di booking un hotel non può andare.Farebbe la fame.
Trovo hotel 4 stelle in Toscana a 25 euro....
**Posizionarsi con i nomi dell'hotel è assurdo. **
Google ci mette gli esercizi commerciali senza nessun sforzo SEO.O gli proponi qualcosa di diverso (e qualcosa di diverso ancora funziona) oppure sono soldi buttati al vento.
Quindi a te la scelta.
Potrai fare un progetto sapendo a priori che non avranno ROI, ma occhio che ti rovini il nome.Oppure fare un progetto diverso e più complesso ma devono essere disposti a investire.
**Quanto? **Tutto è in relazione a dove vogliono arrivare: quali chiavi raggiungere, a che segmento rivolgersi, che tipo di ROI vogliono effettuare (accessi per farsi pagare la pubblicità, accessi per lucrare sulle conversioni....).Se non è un marchio conosciuto, meglio cominciare con una piccola parte, con un investimento contenuto e poi crescere.
Non è una questione solo SEO ma anche SEM, analisi, comportamento dell'utente .....
Diventi bravo e ti fai un nome solo se il tuo cliente considera il tuo costo una sciocchezza in relazione a quanto lo fai guadagnare.
Con questo non dico che il tuo guadagno deve essere basso, ma il profitto che il tuo cliente ha, rispetto al tuo costo, deve farlo rimanere piacevolmente sorpreso.
Molte persone non sanno cosa c'è dietro. Moltissimi si fanno abbindolare.
Proprio oggi una ragazza che conosco mi ha fatto vedere il suo sito.
Mi ha detto che ha pagato una agenzia per fare il posizionamento (e direi anche profumatamente). Ho guardato il sito al volo. Il posizionamento non poteva esistere.Ieri mi hanno mandato una mail una agenzia (una di quelle tante che arrivano) io mi sono divertita a chiederli il costo per un posizionamento. 10 parole a mia scelta.
Mi sono divertita a chiedere delle chiavi "interessanti". Mi ha detto meno di 200 euro l'anno.
Wow! Ci sto!! Ma alla domanda fatidica: "quale pagina garantite".....
La risposta è stata .......hem hem hem ... noi mettiamo i meta tag.. I META TAG?!?!?
Mancava solo che mi dicesse che ci avrebbero inserito la google prayer e avrei firmato il contratto.
Tutto questo per dirti che c'è ancora tantissima ignoranza da parte di chi fa il sito e molti volponi che lucrano su questa cosa.
Non fare questo sbaglio.
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e poi ....
comportamento dell'utente:
ho prenotato ora ora un hotel a Caserta per domani sera.
Primo passo Booking
Secondo passo Expedia
Terzo Passo Last minute
i prezzi nei tre portali sono identici.Dove avrò prenotato?
Semplice, sul sito dell'Hotel, che finalmente si sono fatti furbi e hanno messo il best price guarantee sul loro sito.
Grande Vanvitelli!!!
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@inox said:
Se poi a te non interessa il business del cliente ma vuoi solo prendere la commessa, allora concentrati solo sulle funzionalità del sito, usa le classiche stime della complessità e dei giorni/uomo necessari a fare ciò che chiede, e fagli il preventivo, garantendo posizionamento e traffico, ma mi raccomando non promettere anche conversioni e vendite, quelle sono un altra cosa.
Se posso, cosa intendi per garantire posizionamento e traffico?
Non è un pò difficile farsi garanti di variabili così forti soprattutto nel settore turistico?
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Grande Deborah altro che Vanvitelli!!
Tutti così dovrebbero fare
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Voglio proprio vedere se Booking si accorge che sul sito dell'hotel c'è un prezzo inferiore....che fine fà l'affiliazione!!!!
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Impossibile arginare il problema. Sono in troppi a farlo.
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Dovessero "eliminare" tutti gli hotel per cambiamenti di prezzo, per Booking l'affiliazione diventerebbe davvero un problema, ma per le sue di tasche non certo per quelle degli hotel che usano altri altrettanto noti portali.
Non penso che poi per Booking.com siano poche differenze di euro a cambiargli la vita: con il fatturato annuale che hanno possono permettersi anche delle piccole perdite.
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E' una questione di immagine per Booking avere i prezzi uguali o addirittura più bassi. A me è capitato di prenotare un 4 stelle a Roma e il prezzo migliore non era quello dell'hotel ma quello di Booking. Ho chiesto lumi alla reception e mi hanno detto che con la mole di lavoro che gli porta Booking da tutto il mondo non si azzarderebbero mai a giocare scorretto.
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Si ma in tal caso era una scelta, per altro sbagliata, dell'hotel.
Se loro puntano su Booking.com al portale non può che fare piacere per molti punti di vista oltre che per il guadagno.
In tal caso è l'albergatore che svaluta il proprio lavoro online.Poi sulla questione d'immagine mi trovi d'accordo, la parity rate è una cosa importante. Se il cliente vede cambiamenti di prezzo da una parte e dall'altra, non riesce più a capire quanto davvero vale ciò che deve acquistare.
