• Super User

    Relazioni via Internet

    Buonasera a tutti!

    Vorrei proporvi un argomento che sebbene in parte già trattato in altre discussioni, non è mai stato posto al centro di un discorso e quindi discusso in modo approfondito. Come pensate sia giusto gestire le comunicazioni via Internet dei navigatori più giovani?

    Su Internet navigano ogni genere di persone, e ogni genere di persone si possono incontrare. Sono ormai diversi anni che giro per forum, chat, siti e community varie e ho incontrato un gran numero di persone. Alcune sono felice di averle incontrate, persone davvero stupendo con le quali è stato un piacere discutere/cooperare. Altre erano semplicemente, per usare il termine appropriato, matte.

    Senza mai essermi preoccupato eccessivamente del mio interlocutore, seguendo una politica basata sulla famosa frase "tutto il mondo è paese", ho sempre girato liberamente per il web. I miei genitori e insegnanti mi hanno sempre raccomandato di mantenere un certo livello di anonimato, almeno nelle prime fasi dei rapporti finché non conoscevo meglio la persona con la quale parlavo.

    Ora lo chiedo anche a voi, come pensate sia giusto gestire la navigazione dei più piccoli, o anche degli Internauti più "inesperti"? Non sto parlando malware, phising o altre "trappole meccaniche" ma proprio dei rapporti persona/persona che si vanno inevitabilmente a formare all'interno delle community.

    Tramite il web ho conosciuto persone magnifiche, ma riconosco anche che fra gli Internauti esistono anche persone animate da cattive intenzioni. Cosa ne pensate?

    :ciauz:


  • Super User

    Buongiorno max0005,
    parlando da mamma faccio miei i consigli dei tuoi genitori.

    Mi sono creata il problema qualche mese fa; mio figlio vedendomi spesso al computer qui sul forum, ha chiesto spiegazioni (per chi non lo sa, parlo di un bambino di 5 anni).
    Il suo entusiasmo immediato per la comunicazione, la possibilità di interazione (alle faccine GT, poi, non resiste e ad ogni post che scrivo mi saltella dietro chiedendomi se può inserire lui questa: :arrabbiato: :giggle:) ... mi ha dato l'idea (ancora non realizzata) di provare ad aprire con lui un piccolo gruppo su internet invitando gli altri amici e compagni di classe (i loro genitori logicamente, vista l'età).
    In un ambiente chiuso e filtrato dai genitori, i bimbi potrebbero così condividere disegni, saluti, foto, racconti ... e fare esperienza di un uso di internet costruttivo, divertente e meno solitario del giochino online.

    Continuo, infatti, ad esser convinta che un'esplorazione guidata e per gradi della tecnologia sia utile anche in vista del futuro.

    Parlando, invece, solo come Cherry, che in passato ha logicamente esplorato e chattato ... devo ammettere che all'inizio ero tra i bugiardi :); sfruttando la mia velocità di scrittura sulla tastiera, tenevo aperte un numero spropositato di finestre ed in ognuna assumevo un personaggio diverso ... Quando poi ho smesso, ho avuto occasione di conoscere diversamente i miei interlocutori, mai pensando -però- di integrare quegli scambi molto interessanti di pensieri con incontri più reali.
    Solo in una occasione, ho sentito di potermi aprire di più ed infatti quell'interlocutore è diventato negli anni un grande amico, ancora presente. Il buon senso, nella maggior parte dei casi, sono convinta possa bastare.

    Io vedo tutto un po' al contrario ... cioè nell'opportunità di ampliamento, che ti da il web, di stratificare, diversificare le conoscenze e i livelli delle stesse. Alcune persone, comunque interessanti, che nella vita reale non avresti occasione di conoscere o non vorresti fisicamente frequentare (tipo i matti di max), hanno invece un loro spazio e una loro ragione virtuale.
    :ciauz:


  • User Attivo

    @max0005 said:

    Buonasera a tutti!

    Ora lo chiedo anche a voi, come pensate sia giusto gestire la navigazione dei più piccoli, o anche degli Internauti più "inesperti"? Non sto parlando malware, phising o altre "trappole meccaniche" ma proprio dei rapporti persona/persona che si vanno inevitabilmente a formare all'interno delle community.

