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- Appello a tutti gli articolisti: difendiamoci con una battaglia culturale
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@dalailama426 said:
Secondo me il discorso cade per forza di cose sull'aspetto economico..se un webmaster ti paga 5 euro un articolo deve guadagnare almeno 5 euro altrimenti va in perdita..
Il fatto che qualche articolista abbia provato con pessimi risultati i paid to write a che conclusione porta? Forse non è così semplice guadagnare 5 euro e ci vogliono migliaia di visite..
Quindi chi si sente bravo mandi il proprio Cv alle testate importanti e se non verrà preso si dovrà accontentare di 1 o 2 euro ad articolo..Oppure si apre un bel blog e imparerà sulla sua palle (nel 99% dei casi) che i suoi articoli non valgono 5 euro.
Se parliamo di minimi tariffari parliamo anche di soldi per forza di cose.. ieri l'esempio dei calciatori era fuori luogo e oggi parliamo di muratori..
Se un impresario assume un muratore che pagherà 80 euro al giorno pretenderà che il muratore gli renda almeno 100 euro al giorno altrimenti andrà in perdita.
Esempio fuori luogo ma più o meno funziona così..
Mi ripeto, in pochi in Italia possono permettersi di pagare cifre alte e di conseguenza se sparisse chi scrive a 1-2 euro scomparirebbero mmigliaia di siti..che piaccia o no..
Questa soluzione proposta da te non è efficace per un semplice motivo: se fosse tutto così lineare come tu dici a cosa serve il SEO?
I parametri che rendono popolare un sito e generano click sono tantissimi: la qualità degli articoli è solo una delle condizioni...
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Di sicuro ci sono diverse variabili che portano al guadagno di un sito, ma il problema è che anche se un prodotto vale tanto ma nessuno ha i soldi per acquistarlo il prodotto perde di valore o rimane in magazzino.
Ripeto che non ho idea di quanto ammonti la tariffa minima che hai in mente, magari verrà fuori che è 1 euro e tutte le mie parole le possiamo cancellare
Visto che dubito che la cifra si aggiri su 1 euro mi sento di dirti che ad una cifra di 2-3 euro difficilmente la tua idea potrà andare in porto e ci sarà lavoro solo per pochi.
Ti basta guardare tutti gli annunci che ci sono qui sul forum..quanti superano i 2 euro ad articolo?
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Lo dico col sorriso ma il tuo discorso è molto piccolo...
Vorrei che si capisse bene cosa intendo io quando parlo di tariffa base: io parlo di un modo per difendere questa categoria così bistrattata...
Dobbiamo tutelarci.
e poi le grandi battaglie si combattono dalle cose piccole anche risvchiando di andare controcorrente.
Tu rovesci le cose... è proprio leggendo i messaggi del forum di 5o centsimi per post di 300 parole che ho deciso di lanciare questa proposta volta al cambiamento delle coscienze.
Volta a sensibilizzare gli addetti ai lavori, come diceva acnhe Leonov... battaglia che sia culturale nel senso di diffusione di una mentalità diversa... la cultura è conoscenza, la conoscenza genera il cambiamento...
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Io lavoro in un quotidiano e so per certo quanto prendono le persone che scrivono i contenuti del quotidiano (e non sono i giornalisti!), così come so per certo quanto "tira" e quanto guadagna il quotidiano.
La distorsione sta nel fatto che un quotidiano paga i giornalisti, la stampa e la carta con quello che incassa dalla vendita, mentre la pubblicità sta un un canale a parte (è un'altra società che incassa e guadagna).
Non si può fare i conti in tasca sulla pubblicità, perché è un discorso a parte.
L'abilità di attirare pubblicità è diversa da quella di essere un bravo editore e non sono due cose correlate, in nessun modo!
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Sono contento di essere riuscito a chiarire il mio pensiero.
