• ModSenior

    Oggi la situazione impression sembra essersi ripresa (in parte).

    Riguardo a
    @bluwebmaster said:

    E' un piacere rileggerti. 🙂

    In effetti è proprio dal 17 aprile che ho ri-notato il fenomeno anche se, nella realtà dei fatti le impression sono in leggero aumento.

    Non conosco bene ( anzi direi per niente ) lo strumento AdWords e mi piacerebbe capirne di più.

    Io invece ho notato una cosa : su molti dei miei siti questo è coinciso con la comparsa di molti annunci non attinenti ai vari temi trattati , cioè come se tutto a un tratto la contestualizzazione alla quale eravamo abituati sia con le keyword sia con gli "Interessi" sia stata modificata, per cui è facile che compaiono annunci poco attinenti al tema trattato.

    E ovviamente questo "lacera" il Ctr perchè attira poco il visitatore.

    Comunque dovrò approfondire il discorso AdWords : mi piacerebbe conoscerlo meglio.

    Si questo so spiegarmelo ed è molto comodo tra l'altro.

    1. Remarketing.
    2. Targeting per argomenti.

    Dal punto di vista dell'inserzionista non so quanto potrai arrabbiarti.
    Dalla parte AdWords sono strumenti eccezionali di targeting più precisi e meno fallaci rispetto a prima.


  • Super User

    Puoi spiegarti meglio?

    Cioè alla fine la contestualizzazione degli annunci è andata a farsi benedire?
    Ho capito bene?
    Spero di no. :mmm:


  • User Attivo

    3 o 4 anni fà, era di moda la pubblicità ingannevole: "offerta speciale: week-end per 2 a Ibiza 100 euro, compreso il volo".

    Arrivavi alla pagina di destinazione è di tale offerta, che combinazione era scaduta, manco l'ombra. In periodi meno critici di quello attuale, un utente magari si accontentava dell'offerta al doppio del prezzo, adesso è molto più attento sulle spese.

    Quindi l'investitore pubblicitario, ci provava, ed in qualche modo probabilmente recuperava la spesa. Ora, oltre alla maggior concorrenza (vedi facebook, in cui 17 milioni di italiani sono stati contenti di farsi schedare per gusti opinioni polite ed altro), la pubblicità è più oculata.

    Il crollo di click è spiegabile da pubblicità allettanati che spariscono perché chi ha messo la pubblicità ha anche fissato un limite temporale o un limite di budget, ecco quindi apparire l'ormai classico groupone, e cose che attirano poco.

    Se poi hai 14 blog (cosa che intuisco), che trattano 14 argomenti completamente diversi, tutti con un numero di accessi analogo e che rendono tutti allo stesso modo, e rilevi il livellamento di cui parli, booo.... a me con i 3 argomenti principali che tratto (no blog), non succede assolutamente.


  • Super User

    Quello della pubblicità "massiva" ma che attira poco è un problema, purtroppo, abbastanza noto.
    Come quelli che alla landing page offrono un form da compilare : l'utente ci arriva poi torna subito indietro e...il click diventa invalido di colpo.

    Il problema , se non è la questione delle "fasce" che ho ampiamente trattato, per cui il "sistema" opera un livellamento ( insomma un riaggiustamento tipo quello che fa il computer di bordo su un aereo in fase di atterraggio ) , sta proprio nel fatto che "sparano" pubblicità decontestualizzata , quindi poco appetibile per il visitatore che approda a siti "specializzati" in alcuni settori.

    Sto studiano la situazione anche perchè a questo punto conviene "bloccare" questi inserzionisti poco contestuali agli argomenti trattati.
    Anche se devo provare a fare una cosa di cui mi è venuto un atroce dubbio, ma temo che c'entri poco con la questione.

    Per farti un esempio la media Ctr di tutti i siti è diminuita lunedi scorso, rispetto al lunedi precedente, di ben il 37 % .

    Se la mia teoria è giusta tempo venerdi prossimo, massimo lunedi e ...tornerà di nuovo nella media, però nel frattempo il "computer di bordo" ha operato i correttivi necessari. :bho:


  • User Attivo

    Negli anni ho imparato a farmi poche domande, sui come e perché delle fluttazioni adsense, che rilevo comunque solo nel lungo periodo (anni). Ho invece imparato ad agire, sapendo che non tutto il male viene per nuocere, anzi.

    Nel settembre 2009, ho notato che era da ristudiare il posizionamento dei banner nel sito, perché la stessa struttura dell'anno prima, ormai rendeva molto meno, circa il 30-40% in meno, a parità di impression. Ho semplicemente seguito i suggerimenti che danno gli stessi di adsense, senza inventarmi nulla di particolare, incrementi aumentati in modo notevole, andando a recuperare abbondantemente quanto perso, più interessi a 2 cifre.

