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Delicata e sanguigna come sempre. Molto bella.
In tema di "marce funebri fuori dal coro", mi è venuto in mente lui, De André – inevitabilmente – che sul tema delle partenze da questo mondo ha realizzato uno dei suoi capolavori.
In questa fase della mia vita – vai a capire perché – mi ha fatto visita questa canzone e la sua storia, che ripropongo di seguito:
Fabrizio De André – Un matto
Tu prova ad avere un mondo nel cuore
e non riesci ad esprimerlo con le parole,
e la luce del giorno si divide la piazza
tra un villaggio che ride e te, lo scemo, che passa,
e neppure la notte ti lascia da solo:
gli altri sognan se stessi e tu sogni di loroE sì, anche tu andresti a cercare
le parole sicure per farti ascoltare:
per stupire mezz'ora basta un libro di storia,
io cercai di imparare la Treccani a memoria,
e dopo maiale, Majakowsky, malfatto,
continuarono gli altri fino a leggermi matto.E senza sapere a chi dovessi la vita
in un manicomio io l'ho restituita:
qui sulla collina dormo malvolentieri
eppure c'è luce ormai nei miei pensieri,
qui nella penombra ora invento parole
ma rimpiango una luce, la luce del sole.Le mie ossa regalano ancora alla vita:
le regalano ancora erba fiorita.
Ma la vita è rimasta nelle voci in sordina
di chi ha perso lo scemo e lo piange in collina;
di chi ancora bisbiglia con la stessa ironia
"Una morte pietosa lo strappò alla pazzia".
-
Ah beh, se vogliamo parlare di cose funeree e di De Andrè allora occorre nominare questa 'chicca' introvabile.
**
La morte**
**
La morte verrà all'improvviso
avrà le tue labbra e i tuoi occhi
ti coprirà di un velo bianco
addormentandosi al tuo fianco
nell'ozio, nel sonno, in battaglia
verrà senza darti avvisaglia
la morte va a colpo sicuro
non suona il corno né il tamburo.Madonna che in limpida fonte
ristori le membra stupende
la morte no ti vedrà in faccia
avrà il tuo seno e le tue braccia.Prelati, notabili e conti
sull'uscio piangeste ben forte
chi ben condusse sua vita
male sopporterà sua morte.Straccioni che senza vergogna
portaste il cilicio o la gogna
partirvene non fu fatica
perché la morte vi fu amica.Guerrieri che in punto di lancia
dal suol d'Oriente alla Francia
di strage menaste gran vanto
e fra i nemici il lutto e il piantodavanti all'estrema nemica
non serve coraggio o fatica
non serve colpirla nel cuore
perché la morte mai non muore.**
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In pieno stile "danse macabre". Notevole!
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Per far tornare un po' di vita ti posto Vinicio che suona sbronzo una canzone che parla di 'bevute'...
So che sei astemio, ma... Vinicio ha il problema contrario!
[( io attualmente sono quasi astemio, ma mi passerà presto spero...)]
