• User

    @dalailama426 said:

    Bellissima questa statistica, secondo me manca qualche zero. 0,417 a parola mi sembra esagerato, sarà mica 0,0417?

    Sono 0,417 centesimi a parola, non euro. In altre parole 1000 parole = 4,17 euro.
    In che senso esagerato? Troppo? Se fosse 0,0417 centesimi a parola un articolo di mille parole varrebbe 41,7 centesimi.... O forse ti colpisce di più se ti dico che la Bibbia varrebbe 309 euro, i Promessi Sposi 90 euro, la Divina Commedia 36 euro, il Fu Mattia Pascal 25 euro, il Cinque Maggio 18 centesimi. Certo, se il Manzoni era fortunato magari riusciva ad arrivare a 4,5 euro per questa ode...

    @dalailama426 said:

    In questa discussione nessuno dice mai la cosa più importante..quanto sarebbe la retribuzione media giusta secondo voi?

    Dipende da vari fattori, a partire dalla qualità richiesta: che qualità ti aspetti se paghi 30 centesimi per articolo? Se dovessi vivere con la scrittura, a quel prezzo, pagando le tasse e facendo tutto in regola, dovrei scrivere per 840 ore al mese: peccato che in 31 giorni ci siano solo 744 ore! Direi che questo, a prescindere da mille considerazioni, difficilmente si può considerare un prezzo giusto. Non sei d'accordo?

    Ciao


  • User Attivo

    Io quello che penso l'ho già detto nei primi passaggi di questa discussione comunque faccio un breve riassunto su quello che penso.
    E' tutto giusto quello che dite, abbiamo fatto una media sui pagamenti ma è impossibile fare una media sulla qualità degli articoli.
    Vi assicuro che molti articolisti copiano da giornali, spariscono se li paghi in anticipo , che sono mercenari ecc ecc ecc..
    Molti webmaster negli anno hanno avuto a che fare con persone poco affidabili e purtroppo ci rimette anche chi è serio come voi.
    Visto che si è creata questa situazione è probabile che prima di pagare certe cifre il webmaster ci penserà..
    Anche se ritengo la vostra iniziativa giusta penso che non basterà per cambiare le cose, ipotizzando che ci siano 100 siti, 10 possono effettivamente pagare bene, tutti gli altri sono quelli che possono permettersi 50 centesimi ad articolo (le cifre sono buttate a caso).
    Se per assurdo tutti gli articolisti decidessero di non accettare i 50 centesimi ma di avere una cifra base di 1 euro cosa succederebbe?
    Succederebbe che continuerebbero a lavorare solo quelli che scrivono su quei 10 siti e tutti gli altri 90 rimarrebbero senza neanche quei 50 centesimi.
    In quei 10 siti ci scrivono professionisti e comunque se quei 10 siti possono permettersi di pagare bene sono siti anziani, che hanno già i loro collaudati articolisti..
    Spero di essermi espresso in modo chiaro, in pratica questo è il mercato e non accettare certe cifre significa per molti guadagnare zero.


  • User

    Ma come per il Cinque Maggio 18 centesimi? Magari è pure troppo per chi fa queste offerte.
    Cosa vi devo dire? che per scrivere 5 articoli al giorno di 250 parole l'uno, mi hanno offerto 100 euro al mese..
    DImenticavo più foto e link... assurdo...


  • User

    @dalailama426 said:

    E' tutto giusto quello che dite, abbiamo fatto una media sui pagamenti ma è impossibile fare una media sulla qualità degli articoli.
    Vi assicuro che molti articolisti copiano da giornali, spariscono se li paghi in anticipo , che sono mercenari ecc ecc ecc..
    Molti webmaster negli anno hanno avuto a che fare con persone poco affidabili e purtroppo ci rimette anche chi è serio come voi.
    Visto che si è creata questa situazione è probabile che prima di pagare certe cifre il webmaster ci penserà..

    Ma tu quanto sei disposto a pagare per un articolo? E cosa richiedi per quel prezzo?
    Se esiste una maniera per certificare (la butto giù, è solo un'idea) che l'articolista/giornalista/scrittore:

    • conosce e sa usare bene l'italiano
    • scrive articoli originali
    • è puntuale con i tempi di consegna
    • conosce un minimo si SEO
    • è competente sull'argomento
    • ha fantasia e sa scrivere molti articoli sullo stesso argomento, e tutti diversi e interessanti

    quanto pensi che possa valere?

