• User Attivo

    Non conosco quale sia il tuo tipo di attività, ma sicuramente ci sono lavoratori autonomi detti "senza cassa professionale" che versano i contributi inps alla gestione separata pagando il 26,72% sulla differenza tra ricavi e costi


  • User Newbie

    Ti spiego.
    Ho lavorato per 3 anni presso un Notaio, finché sono stato anche io vittima della crisi. Il Notaio ha fatto tagli all'intero personale, mantenendo solo un dipendente, il più anziano e con prole.
    Nello studio del Notaio io avevo come mansione il filo diretto con le agenzie immobiliari, praticamente me la sbrigavo per la stipula degli atti di compravendita, dall'inizio alla fine.
    Ll'intero iter procedurale era di mia competenza, per 3 anni, ho vissuto di immobili, di atti, di compromessi, di assegni, di norme, di leggi, ecc...

    La mia intenzione è rimanere nel ramo immobiliare.
    Ho pensato di iniziare come "consulente" in ambito pratiche immobiliari, oltre che garantire un supporto rapido per tutto ciò che riguarda le pratiche immobiliari.
    Ho pensato di aprire come codice Ateco "Richiesta certificati e disbrigo pratiche" e poi, entro la fine dell'anno, sostenere l'esame per iscrivermi all'Albo dei Mediatori Immobiliari così da poter anche vendere immobili.

    Ora, quello che voglio capire è quale formula è la più idonea alla mia idea. Calcolando che dopo 5 mesi circa (se l'esame va bene) mi iscriverei all'Albo professionale di "Mediatore Immobiliare".
    Se tu mi dici che c'è questa formula dei lavoratori autonomi detti "senza cassa professionale" che versano i contributi inps alla gestione separata pagando il 26,72% sulla differenza tra ricavi e costi, forse potrebbe almeno all'inizio essere la formula più idonea.
    Non so, tu che pensi?


  • User Newbie

    Ho visto sul sito ISTAT che cercando il codice Ateco relativo a CONSULENZA IMMOBILIARE SENZA INTERMEDIAZIONE (ovvero quello che farò nei primi mesi e fino al momento in cui acquisirò il patentino per iscrivermi al ruolo di Mediatore Immobiliare per poter vendere) viene fuori il codice 68.31.00 che ha, come note:

    • intermediazione nell’acquisto, nella vendita e nell’affitto di immobili per conto terzi
      - servizi di consulenza e di stima nell’acquisto, nella vendita e nell’affitto di immobili per conto terzi
    • agenti immobiliari che operano per conto terzi

    Dunque, io per i primi 5 mesi farei proprio quello evidenziato in grassetto, ovvero consulenza immobiliare senza vendita (non potendo vendere finchè non mi iscrivo all'Albo). Poi (sperando di passare l'esame) mi iscriverei all'Albo e potrei anche vendere.

    Secondo voi, inzialmente, è fattibile?
    Potrò usufruire del regime dei minimi?
    E come INPS cosa devo pagare? Per forza la somma fissa di 2900 euro all'anno o potrei usufruire della somma in % al ricavato?


  • User Newbie

    Ho visto sul sito ISTAT che cercando il codice Ateco relativo a CONSULENZA IMMOBILIARE SENZA INTERMEDIAZIONE (ovvero quello che farò nei primi mesi e fino al momento in cui acquisirò il patentino per iscrivermi al ruolo di Mediatore Immobiliare per poter vendere) viene fuori il codice 68.31.00 che ha, come note:

    • intermediazione nell?acquisto, nella vendita e nell?affitto di immobili per conto terzi
      - servizi di consulenza e di stima nell?acquisto, nella vendita e nell?affitto di immobili per conto terzi
    • agenti immobiliari che operano per conto terzi

    Dunque, io per i primi 5 mesi farei proprio quello evidenziato in grassetto, ovvero consulenza immobiliare senza vendita (non potendo vendere finchè non mi iscrivo all'Albo). Poi (sperando di passare l'esame) mi iscriverei all'Albo e potrei anche vendere.

    Secondo voi, inzialmente, è fattibile?
    Potrò usufruire del regime dei minimi?
    E come INPS cosa devo pagare? Per forza la somma fissa di 2900 euro all'anno o potrei usufruire della somma in % al ricavato?


  • User Newbie

    Buongiorno e complimenti per il forum.
    Ad inizio 2010 ho aperto P.IVA in regime contribuenti minimi come "ditta individuale" e sono iscritto alla gestione separata INPS classificazione "aziende lavoratori parasubordinati". Riguardo al versamento dei contributi INPS non ho ben chiaro:

    1. quando li dovrò versare, visto che si calcolano sul reddito lordo (fatturato meno spese) e che il bilancio annuo tra fatturato e spese ce l?avrò non prima di fine 2010?
    2. la percentuale sul reddito lordo da versare è il 25,72 o il 26,72?
    3. come devo fare per versarli?
      Grazie anticipatamente per l'attenzione!

  • User Attivo

    Salve Danipt e benvenuto nel Forum Gt, ed in bocca al lupo per la tua recente attività.
    In merito alla tua richiesta relativa ai contributi INPS, vito che hai iniziato nel 2010, pagherai i contributi in fase di elaborazione del modello Unico persone fisiche ossia giugno - luglio 2011.
    L'aliquota contributiva del 26,72% andrà applicata sulla differenza tra ricavi e costi e potrai versarli insieme agli acconti per il 2011 a partire da giugno o luglio a seconda del periodo in cui elaborerai la dichiarazione.
    Il saldo ed il primo acconto pari al 40% del 99% del saldo potrai versarlo in 5 o 6 rate a partire da giugno/luglio, mentre il II° acconto pari al 60% del 99% delsaldo dovrai verssarlo entro il 30 novembre 2011.


  • User Newbie

    @Siantona said:

    se si è dipendenti full time a tempo indeterminato e si apre partita iva con il regome dei contribuenti minimi, la contribuzione inps dipende dal tipo di attività che verrà svolta.
    Se l'attività è relativa allo svolgimento di lavoro autonomo come ad esempio consulente, disegnatore ecc. pur avendo una posizione contributiva aperta, sarai soggetto al versamento di contributi previdenziali nella misura del 17% calcolati sulla differenza tra ricavi e costi.
    Se l'attività è invece relativa ad attività d'impresa, esempio l'apertura di un'attività commerciale, non pagherai i contributi richiesti dall'inps a seguito dell'iscrizione alla gestione commercianti

    Io sono in una situazione un pò ambigua (almeno per me), sono un dottorando e quindi iscritto alla Gestione Separata... se apro partita IVA per scopi professionali, la mia cassa non mi permette di versare i contributi (INARCASSA) e quindi dovrei continuare a versarli alla gestione separata, ma stavolta non sono più un lavoratore subordinato, bensì un lavoratore autonomo... devo aprire un'altra posizione INPS? Ed in questo caso, per gli ulteriori contributi, devo versare il 17 o il 26,72%?
    Saluti a tutti e grazie a chi mi risponderà


  • User Newbie

    Ciao Siantona,

    scusa ma non leggo la tua risposta a Carax in merito al part-time.
    Sono anche io dipendente part-time e ho aperto la PVA con regime dei minimi per una seconda attività.
    Avrei 2 domande:

    1- vale anche per me il discorso del 17% all'INPS?
    2- sulla fattura a privati la voce di rivalsa INPS del 4% è obbligatoria?

    Grazie


  • User Newbie

    Ciao a tutti sono nuovo del forum.
    Sto pensando di avviare un'attività di cuoco a domicilio.
    Premetto che io sono un dipendente privato (bancario) full time a tempo indeterminato per cui mi hanno consigliato di adottare il regime dei minimi contribuenti.
    Ho solo un dubbio circa il versamento dei contributi INPS legati alla partita IVA che andrei ad aprire: posso ritenermi esonerato, dal momento che tale attività di cuoco è secondaria e non prevalente rispetto alla mia attività di impiegato, per la quale il mio datore di lavoro versa già i contributi?
    Ho visto che c'è un po' di confusione: ho letto che dovrei aprire la partita IVA come attività commerciale (impresa di servizi) ed inviare all'INPS la mia ultima busta paga per essere esonerato dai contributi...
    Qualcuno, gentilmente, riesce a farmi un po' di chiarezza?
    Grazie


  • User Newbie

    Sinceramente non ho capito.
    O meglio: temo di aver capito.

    Io devo cominciare un'attività di consulenza e formazione e non credo proprio di superare i 30000 euro l'anno (almeno per il primo anno).
    Pensavo appunto di aprire il regime dei minimi e mi calcolavo il 20% di tasse ed il 17% di INPS.
    Sbaglio.
    Non ho altri lavori ne contratti.

    Tra le altre cose avevo capito che non potevo scaricare nulla. E' così o posso scaricare cose come la benzina, il telefono e i libri (vi prego, ditemi che posso scaricarmi i libri!)?
    E l'affitto dello studio?
    In che percentuale?

    Grazie in anticipo.

    edit:
    mi sono fatto un giretto sul sito dell'INPS, e a quanto pare si tratta del 26% e non del 17%.
    immagino calcolato sul lordo.
    quindi devo considerare di pagare il 46% di quanto mi entra a stato e INPS.
    cioè, se mi facessi pagare 50 euro l'ora, considerando 15euro l'ora per lo studio e circa 25tra tasse e INPS, sarebbero 10 euro l'ora! E' assurdo per un libero professionista che certo non riesce a lavorare 8 ore al giorno!


  • User Newbie

    Ciao a tutti!

    Ho già aperto un'altro post ma più articolato. Il dubbio principale è però il seguente:

    Come e quanto deve pagare per quanto riguarda l'INPS chi ha p.iva contribuenti minimi ma per parte dell'anno (dai 4 ai 6 mesi) svolge contemporaneamente lavoro dipendente?

    PS. la partita iva non so ancora se come libero professionista oppure impresa, potreste rispondere per entrambi i casi?

    Grazie mille fin da adesso!!


  • User

    @Siantona said:

    [...]
    L'aliquota contributiva del 26,72% andrà applicata sulla differenza tra ricavi e costi e potrai versarli insieme agli acconti per il 2011 a partire da giugno o luglio a seconda del periodo in cui elaborerai la dichiarazione.
    Il saldo ed il primo acconto pari al 40% del 99% del saldo potrai versarlo in 5 o 6 rate a partire da giugno/luglio, mentre il II° acconto pari al 60% del 99% delsaldo dovrai verssarlo entro il 30 novembre 2011.

    Non capisco, l'acconto INPS non era l'80% del saldo (diviso in due parti metà a giugno e metà a novembre) ?