**Un'altra volta bionda
la serata sta finendo
e servi la mia birra dietro al bar
Negroni whisky Coca
un Camparino con la soda
e il ghiaccio il frigo il rusco
c'e' da cambiare pure il fusto
e il cliente e' gia' servito
e la cassa ha registrato
l'ultimo drink dell'avvocatoE se passasse cosi' in fretta
come ora che e' finita
questa serata maledetta
per cinquantamila lire
tra Negroni whisky trucco
un narghile' con il tabacco
qualche indirizzo nel cappotto
per finire sotto il letto
ma ti ricordi che hai servito dietro al barChimay, Bacardi Jamaican rhum
White Lady, Beck's bier, tequila bum bum
Dry gin, Charrington, Four Roses BourbonSon state storie interessanti
di risate in mezzo ai denti
di amori messi sotto spirito ad affogar
di vecchi camionisti
un po' arrivisti, un po' alcolisti
con la moglie lasciata a casa ad ingrassar
avventurieri di frontiera
che non san passare il sabato sera
senza finire ad ubriacarsi dentro un barChe strana razza e' poi il cliente
c'e' quello bello e intelligente
c'e' il casinaro e l'invadente
c'e' chi ascolta trasognato
c'e' chi urla e sta sbracato
c'e' chi la donna se la intorta
c'e' chi gli fa la mano morta
ma c'e' il cliente piu' divino
il piu' richiesto e il piu' invitante
e' quello che offre, paga a tutti e fa il brillanteChimay, Bacardi Jamaican rhum
White Lady, Beck's bier, tequila bum bum
Dry gin, Charrington, Four Roses BourbonE ci siam poi noi musicisti
un po' beoni, un poco artisti
compagnoni e nati tristi
sempre afflitti dal denaro
perche' la roba costa caro
ma l'arte e' cosa sacra e seria da salvar
per cento sacchi alla serata
facciamo una vita sregolata
ma il grande mito ci ha fregato
che sei un eroe se sei suonatoE per ultima la strofa piu' dolente
quella ahime' sull'esercente
dietro il banco o nell'ufficio
intellettuale o ben vestito
lui guadagna sempre poco
tasse Iva e forniture
mamma mia quante paure
con gli incassi son dolori
per pagare i suonatori
per pagare i suonatoriChimay, Bacardi Jamaican rhum
White Lady, Beck's bier, tequila bum bum
Dry gin, Charrington, Four Roses Bourbon...**[LEFT]
[/LEFT]
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Beh, per essere sbronzo ha dimostrato una più che pregevole lucidità nell'esecuzione (e passi l'istante di disorientamento finale, che ci sta tutto: se fossi stato io al suo posto, non mi sarei nemmeno potuto sedere al pianoforte ).
P.S. Tranquillo, WWW, le fasi della vita in cui si è astemi vanno e vengono, come certe influenze fastidiose dalle quali non ci si riesce a liberare.
Però alla fine passano.
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@Leonov said:
P.S. Tranquillo, WWW, le fasi della vita in cui si è astemi vanno e vengono, come certe influenze fastidiose dalle quali non ci si riesce a liberare.
Però alla fine passano.
Ti voglio bene Leonov.
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Non oso nemmeno paragonarmi ai due grandi di cui sopra avete scritto.
Ma la morte è cosa seria.
Chi pensa di affrontarla nell'immediato può anche scrivere di queste parole.
Chissa, forse non avrò tempo più di commentarle o forse è un momento particolare tuttavia mi sento di scriverle.
Qualche "postero" ci ritornerà sopra per commentare, forse.
Chissà...... forse è un addio o un arrivederci o forse chissà."Quando svaniscono i sogni si perde l'essenza del proprio essere.
La strada diventa buia e senza sbocco.
Non c'è più luce in fondo al tunnel.
E' finita."
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Migliaia di uomini e donne si sono dati al mare per raggiungere la nostra Italia, negli ultimi venti anni e più.
Sogni e speranze di sale sciolti al sole secco del Mediterraneo, affogati nell'indifferenza dei nostri culi asciutti e comodi.
Vinicio canta la Madonna delle Conchiglie, per i viaggiatori erranti dispersi sulle coste e in mezzo ai flutti.
"La madonna delle conchiglie
È arrivata restituita dal mare
Senza carte, senza la scorta
Senza permesso, senza passaporto
E di un fuggiasco così come era
Ne abbiamo fatto la madonna nera
Che è la madonna dei naviganti
Protegge gli ospiti come i viandanti
Volta l?onda e poi la rivolta
Mentre tremola sopra la barca
Sopra la barca la portano fuori
Guarnita tutta di conchiglie e fiori
Benedice chi si avventura
Chi ha il cuore saldo e chi si appaura
Chi viene a riva con le fanfare
Chi arriva solo e sputato dal mare
La madonna delle conchiglie
Ha gli occhi come biglie, come coralli
È vestita di drappi azzurri
Come a una perla le fanno ventaglio
Ha lo sguardo dolce e un poco lontano
Di chi per tanto ha navigato invano
Ha lo sguardo dolce e un poco assente
Di chi ti capisce, e non può farci niente
Ma dalla fede della sua gente
Lei non sa come riparare
La guarniscono e danno ai flutti
Le sparano il fuoco e la invocano tutti
La madonna delle conchiglie
È solo una statuetta restituita dal mare
Ti guarda muta, senza parole
E ha il volto tinto di un altro colore
Da chi diverso e così lontano
Se l?è forgiata e dipinta a mano
Un altro popolo, un?altra gente
Con la stessa paura di sempre
Di essere nati e dovere andare
Nati e poi non essere più niente
Di essere nati e dovere andare
Nati e poi non essere più niente
Eppure la madonna delle conchiglie
È un serafino con gli occhi di biglie"
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Che spettacolo!