    Ed in più, a molti di noi viene richiesto

    • pubblicare direttamente gli articoli
    • conoscenza dell'html, dei vari tag, metatag, div, ecc...
    • inserimento di immagini, spesso modificate con watermark o ridimensionate o con altre caratteristiche
    • inserimento di link nell'articolo
    • inserimento dell'articolo in aggregatori vari

    Non basta? In più, per scrivere un articolo fatto bene occorre:

    • una conoscenza basilare dell'argometo
    • impiegare del tempo per approfondire il tema specifico
    • studiare un minimo di terminologia tecnica
    • verificare le informazioni ricevute
    • in caso di recensioni vedere e provare quello che si sta recensendo
    • usare un pizzico di grano salis per esprimere dei giudizi ragionati e non fare markette

    Pensi di avere tutto questo pagando 1 centesimo a parola? E' ovvio che se pretendi qualità ma non sei disposto a pagarla non la troverai...

    @dalailama426 said:

    Anche se ritengo la vostra iniziativa giusta penso che non basterà per cambiare le cose, ipotizzando che ci siano 100 siti, 10 possono effettivamente pagare bene, tutti gli altri sono quelli che possono permettersi 50 centesimi ad articolo (le cifre sono buttate a caso).

    Se uno vuol pagare 50 centesimi ad articolo può ben farlo: ma che qualità ed attenzione puoi pretendere? Vuoi puntualità, studio, passione, approfondimento? Piuttosto che svilire la mia dignità e la mia passione scrivo gratis; e se vuoi che scriva per 50 centesimi ad articolo avrai un lavoro che vale meno di un caffè. E, per dirla tutta, che cosa speri di guadagnare con un lavoro così economico?

    @dalailama426 said:

    Se per assurdo tutti gli articolisti decidessero di non accettare i 50 centesimi ma di avere una cifra base di 1 euro cosa succederebbe?
    Succederebbe che continuerebbero a lavorare solo quelli che scrivono su quei 10 siti e tutti gli altri 90 rimarrebbero senza neanche quei 50 centesimi.

    Qui bisognerebbe capire cosa vuole un webmaster: vuoi qualità o quantità?
    Se vuoi posso fare dei rapidissimo ctrl+c e ctrl+v: ma vuoi veramente questo?

    Non sono uno specialista di questo settore, ma sarei curioso di conoscere quanto rendono gli articoli ai vari webmaster.
    Magari qualcuno può essere così gentile da comunicare una tabellina del tipo:
    ? pagato per articolo : ? ricavato per articolo.
    Sarei curioso di vedere quanto fa guadagnare un articolo pagato poco e scritto male rispetto a uno pagato in maniera decente e scritto bene e con attenzione ai criteri SEO.

    Così potremmo farci un'idea anche noi scrittori di quello che i webmaster lamentano.

    @ dalailama426: non sono arrabbiato con te :wink3: anche se ti sto citando a man bassa. Ma, se non ti scoccia, puoi farci sapere quanto ti rendono quegli articoli che paghi 30 centesimi ognuno? E, sopratutto, sei soddisfatto della qualità di quegli articoli?

    @dalailama426 said:

    In quei 10 siti ci scrivono professionisti e comunque se quei 10 siti possono permettersi di pagare bene sono siti anziani, che hanno già i loro collaudati articolisti..

    In realtà finché i webmaster non fanno sapere quanto riescono a guadagnare da ogni singolo articolo, o almeno la media, non possiamo fare questo tipo di ragionamento... anche perché chi paga meno in questo forum è chi ha più siti e chi ha più siti, generalmente, li gestisce per ricavarci denaro in maniera professionale. Quanto potrebbero guadagnare di più con degli articolisti pagati in maniera decente?

