• User

    Sicuramente la maggior-parte delle variabili di Google saranno sempre un mistero. Però sarebbe bene avere un lista da Google di cose **assolutamente vietata. **
    Dato che ci saranno sempre Webmaster che useranno sempre tecniche black hat si potrebbe fondere un pannello di controllo trasparente composto da webmaster seri che interagisce con Google e a qui si potrebbe rivolgere nel caso di essere tolto da indice. Un specie di sindacato degli webmaster


  • User

    Salve a tutti
    la discussione di xevious è molto interessante.
    Google in pochi anni è riuscito a diventare il più importante motore di ricerca mondiale.
    Anche i servizi che offre gratis ci rendono comunque dipendenti da lui.
    Un pò come succede con Microsoft, la facilità con cui si riuscivano a fare copie del suo windows o office ha fatto si che in ogni ufficio ormai si usi solo office e windows.
    La politica del "gratis" è un ottimo sistema per creare "adepti"


  • User Newbie

    Salve a tutti
    non faccio il SEO ma l'ho fatto e vorrei precisare che lavoro in una azienda che si trova a stretto contatto con Google Enterprise Italia. Premesso questo non posso far altro che dire.... ma gli altri competitor????... Microsoft, Yahoo, IBM e gli altri che vendono e sviluppano soluzioni (anche molto migliori) per quanto riguarda la ricerca nelle Intranet o su Internet non hanno meno risorse di BigG da investire nei Search Engine.
    Per quanto mi riguarda mi trovo davanti a questa considerazione:
    le soluzione Google Enterprise (che sono quelle a pagamento!) costano la metà ed a volte la metà della metà e funzionano meglio!
    Alla Google sono bravi, si sono imposti al mercato per meriti e non perchè hanno pagato qualcuno. Gli altri hanno sempre sottovalutato la potenza dell'algoritmo di Google restando a guardare inermi sperando in uno scivolone di BigG. L'approccio di Google al settore Enterprise ad esempio è inverso rispetto ai competitor... prima fanno testare le applicazioni a milioni di utenti nel mondo e poi le portano alle aziende senza bug, conosciute già a molti utenti ed molto facili da usare. L'esempio parte da Google.com motore di ricerca ... da questo motore sono state sviluppate le Google Search Appliance che ormai sono utilizzate da quasi tutte le più importanti pubbliche amministrazioni italiane e Internazionali.
    La seconda è la Gmail (ovviamente con pregi e difetti della soluzione in se) prima rilasciata per i consumatori, ottimizzata e poi trasportata a livello aziendale etc...
    che dire ... sono forti ... la ricerca su web passa da google (ha il 90% di market share a livello mondo ed il 98% in Italia) la pubblicità web passa da Google, la Posta passa da Gmail etc...
    un saluto a tutti
    fr

    p.s. ragazzi sto forum è fantastico davvero mi pace da matti


  • User

    Ciao f73firenze, ciò che dici sicuramente può essere condiviso, però la discussione è iniziata dal fatto che alcuni siti da un giorno al altro scompaiono dalla SERP e il duro lavoro del webmaster è invano.

    Dato che non sempre è colpa del webmaster si cercava di trovare qualche soluzione a questo problema.


  • User Newbie

    Ciao di nuovo a tutti.
    Concordo con il fatto che non è sempre colpa del webmaster ... ho letto che avete la volontà di creare una lista di suggerimenti da redigere ed inviare alla google.
    Io vorrei aggiungere che fate bene ma dovete coinvolgere anche gli altri paesi europei e NON ed inviare la Vs. lista di richieste a Google.com

    Magari sarebbe utili un sito che funga da collettore per tutti quelli che vogliono prendere parte alla redazione di questa lista e dove si possano mettere ai voti tutte le varie richieste.
    Poi se c'è bisogno posso cercare i nominativi a cui inviarla. 😛

    fr


  • User Attivo

    Nessun altro esprime la sua opinione in merito ? E' inutile parlare di proposte concrete se non si raccoglie un minimo di consenso intorno ad una analisi di fondo. Sto cercando di capire se ci sono i presupposti per costruire iniziative e/o progetti di riferimento, oppure no. Ma è chiaro che se il problema non è particolarmente sentito, oppure se si pensa che Google abbia tutte le ragioni per comportarsi a piacimento, il discorso non può nemmeno partire.


  • User Attivo

    Provo anch'io a dire la mia....
    Penso che google dia già molte direttive su come deve essere un buon sito...hai visto il canale youtube di google?

    In ogni campo si può fare da sè...ma alla fine il risultato migliore lo si ottiene rivolgendosi agli esperti...e scommetto che in questo caso siti e pagine non spariscono dalle SERP!