Grazie WWW per questa tua condivisione, Vinicio a me piace un sacco come cantautore.
Questa è una delle canzoni che preferisco e che se mai avrò un figlio gliela farò ascoltare di continuo...mi trasporta nel mio mondo parallello.
Dove vanno a finire i calzini
quando perdono i loro vicini
dove vanno a finire beati
i perduti con quelli spaiati
quelli a righe mischiati con quelli a pois
dove vanno nessuno lo sa
Dove va chi rimane smarrito
in un?alba d?albergo scordato
chi è restato impigliato in un letto
chi ha trovato richiuso il cassetto
chi si butta alla cieca nel mucchio
della biancheria
dove va chi ha smarrito la via
Nel paradiso dei calzini
si ritrovano tutti vicini
nel paradiso dei calzini..
Chi non ha mai trovato il compagno
fabbricato soltanto nel sogno
chi si è lasciato cadere sul fondo
chi non ha mai trovato il ritorno
chi ha inseguito testardo un rattoppo
chi si è fatto trovare sul fatto
chi ha abusato di napisan o di cloritina
chi si è sfatto con la candeggina
Nel paradiso dei calzini..
nel paradiso dei calzini
non c?è pena se non sei con me
Dov?è andato a finire il tuo amore
quando si è perso lontano dal mio
dov?è andato a finire nessuno lo sa
ma di certo si trovera? la?..
Nel paradiso dei calzini
si ritrovano uniti e vicini
nel paradiso dei calzini
non c?è pena se non sei con me
non c?è pena se non sei con me
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Cara Anika, ho abbondantemente abusato di Capossela in codesto forum.
Il paradiso dei calzini.. è straordinaria.
Malinconica, romantica... una favola, un'allegoria che non ci aspetteremo più in questo mondo cementato e freddo.
Fortunato tuo figlio, che avrà le filastrocche di questi Cantastorie.
Il fascino e la malinconia del calzino spaiato, la forza di un'unione che supera i buchi dell'anima... se leggi fra le righe, anche in quest'apparente filastrocca c'è tutto il Vinicio malinconico e saggio di altre canzoni più esplicitamente votate alla celebrazione dell'amore perduto, ma immortale e immantinente.
Dopo aver sentito questa canzone ciascuno di noi avrà una stretta al cuore quando dovrà trovarsi a gettare nella pattumiera un calzino bucato.
Nel frattempo...
"E? una giornata perfetta
passeggio nella strada senza fretta
ascolto Vic Damone
alla radio diffusione
a spasso per la mia citta?
Giornata di sole
trovata da solo
mi rado in canottiera
e tutto il mio pensiero
è solo un motivetto per farfisa .. Viel spass!
Il giovedì mi cade sulle scarpe
mi veste a pennello
a passo di tip tap
fresco d?acqua di Colonia
l?aria mi bacia e sogna
E? una giornata perfetta
accendo la prima sigaretta
camicia a quadrettino
modello tabacchino
pettine al taschino
bacio un caffè Tubino
La vita è un ricciolo leggero
nel vapore un filo
cielo color mattino
color cestino
azzurro dell?asilo
Fischiare quando passan le ragazze
come primavere
fischiare e rimanere
al tavolo seduto
non inseguire niente
né botole né imbuto
perché..
E? una giornata perfetta
passeggio nell?attesa senza fretta
il tuo pensiero in testa
mi rifa? la scrima
e tutto è ancora prima
leggero nell?attesa
prima che si consumi
prima che si ripeta
Le frenate degli aerei in cielo
mi fanno l?occhiolino
è qualcuno che mi pensa da vicino
la sola nuvola di questo mattino
E? una giornata perfetta
nella giardinetta che ci aspetta
vestito da pic nic
modello spic e span
anche le fronde ridono
dagli alberi sorridono
Male non c?è
far così è così gentile
fischiare salutare
sulla giacca ho appuntato un fiore
nell?estasi d?insonne
ovunque
spargere le rose
Non si è fatti per stare a soffrire
andarsene se è ora di finire
affidarsi alla vita senza più timore
amare con chi sei
o dare a chi ti da?
e non desiderare sempre e solo
quello che se ne va..