    Ma tutto questo deve essere ricondotto, a parer mio, ad una questione fondamentale:
    che importanza riveste nel web il creatore di contenuti, lo scrittore?
    Penso che il discrimine sia in chi considera internet e i siti solo un'accozzaglia di caratteri buttati giù a caso e chi pensa che la rete sia un'occasione unica per l'umanità nel suo insieme, sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista di crescita della conoscenza tecnica, scientifica e umanistica.

    Se è questa la forza di internet e dei siti, ovvero il valore delle informazioni, perché chi crea quelle informazioni deve essere svilito e sottovalutato in questa maniera?

    Pensiamo che basti rispettare il rapporto keyword/parole totali di un testo per creare un sito fatto bene e di successo? Pensiamo che basti mettere i tag giusti (e magari un div hidden) nel codice della pagina per fare quattrini? Pensate che chi naviga è interessato a leggere giorno dopo giorno siti tutti uguali e post tutti uguali?

    Non so, penso che, sopratutto in Italia, abbiamo la possibilità di creare qualcosa di buono e di importante con la rete: non è forse questa la patria del rinascimento il cui punto di forza era la creatività e la stretta collaborazione tra i vari artisti nei vari settori? Non è forse la stessa Italia in cui venivano in pellegrinaggio artistico gli artisti ottocenteschi da tutta l'Europa?
    In giro per il mondo molti stanno parlando della possibilità di un secondo rinascimento guidato da internet e dalla possibilità di condividere e fare girare i contenuti, purché di valore: volete dirmi, veramente, che in Italia non esiste la possibilità di dare il giusto peso a chi crea valore, non solo economico, ma anche artistico, letterario e scientifico?
    Dite che sono temi troppo alti per discuterne su un forum come questo? Dite che qui siamo solo interessati a fare due lire con un sito di scarsa qualità?
    Non pensate, forse, che se il marchio Italia viene abbinato alle auto, alla moda, alla cucina, alla lirica, alle moto, all'arte non può venire identificativo di qualcosa di importante anche per il web? O dobbiamo perdere la possibilità di creare qualcosa di importante (e, perché no?, farci anche una quota di soldi :wink3:) solo perché siamo così taccagni da non voler investire sulla qualità?

    Ok, la finisco qui... scusate lo sfogo... spero che qualcuno risponda a qualche d'una di queste domande...

    ciao


  • User Attivo

    Figurati, ci mancherebbe che me la predo perchè mi citi 🙂
    Il problema è che se un articolista ha tutte quelle qualità che hai elencato tu mertita cifre altissime, quanti pensi abbiano tutte queste qualità?
    Avevo proposto, sempre in questo post, di creare una sorta di albo degli articolisti, una specie di certificazione..
    Comunque molti hanno le idee un pò confuse sui guadagni dei webmaster, spesso non si recuperano neanche i 50 centesimi..
    Torniamo sempre al solito discorso, pochi possono pagare 5 euro ad articolo, tutti gli altri possono pagare poco proprio perchè non ci stanno dentro..
    Concordo che sia sbagliato pagare poco, ma l'alternativa sarebbe far morire i siti piccoli e non far arrotondare molti articolisti.
    L'articolista che non può andare a scrivere per l'ansa se non prenderà i 50 centesimi potrà solo tentare di arrotondare con un altro lavoro.
    el3um4s tu ad esempio fai bene a non prendere lavori a basso prezzo perchè hai dimostrato anche in questo post di scrivere benissimo e di avere grandi potenzialità ma altri devono per forza accontentarsi e seguire il mercato..
    Una soluzione poteva essere la condivisione delle entrate pubblicitarie perchè:

    • poteva non far anticipare soldi al webmaster
    • poteva rendere di più all'articolista
    • poteva far guadagnare per meriti
    • ecc ecc
      Dico poteva perchè molti non l'accettano, forse perchè in fondo molti sanno che i loro articoli valgono 30 centesimi..
      Non parlo di tutti gli articolisti ma molti meriterebbero anche meno di 30 centisimi..

