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Un caso estremo di Black Hat Seo
Vi posto il link dove vi è una dettagliatissima descrizione di un posizionamento seo Black Hat (realmente avvenuto) decisamente estremo. Leggetela, è molto interessante e ditemi cosa ne pensate. Ritengo comunque che, in casi del genere, vada tenuto presente il discorso legale, non trascurabile:
http://www.polepositionmarketing.com/seo-sem/link-building-secrets/peter-van-der-graaf.php
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Ciao Web Hunter.
Il caso che ci segnali è decisamente interessante, anche se penso vada rivisto ed attualizzato: tre anni sono davvero tanti nella SEO.
Ho pensato quindi di dividere il mio intervento in 2 parti, dicendo prima che cosa potrebbe non funzionare oggi di quel metodo e poi come lo si potrebbe invece sfruttare.
Perché non lo utilizzerei mai:
- Il cloaking è molto pericoloso: anche ammesso che Google non se ne accorga da solo, prima o poi potrebbe farlo un concorrente. Forse per un utente il trucco è ancora più difficile da scoprire che per il crawler, ma si rischia davvero di costruire un grosso lavoro per poi essere penalizzati da un momento all'altro.
- Il filtro semantico di Google si è fatto molto più potente: probabilmente adesso un sito che parla di medicina con link ad un sito pornografico creerebbe molto più allarme. Soprattutto il webmaster del sito ospitante potrebbe vedersi recapitata una penalizzazione per vendita di link. Insomma, l'uscita di tema è davvero geniale, ma probabilmente non replicabile.
- Google si accorge quando un sito riceve una quantità anomala di redirect 301. sembra pensato proprio per sconsigliare il metodo del quale stiamo parlando come principale fonte di link (soprattutto se con il medesimo anchor text).
- Ok, ci sono le ovvie conseguenze legali, ma forse quelle competono di più ad altre aree del Forum.
Cosa penso sia ancora interessante:
- Il redirec 301 è un valido alleato nelle campagne di link building, anche se non passa il 100% del valore dei collegamenti.
- Comprare un dominio scaduto o un sito ancora in attività, trattante un argomento simile al nostro e con una discreta popolarità, può essere un ottimo investimento quando si vanno cercando link in ingresso. L'attinenza degli argomenti e la genericità degli anchor text dovrebbero contribuire a rendere il tutto molto più ordinario di quanto mostrato nello studio precedente.
- In casi particolari è difficile far indirizzare i collegamenti provenienti dall'esterno proprio dove vogliamo noi; in quei casi può essere di grande aiuto la creazione di una landing page interna al dominio sulla quale accumulare la tematizzazione ed il PageRank. Probabilmente Google è molto meno sospetto quando il redirect è interno al sito.
Attendo altre opinioni...
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Ciao LaBussola,
certamente una tecnica del genere presenta più rischi che vantaggi, soprattutto nell'ottica dei cambiamenti messi in atto da Google e che tu stesso hai descritto molto bene. Infatti il mio interesse verteva quasi esclusivamente sull'ingegno di questa persona, anzi, sul "genio criminale". se mi è concessa un'espressione forte.
Dipende da ciò che vuoi fare. Come principio è interessante, ma più a livello teorico, di curiosità, che di attuazione pratica.
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Il redirect 301 nascosto è assolutamente geniale. E' una grave mancanza di Google e bisognerebbe effettivamente vedere se funziona ancora o no. Secondo me, poi, ne vale assolutamente la pena: se qualcuno ricorre a queste tecniche significa che il sito non è ben posizionato, e se Google ti becca non ti manda la polizia a casa, semplicemente ti penalizza. Basta rimuovere il redirect, e torna tutto come prima (anzi, magari sei riuscito a prendere diversi BL naturali in quelle due settimane di posizionamento al top della SERP). C'è tanto lavoro buttato al vento, sì, ma soprattutto nei casi-limite come quello presentato nell'open post l'alternativa non è più allettante.