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Nuova Terra - Esiste?
Ieri sera stavo leggendo un'articolo molto interessante secondo cui i pianeti in grado di sostenere una vita simile a quella della terra sarebbero, solo nella nostra galassia, almeno un miliardo! I ricercatori sono arrivati a questa conclusione eseguendo un'algoritmo che tenendo conto delle recenti scoperte extra-solari genera una serie di scenari fra i più probabili.
Siamo al corrente di altri sistemi solari all'interno della Via Lattea con con giganti gassosi simili a Giove, ma non sappiamo se possiedono anche pianeti rocciosi ("solidi") e le caratteristiche di questi pianeti.
Secondo voi esistono pianeti in grado di ospitare la vita? Con un'atmosfera respirabile e la presenta di acqua liquida? Si saranno sviluppate altre forme di vita? Se si sono sviluppate a che livello sono? Organismi mono-cellulari, alghe, piante, animali o... esseri intelligenti? Eventualmente come reagirebbero a un'"invasione" del loro pianeta...? E noi terrestri, come reagiremmo?
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@max0005 said:
Secondo voi esistono pianeti in grado di ospitare la vita? Con un'atmosfera respirabile e la presenta di acqua liquida? Si saranno sviluppate altre forme di vita? Se si sono sviluppate a che livello sono? Organismi mono-cellulari, alghe, piante, animali o... esseri intelligenti? Eventualmente come reagirebbero a un'"invasione" del loro pianeta...? E noi terrestri, come reagiremmo?
Caro max, penso anche io che vi possono essere altre forme di vita in altri pianeti della nestra galassia.
Credo comunque che anche gli esseri viventi di quei pianeti non siano in grado, come noi daltronde, di poter viaggiare nello spazio al punto di arrivare da noi come noi da loro.
Se fosse possibile incontrasi, penso che sarebbe bello scambiare le proprie esperienze per vivere sempre meglio, con la speranza che gli extraterrestri che inconteremmo, siano meno avidi di denaro e di potere, e meno bellicosi di noi umani terrestri e che abbiano come vero scopo di vita la felicità eterna di tutti.
E queste sarebbero splendide cose.
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Ciao Zeitgeist_gt,
c'è comunque da chiedersi a che livello sarebbe un'eventuale vita aliena. Mi piace pensare che ci siano altri esseri "intelligenti" nella galassia... anche se devo ammettere che solo trovare un pianeta in grado di supportare la vita (e magari con qualche cellulina qua e la) non mi dispiacerebbe (non intendo me max0005, ma in senso più lato lumanità!).
Ecco però una bella domanda: E' possibile che esista altra vita nell'universo che si sia però adattata a condizioni di vita diverse da quelle che noi conosciamo? Magari temperature "estreme", sopravvivenza in altri tipi di atmosfere o ambienti... in tal caso come reagirebbero a noi? Ci aiuteremmo, ostacoleremmo o semplicemente ignoreremmo essendo completamente incompatibili?
La question è interessantissima e (a mio parere) merita di essere approfondita ulteriormente!
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È una gran bella domanda quella che recita "Siamo soli in questo universo?"; in tanti provano a dare risposte con speculazioni teoriche (algoritmi di natura statistica) e ricerche sperimentali (radiotelescopi tipo quello di Arecibo o sonde con allegate informazioni sulla Terra che vengono sparate verso il cosmo profondo).
Mi permetto di aggiungere qui alcuni spiccioli, in bilico tra speranza "poetica" e rigore - un po' pessimistico - scientifico.
Andiamo con ordine...
@max0005 said:
Ieri sera stavo leggendo un'articolo molto interessante secondo cui i pianeti in grado di sostenere una vita simile a quella della terra sarebbero, solo nella nostra galassia, almeno un miliardo!
Queste stime, sebbene sottoposte a numerosi controlli, rischiano di essere fuorvianti: da un lato, infatti, la serie di fattori che rendono globalmente la Terra in grado di sostenere la vita è davvero stupefacente e non si può escludere che possa essere un caso del tutto unico.
[Occorrono la taglia giusta del pianeta, la corretta distanza dal proprio sole, l'atmosfera respirabile, la temperatura moderata, il suolo solido e al contempo il mare in forma liquida, l'abbondanza di nutrienti, le piante per produrre ossigeno, il cibo...]