    Dopo un altro anno e mezzo ho notato che c'era nuovamente un calo, questa volta dovuto agli accessi che cominciavano a diminuire nel lungo periodo. Gli accessi in meno dipendono sia da siti che sbucano come funghi, sia dal settore con un trend che ha risentito della crisi.

    Questa volta sono intervenuto più radicalmente, per dare nuova spinta al sito, ristudiandolo completamente e vedo un incremento del 30% in poco più di un mese.


  • Super User

    Adotto più o meno lo stesso sitema, intendo come metodo di non farmi troppe domande circa le fluttuazioni : ma di fornte a certi "fenomeni" comprenderai che come minimo è legittimo.

    Ritengo di lavorare, e farlo discretamente bene, quindi come in ogni lavoro ho aspettative e tanto altro lavoro da fare per migliorare.
    Ma proprio per questo non si possono evitare scientemente alcune domande : sarebbe come andare in ufficio e non sapere quanto a fine mese troverò in busta paga sapendo che poi questo dipende unicamente dal datore di lavoro e non già dalla qualità del lavoro.

    Dove per qualità non intendo solo il trovare il formato degli annunci più redditizi, ma quello di avere una vera e propria attività editoriale, sforzarsi di farla crescere per quanto in mio potere , e , alla fine, vederla effettivamente crescere e godere dei frutti maturi del proprio lavoro.

    Ovviamente questo è molto legato ai "volumi" che si fanno e si ottengono : più si sale la scala dei valori di volumi e qualità, più le aspettative si fanno concrete e legittime.

    Ovviamente, converrai, che con queste premesse è , non solo lecito, ma anche rispettoso verso se stessi, farsi delle domande e , soprattutto, trovare delle risposte.

    Altrimenti rientriamo nel caso dell'impiegato che , sforzandosi di offrire un lavoro sempre di qualità migliore, alla fine si accorgerà di avere la busta paga fluttuante senza sapere perchè.

    E dal momento che ognuno lavora per quel "netto a pagare" , credo che sia legittimo alla fine operare anche come dici tu : infatti proprio perchè ti sarai posto la domanda del perchè di certe fluttuazioni che, credo. tu abbia deciso di intervenire su formato e quanto altro.

    Sul fatto dei "siti" che sbucano come i funghi è normale, ma credo che la sfida per ogni poublisher-imprenditore si concretizzi anche e soprattutto in questo.
    Senza sfide nemmeno AdSense potrebbe sopravvivere.


  • User Attivo

    L'incertezza è intrinseca del lavoro autonomo.

    Solo gli statali hanno una retribuzione certa, ma credo sia anche la categoria meno soddisfatta del proprio lavoro, e nella maggiorparte dei casi anche insoddisfatta del proprio stipendio, per non parlare poi della bassissima meritrocazia.

    I lavoratori dipendenti invece hanno solo la certezza di un lavoro retribuito in piccola percentuale rispetto al guadagno del datore di lavoro. Sono poi di moda stipendi pagati in ritardo, cassa integrazione, ditte che fuggono all'estero e ti fumi pure il TFR... cose che sento di continuo tra i conoscenti.

    Con adsense, anche nel caso esistesse realmente il livellamento di cui parli, si finirebbe nella situazione normale di un lavoratore dipendente.

    Secondo me invece sono elevate, la meritrocazia, la possibilità di incremento, ma soprattutto la possibilità di dedicare il tempo che si ritiene utile.


  • Super User

    Quoto in pieno quello che dici.

    Ma prima o poi, vuoi perchè sei cresciuto, vuoi perchè è auspicabile la trasparenza , certe domande te le poni .

    Le stesse che ti sei posto tu quando hai visto la curva degli introiti crollare e quindi sei corso ai ripari con un riadattamento del tutto.

    Se c'è un oscillazione la ragione deve risidere da qualche parte : e allora cerchi di capirle e di attenuare i loro effetti.

    Proprio perchè, e qui ti quoto in pieno, parlavi di meritocrazia , se questa viene anche nella "libera professione" umiliata , cosa ci resta?

    Siamo in crisi, d'accordo, ma non di valori.

    E i tuoi sono giusti, proprio per questo le domande devono trovare risposte e convincenti. Altrimenti si gioca al buio, e la meritocrazia non gode di questa condizione.

    Grazie comunque per il bel dialogo instaurato.


  • ModSenior

    Piccolo intermezzo "pubblicitario" riguardo a questo:
    @bluwebmaster said:

    Puoi spiegarti meglio?

    Cioè alla fine la contestualizzazione degli annunci è andata a farsi benedire?
    Ho capito bene?
    Spero di no. :mmm:

    La contestualizzazione degli annunci è ancora attiva, tuttavia AdSense può mostrare annunci in funzione di alcuni interessi dell'utente o in base a siti che l'utente ha visto in precedenza che si promuovono con la funzionalità del remarketing.

    Il crollo di impression può essere in parte spiegato con l'adozione da parte degli inserzionisti più accorti del targeting per argomento. Ogni pagina (non sito eh!) è catalogata per una o più categorie/argomento specifici e l'inserzionista può mostrare il proprio annuncio sulle pagine relative ad uno o più argomenti.

    Buona continuazione a tutti 🙂


  • Super User

    Adesso mi è chiaro.
    In pratica sarebbe gli annunci per interessi .

    Solo che a me per esempio esce con insistenza spasmodica un "sito di offerte" ( evito il nome dello sponsor ) che con le mie ricerche onestamente non ci "appizza" per niente e nemmeno con gli argomenti attinenti i vari siti.

    A mio avviso è una di quelle pubblicità a pochi cent che G. prende massivamente e che fanno campagne intense fino alla nausea.

    In effetti ho verificato un calo di click non di impressione, segno che quella pubblicità, ed altre , almeno un paio, comapiono dappertutto indipendentemente dagli interessi del visitatore o dalla contestualizzazione.

    Altrimenti non mi spiego il calo improvviso e repentino di click da parte dei visitatori di tutti i siti contemporaneamente.

    Speriamo che...passi presto!


  • ModSenior

    Ciao di nuovo bluewebmaster,

    per caso hai visitato prima/qualche giorno fa/qualche settimana fa/qualche mese fa/ il sito di offerte ? Perché l'inserzionista può "torturarti" con i suoi ads da 30 a 540 giorni :-)).


  • Super User

    No, l'ho fatto dopo : visto che vedevo sbucare la sua pubblicità da tutte le parti ( meno che nei pantaloni per fortuna 😄 ) , ho preso l'url e gli ho dato uno sguardo.

    Intanto posso confermarti alcune cose : ho provato a bloccare , con l'apposita funzione, l'inserzionista "incriminato", per tre giorni.
    Bene, anzi male, al secondo giorno l'ecpm mi è andato giù di brutto e così anche al terzo.
    Esperienza già vissuta, con la coda tra le gambe , ho ripristinato il tutto e...voilà l'ecpm ( almeno quello ) tornato a livelli "standard" .
    Premetto che l'inserzionista non aveva chiesto esplicitamente di fare pubblicità sui miei siti.

    Il ctr invece è ritornato quasi ai livelli di qualche settimana fa , del resto l'avevo previsto.

    Unica cosa che ho notato ...è che vedo qualche click ritenuto, credo , invalido in più, segno che hanno messo qualche filtro più "severo" sulle condizioni per la validità e in più che se prima click e relativi valori venivano aggiornati contemporaneamente, adesso ho impressione che possono avvenire in momenti diversi.
    Tipo, per spiegarmi, 10 click 12 cent , magari torni dopo 5 ore e trovi gli stessi 10 click ma a 56 cent (intendo sullo stesso canale ).

    Insomma a stare indietro a ste cose si ammattisce.


  • Super User

    @bluwebmaster said:

    No, l'ho fatto dopo : visto che vedevo sbucare la sua pubblicità da tutte le parti ( meno che nei pantaloni per fortuna 😄 ) , ho preso l'url e gli ho dato uno sguardo.

    Stai parlando di Groupon, vero?
    Deve quotarsi in borsa quest'anno, quindi sta spingendo molto per aumentare la visibilità e il fatturato.
    I click dovrebbe pagarli sopra la media, non penso convenga toglierlo.


  • Super User

    Penso anche io che non conviene togliere Groupon.
    Grazie dell'informazione Bmastro, non sapevo che doveva quotarsi in borsa.


  • User Newbie

    Ciao a tutti, volevo intervenire su questa interessante discussione per raccontare brevemente la mia esperienza, che dà tutto sommato ragione alle ipotesi fatte da bluwebmaster.

    Ho un account AdSense premium con un sito internazionale con alcuni milioni di pagine visitate al mese, e negli ultimi tempi - circa un paio di anni - ho notato un forte livellamento delle entrate, anche a fronte di modifiche rilevanti.