  • User

    @dalailama426 said:

    Figurati, ci mancherebbe che me la predo perchè mi citi 🙂
    Il problema è che se un articolista ha tutte quelle qualità che hai elencato tu mertita cifre altissime, quanti pensi abbiano tutte queste qualità?
    Avevo proposto, sempre in questo post, di creare una sorta di albo degli articolisti, una specie di certificazione..
    Comunque molti hanno le idee un pò confuse sui guadagni dei webmaster, spesso non si recuperano neanche i 50 centesimi..
    Torniamo sempre al solito discorso, pochi possono pagare 5 euro ad articolo, tutti gli altri possono pagare poco proprio perchè non ci stanno dentro..
    Concordo che sia sbagliato pagare poco, ma l'alternativa sarebbe far morire i siti piccoli e non far arrotondare molti articolisti.
    L'articolista che non può andare a scrivere per l'ansa se non prenderà i 50 centesimi potrà solo tentare di arrotondare con un altro lavoro.
    el3um4s tu ad esempio fai bene a non prendere lavori a basso prezzo perchè hai dimostrato anche in questo post di scrivere benissimo e di avere grandi potenzialità ma altri devono per forza accontentarsi e seguire il mercato..
    Una soluzione poteva essere la condivisione delle entrate pubblicitarie perchè:

    • poteva non far anticipare soldi al webmaster
    • poteva rendere di più all'articolista
    • poteva far guadagnare per meriti
    • ecc ecc
      Dico poteva perchè molti non l'accettano, forse perchè in fondo molti sanno che i loro articoli valgono 30 centesimi..
      Non parlo di tutti gli articolisti ma molti meriterebbero anche meno di 30 centisimi..

    Quindi fammi capire una cosa? tu cosa preferiresti? Pagare 30 centesimi un articolista anche con poche qualità invece della somma giusta uno che vale...
    Io non capisco bene cosa vuoi dire.. vuoi dire che è giusto pagare poco gli articolisti perchè molti sono poco seri?
    E i medici? Bisogna pagarli tutti poco, perchè alcuni sbagliano? Ma che discorso è?
    Allora con questo metodo decidiamo di pagare quello che vogliamo noi a seconda di quello che ci aggrada...
    Qui si fa un discorso ampio: una questione che va a toccare tasti profondi. QUi si parla di una categoria sociale.. non biosgnerebbe spostare l'asse del discorso su altro...

    Poi questo discorso dell' Adesense sta diventando noioso: lo si dovrebbe discuetere con serietà allora varrebbe la pena parlarne...

    Bisognerebbe stabilire una relazione diretta tra ciò che scrive un articolsita e la visita al sito. Invece mi risulta che se un sito non viene indicizzato si può scrivere anche la Divina Commedia, è molto difficile che avrà successo.
    Dunque: perchè i rischi che corre il webmaster e che fanno parte del lavoro del webmaster se li deve assumere l'articolista?
    E' un discorso che non fila per nulla.... quindi se ne vogliam discutere seriamente se ne può parlare.. altrimenti è solo ARIA FRITTA..


  • User Attivo

    decidiamoci una volta per tutte ad aprire un sito, una pagina facebook, creare dei profili per dimostrare le proprie capacità, non è possibile che ci sia gente che offre 0,50 cent per 300 parole e richiede anche serietà e immagini allegate


  • User

    Io credo che prima do ogni cosa ci vorrebbe rispetto per l'utente... e chi chiede ad un altro di svolgere un lavoro che impiega ore per 30 centesimi, non si può aspettare qualità.
    Chi fa questo dimostra prima di tutto di non avere rispetto per l'utente che visiterà il suo sito....


  • User

    Si per me va benissimo.... io sono d'accordo.. per Facebook non ci vuole tanto basta solo decidere come chiamare il gruppo..
    per il sito è un pò più impegnativo.. ma io ci sto lavorando...
    su FB si può fare subito...


  • User Attivo

    diciamo la verità molti webmaster pensano solo a guadagnare... non gli interessa nulla del rispetto verso i visitatori. se molti di noi, non accettassero queste proposte ridicole, il futuro sarebbe più roseo


  • User

    E' questo il punto: i webmaster facendo così però non guadagnano nulla.. nel senso che se paghi un articolista 30 centesimi che qualità potrà offrire? E soprattutto quanto potrà durare? Uno pagato così massimo un mese e poi lascia...
    risultato? articoli di bassa qualità e sito di bassa qualità...