Riguardo il discorso di generare un cambio di mentalità, non so, in quanto ci sono gli articolisti che scrivono solo per i soldi, quindi realizzano contenuti di basso vaolre, scopiazzando e traducendo altri contenuti e webmaster che allo stesso modo vogliono solo vedere creascere il loro credito AdSense. A tutti questi il tuo discorso non interessa.
Ecco perchè dico che il cambiamento dovrebbe venire da chi scrive contenuti di valore. Questi dovrebbero scrivere su un sito proprio rivolgendosi ad un webmaster per la parte tecnica. In questo modo spazzerebbero via tutti quelli a cui ho fatto riferimento sopra.
La conseguenza sarebbe molta meno spazzatura sul web.
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Faccio i miei complimenti a chi ha aperto questo thread, perchè riguarda un argomento molto importante.
Per me il cambiamento avviene con un semplice gesto: non accettare determinati lavori.
Ormai la normalità è richiedere articoli di 250-300 parole per 0,50€.
Mi sembra inaccettabile. Un articolo del genere richiede almeno 30 minuti, e credo che pagare un'ora del tempo di qualcuno 1 euro sia da terzo mondo.
Basterebbe non accettare lavori per quelle cifre e, come insegnano ai corsi base di economia, salirebbe la domanda, e quindi il prezzo per articolo.
Non faccio riferimento a qualcuno in particolare, perchè, come ho detto all'inizio, 50 cent per articoli di 250-300 parole, sono ormai la normalità. Mi fa specie che le persone accettino questo tipo di compenso.Non tutti forniscono articoli della stessa qualità, mi sembra evidente. Non viene assolutamente chiesto di venire assunti a tempo indeterminato, con tanto di ferie pagate. Credo debba operare il buonsenso prima di tutto. E quindi, anche chi offre determinati lavori, dovrebbe rendersi conto di questo. Preferirei scrivere gratis per ampliare il mio curriculum, però senza avere pretese sul numero di parole.
Perchè non siamo noi articolisti a richiedere l'aiuto di un web master e a mettere su siti per conto nostro?
Perchè, chi scrive gli articoli, non ne scrive più di 2-3 al giorno. Un sito web per andare bene, ne richiede almeno il doppio.
Ecco perchè, da sempre, gli articolisti fanno gli articolisti, ed i web master, che hanno non uno, ma 3-4 siti, si occupano dei loro siti, sotto altri punti di vista.Ovviamente ho detto il MIO punto di vista, quindi magari tantissime persone ritengono che 50 cent sia una cifra adeguata al proprio lavoro.
Però se quelli che la pensano come me, e che svolgono seriamente il proprio lavoro, iniziassero a dire NO, sono sicura che le cose cambierebbero.
E faccio un passo indietro: Fino a 3 mesi fa, il prezzo era standard, 100 parole=1€. La tutela per il web master era semplice:al primo contenuto palesemente insufficiente, avrebbe potuto comunque mandare una mail e far presente la carenza dell'articolo. Non ho idea di cosa sia successo dopo..
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Finalmente.. ecco ciò che aspettavo... è proprio questa la mia idea.. creare un movimento di idee affinchè tutti gli artcolisti capiscano che è deleterio per tutti accettare un prezzo del genere...
Ecco cosa si deve fare: creare un movimento di opinione spingendo tutti a prendere coscienza che le cose così non vanno bene.
Creare un minimo di regole affinchè si ponga fine ad un mercato selvaggio...
Elisace il problema è questo non basta dire che non biosgna accettare, ma biosogna puntare l'attenzione sul valore della figura professionale.
QUi non è solo in gioco il guadagno, ma il valore di un' intera categoria di persone che svolgono il loro lavoro con passione e serietà..
Spero tu voglia prendere in considerazione l'idea di sviluppare qualche proposta concreta per modificare le cose...Grazie
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Di nuovo io, ho pensato ad un profilo per ognuno degli articolisti con link che propongono un esempio di lavori di ogni singolo autore.