Girare saltellare
appesi a un cocktail da ombrellino
toccare il cielo da vicino
a passo di tip tap
nuvole d?acqua di Colonia
l?aria mi bacia e sogna.."
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Ma WWW e' la mia canzone scaccia tristezza! Se un giorno ci incontreremo di persona ti faro' vedere il balletto Claun di questa canzone
[URL=http://www.giorgiotave.it/forum/gt-world/101972-forum-gt-disponibile-alle-versioni-per-telefoni-cellulari.html]Postato via Mobile
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@Anika said:
Se un giorno ci incontreremo di persona ti faro' vedere il balletto Claun di questa canzone...
Sexy**!!!**
Ma torniamo rapidi a Vinicio...
[]
I pagliacci
"***Un tempo ridevo soltanto
a veder l'incanto di noi
vestiti di piume e balocchi
con bocche a soffietto
e rossetto negli occhiscimmie, vecchiette obbedienti
e cavalli sapienti
sul dorso giocar
ridere era come amarpoi ripetendo il mestiere
s'impara il dovere di recitar
e pompa il salone il suo fiato
e il riso è sfiatato dal troppo soffiar
di creta mi pare il cerone
s'appiccica al volto
il mal del buffone
ridere vorrei stasera
ridere vorrei per meUn Due Tre!
all'erta gli elefanti in piedi
saltino le pulci avanti
attenti passa il domatore!!
L'anima che ride
ride e sempre riderà
come una preghierai trapezi ronzavano elettrici
uccelli di piuma di un mondo di luna
legati i compagni per mano
libravan da pesci
vicini e lontano
si sfioran d'un tratto i due bracci
appesi nell'aria
come due stracci
sul sangue buttarono rena
ed entran di corsa i pagliacci.E sempre ridere per compiacere
la sala piena da mantenere
che bello udire
l'applauso ilare
gonfiar la sala
scacciare il male
e sempre cedere con batticuore
a sogni e parole
da far scoppiare!!Il padrone ha la tuba allungata
ed ha baffi arditi
e in fondo già sa
che restiamo alla frusta qui uguali
felici e incapaci di esser normali
e allora ridano gli altri di noi
e allora ridano gli altri stasera
ridano gli altri per noi.***"
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Mi emossioni cosi e divento tutta rossa come il mio amato nasino...
Grazie WWW bella anche questa che ad essere sincera non conoscevo!
Quini triplo grazie
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"***Una birra
Si' una birra
una birra
si' una birra
e una spilla
da infilarci dentro il cuore
mi son scordato che son vivo
che son vivo e fuori piove
una birra por favor
una cerveza a malincuorE una sigaretta
che si spenga con l'accetta
da infilarci dentro il petto
pazzo vuoto e maledetto
una birra
si' una birraOh Jolanda
un po' d'Olanda
e anche America Latina
Nord Europa ed Argentina
e s'e' finita la lattina
s'e' finita la lattina
una birra por favor
una cerveza a malincuorE' la moquette tutta bucata
rossa verde elegante ma bruciata
dalle mie cicche disperate
fino in fondo le ho tirateE una sigaretta
che si spenga con l'accetta
da infilarci dentro il petto
pazzo vuoto e maledettoSi' una birra
ah si' una birra
e il pongo se n'e' andato
e la cicciona l'ha scopato
e pure il letto m'han sfasciato
Pongo Pongo sei ubriaco, sei ubriaco
e un altro giorno l'ho ammazzato
e un altro giorno l'ho ammazzato
e l'altro giorno s'e' ammazzato
era sbronzo ed ha sbandatoSi' una birra
ah si' una birraE' la moquette tutta bucata
rossa verde elegante ma bruciata
dalle mie cicche disperate
fino in fondo le ho tirateUna birra
Si' una birra
una birra
si' una birra***"
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"Un pugno, ancora un pugno
e un altro sullo slancio
ed ecco Blek Mcigno
mi centra con un gancio
all'angolo mi spinge,
a stento me la squaglio,
un appercut mi stende,
(sì ieri stavo meglio).