  • User

    Ragazzi ho creato il gruppo si Facebook si chiama
    Appello a tutti gli articolisti: difendiamoci con una battaglia culturale
    iscrivetevi e dite la vostra... dobbiamo coinvolgere tutti..


  • User

    Iscritto...

    ma tu hai un'idea delle mosse da fare? Oltre al gruppo su facebook, intendo...

    intanto: BUON NATALE A TUTTI!


  • User

    Ciao bhè la mia idea è innazitutto quella di coinvolgere il maggior numero di persone. Parlavo di movimento culturale in questo senso: convincere tutti a non accettare tariffe chre vadano al di sotto del prezzo base (per altro ancora da stabillire).
    Io ero un pò restia al fatto di FB proprio perchè cercavo persone consapevoli e ho paura che FB possa mantenersi ad un livello superficiale...
    Ci sarebbe l'idea di creare un sito organizzato in un certo modo: ma credo che siamo ancora pochi...
    Vorrei che anche su FB la discussione si mantenesse allo stesso livello del forum... Qui ci sono state proposte interessanti.. ma vorrei discutere con tutti dei passi da fare..
    Sto pensando di stilare un documento che possa essere una base per "CERTIFICARE" in qualche modo l'eperienza e la qualità dell'articolista..
    Ma il mio primo e grande interesse è quello di far aderire al progetto il maggior numero di persone possibile e iniziare una politica di cambiamento di atteggiamento e mentalità... Chi aderisce deve convincersi che è importante non accettare proposte a prezzo stracciato....

    Se tu hai altre proposte io sono qui.. pronta ad accoglierle.. Adesso queste feste non ci aiutano.. 🙂 Nel senso che mi sembrava fuori luogo dare il via ad una discussione oggi..

    Buone Natale anche a te....


  • User

    Buon Natale a tutti.....


  • User

    beh.. dico la mia a costo di sembrare un pesce fuor d'acqua

    Si farebbe molto piu profitto se invece di avere articolisti
    che vendono la propria conoscenza per 4 spiccioli, avessimo
    autori di prodotti, ebook, e infoprodotti di qualità che
    aiutino sul serio la gente a risolvere problemi e a migliorare
    la qualità dell'informazione

    Questo è il mio punto di vista

    E' lo stesso motivo per cui a parità di traffico
    con 1000 visitatori unici fai gli spiccioli con adsense
    rispetto all'avere una newsletter e un prodotto a basso
    costo che converte bene in vendite, oppure se anche fai
    lead generation, anche se certo non è per tutti

    Molti webmaster non capiscono questo,
    c'è chi di marketing non vuole saperne
    e allora il problema, mi dispiace ma è nella mentalità
    troppo all'italiana, e poco pratica

    Un buon natale a tutti

    Valerio


  • User Attivo

    @el3um4s said:

    ...
    Complimenti per i tuoi interventi; però devo dire che non sono d'accordo con il discorso di natura sociale.

    @valerius82 said:

    ...
    Ti quoto in pieno. Come ho già detto, ho poca fiducia che questo moviemnto sociale abbia i frutti sperati. Se un giorno non ci saranno più articolisti disposti a scrivere per le cifre attuali, semplicemnte il business dei blog con AdSense morirà.

    Un articolista può anche possedere tutte le caratteristiche indicate da el3um4s ma per i webmaster avviare questo business investendo più di ciò che fanno oggi, non sarebbe conveniente e sarebbe troppo rischioso e quindi finirebbero col non investire più in questa attività. Rimarrebbero in piedi solo le strutture già affermate.

    Ho proprosto una mia soluzione ma nessuno mi ha ancora spiegato il perchè sia sbagliata: perchè non invertire i ruoli? Perchè non può essere l'articolista ad avviare il business e cioè investire per avere la struttura (sito, blog o quello che è) e la consulenza del webmaster?

    Mi sembra che tutti facciano bei discorsi ma nessuno si vuole assumere mai nessun rischio: questa per me è la cosa brutta.

    Chi vuole fare una cosa per passione la faccia gratuitamente. Chi la vuole fare per un profitto, allora la faccia in maniera professionale, la progetti e poi la implementi impegnando il capitale necessario.