I webmaster lasceranno un feedback delle persone con le quali hanno avuto a che fare, in questo modo ogni autore avrà delle referenze che potranno far lievitare il suo "ingaggio".
Ripeto che spesso il webmaster non sa con chi ha a che fare, di conseguenza la prima volta che collabora con una persona non si fida a pagare troppo. Quando avrà visto che altri webmaster, che magari sono anche molto conosciuti sul forum, hanno dato l'ok su un determinato autore sono sicuro che i compensi torneranno a rendere felici tutti.
Voi avete ragione e io vi assicuro che rispetto il lavoro delle persone ma vi dovete mettere anche dall'altra parte, è brutto dar fiducia ad una persona, pagarla e dopo qualche mese accorgersi a ricopiato fedelmente un giornale..
Il sistema del feedback secondo me può aiutare, cosa ne pensi maeva?
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Io credo che quella dei feedback possa essere una buona idea..
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Io maeva sono d'accordo con te, probabilmente bisogna fare qualcosa di concreto.
In passato ho preso un'ammonizione su un altro forum perchè facevo notare la cifra irrisoria che veniva pagata per l'articolo.
La cosa che mi fece arrabbiare, comunque, fu la risposta di una ragazza, immediatamente dopo il mio post, in cui scriveva qualcosa tipo "per me 50 cent sono la cifra giusta a differenza di altri, quindi sono disponibile. Le lascio la mia mail....".
Credo che ormai l'idea del "morte tua, vita mia", sia entrata anche in questo mondo, una volta così libero e di condivisione.
Sono sicura che saremo in pochi, ma quando si tratta di fare qualcosa per migliorare "il mondo", seppur solo virtuale, io cerco sempre di essere disponibile.
L'idea del feedback è ottima. Probabilmente dovrebbe essere utilizzata su tutti i siti come questo.
Però come ci si orienterebbe con gli articoli non firmati?
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Credo però che si tratti di un passo successivo... Se prima non abbiamo neppure coscienza di essere una categoria professionale..
Io pensavo proprio ad una serie di proposte comuni che possano aiutare nel raggiungimento di questi obiettivi:
- Definizione del problema (capire bene di cosa si sta discutendo)
- Mettere a punto delle strategie per arrivare a coinvolgere il maggior numero di persone possibile. Insomma diventare un punto di riferimento per quanti si rispecchiano in questo problema..
Cosa ne dite? Si potrebbe partire da qui?
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@elisace said:
Io maeva sono d'accordo con te, probabilmente bisogna fare qualcosa di concreto.
In passato ho preso un'ammonizione su un altro forum perchè facevo notare la cifra irrisoria che veniva pagata per l'articolo.
La cosa che mi fece arrabbiare, comunque, fu la risposta di una ragazza, immediatamente dopo il mio post, in cui scriveva qualcosa tipo "per me 50 cent sono la cifra giusta a differenza di altri, quindi sono disponibile. Le lascio la mia mail....".
Credo che ormai l'idea del "morte tua, vita mia", sia entrata anche in questo mondo, una volta così libero e di condivisione.
Sono sicura che saremo in pochi, ma quando si tratta di fare qualcosa per migliorare "il mondo", seppur solo virtuale, io cerco sempre di essere disponibile.
L'idea del feedback è ottima. Probabilmente dovrebbe essere utilizzata su tutti i siti come questo.
Però come ci si orienterebbe con gli articoli non firmati?
Probabilmente chi ti ha risposto così non starà più facendo l'articolista.. perchè non si può continuare a lungo con quella cifra.
Ecco perchè mi appello a chi questo lavoro lo fa sul serio e lo ama davvero e vuole farlo con serietà: sono queste le persone che hanno il valore giusto per cambiare le cose, perchè sanno quanti sacrifici costa scrivere un buon articolo. Perchè vogliono riempire i siti su cui scrivono di contenuti interessanti e nuovi.