E Blek Mcigno pensa,
fracassandomi una spalla
che la vita è proprio bella,
sì è proprio una beltà.
Al sette ancora striscio
con le mie cugine in pianto,
mi alzo, tengo e sguscio
guadagno qualche punto,
non è che io lo faccia
perché ho in testa qualche piano,
ma non so dar pugni in faccia
da quando ero bambino.
E Blek Macigno pensa
(e mi frantuma la mascella)
che la vita è proprio bella
sì è proprio una beltà.
Si fischia giù in tribuna:
dagliene perché è un vigliacco,
nel corpo a corpo mena,
alle corde mi rannicchio,
avanza, è un siberiano
grossolano e assai ostinato
gli dico: vacci piano,
sei stanco, tira il fiato.
Ma lui non sta a sentirmi
e ansimando si scervella
che la vita è proprio bella,
sì l' è proprio una beltà.
Mi scassa e se la spassa
con la mia incapacità
la boxe non è una rissa,
ma sport e bla bla bla....
Colpisce, è un uragano,
si accascia poi stremato
e mi alzano la mano
che non ha mai picchiato.
La vita è proprio okay
lui dice, e pensa un po',
sarà okappa per qualcuno,
per gli altri è kappaò."
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"***Troppe braccia per non abbracciarti
tentacoli senza tentazioni
troppe braccia per non abbracciarti
tentacoli per cercarti
spettri danzano negli abissi
negli abissi danzano
vascelli fantasma
e non ti trovo compagnaMando messaggi di inchiostro nero nero
per trovarti nel nero nero
mando messaggi di inchiostro nero nero
nel nero nero
otto braccia per abbracciarti
otto braccia mi mancano
otto braccia per ritrovarti
otto braccia mi mancano
e quando infine io ti troverò
cento ventose io ti attaccherò
e danzeremo insieme
questo polpo d' amoreL' abisso è scuro scuro
l' inchiostro è nero nero
mando messaggi di profondità
lettere di profondità
e quando infine io ti troverò
cento ventose io ti attaccherò
e danzeremo insieme questo polpo d amore
otto braccia per abbracciarti,
otto braccia mi mancano
otto braccia per abbracciarti ***"
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"Le sirene ti parlano di te
*** quello che eri
come fosse per sempre
le sirene
non hanno coda ne piume
cantando solo di te
l?uomo di ieri
l?uomo che eri
a due passi dal cielo
tutta la vita davanti
tutta la vita intera
e dicono
fermati qua
fermati qua***
le sirene ti assalgono di notte
create dalla notte
han conservato tutti i volti
che ha amato e che
loro hanno le sirene
e te le cantano in coro
e non sei più solo
sanno tutto di te
e il meglio di te
è un canto di sirene
e si sentono il rimpianto
di quanto è mancato
quello che hai previsto e non avrai
loro te lo danno
solo col canto
ti cantano di come sei venuto dal niente
e niente sarai
uhhhhhhhhhhhhhhhhh
le sirene sono una notte di birra
e non viene più l?alba
sono i fantasmi di strada
che arrivano a folate
e hanno voci di sirene
limpidi e orecchie di cera
per non sentirle quando è sera
per rimanere saldo
legato all?abitudine
ma se ascolti le sirene
non tornare a casa
perchè la casa è
dove si canta di te
ascolta le sirene
non smetttono il canto
nelle veglie infinita cantano
tutta la tua vita
chi eri tu
chi eri tu
chi sei tu
chi eri tu
chi eri tu
chi sei tu ?lemosino????
perchè continuare fino a vecchiezza
fino a stare male
e già tutto qua
fermati qua
non hai che dove andar
le sirene non cantano il futuro
ti danno quel che è stato
il tempo non è gentile
se ti fermi ad ascoltarle
ti lascerai morire
perchè è tanto incessante
ed è pieno d?inganni
e ti toglie la vita
non te la scartano
uhhhhhhhhhhhhhh"