A ben vedere, è davvero una lista sconcertante di richieste e chissà che il nostro caso, evolutosi del tutto imprevedibilmente, non sia proprio un'eccezione unica.
Allo stesso tempo, la quantità incalcolabile di stelle, galassie e sistemi solari sparsi nel nostro cosmo rende altrettanto plausibile la presenza di parecchie configurazioni casuali quantomeno paragonabili alla nostra, dunque potenzialmente ospitali per varie forme di vita.
Se poi le "Terre" siano un miliardo solo nella nostra piccola e periferica galassia o dieci in tutto l'Universo non saprei dirlo - né credo che possano esserne così certi quelli che hanno creato l'algoritmo.
Questo perché un algoritmo deve processare dei dati iniziali e deve essere basato su delle aspettative/stime/idee di fondo: conosciamo troppo poco l'esterno del nostro pianeta per poter fare stime anche solo ragionevoli e impostare un calcolo di qualsivoglia tipo.
@max0005 said:
Secondo voi esistono pianeti in grado di ospitare la vita?
Tutto dipende dal concetto che abbiamo di "vita"; se pensiamo ad esseri umani, o comunque senzienti, allora il numero crolla pericolosamente vicino a zero (in rapporto all'estensione del cosmo); se invece abbiamo in mente virus e batteri, allora quelli si trovano anche sugli asteroidi, quindi potenzialmente l'intero Cosmo potrebbe stare brulicando di "vita" proprio in questo momento.
@max0005 said:
Si saranno sviluppate altre forme di vita? Se si sono sviluppate a che livello sono? Organismi mono-cellulari, alghe, piante, animali o... esseri intelligenti?
Le probabilità decrescono man mano che gli esseri diventano più complessi: se pensiamo a quanta cura, amore, energia e sforzi richieda creare un singolo essere umano e quanto poco, in rapporto, basti ad un paramecio, si capisce subito che la probabilità di avere civiltà comparabili alla nostra (in una qualsiasi fase della sua storia e preistoria) all'esterno della Terra è davvero basso basso basso.
@Zeitgeist_gt said:
Caro max, penso anche io che vi possono essere altre forme di vita in altri pianeti della nestra galassia.
Credo comunque che anche gli esseri viventi di quei pianeti non siano in grado, come noi daltronde, di poter viaggiare nello spazio al punto di arrivare da noi come noi da loro.
Supponiamo che una qualche civiltà extraterrestre, nel suo formarsi, non abbia mai avuto i problemi che hanno attanagliato la nostra specie - sovrappopolazione, risorse limitate, guerre, carestie, malattie, avidità sociale, ambizione personale, dittature, genocidi, campagne di conquista etc.
Supponiamo anche che i suoi rappresentanti siano stati tutti grandi scienziati e geni del calibro di Newton o Einstein.
Dove sarebbe oggi quella civiltà?
Siamo sicuri che sarebbe così tecnologicamente avanzata - o almeno così tanto più di noi - da aver inventato, sperimentato e infine sviluppato mezzi di trasporto capaci di vincere i disagi e i tempi lunghissimi dei viaggi interstellari?
Se infatti non si postulano cose fantasiose come "tunnel spazio-temporali" o roba del genere, viaggiare nello spazio significa materialmente portare tonnellate di acciaio su distanze che si percorrono in decine/centinaia/migliaia di migliaia di anni (ed avere alla fine del viaggio abbastanza carburante per tornare a casa, specie se non si è sicuri di poterlo produrre lungo la via).
Con premesse del genere, non posso essere troppo ottimista sulla possibilità di un primo contatto tra noi e loro in tempi brevi.
Se anche si mettessero in viaggio oggi stesso, giungerebbero qui in tempi paragonabili a quelli che abbiamo impiegato noi tutti per passare dallo stato di scimmie urlanti a quello di uomini in giacca e cravatta (e chissà per quella data quanto saremo cambiati, o perfino se esisteremo ancora come specie).