E' proprio questa la battaglia culturale a cui mi riferisco, qualle di cambiare la mentalità di chi pensa solo al proprio interesse.
Anche perchè chi accetta queste cifre non pensa al proprio interesse, perchè è sicuro che non durerà molto come articolista.Questo è un vero cambiamento, non solo virtuale, ma di vita reale: si tratta di dare dignità ad un'intera categoria che è reale.. eccome.
Pensate solo una cosa: se domani tutti gli articolisti decidessero di non scrivere più.. di cosa si nutrirebbe il Web?
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@elisace said:
Per me il cambiamento avviene con un semplice gesto: non accettare determinati lavori. Ormai la normalità è richiedere articoli di 250-300 parole per 0,50?.Mi sembra inaccettabile. Un articolo del genere richiede almeno 30 minuti, e credo che pagare un'ora del tempo di qualcuno 1 euro sia da terzo mondo.
D'accordissimo.
@elisace said:Basterebbe non accettare lavori per quelle cifre e, come insegnano ai corsi base di economia, salirebbe la domanda, e quindi il prezzo per articolo.
Quì non sono d'accordo. Non è per forza vero e secondo me non è vero in questo caso. La domanda si ridurrebbe.
Questo tipo di business sta crescendo sempre di più per i suoi bassissimi costi. Basta uno spazio web a basso costo per iniziare. La piattaforma e tutte le funzionalità necessarie sono gratuite. Pagando gli articoli un euro o anche meno, il rischio è basso al punto da correrlo. Se non ci fossero più articolisti disposti a scrivere per così poco, semplicemente meno webmaster proverebbero questo business. Meno domanda a parità di offerta, sicuramente i prezzi non aumenterebbero.
@elisace said:Perchè non siamo noi articolisti a richiedere l'aiuto di un web master e a mettere su siti per conto nostro?
Perchè, chi scrive gli articoli, non ne scrive più di 2-3 al giorno. Un sito web per andare bene, ne richiede almeno il doppio.
Ecco perchè, da sempre, gli articolisti fanno gli articolisti, ed i web master, che hanno non uno, ma 3-4 siti, si occupano dei loro siti, sotto altri punti di vista.Due o tre articoli al giorno non bastano nel breve periodo ma vanno bene nel medio-lungo termine. Poi nessuno vieta agli articolisti di unirsi.
Questo business si crea con due ingredienti: 1) Gli articoli; 2) Gli strumenti tecnici. Il primo, in questo caso, ha un valore monetario maggiore in quanto di articoli bisogna scriverene sempre mentre il sito si crea una sola volta, le strategie seo e più in generale di marketing, si devono formulare una sola volta. Da queste considerazini affermo che dovrebbero essere gli articolisti a mettere su il sito e non i webmaster.
Però alla fine il discorso è sempre lo stesso: nessuno vuole assumersi il rischio, online come offline.
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Iniziamo a preparare un documento, dove tutti gli articolisti che hanno risposto fino ad ora, si prendano la responsabilità di proseguire con questa "battaglia" ho letto di un link su facebook, se qualcuno l'ha creato, può cortesemente scrivermi in privato?
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A mio modesto avviso occorre che siano date delle regole di certo per il 'datore di lavoro' (testata o blog che sia) sia per il 'lavoratore'. Sono d'accordo sul fatto che debba necessariamente essere creata una regolamentazione di questo mestiere, in modo da fargli acquisire la dignità che ancora non possiede. Dignità vuol dire essere riconosciuto come 'lavoro', essere considerato come tale ed essere ricompensato in maniera equa.
Poniamo però che esista una soglia minima di pagamento. Ipotizziamo la cifra unitaria (1 euro) per un pezzo da 250 parole. Questo non vuol dire necessariamente che i pezzi di qualsiasi blogger o articolista valgono 1 euro. Dipende dalla qualità.
