• User Attivo

    Se volete sbattezzarvi

    Credo che sia giunto il momento di divulgare anche queste informazioni al fine di far sapere a tutti gli atei-agnostici battezzati, che è possibile togliersi questo marchio facendo una sola raccomandata alla parrocchia in cui si è stati battezzati.

    Dopo aver letto attentamente questo interessantissimo link SBATTEZZO, dell' UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), puoi scaricare la presentazione sullo sbattezzo, della quale, sono disponibili diversi formati.

    Passaparola :wink3:

    :ciauz:


  • Consiglio Direttivo

    Salve Zeitgeist.

    Questo contributo amplia di certo il panorama delle conoscenze accessibili, specie alla compagine degli atei e degli agnostici (per i quali reperire le informazioni necessarie non è sempre così facile come per i credenti di ogni religione) ed è pertanto prezioso.

    Allo stesso tempo, da agnostico, vorrei fare a questo proposito alcune osservazioni, prendendo spunto dallo stesso documento che tu ci hai fornito via link.

    Lì si può leggere:

    Lo sbattezzo, visto dalla parte della Chiesa, si chiama apostasìa. Se da un punto di vista dottrinale è un peccato mortale, per il diritto penale della Chiesa, applicabile a tutti i battezzati, rappresenta invece un «delitto» (Codice di diritto canonico, can. 1041).

    Ne consegue che, per la Chiesa cattolica, chi si proclama ateo e agnostico, anche se non si sbattezza, è da considerarsi un apostata, e pertanto soggetto alla scomunica latae sententiae (can. 1364), un tipo di provvedimento canonico che si applica automaticamente, anche se la Chiesa non è al corrente del ?delitto? commesso (lo stesso provvedimento comminato dal codice, per esempio, alla fattispecie di aborto volontario).

    Le conseguenze dell?apostasia e della relativa scomunica sono:

    • esclusione dai sacramenti;
    • privazione delle esequie ecclesiastiche in assenza di segni di pentimento;
    • esclusione dall?incarico di padrino o madrina per battesimo e confermazione;
    • necessità della licenza del vescovo per l?ammissione al matrimonio canonico.

    Lo sbattezzo come atto formale, dunque, è di per sé del tutto superfluo: basta dichiararsi atei o agnostici per essere di fatto espulsi dalla comunità dei fedeli - con tutto quanto ne consegue, in questa vita e (se c'è) nell'altra.

    Le ragioni addotte dall'UAAR per promuovere il gesto "ufficiale" che si trovano sul sito da te linkato possono essere condivise o meno, ma sostanzialmente hanno una matrice politico-sociale, non religiosa (la questione religiosa è stata risolta non appena nel cuore della persona si è stabilita l'idea dell'ateismo o dell'agnosticismo).

    La ragione più importante tra quelle indicate mi sembra questa, che riporto con relative motivazioni:

    [Ci si sbattezza] per non essere considerati, dalla stessa legge italiana, «sudditi» delle gerarchie ecclesiastiche. Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso [?] perciò è chiamato [?] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a ?richiamare? pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì «pubblici peccatori e concubini» una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all?autorità ecclesiastica. Ogni prelato può dunque tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?

    Ultima annotazione, di carattere generale: battesimo, scomuniche, sacramenti e paramenti sono tutte cose umane, molto umane, che cercano di dare un senso ed un ordine al nostro bisogno di spiegarci l'insondabile (la morte, l'amore, l'eventuale significato dell'esistenza, la paura dell'Altro), ma a mio parere non sono diverse da una divisa o un curriculum o un badge all'ingresso di una fabbrica.

    Ciò che contraddistingue un uomo buono (indipendentemente dalle sue convinzioni) sono le azioni e i gesti.

    Se si aiutano i bisognosi, si dona gioia, si cerca di fare del proprio meglio per mantenersi integri e condividere la propria ricchezza - materiale, morale, culturale - e ci si impegna a non spargere menzogna, dolore, conflitto e morte, allora si merita per questo un posto tra i Giusti, e tanto mi basta: è l'unica misura del valore di un essere umano che io riesca a concepire.

    Se poi Dio esiste, e si formalizza o si imbarazza per il fatto che un uomo buono è stato o meno asperso con acqua benedetta (o circonciso, unto, cresimato, invitato ad un bar-mitzvah etc.), beh, allora quello non è di certo un problema mio.

    🙂


  • Super User

    Molto interessante questa notizia e così l'approfondimento di Leonov!

    Io sono per la solita noiosa via di mezzo :).
    Credo anch'io che la differenza in un uomo la facciano i pensieri e le azioni concrete e non il gruppo a cui dice di appartenere.
    Credo anche che che la Chiesa abbia e possa avere un ruolo ma che non vada confusa mai col Principio Primo o con La Via (per chi ci crede).