    Questa cosa si nota sia nel breve che nel medio termine: a fronte di giornate particolarmente buone, ne seguono sempre alcune inspiegabilmente meno buone - e viceversa - che riportano l'eCPM complessivo sempre allo stesso livello, con oscillazioni minime - nell'ordine del +/-10%.

    La stessa cosa è successa in altre situazioni. Ad esempio, recentemente un cambio di piattaforma ho causato la perdita di indicizzazione di una sezione, con conseguente riduzione delle visite, ma contemporaneamente l'eCPM è salito, compensando tale diminuzione.

    È vero che si trattava di visite da motori di ricerca con basso eCPM, tuttavia mi sarei comunque aspettato una diminuzione delle entrate, seppur limitata.

    Nei mesi passati poi ci sono stati periodi con molti aggiornamenti ed altri con aggiornamenti meno frequenti: tuttavia il rendimento ha mostrato sempre una forte inerzia.

    Infine, un paio di mesi fa ho effettuato alcune modifiche strutturali rilevanti al posizionamento/layout degli annunci. A fronte di un iniziale miglioramento, nell'arco di 10-15 giorni l'eCPM è tornato sui livelli originali.

    Per concludere, la mia sensazione è che rispetto a 3-4-5 anni fa, aldilà del drastico calo dei rendimenti complessivi, sia molto più difficile incrementare le entrate oltre un certo livello.

    Ho fatto alcune ipotesi, come la crisi di alcuni mercati di nicchia, la saturazione dell'offerta di spazi pubblicitari, oppure una programmazione fatta da Google in termini di distribuzione mensile degli annunci, forse sono tutte concause.

    In definitiva, questo livellamento ha anche i suoi lati positivi, però può limitare fortemente gli investimenti di risorse in singoli progetti/siti, o almeno così è stato nel mio caso.


  • Super User

    Sono contento che tu abbia fatto, almeno in parte, analoga esperienza.

    Mi sentivo quasi un extraterrestre!

    In ogni caso credo che intervengano anche sul Ctr.
    Cioè è matematicamente impossibile che su un buon numero di siti, compreso alcuni con ...buon numero di pagine viste ( 😄 ) , la gente abbia smesso di cliccare tutti a partire dallo stesso giorno e, contemporaneamente , su tutti i siti.
    E guarda caso questo avviene con sorprendente regolarità verso un certo periodo del mese in modo da riportarti nella media giornaliera ( quindi come se si agisse o sul ecpm o sul ctr ) .

    In ogni caso capisco questa politica ( che da altre esperienze analoghe di altri amici suppongo che avvenga solo su account di "certe dimensioni" ) perchè si tratta di redistribuire un budget in modo che, alla fine dei conti, nessuno si ritrovi senza ...ads e inoltre serve appunto a G. come società che deve rispettare budget, preconsuntivi e consuntivi.

    Faccio un esempio pratico : se per caso io sul sito X miglior di colpo visitatori e pagine viste, mettiamo 1 milione al giorno, e un altro publisher mantiee le sue 10 mila pagine, accade che sicuramente io, di colpo, farò molti più click che esauriranno più velocemnete i budget degli inserzionisti, per cui il secondo publisher rischierebbe di trovarsi...senza ads.

    Esempio di un unico inserzionista al mondo che fa una campagna di 1000 click al giorno.
    Se io passando a un milione di pagine viste al giorno faccio 998 click, al poveraccio del secondo publisher toccherebbero solo due click massimo al giorno.

    Il che farebbe rizzare i capelli in testa anche al buon Giobbe.

    Quindi credo che ci sia alla base un algoritmo molto complesso e sostanzialmente sofisticato, che provvede a redistribuire il budget di tutti gli inserzionsiti sui budget dei vari publisher in modo da mantenere un equilibrio.

    Insomma come il buon pare di famiglia che ha 5 figli e un giorno può comprare 4 cornetti e un altro sei...cercherà di dividere la torta in modo ...più o meno equo evitando che la fami fi un figlio divori 3 cornetti lasciando quasi a secco gli altri.

    Almeno credo.


  • Super User

    @bmastro said:

    Stai parlando di Groupon, vero?

    Secondo me paga pochissimo invece.
    Si parlavo di lui : che ci appizzano i suoi ads su siti che trattano argomenti completamente diversi?

    Sono campagne massive , a mio avviso, pagate quattro soldi di cacio.
    Credo siano nell'ordine di 2 o 3 cent al massimo.

    Colgo l'occasione per darti un fraterno abbraccio.


  • User Newbie

    In ogni caso credo che intervengano anche sul Ctr.

    Credo anche io. Ho parlato di rendimenti generali (eCPM), perché quello è l'effetto risultante, ma mi sembra che a variare siano sia il CTR che il CPC.

    è matematicamente impossibile che su un buon numero di siti, compreso alcuni con ...buon numero di pagine viste ( 😄 ) , la gente abbia smesso di cliccare tutti a partire dallo stesso giorno e, contemporaneamente , su tutti i siti.

    Certo che una cosa del genere lascerebbe un bel po' di dubbi sul funzionamento generale del servizio: capirei un algoritmo di livellamento e redistribuzione che si applicasse ai singoli siti; se però - come la tua esperienza sembra indicare - questo si applica direttamente agli account la cosa è ben diversa.

    Come hai detto tu, da un certo punto di vista è meglio non farsi domande, però continuo a pensare che questo fenomeno possa limitare fortemente gli investimenti e la crescita dei publisher di livello medio.

    Ho anche segnalato questa cosa all'ultimo sondaggio/questionario di soddisfazione, certo non è che mi aspetti risposte...


  • User Newbie

    Aggiungo una breve considerazione, che mi è venuta in mente leggendo le tue ultime righe.

    Sempre ammesso e non concesso che queste ipotesi siano fondate, troverei comunque molto discutibile che Google possa assumere questo ruolo "salomonico".

    Quando ho scelto di lavorare come publisher è anche perché questo mercato sembrava abbastanza libero e meritocratico: personalmente preferisco assumermi il rischio di una improvvisa diminuzione delle entrate a causa di un nuovo e più valido concorrente piuttosto che vedere limitate le mie possibilità di crescita.

    Questo è spesso il meccanismo di funzionamento delle aziende nei confronti dei propri dipendenti, non quello di un libero mercato dove vige la legge della concorrenza - nel bene e nel male.

    Tuttavia la verità è che stiamo parlando di una azienda e non di un mercato, e quindi non so fino a che punto abbia senso parlare di libera concorrenza...


  • Super User

    @line22 said:

    Sempre ammesso e non concesso che queste ipotesi siano fondate, troverei comunque molto discutibile che Google possa assumere questo ruolo "salomonico".

    Si, in effetti sono ipotesi e restano tali : credo però che ci siano le fondamento proprio nel discorso che ti facevo a proposito della redistribuzione di un budget.

    Se un figlio cresce troppo e improvvisamente e quindi aumenta a dismisura la sua "fame" , non puoi lasciargli mangiare tutto il pranzo rischiando di avere altri figli affamati.
    Così modererai il suo appetito in modo da non lasciare affamati gli altri.

    Ora , ammesso che queste ipotesi abbiano fondamento, è ovvio che i meccanismi attraverso i quali passano i vari livellamenti ( limitazione dell'appetito ) sono inevitabilmente la leva dell'ecpm , che puoi manovrare facilmente inviando ai siti gli inserzionisti che pagano di meno o di più a secondo del caso, e attraverso una selezione più rigida dei criteri di validità di un click , e quindi in un certo senso agire sul ctr.

    Il discorso, ammesso e non concesso che sia questo, è fatto per account a mio avviso proprio per il criterio di distribuzione di quel budget.
    Un figlio può mangiare a dismisura a colazione e a pranzo ( quindi su due siti ) ma magari contenersi a cena ( terzo sito ) : alla fine non limiti i primi due siti , ma il figlio ( account ) in modo da avere una media accettabile che ti consenta equamente di sfamre gli altri figli ( altri account ).

    Ovviamente queste sono solo ed unicamente ipotesi : ma sono contento di non essere l'unico ad averle osservate .
    Anch'io al questionario di cui parli ho dato delle risposte che parzialmente descrivono la mia delusione sui fattori di crescita che non possono limitarsi solo all'individuazione dei formati adatti dei vari gruppi di annunci, come spesso mi comunica il team di ottimizzazione.

    Io credo che per la crescita dei publisher occorra garantire, prima di tutto a questi, che i loro investimenti , in termini di risorse non solo umane, siano egregiamente sostenuti dai budget pubblicitari che devo sapere essere in crescita e accessibili.

    In pratica io investo se so per certo che i miei sforzi saranno premiati trascorso il naturale tempo di ammortamento : ma se temo di non riuscire nemmeno ad ammortizzarli e , in tempi accettabili, probabilmente limiterò gli stessi in modo da ssicurarmi il poco, maledetto e subito.

    Senza contare che pesa ormai sulla testa di tutti il famigerato " Panda Update" che potrebbe portare sconvolgimenti in serp e quindi decretare o un crollo o un impennata degli accessi dal motore che , lo si ammetta o meno, costituiscono sempre una fetta consistente di quelli di un sito.