Per questo dico che bisogna regolamentare il lavoro ponendo limiti minimi e massimi per il datore di lavoro, ma anche degli standard qualitativi dello stesso articolista. Io che faccio questo lavoro 8 ore al giorno per due spiccioli anche di sabato e domenica e ho accumulato esperienza e conoscenza dei più svariati campi dello scibile non potrei mai accettare che un ragazzino smanettone venga pagato ugualmente per un pezzo frettoloso, scopiazzato, fatto male, colmo di errori di grammatica, senza attenzione al Seo e magari anche pieno di cose false. Quando parlo di standard qualitativi del lavoratore intendo che dovrebbe esistere un esame o un insieme di parametri universalmente riconosciuti che fanno di una persona un ARTICOLISTA, un BLOGGER, un REDATTORE TESTI WEB.
Internet ha permesso a tutti di sentirsi QUALCOSA. Io sono un 'grafico', io sono un 'articolista', piacere io sono un 'webmaster'. Ma le competenze?Il problema fondamentale in Italia è che la legislazione riguardo qualsiasi cosa viene fatta solamente nel momento in cui scoppia il casino. Ora quella degli articolisti è una realtà nemmeno troppo sotterranea, ma non viene regolamentata (hanno cose migliori da fare, tipo le riforme della giustizia). Fra dieci anni i blogger scenderanno in piazza bruciando le macchine? Il politico di turno dirà "Toh, è vero ci sono anche loro". E faranno una leggina. Brutta.
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maeva mettiti l'anima in pace... non si conclude nulla e proprio ora ho letto di una retribuzione di 0,20 per 175 parole.... robe da matti
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ma come si fa a scrivere per 20 centesimi?
ponendo che, per un pezzo, ci sia un tempo da impiegare di 15 minuti tra ricerca fonti, scrittura e pubblicazione su wordpress...come si fa a lavorare per 80 centesimi l'ora?
Questa è gente che non se li fa i calcoli. 8 ore a 80 centesimi l'ora vuol dire 6,40 euro al giorno e 128 euro al mese...CENTOVENTOTTO EURO AL MESE! Se poi uno è stakanovista e lavora anche il sabato e la domenica 8 ore allora può arrivare anche a 192.Perdonatemi la scurrilità ma chi accetta 20 cent per 175 parole io lo chiamo PROSTITUTA DEL WEB...e chi li propone è il PAPPONE!
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Non bisogna avere paura di questi annunci: sono queste cose che devono regalarci la grinta giusta per non demordere...
Anzi in risposta a ciò vogliamo iniziare a costituire un piccolo gruppo: raccogliamo le adesioni qui...
Poi vedremo i passi concreti- Maeva prima componente del gruppo... poi?
:):):)
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Salve ragazzi
questa discussione mi è sembrata molto interessante e ho cercato di elaborare da ciò che è statodetto alcuni punti fondamentali da cui non si può prescindere:- Il problena del mercato: io sono convinta che la prima e più importante azione sia quella di coinvolgere il maggior numero di persone possibili nel sesnisbilizzare sul problema del basso costo. Dobbiamo essere noi ad impegnarci a sensibilizzare gli addetti articolisti e webmaster
- Chi è interessato a fare qualcosa di concreto proponga la propria adesione. La mia proprosta è fare qualcosa di concreto altrimenti è inutile lamentarsi sul forum perchè le cose non vanno bene, poi quando si presenta una piccolissima opportunià per iniziare a cambiare le cose non facciamo nulla.
- Appena avremo capito quanti siamo.. inizieremo a delinerare le strategie.. tutti iniseme..
Vorrei che questa non restasse una sterile lamentela... se vogliamo che le cose cambino diobbiamo impegnarci...
Siamo noi che diamo voce alla rete: invece di utilizzare le nostre parole per gli altri è giunto il momento di scrivere per noi ....
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Ti ho contattata in privato! Seconda componente del gruppo