- Home
- Categorie
- Società, Web e Cultura
- GT Fetish Cafè
- Poesie e Frasi dedicate a Internet
-
Poesie e Frasi dedicate a Internet
Salve ragazzi,
che ne dite di usare questa discussione per raccogliere tutte le poesie e le frasi dedicate a Internet?
Inizio io con una che è ispirata dalla firma di Leonov:
Ho sempre pensato che il Paradiso fosse una specie di Internet Point.
Eccone un'altra:
Una volta bisognava saperle le cose; oggi è importante saperle cercare.
-
@Giorgiotave said:
Inizio io con una che è ispirata dalla firma di Leonov:
Ho sempre pensato che il Paradiso fosse una specie di Internet Point...
Onoratissimo, non posso che cercare di contribuire degnamente all'impresa. Aggiungo due citazioni per voi, tratte da un libretto sulla Rete che ho riscoperto molti anni dopo che mi fu regalato e che ho trovato godibilissimo, ancora attuale e davvero interessante (a breve in area Libri ;)).
"La Rete vede la censura come un difetto del sistema e ci gira attorno" (John Gilmore)
"A dominare le tecnologie del futuro saranno le persone intelligenti e allegre. La macchina domina facilmente i tristi e i tonti." (Marshall McLuhan)
-
Beh, la frase di Giorgio sulla ricerca è SACROSANTA.
Ma McLuhan e Gilmore fanno la loro porca figura, direi.
E ora io cosa cito?
Dopo McLuhan è tosta.... ci provo lo stesso, anche se dispero di trovare qualcosa 'dello stesso spessore'.
?Il World Wide Web è l?universo di informazioni accessibili via rete, una incarnazione della conoscenza umana? *
(W3C ? World Wide Web Consortium)
*Il Web è più un'innovazione sociale che un'innovazione tecnica. L'ho progettato perché avesse una ricaduta sociale, perché aiutasse le persone a collaborare, e non come un giocattolo tecnologico. Il fine ultimo del Web è migliorare la nostra esistenza reticolare nel mondo. Di solito noi ci agglutiniamo in famiglie, associazioni e aziende. Ci fidiamo a distanza e sospettiamo appena voltato l'angolo.
(Tim Berners-Lee)
I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi. Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti. L?insieme dei due costituisce una forza incalcolabile.
(Albert Einstein)
I computer sono inutili, possono dare solo risposte.
(Pablo Picasso)
Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.
(Umberto Eco)
Il software è come il sesso, è meglio quando è libero.
(Linus Torvalds)
Dopo le 3 del mattino, due sole categorie di persone sono al lavoro: le prostitute e i programmatori.
(Anonimo)
I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac-Man avesse influenzato la nostra generazione, staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva.
(Marcus Brigstocke)
Qual è la differenza tra un matematico, un fisico ed un informatico? Davanti ad un problema il matematico cerca di ricondurlo ad una formula matematica, il fisico cerca di risalire al fenomeno fisico che lo ha prodotto, l'informatico spegne e riaccende.
(Anonimo - Leonov, questa riciclala con i tuoi compagni di università...)
Se il settore dell'automobile si fosse sviluppato come l'industria informatica, oggi avremmo veicoli che costano 25 dollari e fanno 500 Km con un litro.
(Bill Gates)
Se le auto funzionassero come i software, si bloccherebbero due volte al giorno senza motivo e l'unica soluzione sarebbe reinstallare il motore.
(Anonimo dirigente General Motors)
-
Ok, un po' di nomi noti li ho tirati fuori, almeno per evitare la figuraccia.
MA permettetemi di replicare per intero la parte dedicata all'informatica di quella che potremmo tranquillamente considerare la moderna Bibbia degli scrittori satirici.
Dalla Legge di Murphy.
-
Leggi per i programmatori di computer:
-
Qualsiasi programma, quando funziona, è obsoleto.
-
Qualsiasi programma costa di più e ci mette di più.
-
Qualsiasi tempistica di sviluppo non piacerà al marketing.
-
Se un programma è utile, dovrà essere cambiato.
-
Se un programma è inutile, dovrà essere documentato.
-
Ogni programma si espanderà fino ad occupare tutta la memoria disponibile.
-
Il valore di un programma è proporzionale all'ingombro del suo output.
-
La complessità di un programma si arresta dopo aver oltrepassato le capacità del programmatore.
-
Il programma funzionerà sempre quando sei da solo, e MAI quando lo farai vedere al capo.
-
Il numero di BUG in un programma è direttamente proporzionale al tasso alcolico del programmatore.
-
Il tempo speso per la compilazione di un programma è direttamente proporzionale al numero di errori che si otterranno alla fine di tale operazione.
-
Principio della perversità della programmazione: C'è sempre un altro bug.
-
Postulati di Troutman:
-
L'errore che produce il danno maggiore sarà scoperto soltanto dopo che il programma è stato usato per almeno sei mesi.
-
Se il programma è stato concepito in modo tale che i dati introdotti siano rifiutati, ci sarà sempre un idiota abbastanza ingegnoso per trovare il metodo di farli passare.
-
Leggi di Gilb sull'inaffidabilità:
-
I computer sono inaffidabili, ma gli uomini ancora di più.
-
Qualsiasi sistema che dipende dall'affidabilità umana è inaffidabile.
-
Gli errori che non si trovano hanno un'infinita varietà, mentre invece quelli che si trovano sono per definizione finiti.
-
I costi degli investimenti sull'affidabilità aumenteranno fino a superare quelli degli eventuali errori, o finché qualcuno non insisterà che si faccia qualcosa di produttivo.
-
Leggi di Golub:
-
Le idee fumose servono a evitare di stimare gli eventuali costi di una loro realizzazione.
-
La realizzazione di un progetto mal pianificato richiede il triplo del tempo previsto; quella di un progetto pianificato con la massima attenzione solo il doppio.
-
Principio di Shaw: Fai un programma che anche un idiota può usare, e soltanto un idiota vorrà usarlo.
-
Assioma: Se gli ingegneri costruissero come i proprammatori programmano basterebbe il volo di un picchio a distruggere l'intera civiltà.
-
-
INTERNET
Mi chiedo quanto sia bella e piacevole? aahhh!!!
Quando c?entro e ci sditalino occhiuto un?ora/una serata,
o di notte.
Sì, qualità e proprietà a non finire
sicuramente (né qui vorrei
scomodare in nessuna ricerca di aggettivi rari
coloro che di lingua se ne intendono
? no, per l?amor del cielo).
Ma mi chiedo parallelo ? accidenti a me! ?
anche
(purtroppo/non vorrei
ma mi tocca per dovere di equità)
quanto sia bello
io/non lei.
Io che le sto davanti: no, non dico rimbambito;
semmai seduto comodo/non steso futurista,
gli occhi addosso ma vitrei,
vestito sempre/ignudo mai
con
quel torcere appena il collo quel tanto
di tanto in tanto ? tutto qui. E solo
la punta delle dita operose/operosissime, neppure tutta la mano?
(beh, insomma quel poco che ormai so fare).
E lei?
Lei ? va a darle torto ?
neppure geme un tricolo,
la bestia!