    La via di mezzo ovvero lo faccio per passione ma se poi ci guadagno qualche euro non c'è niente di male, è inaccettabile, sia intellettualmente che nei fatti.


  • User

    Caro Gendif
    mi sembra che tu voglia "forzare" un processo naturale.. Ciò che dici potrebbe essere giusto per chi vuole cimentarsi nella creazione di un sito, per chi vuole comprendere alcuni meccanismi, ma mi sembra assolutamente assurdo stabilire una specie di regola generale per cui l'articolista deve per forza consultare un webmaster e non può invece scegliere di scrivere e basta e allora scusa i giornalisti della carta stampata che devono fare? diventare editori?
    Chi vuole fare il giornalista televisivo, deve possedere una propria rete? E' un discorso che secondo me ha molta meno concretezza dell'iniziativa di un gruppo di articolisti che vogliono sollevare e risolvere un problema.
    L'attore non deve per forza essere anche regista.. cosa significa?
    Quello di valerius82 mi sembra invece un intervento che sa di "vuoto"..
    Invece di limitarvi a esprimere un vostro desiderio. fate proposte concrete affinchè le vostre idee possano realizzarsi...

    E' vuoto e sterile limitarsi a dire le cose come "dovrebbero essere", ma invece bisognerebbe fare proposte su come si potrebbero cambiare....

    Sono discorsi assurdi i vostri.. leggere che "se gli articolisti non verranno più pagati così poco il mercato morirà" è tremendo...

    Ai tempi della schiavitù erano molti quelli che dicevano che una volta abolita la schiavitù sarebbe morto il mercato del cotone...
    Intanto morivano gli uomini...


  • User Attivo

    Ciao, ci tengo a fare una premessa: mi piace molto il confronto perchè credo sia la strada migliore per migliorare la propria mentalità. Purtroppo dialogare attraverso lo schermo può far sembrare i toni duri quando magari non lo sono.

    Questa premessa per dire: tu vuoi paragonare gli articolisti ai giornalisti? E' vero che siamo in Italia, dove molti giornalisti lasciano il tempo che trovano, ma il paragone non si può fare. Se uno ha le capacità per fare il giornalista, credo che faccia il giornalista non l'articolista.

    Detto questo, faccio un discorso più concreto visto che appaio come "tutto fumo e niente arrosto" (anche se io dire il contrario, ovvero che sono troppo concreto): al di là di ogni discorso morale, etico, sociale, se c'è scopo di lucro, bisogna necessariamente agire con una mentalità adeguata.

    Un giornale basa il suo profitto sulla pubblicità, sugli acquisti e, in alcuni casi, anche sul supporto dello Stato.
    Un blog solo sulla pubblicità e finchè non diviene veramente importante, solo su quella di AdSense che non da certezze. Infatti un inserzionista che compra uno spazio sul blog per un certo periodo di tempo, ti da la certezza di un profitto. Con AdSense non c'è nessuna certezza.

    Quindi contesti diversi che non si possono confrontare ovvero per come si struttura un giornale, non ha senso che sia un giornalista da solo a fondarlo. Per il blog invece il problema non si pone.

    Il discorso dell'attore e del regista non è proprio pertinente, perchè nessuno dei due sono il fondatore del business (lo sono le case produttrici).

    Il punto più importante è valutare il business. Sia parla di guadagnare dei soldi e quindi bisogna fare una valutazione fredda del contesto.

    Senza AdSense tutti questi blog, siti e forum non esisterebbero perchè sono inutili. Mi spiego: per chi è interessato e/o appassionato e/o lavora nel campo della SEO, bastano il forum GT, webmarketingforum e il tagliablog, anzi sono già troppo. Perchè i contenuti sono scritti da chi ha una preparazione vera e/o un'esperienza sul campo, e il tutto è portato alla massima potenza dai commenti. Tutti gli altri siti, blog e forum sull'argomento sono totalmente inutili.

    @maeva said:

    E' vuoto e sterile limitarsi a dire le cose come "dovrebbero essere", ma invece bisognerebbe fare proposte su come si potrebbero cambiare....