    Grazie davvero, ho imparato una cosa nuova. :ciauz:


  • User Attivo

    @Leonov said:

    Lo sbattezzo come atto formale, dunque, è di per sé del tutto superfluo: basta dichiararsi atei o agnostici per essere di fatto espulsi dalla comunità dei fedeli - con tutto quanto ne consegue, in questa vita e (se c'è) nell'altra.

    Ciò che contraddistingue un uomo buono (indipendentemente dalle sue convinzioni) sono le azioni e i gesti.

    Se poi Dio esiste, e si formalizza o si imbarazza per il fatto che un uomo buono è stato o meno asperso con acqua benedetta (o circonciso, unto, cresimato, invitato ad un bar-mitzvah etc.), beh, allora quello non è di certo un problema mio.

    🙂

    Non credo, caro Leonov, che sia del tutto superfluo perchè ad esempio, il sol fatto che non vengano cancellati i nomi delle persone che hanno ricevuto sacramenti, nei registri delle parrocchie, in caso di statistiche di quanti cattolici vi siano nel mondo, il dato sarebbe, a favore della chiesa, sfalsato.

    Credo invece che sia di sostanziale importanza togliersi il "marchio" per indebolire, almeno numericamente, quella religione.

    Problema mio, invece è che Dio non si formalizza e non si imbarazza e che purtroppo si tiene, per mero interesse numerico, come adepti anche le persone che invece non meritano di stare in quel contesto perchè delinquenti, vedi i mafiosi che quando vengono scoperti nei loro covi con la bibbia e i santini, il Papa si guarda bene di fare i nomi e i cognomi e di scomunicarli pubblicamente.

    E ti faccio un'altro esempio: il prete della mia parrocchia, anche se sa bene che sono ateo, viene ancora tutti gli anni a suonare alla mia porta per benedire la mia casa, se io non fossi più nei suoi elenchi come cattolico, dovrebbe non farlo più, e rispettare il mio pensiero, o no.

    Credo che se possiamo anche togliere una sola arma in possesso della religione cattolica per idobolirla dalla grande forza che possiede per ingerire nei diritti dei laici, lo dobbiamo fare.

    :ciauz:


  • Super User

    E ti faccio un'altro esempio: il prete della mia parrocchia, anche se sa bene che sono ateo, viene ancora tutti gli anni a suonare alla mia porta per benedire la mia casa, se io non fossi più nei suoi elenchi come cattolico, dovrebbe non farlo più, e rispettare il mio pensiero, o no.

    Beh Zeitgeist_gt... magari dopo tutti questi anni un po' ti si è affezzionato 🙂 Non fare di ogni erba un fascio, la religione potrà anche essere marcia fino al midollo come sostiene molta gente, ma i principi (quelli veri! non l'8x1000 e tutta quella roba) sono solidi. Parlano di pace, co-operazione, uguaglianza. Non confondiamo tutto sotto un'unico nome! 😉


  • User Attivo

    @max0005 said:

    Beh Zeitgeist_gt... magari dopo tutti questi anni un po' ti si è affezzionato 🙂 Non fare di ogni erba un fascio, la religione potrà anche essere marcia fino al midollo come sostiene molta gente, ma i principi (quelli veri! non l'8x1000 e tutta quella roba) sono solidi. Parlano di pace, co-operazione, uguaglianza. Non confondiamo tutto sotto un'unico nome! 😉

    Caro max0005, certo, non è un problema che venga a bussare alla mia porta, ma purtroppo per quanto riguarda il Clero e la condotta della Chiesa Cattolica, non posso che dare un giudizio stranegativo, tanto più che sono spesso i Cattolici Cristiani veramente convinti dell'esistenza di Dio, che confermano la cattiva immagine data dalla Chiesa.

    Ho avuto più volte la possibilità di dire che sono: il Clero, la Chiesa, le regole e la politica che impone, la vera rovina di questa religione che di per sè, nel suo intimo non è peggiore o migliore delle altre e certamente non predica il male o il peccato, ma è l'unica religione che possiede uno stato e quindi è costretta a fare politica, ed è inoltre, lo stato più ricco del mondo che incamera tanti soldi e devolve le bricciole ai bisognosi.

    Per finire, credo che non ci voglia un Dio qualsiasi a sancire i sani principi di vita, di pace, di cooperazione e uguaglianza, tante costituzioni e anche la nostra sanno dire e dare ai propri cittadini queste cose.

    E poi ci sei tu come individuo, che se non sei privo di intelligenza, come normalmente non dovresti essere,
    puoi applicare i sani principi della vita vivendo semplicemente nel rispetto dei sani principi della vita e a questo punto non ha più importanza chi li abbia sanciti. :wink3:

    Dal canto mio, insieme ai miei figli, per coerenza con la nostra fede Atea, ci siamo sbatezzati perchè crediamo che chiunque abbracci una qualsiasi religione, deve farlo con vera convinzione e seguirne i dettami con serietà e devozione.

    Noi non facevamo più niente di tutto ciò da tempo e coerentemente e correttamente, per rispetto anche verso chi crede, lo abbiamo fatto e oggi ci sentiamo meglio.

    :ciauz: