• User

    Aprire negozio online e legge italiana

    Salve,
    sono uno studente di informatica (faccio lavoretti ma non ho un vero lavoro).
    In questi giorni stò aprendo un portale di commercio elettronico per la vendita di alcuni manufatti in argento e pietre dure (collane ed orecchini).

    Vorrei avere delucidazioni su cosa devo fare per essere in regola...devo aprire una partita IVA?
    Come funziona la partita IVA? se non guadagno nulla (o se guadagno poco) devo comunque versare dei soldi ogni anno oppure si versa semplicemente una percentuale per ogni oggetto venduto?

    Dal momento che almeno per quest'anno non sono previsti grandi entrate un amico mi ha detto che potrei usare la ritenuta d'acconto, che cos'è esattamente e come funziona?

    Vi prego di chiarirmi un po' le idee.

    Grazie
    Andrea


  • Super User

    Ciao e benvenuto.

    Purtroppo il mio primo consiglio è quello di bloccare tutto e prima trovare un commercialista di fiducia per "predisporre burocraticamente" il tuo sbarco nell'e-commerce.

    Per effettuare commercio elettronico (indipendentemente dai ricavi e dall'utile che possono restare anche solo eventuali) infatti servirà almeno:

    1. comunicazione al comune per il commercio elettronico (mod. com-6bis o equivalente della tua regione)
      1-bis) eventuali autorizzazioni specifiche in base ai beni commercializzati
    2. apertura impresa individuale presso la camera di commercio/registro imprese
    3. apertura partita Iva presso l'agenzia delle entrate
    4. inquadramento previdenziale INPS
    5. impostazione di un regime contabile e tenuta contabilità

    ecc. ecc. ecc.

    Molte cose... TUTTE SANZIONATE IN CASO DI OMISSIONE!

    Direi dunque che la scelta di partire e poi vedere.... nel commercio elettronico è pericolosa.

    Nessun metodo della "ritenuta d'acconto" è qui praticabile.

    Necessita commercialista.

    Paolo


  • User

    ok,
    certamente andrò da un commercialista...
    Un'oretta a farmi spiegare le cose da un commercialista quanto mi può costare?

    Tanto per valutare la fattibilità della cosa...se vedo che non mi conviene lascio perdere tutto...però non vorrei spendere 100 € per stare un'oretta a farmi dire delle cose che mi fanno capire che è meglio evitare per ora.

    Invece per quanto riguarda il discorso ebay?

    Mettiamo che venda alcuni di questi oggetti su ebay in base a cosa si è inquadrati come venditori professionisti o come venditori sporadici? Numero di oggetti venduti? Soldi guiadagnati mkensilmente? o cosa?

    Grazie
    Andrea


  • Super User

    Non ho idea di quanto possa costarti un'oretta dal commercialista che troverai... diciamo che quanto hai scritto potrebbe essere in effetti un'idea... un po' come dal medico.

    Su ebay il discorso è teoricamente lo stesso... se compri qualcosa per rivendere, bastano 3-4 vendite, anche per importi piccoli (non magari microscopici) per iniziare ad essere qualcosa di più di un venditore occasionale.

    Paolo


  • User

    3 o 4 vendite al mese? all'anno? in tutta la tua carriera da e-bayer? 😕


  • User

    Ti consiglio di iniziare svolgendo tale attività per un periodo non troppo lungo, poichè con un breve periodo ed in mancanza del requisito della professionalità abituale si è in presenza di un?attività commerciale esercitata occasionalmente, il cui reddito è inquadrabile nella categoria dei redditi diversi e, in particolare, tra quelli di cui al comma 1, lett. *i) *del citato art. 67 del TUIR.
    Ritengo che tale soluzione ti consenta di tastare il terreno del potenziale business senza nessun costo iniziale e rispettoso della legge.


  • User

    @gesfis said:

    Ti consiglio di iniziare svolgendo tale attività per un periodo non troppo lungo, poichè con un breve periodo ed in mancanza del requisito della professionalità abituale si è in presenza di un?attività commerciale esercitata occasionalmente, il cui reddito è inquadrabile nella categoria dei redditi diversi e, in particolare, tra quelli di cui al comma 1, lett. *i) *del citato art. 67 del TUIR.
    Ritengo che tale soluzione ti consenta di tastare il terreno del potenziale business senza nessun costo iniziale e rispettoso della legge.

    Bene,
    questa è una cosa interessante...il fatto è: che significa un periodo non troppo lungo? In termini di giorni\mes in quanto è quantificabile? Se facessi una cosa del genere potrei comunque usare un mio sito per il negozio virtuale (realizzato appunto con Joomla+Virtuemart) o quello potrebbe essere considerato una cosa fissa quindi sarebbe meglio vendere su e-bay?

    Altra domandina...ieri un'amica di un amico che ha una società e vende roba su internet mi ha detto che se uno vende cose usate su e-bay non serve la partita IVA...è vero?
    Mettiamo caso che io comprassi delle cose usate e le rivendessi su e-bay....è vero che non avrei bisogno della partita IVA?

    Grazie
    Andrea


  • User

    Sarebbe meglio cominciare su e-bay, appunto in modo "occasionale", per avere almeno il tempo di valutare l'iniziativa.
    Ritengo che la notizia del tuo amico sia non veritiera.
    In merito alla tua ultima domanda, vale quanto detto con la prima risposta.

    Buon lavoro


  • Super User

    Quando si fa commercio elettronico forse ci si trova a fronte ad uno dei pochi casi in cui non si possono fare prove. E' difficile e praticabile solo a proprio rischio.

    Il commercio elettronico non solo ha una normativa fiscale da rispettare, ma anche una procedura autorizzatoria specifica.
    La normativa amministrativa non prevede sconti per l'occasionalità, che invece son eventualmente previsti nel tuir.
    E' dunque da dimostrare che si possano fare prove senza comunque rischiare sanzioni, non tanto fiscali, quanto ad esempio dalla polizia postale. Seppur direi remote.

    3-4 volte sono riferite ad un lasso temporale annuale.

    Paolo


  • User

    @i2m4y said:

    Quando si fa commercio elettronico forse ci si trova a fronte ad uno dei pochi casi in cui non si possono fare prove. E' difficile e praticabile solo a proprio rischio.

    Il commercio elettronico non solo ha una normativa fiscale da rispettare, ma anche una procedura autorizzatoria specifica.
    La normativa amministrativa non prevede sconti per l'occasionalità, che invece son eventualmente previsti nel tuir.
    E' dunque da dimostrare che si possano fare prove senza comunque rischiare sanzioni, non tanto fiscali, quanto ad esempio dalla polizia postale. Seppur direi remote.

    3-4 volte sono riferite ad un lasso temporale annuale.

    Paolo

    Ti ringrazio,
    allora proverò a vendere 3-4 di tali oggetti per testare il mercato e vedere se c'è l'effettiva possibilità di avere un riscontro economico aprendo un'attività di tale tipo.

    Grazie
    Andrea