    In conclusione...se vuoi essere ben posizionato basta chiedere a chi questo lo fa di lavoro (nota bene..non è autopromozione...non è questo il mio lavoro!)


  • Moderatore

    Ciao Xevious,

    il thread che hai aperto è interessante e porta a considerazioni che vanno fatte analizzando concretamente la situazione attuale.

    Posso capire e comprendo lo stato d'animo di un webmaster che dall'oggi al domani si vede sparire il sito dalle serp di Google. Dopo tanto lavoro, tutto viene vanificato e la rabbia può essere anche giustificabile.

    C'è da fare qualche considerazione. Google se è diventato il primo motore al mondo e come tu dici è in una condizione di monopolio assoluto, non lo è diventato solo grazie a politiche commerciali migliori degli altri, ma solo perchè semplicemente, ha fornito agli utenti risultati migliori.

    Io sposterei il problema più sulla mancanza di competitività dei concorrenti.
    Se Yahoo e Live, sono indietro di almeno 4 anni con il loro algoritmo e mettono ad esempio per alcune parole chiavi, siti al primo posto che sono davvero improponibili è colpa di Google? 🙂

    Basta pensare che su Live e Yahoo, un sito con scarsi contenuti, popolarità pari a zero, te lo puoi ritrovare al primo posto dopo una settimana dalla sua nascita. Credo quindi che il problema vada visto in questa ottica.

    Microsoft che aveva delle potenzialità economiche ben più grandi rispetto a Google 10 anni fa, perchè non ha investito pesantemente sui Motori di ricerca?

    Credo sia stata una scelta non puntare ai motori di ricerca.

    Se compri un pc oggi, Windows te lo mettono di "ufficio" e non puoi scegliere, ma sul web, con i motori di ricerca lo puoi fare e quindi il Monopolio lo stabiliscono gli utenti in questo caso, in base alla loro soddisfazione.

    Concordo con te, con la necessità di una maggiore comunicazione da parte del motore. C'è da dire però che Google ha delle linee guida visibili da tutti, ha un blog dove dialoga e da suggerimenti agli utenti, ha un canale su Youtube, ed ogni tanto si organizzano delle conferenze via web, dove il team di Google da suggerimenti e consigli.

    Quindi io sinceramente, non vedo questa grande chiusura da parte del motore verso gli utenti.

    Io credo che serenamente bisogna chiedersi cosa significa lavorare sul web oggi, e come mettere in atto progetti seri.

    Se internet sta diventando via via il canale di comunicazione maggiormente usato dagli utenti, con tutto ciò che ne consegue in termini di business, per "fare internet" (perdona la citazione :1: occorre gente che professionalmente giorno dopo giorno, studia e si aggiorna.

    Il "web fai da te" e quindi senza regole, senza aggiornarsi, senza studiare le evoluzioni anche dei motori, non ci può essere per progetti seri.

    Io penso, sinceramente che se una persona decide di lanciare un progetto nuovo, non è una gran fatica leggersi le linee guida di Google o aggiornarsi per capire almeno le basi del posizionamento.

    Perchè se devo fare il commercialista devo studiare continuamente ed aggiornarmi sulle leggi in materia fiscale e sul web non dovrei farlo?

    Purtroppo nel bene o nel male, oggi Google è il motore più usato dagli utenti, per meriti propri.

    Andrebbe sicuramente migliorato però il suo rapporto con i webmaster con comunicazioni prima di una eventuale penalizzazione o bann del sito. In modo da porre rimedio in tempi utili e su questo concordo pienamente.

    :ciauz:


  • User Attivo

    Ciao pacoweb, grazie per il tuo intervento, e scusami per il ritardo, ma sono stati giorni impegnativi. 🙂 Spero che il mio multiquote successivo sia tollerato dai mod, vorrei poterlo fare in modo da strutturare meglio la mia risposta.

    @pacoweb said:

    Posso capire e comprendo lo stato d'animo di un webmaster che dall'oggi al domani si vede sparire il sito dalle serp di Google. Dopo tanto lavoro, tutto viene vanificato e la rabbia può essere anche giustificabile.

    Guarda, anche se potrebbe non sembrare, non sono un ragazzino che si vuole "sfogare" perché gli hanno bucato le gomme della home page nuova fiammante, gestisco vari siti web e un pochino di esperienza me la sono fatta. Questo lo sto dicendo solo per farti capire che il mio ragionamento non è affatto frutto di uno sfogo di nervi, bensì sto tentando di proporre un'analisi concreta della situazione attuale. 😉

    C'è da fare qualche considerazione. Google se è diventato il primo motore al mondo e come tu dici è in una condizione di monopolio assoluto, non lo è diventato solo grazie a politiche commerciali migliori degli altri, ma solo perchè semplicemente, ha fornito agli utenti risultati migliori.
    Io sposterei il problema più sulla mancanza di competitività dei concorrenti.
    Se Yahoo e Live, sono indietro di almeno 4 anni con il loro algoritmo e mettono ad esempio per alcune parole chiavi, siti al primo posto che sono davvero improponibili è colpa di Google? 🙂

    Basta pensare che su Live e Yahoo, un sito con scarsi contenuti, popolarità pari a zero, te lo puoi ritrovare al primo posto dopo una settimana dalla sua nascita. Credo quindi che il problema vada visto in questa ottica.