@Zeitgeist_gt said:
Se fosse possibile incontrasi, penso che sarebbe bello scambiare le proprie esperienze per vivere sempre meglio, con la speranza che gli extraterrestri che inconteremmo, siano meno avidi di denaro e di potere, e meno bellicosi di noi umani terrestri e che abbiano come vero scopo di vita la felicità eterna di tutti.
E chissà se poi gli alieni abbiano davvero tutta questa insopprimibile voglia di incontrarci.
Insomma, guardiamoci in faccia: ci combattiamo con armi nucleari, applaudiamo i cantanti neo-melodici, ci uccidiamo per un parcheggio, trattiamo da schiavi gli extracomunitari, sosteniamo la superiorità della razza bianca, trattiamo le donne come oggetti di piacere o merce di scambio, inseguiamo ritagli rettangolari colorati di carta con dei numeri sopra, priviamo di cibo e medicine l'Africa in nome delle leggi di mercato, sprechiamo cibo, guardiamo "Uomini e Donne" e alle nostre compagne regaliamo sassi luccicanti...
Fossi un alieno, io mi terrei a debita distanza dalla Terra. Mi perderei la Cappella Sistina, la foresta amazzonica e la Gioconda? Pazienza: l'Universo è grande e non lesina certo spettacoli di straordinaria bellezza.
[Per non parlare della possibilità che gli alieni siano peggiori di noi.]
@max0005 said:
Ecco però una bella domanda: E' possibile che esista altra vita nell'universo che si sia però adattata a condizioni di vita diverse da quelle che noi conosciamo? Magari temperature "estreme", sopravvivenza in altri tipi di atmosfere o ambienti...
Dei batteri, virus e altri organismi elementarissimi si diceva prima: quelli esistono, sono vivi anche sugli asteroidi e lottano insieme a noi.
Inoltre, abbiamo già sulla Terra esempi di creature che si sono adattate a condizioni per noi assolutamente improponibili: i pesci abissali sopravvivono senza luce e a pressioni fortissime; i pogonofori e altre creature di profondità hanno un metabolismo fondato sullo zolfo spruzzato dalle dorsali oceaniche; esistono micro-organismi (piante e animali) capaci di resistere ai freddi polari, all'assenza di ossigeno, alla prolungata mancanza di cibo, al fuoco delle fornaci vulcaniche...
Se cose del genere esistono anche all'esterno della Terra, è probabile che non siano dissimili dalle sorprendenti creature che conosciamo già noi.
Diverso è il caso di vite basate non sul carbonio, ma su altri elementi: è promettente in tal senso il caso del silicio, simile nella chimica al Carbonio ma ancora incapace, allo stato attuale, di un'espressione biologica paragonabile a quella del suo analogo.
Nel futuro non possiamo escludere la possibilità di creare o veder nascere organismi basati sul silicio, ma in quel caso sarà tutto nuovo, da studiare e da imparare. Un intero capitolo dell'evoluzione naturale da scrivere di sana pianta.
@max0005 said:
in tal caso come reagirebbero a noi? Ci aiuteremmo, ostacoleremmo o semplicemente ignoreremmo essendo completamente incompatibili?
Non ho idea della situazione generale, ma so una cosa: se un sistema chiuso ha risorse limitate e ci sono due specie in competizione, alla fine una delle due o soccombe o si adatta fino al cambiamento successivo.
Potrebbe esserci una guerra alle porte per l'aria, l'acqua o l'energia (in fondo c'è già, sulla Terra, tra ricchi e poveri) con i nostri lontani cugini venuti dalle stelle.
E se mi guardo intorno o fisso il cielo, la domanda che mi si forma in testa non è più "Siamo soli in questo grande universo?", ma "Come diavolo facciamo a mandare sempre tutto in vacca?"
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@Leonov said:
E se mi guardo intorno o fisso il cielo, la domanda che mi si forma in testa non è più "Siamo soli in questo grande universo?", ma "Come diavolo facciamo a mandare sempre tutto in vacca?"
"Sante" parole, caro Leonov, "sante" parole.
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Per quanto è immenso..infinito..l'Universo, per me è semplicemente impossibile l'idea che siamo l'unica forma di vita presente in esso.