    Tramite il web ho conosciuto persone magnifiche, ma riconosco anche che fra gli Internauti esistono anche persone animate da cattive intenzioni. Cosa ne pensate?

    :ciauz:

    Quel che vedo io sono due possibili soluzioni su cui spingere:

    • la prima è quella familiare e societaria:

    • una famiglia che fin dalla nascita dialoga con i propri figli e li segue non dovrà investigare, ma solamente spiegare al figlio a seconda dell'età l'esistenza del lupo e di cappuccetto rosso e della mamma in Internet, questo prima che lui lo scopra e dopo che lui lo ha sperimentato superficialmente

    • una società che ritiene utile costruire dei cittadini e non dei possibili criminali chiarirà fin dall'asilo quali sono i comportamenti corretti e sanzionerà quelli scorretti

    • la seconda è quella tecnologica:

    • censura totale (parental control, ...)

    • censura parziale (simboli prelettura, ...)

    • censura statale (cattura adescatori, pedofili, ... attraverso software di lettura; ...).

    ciao:ciauz:
    marlomb


  • Super User

    Buonasera a tutti!

    In un ambiente chiuso e filtrato dai genitori, i bimbi potrebbero così condividere disegni, saluti, foto, racconti ... e fare esperienza di un uso di internet costruttivo, divertente e meno solitario del giochino online.

    Questa mi sembra un'ottima idea. Mi sembra che qualche progetto simile sia già stato tentato (per un certo periodo mi sembra che anche la Disney ci avesse provato...) ma, alla fine, diventa difficile verificare l'identità dei partecipante e c'è sempre il dubbio di ciò che succede al di fuori della community (eg: un bambino portato ad aprire un'altro canale di comunicazione). Un po' come il discorso "ciò che non succede in discoteca succede immediatamente fuori". Cionondimeno un'ottima idea! 😄

    Io vedo tutto un po' al contrario ... cioè nell'opportunità di ampliamento, che ti da il web, di stratificare, diversificare le conoscenze e i livelli delle stesse. Alcune persone, comunque interessanti, che nella vita reale non avresti occasione di conoscere o non vorresti fisicamente frequentare (tipo i matti di max), hanno invece un loro spazio e una loro ragione virtuale.

    Una volta ho letto un articolo interessante che paragonava il web ad un palcoscenico, dove ognuno può indossare una maschera ed interpretare il ruolo che più gli piace. E' senz'altro vero che difronte alla "sicurezza" di uno schermo è possibile che le persone si aprano ed arrivino a discutere argomenti che non potrebbero/vorrebbero discutere nella vita "reale" con persone che conoscono da anni e che, in un certo senso, rappresentano la loro vita.

    Il web da inoltre la possibilità di conoscere molte persone, alcune delle quali non si vorrebbe frequentare realmente. Talvolta ho anche scoperto che i "matti" erano in realtà persone intelligenti con molte idee, ma che avevano semplicemente una personalità più esuberante. Altre volte mi è stata confermata la mia idea iniziale, e si sono rivelati dei veri "matti".

    Chi dire, il web è grande... molto grande. Si può incontrare gente di ogni tipo, l'importante è saper scegliere e "usare la testa". 😄

    una famiglia che fin dalla nascita dialoga con i propri figli e li segue non dovrà investigare, ma solamente spiegare al figlio a seconda dell'età l'esistenza del lupo e di cappuccetto rosso e della mamma in Internet, questo prima che lui lo scopra e dopo che lui lo ha sperimentato superficialmente

    Purtroppo temo che molte persone non siano completamente consapevoli del funzionamento delle comunicazioni via Internet, e della facilità con cui si può entrare in contatto anche con completi sconosciuti. Nella marea di informazioni confuse e, spesso, anche errate che arrivano al "pubblico" molte persone preferiscono "prevenire" piuttosto che "curare" e scelgono una linea d'azione di "Tipo B", bloccando o comunque severamente penalizzando l'accesso Internet ai figli.

    :ciauz: