• User Newbie

    Commercialista o ragioniere interno?

    Buongiorno a tutti,
    il mio primo post in questo forum. Ho provato a cercare, ma non mi sembra che questo argomento sia mai stato trattato.

    Ho un dubbio amletico.
    Sono sicuro che il mio commercialista non mi segua adeguatamente e lo dimostra il fatto che ad ogni scadenza fiscale mi viene l'ulcera.
    Senza stare a spiegare il motivo, cambiarlo è una soluzione al momento non attuabile.
    Però mi stavo domandando se non mi converrebbe assumere una persona internamente che mi segua la contabilità: non una segretaria o una figura che si ricicla a contabile pur di far qualcosa (ho già avuto una spiacevole esperienza), ma proprio un contabile o un ragioniere (che poi credo sia la stessa cosa), diplomato in ragioneria.
    Una figura professionale come questa dovrebbe, se non sbaglio, aiutarmi su due fronti:

    • farmi risparmiare sulla parcella del commercialista, che così diventerebbe un semplice passacarte visto che tutte le pratiche verrebbero fatte internamente (protocollazione delle fatture, conteggi IVA, ecc, ecc);
    • essere sicuro che la mia posizione venga seguita costantemente e non spot solo in prossimità delle scadenze fiscali.

    Inoltre, si tratterebbe di seguire sia me che mia moglie, due partita IVA differenti: se sommiamo quanto paghiamo di commercialista (lo stesso) sono sicuro che viene fuori uno stipendio per un contabile interno.

    Qualcuno mi sa aiutare in questa decisione? Faccio bene o faccio male? A chi rivolgermi?

    Attendo aiuti, pareri e consigli.

    Grazie a tutti


  • Bannato User Attivo

    Se le dimensioni dell'attività lo necessitano l'assunzione di un dipendente è sempre consigliabile, trovare una persona adatta è invece un'altra cosa; naturalmente il coto dipende molto dal tipo di lavoro (part-tim o full time) e può variare da un lordo di circa ? 1000 a ? 2000 mensili per 13 mensilità.

    Naturalmente se non ti senti convinto del professionista l'unico consiglio è di cercarne un altro; per la ricerca, oltre al sempre consigliato passaparola, puoi rivolgerti all'ordine della tua città per farti dare i nominativi dei professionisti e cercarne uno che abbia dimestichezza con la tua attività.


  • User Newbie

    Secondo te quando diventa consigliabile l'assunzione?
    Ammettiamo che decida di assumere una persona part time a 1000? lordi al mese per 13 mensilità. Questa cifra verrebbe in parte fuori dal risparmio che otterrei rispetto alla parcella del commercialista.
    Come dici giustamente, trovare la persona adatta non è facile: giovane fresco di diploma (e quindi più aggiornato e forse più smaliziato) o con esperienza (ma forse anche più fossile)?


  • User Newbie

    Bhè, io in realtà ho ben chiara la differenza ed è proprio per questo che la mia idea è assumere un contabile al quale affidare il lavoro svolto male dal commercialista e lasciare a quest'ultimo solo quella parte specifica che solo lui può seguire.


  • User Newbie

    Mi vengono in mente un paio di considerazioni in ordine sparso.
    Se da un lato posso essere d'accordo sull'opportunità di rivolgersi a qualcuno con esperienza, dall'altro credo che una persona giovane, magari senza esperienza ma fresca di studi, possa avere una marcia in più. Sarei curioso di sapere la sua opinione a riguardo.
    In merito al software, da consulente informatico specializzato su Apple, le scelte possibili non sono molte: al momento sono orientato verso Pardo della EasyByte. Proprio per il rischio di cambiare contabile/persona, preferirei imporre il software/macchina, almeno avrei un punto fermo...
    Infine, ho qualche remora sul mio commercialista: come potrebbe prendere questa novità? Per lui si tratterebbe di ridurre drasticamente il lavoro e conseguentemente il compenso, ma anche implicitamente rendersi conto che non sono soddisfatto del suo lavoro e che preferisco rivolgermi ad altri. Potrebbe in qualche modo "vendicarsi"?

    Intanto grazie.


  • Bannato User Attivo

    Più che distinguere tra giovane o meno giovane io punterei su una persona "elastica" poco importa se esperto o meno il motivo è semplice in quanto una persona elastica riesce facilmente ad inseirsi in un ambiente già operativo senza grossi problemi.

    Concordo sul fatto che un consulente sia ben lieto di vedeer il cliente che internalizza la contabilità dato che a io avviso in caso contrario sarebbe sentore di poca pofessionalità.

    La contabilità non è ambiata ma la materia fiscale si è moooolto ingarbugliata e le sanzioni, soprattutto in questo periodo di magra, sono mooolto dolorose.

    Concordo al 100% anche sul fatto di tenere come punto fisso il sw applicativo anche perchè se la persona è "elastica" riesce ad adoperare un pò tutti gli applicativi contabili (cambiano le maschere/finestre ma il concetto del dare/avere è sempre quello).

    Concludo che nessun professionista può "farti del male" anche perchè puoi denunciarlo e segnalarlo all'ordine e comunque il nuovo professionista sarà in grado di tamponare gli errori.


  • User Newbie

    Ok, ho deciso di assumere un ragioniere. E adesso?
    Qualcuno mi sa dare alcune direttive su requisiti, richieste, domande da porgli in sede di colloquio?

    Non credo che mi basti chiedergli se sa controllare un estratto conto ed archiviare le fatture emesse e quelle ricevute... Oppure si?

    Grazie

    Andrea Moretti


  • Super User

    Premesso che l'elemento "umano" è anche secondo me importantissimo, direi che è indispensabile che il ragioniere abbia come minimo una buona conoscenza (sia teorica che pratica) dei meccanismi dell'IVA e della ritenuta d'acconto, in primis. Poi, ogni cosa che conosce in più è certo utile.


  • User Attivo

    Non saprei dare consigli sulla competenza, quella si può valutare solo avendo di fronte la persona, anche perchè dai curricula e da quello che un candidato afferma di saper fare in sede di colloqui per l'assunzione sembra di aver sempre di fronte la persona perfetta. Tutti sappiamo però che non è così e per assurdo anche in un periodo di crisi come questo è difficilissimo trovare una persona che sappia e abbia veramente voglia di lavorare. Punterei su una persona che ha "fame" (scusatemi il termine decisamente improprio), con ciò intendo una persona che ha veramente bisogno di lavorare per mantenere se e la sua famiglia. Non importa a questo punto che sia giovane o anziano. Non vorrei difatti che assumendo la persona sbagliata il rimedio fosse peggiore del male. Nel caso comunque non resterebbe che affrontare il problema alla radice e cioè cambiare il consulente del quale non si ha stima. Saluti