Poi, ovviamente, è tutto correlato al concetto strettamente legato al "razionale" che l'uomo dà alla vita.Noi (esseri umani terrestri ) concepiamo il concetto di "vita" sempre entro uno "spettro" a noi visibile, entro quello che per noi è considerato visibile, materiale, evidente..concepibile.
Le possibili forme di vita, secondo me, possono essere talmente tante, sterminate, che è praticamente impossibile anche da immaginare.Così come è ugualmente impossibile stabilire se l'Universo è "finito" o "infinito". Sono ragionamenti dal quale davvero non se ne uscirebbe più.
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Spererei che la nostra opera di distruzioni fosse confinata a questo pianeta
In ogni caso, dato che si parla di concetti integrali, ovvero di qualcosa che tende all'infinito, i numeri e le probabilità sono sempre molto elevate.
Che questo poi si possa tradurre in qualcosa di tangibile è irrazionale.Come dire qual'è la probabilità che un italiano vinca all'enalotto la prossima estrazione? E' molto prossima alla certezza, però la probabilità che quell'italiano sia io, o qualcuno di questo forum, diventa prossima a zero
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Seppure forse troppo ottimista e fantascientifica, non mi dispiacerebbe entrare in contatto con altri esseri intelligenti o anche solo che venisse scoperto un'altro pianeta con forme di vita a qualunque stadio! (E possibilmente abitabile!)
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@redsector said:
Spererei che la nostra opera di distruzioni fosse confinata a questo pianeta
Sottoscrivo ogni sillaba: una frase da incorniciare, soprattutto nel momento in cui la nostra civiltà sarà in grado di rendere accessibili i viaggi spaziali a vaste fasce di popolazione.
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Il gene della distruzione (anche se chiamarlo così è troppo semplicistico... ma non voglio imbarcarmi in complesse discussioni filosofiche...) fa parte di noi esseri umani. Ma io spero comunque che in un futuro non troppo lontano riusciremo a controllarci quel tanto che basta per permettere a ognuno di vivere la propria vita in tranquillità e sicurezza! Forse vi sembrerò troppo ottimista o anche ingenuo, forse lo sono... però di speranza non è mai morto nessuno... quindi io continuo a sperare e a credere nella mia speranza!
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Se il gene della distruzione esiste probabilmente dalla nascita dell'uomo, (che io identifico in una evoluzione dell'istinto di sopravvivenza, per cui uccido o derubo l'altro per sopravvivere e...)
dallo stesso tempo l'uomo è sociale ossia ha bisogno dell'affetto/gratificazione dell'altro per vivere
e quindi c'è speranza!!!
Ritornando al dibattito iniziale, alcune informazioni:
- il numero di Terre *possibili *deriva da una statistica è quindi valido se si ritiene affidabile questa scienza
- mi risulta che su Marte esista sia l'acqua che i batteri
- Piero Angela in Quark ha affrontato il problema di esseri terrestri che abitino in altri pianeti del sistema solare come Europa (satellite di Giove), basterebbe una tecnologia per vivere in quell'ambiente pieno di azoto, forse una protesi vegetale, ma se fossero alieni come sarebbero fatti, di silicio come dice Leonov o di un altro elemento con i nostri occhiali mi sembra difficile ipotizzarlo.:bho:
E tanto per aggiungere sale se l'homo sapiens era un uomo, l'homo tecnologicus attuale è un alieno?:?
ciao
marlomb
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E tanto per aggiungere sale se l'homo sapiens era un uomo, l'homo tecnologicus attuale è un alieno?
Dipende cosa intendiamo per "alieno", se vediamo la questione sotto un punto di vista filosofico, allora si. Siamo alieni. Rispetto alle persone nate appena qualche decennio fa, abbiamo un modo di condurre la nostra vita molto diverso. Le tecnologie sono il nostro pane quotidiano e una vita senza le comodità moderne ci sarebbe impossibile... aliena!
Da un punto di vista più scientifico, gli alieni sarebbero organismi viventi provenienti da una zona non-terrestre. In tal caso c'è da chiedersi. Quali sarebbero le loro caratteristiche? Saremmo "compatibili" anche solo per riuscire a percepirci a vicenda? E l'interazione? E ancora... esistono pianeti in grado di sostenere la vita come noi la conosciamo? Io credo di si... il problema è... dove sono?