Considera però che se sul sito dell'hotel il prezzo è più basso, non è perchè l'albergatore vuole apparire più bello, ma perchè non ha commissioni da dare agli intermediari (motivo per cui sui portali si può trovare un prezzo più alto).
E poi l'albergatore a casa sua (il suo sito), può fare quello che vuole ahah, buttiamola un pò così
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Per esperienza personale ti posso dire che molto albergatori preferiscono ancora pagare le commissioni a booking e lasciare andare in malora il proprio sito.
Sarà sbagliato, ma è la realtà.
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Bhè bhè oltre che dirlo la tua esperienza lo dicono anche i dati di mercato.
Gli stessi dati di mercato che vedono una leggera propensione da parte degli hotel a promuovere la propria struttura anche con le proprie forze oltre che con quelle degli intermediari.Questione di tempo. Questione di abitudine anche nel settore turistico ricettivo e quando il web 2.0 sarà entrato nelle vene di molti albergatori, cambieranno molte cose, anche per i portali turistici.
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Un pò tardi recepire il 2.0 quando ormai siamo nel 3.0
I portaloni di classico booking, come ha detto Deborah, ormai sono un progetto superato.Comunque, per tornare in argomento, condivido anche in questo caso il ragionamento di Deborah.
Prima di tutto conoscere cosa vogliono fare, con quale budget e se esiste la possibilità di convertire.
Poi farsi pagare il giusto ed essere sempre onesti sia con se stessi, ammettendo eventuali incapacità, che con il cliente.Occhio poi quando bisogna esternalizzare la commessa, perchè se non si conoscono alla perfezione i collaboratori possono nascere guai di vario genere, come il non rispetto dei tempi e dei costi per dire i due principali.
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Karapoto, è vero che ormai siamo ad un passo dal web 3.0, ma la categoria albergatori (non tutti ma molti) devono ancora capire a pieno cosa è e cosa può davvero fare il web 2.0 e ogni giorno dai commenti e dalla fermezza con cui rifiutano certe dinamiche ne ho continua dimostrazione
Quelli che invece sperimentano e si prodigano per sfruttare tutte le risorse possibili della rete, sono avanti anni luce e traggono i loro profitti
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@PInod said:
E' una questione di immagine per Booking avere i prezzi uguali o addirittura più bassi. A me è capitato di prenotare un 4 stelle a Roma e il prezzo migliore non era quello dell'hotel ma quello di Booking. Ho chiesto lumi alla reception e mi hanno detto che con la mole di lavoro che gli porta Booking da tutto il mondo non si azzarderebbero mai a giocare scorretto.
Conosco realtà che hanno messo da parte booking venere ecc e si sono presi un bel corso madri e si sono messi a studiare.
Risultato?
Guadagni molto più alti ed indipendenza.Se domani booking chiude cosa fanno? si tagliano le vene?
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Manuel! io starei attento al posto tuo.
Anche se il cliente è una persona che ti fidi ecc ricordati che lavorare offline è lavorare online sono 2 cose diverse.
Ci sono sistemi che offline funzionano e online no e viceversa.Fare posizionamento a pagamento per portali simili a venere significa avere Grandissime capacità, lavoratori sempre disponibili e dedicare quasi tutto il tempo solamente a quel sito.
Penso che siti come Expedia abbia un proprio team di esperti seo che fanno solo quello da mattina a sera.
Poi saprai anche tu che il settore turismo è quello più combattuto col pay per click quindi i costi per avere un po' di visibilità sono molto alti.
Sebbene il tuo cliente possa essere affermato offline io gli consiglierei di entrare online un po' alla volta e quando ha iniziato a capire come funziona rivalutare tutto.
Un giorno un imprenditore mi ha buttato una proposta al volo.
10 000 mila ? per sostenere uno dei tuoi siti ma tu mi devi assicurare che funziona e che i soldi tornano con i relativi guadagni.
Sebbene la cifra fosse stata fattibile io ho rispedito la proposta al mittente.
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@Van Basten said:
ma tu mi devi assicurare che funziona e che i soldi tornano con i relativi guadagni.
Quante volte la sento questa frase...neanche fossimo onnipotenti...
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Comunque commenti a parte sono davvero pochi in italia gli sviluppatori capaci di sviluppare appunto un portale e-commerce turistico professionale. Io ho girato tantissimo e il discorso che alla fine ne e' uscito e': che se vuoi fare le cose in grande devi avere un bel malloppo da rischiare e persone serie a cui affidarsi per le varie applicazioni. Io girando per circa 2 anni avevo trovato l'azienda che poteva garantirmi tutto questo.. ma il carro si ferma sempre d'avanti alle palanche.. se non hai minimo 50.000.00? da rischiare e meglio che non fai progetti ambiziosi. Al massimo con quello che c'e' in giro di open source puoi riuscire con tanto lavoro a tirare fuori un paio di buoni stipendi.. non di piu'.
Ciau
alibi74
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@alibi74 said:
Non sono d'accordo. Posso presentarti uno sviluppatore che per molto meno ha tirato fuori un progetto niente male.
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@PInod
Se un progetto è portato avanti da bravi programmatori allora è logico che costa meno, si risparmiano i soldi dello sviluppo del sito.