    Mi sembra di averlo già fatto: chi è veramente preparato su un argomento, mette su un sito, blog o forum e scrive lui stesso i contenuti; chi è interessato, li legge e apporta il suo valore tramite i commenti e post a seconda dei casi. In questo modo ci sarebbero pochi contenuti ma di primissimo valore, utili, formativi. Il web sarebbe più pulito.

    Che uno legge un topic sul forum gt e un post sul tagliaerbe e poi fa un riassunto, a che serve? Solo a provare a fare il botto con AdSense!


  • User

    @gendif said:

    Ciao, ci tengo a fare una premessa: mi piace molto il confronto perchè credo sia la strada migliore per migliorare la propria mentalità. Purtroppo dialogare attraverso lo schermo può far sembrare i toni duri quando magari non lo sono.
    Anche per me vale lo stesso: anche se confesso che alcune risposte mi fanno arrabbiare davvero.

    @gendif said:

    Questa premessa per dire: tu vuoi paragonare gli articolisti ai giornalisti? E' vero che siamo in Italia, dove molti giornalisti lasciano il tempo che trovano, ma il paragone non si può fare. Se uno ha le capacità per fare il giornalista, credo che faccia il giornalista non l'articolista.

    Questa è la testimonianza concreta di come vengono considerati gli articolisti: una specie di "ibridi" quasi falliti, che non potendo fare i giornalisti perchè non hanno le capacità, fanno gli articolisti..
    E' esattamente ciò che io voglio cambiare... quando parlo di dare dignità ad una categoria professionale: io intendo esattamente questo... Far capire che tra quelli che fanno gli articolisti vi sono quelli che hanno gli attributi e che questa è una vera e propria professione che non si improvvisa.
    Io posso, voglio e devo paragonare gli articolisti ai giornalisti perchè voglio che si comprenda che questa è una professione a tutti gli effetti, (che ha bisogno di essere regolamentata, certificata) con una sua dignità.
    E' proprio la tua mentalità che io "combatto", quella di chi crede che se fai l'articolista è semplicemente perchè non hai le capacità per fare altro...
    In futuro anche i giornalisti della "carta stampata" scriveranno su Internet, sono i tempi che fanno presagire questo cambiamento..
    La mentalità di chi pensa solo al guadagno è così "piccola", da non riuscire a comprendere cosa significhi scegliere la qualità di chi sa fare bene e con professionalità un lavoro.

    @gendif said:

    Un giornale basa il suo profitto sulla pubblicità, sugli acquisti e, in alcuni casi, anche sul supporto dello Stato.
    Un blog solo sulla pubblicità e finchè non diviene veramente importante, solo su quella di AdSense che non da certezze. Infatti un inserzionista che compra uno spazio sul blog per un certo periodo di tempo, ti da la certezza di un profitto. Con AdSense non c'è nessuna certezza.

    Noi stiamo parlando di un sistema che è agli inizi e che cambierà inevitabilmente. E poi io mi domando perchè un blog diventi importante cosa occorre? Tu vuoi dire che siccome il sistema è organizzato in questo modo allora o l'articolista accetta di scrivere per 4 spiccioli oppure si fa il blog. Ma questo non risolve il problema, perchè se io creo vari siti, non potrò sicuramente scrivere su tutti e avrò bisogno di chi aggiornerà i contenuti e si riproporrà il problema di pagare in modo adeguato gli articolisti.

    @gendif said:

    Il punto più importante è valutare il business. Sia parla di guadagnare dei soldi e quindi bisogna fare una valutazione fredda del contesto.
    E' la valutazione fredda del contesto che ti spinge solo a dire come sono i fatti ma a non fare nulla perchè cambino.

    @gendif said:

    Mi sembra di averlo già fatto: chi è veramente preparato su un argomento, mette su un sito, blog o forum e scrive lui stesso i contenuti; chi è interessato, li legge e apporta il suo valore tramite i commenti e post a seconda dei casi. In questo modo ci sarebbero pochi contenuti ma di primissimo valore, utili, formativi. Il web sarebbe più pulito.

    Essere preparati su un argomento cosa significa? Io conosco benissimo la filosofia e potrei riempire pagine intere, ma non per questo ho le competenze per mettere su un sito.. Fai dei collegamenti un pò forzati che non sono una logica conseguenza, a differenza di come li fai apparire.