    Scusami, ma non mi pare di aver mai negato i meriti di Google, e neppure di avere colpevolizzato l'azienda (anche perché sarebbe ridicolo francamente) per il suo status di monopolista. Semmai, il mio discorso è prettamente culturale: sto tentando di porre l'attenzione sul fatto che il monopolio di Microsoft (per fare l'esempio di quello che viene comunemente considerato un vero "cattivone", sopratutto da chi finge di sapere usare Linux e magari installa Ubuntu su un hard disk, mentre nell'altro ha installato una copia pirata di Vista con una ventina di giochi altrettanto originali) non fa più danni di Google, tutt'altro. Un sistema operativo posso sceglierlo, Google è l'unica strada percorribile per qualsiasi webmaster che voglia puntare sul traffico organic. Se Google sbaglia, io webmaster ci lascio le penne, e questo è potenzialmente deleterio per tutto il sistema informativo del web. Il problema è che la cosa è visibile solo dal nostro lato dello specchio, quindi è necessario, a mio parere sensibilizzare l'utenza su questo aspetto, illustrando gli effetti potenzialmente disastrosi di una ulteriore affermazione ed espansione di un monopolio di questa portata. Come si sensibilizza ? Sottolineando l'importanza del pluralismo, anche in rete. Scegliendo anche altri servizi, cercando di non fossilizzarsi su un solo operatore. I servizi concorrenti miglioreranno solo se qualcuno inizierà ad usarli, non pensi ?

    Gli effetti disastrosi, vorrei precisare, sono in agguato sempre e comunque, a prescindere dal fatto che Google sia un motore ottimo che offra servizi di qualità. Quando si parla del problema del conflitto di interessi, per fare un esempio, la gente dovrebbe capire che è indipendente da Berlusconi. Anche supponendo che Berlusconi sia un santo perseguitato dal monto intero, rimarrebbe comunque il potenziale distruttivo di una legislazione che permette ad un imprenditore che possiede più o meno tutto nell'informazione e nell'editoria televisiva, di governare un paese. Spero che l'esempio sia stato chiaro, non è un discorso politico, ma di opportunità politica, che è una cosa radicalmente diversa.

    Se compri un pc oggi, Windows te lo mettono di "ufficio" e non puoi scegliere, ma sul web, con i motori di ricerca lo puoi fare e quindi il Monopolio lo stabiliscono gli utenti in questo caso, in base alla loro soddisfazione.

    Ovviamente sì, ma attenzione però: gli utenti di un motore di ricerca sono due, non uno... L'utente che cerca una informazione può scegliere. Il webmaster no. Come vedi, la situazione è la medesima, dal mio punto di vista.

    Concordo con te, con la necessità di una maggiore comunicazione da parte del motore. C'è da dire però che Google ha delle linee guida visibili da tutti, ha un blog dove dialoga e da suggerimenti agli utenti, ha un canale su Youtube, ed ogni tanto si organizzano delle conferenze via web, dove il team di Google da suggerimenti e consigli.

    Quindi io sinceramente, non vedo questa grande chiusura da parte del motore verso gli utenti.

    Quindi le pagine delle guidelines testimonierebbero l'apertura del motore verso i webmaster ? Dai su... non ci credi nemmeno tu. 😉

    Io penso, sinceramente che se una persona decide di lanciare un progetto nuovo, non è una gran fatica leggersi le linee guida di Google o aggiornarsi per capire almeno le basi del posizionamento.

    Perchè se devo fare il commercialista devo studiare continuamente ed aggiornarmi sulle leggi in materia fiscale e sul web non dovrei farlo?

    Mi stai dicendo che le migliaia di discussioni aperte nei forum di tutto il mondo, gli approfondimenti chilometrici sul tema, i convegni SEO dove si parla di tutto questo, sono tutti conseguenti all' ignoranza e alla disinformazione sulle "linee guida" di Google ? Ma dai... sai meglio di me che ci sono fior di esperti sul web che non sanno che pesci pigliare, spesso e volentieri, di fronte a certi comportamenti del motore. E sai altrettanto bene che le "basi del posizionamento" possono essere del tutto insufficienti per evitare penalizzazioni anche consistenti.

    Io penso che il web debba essere considerato innanzitutto uno strumento di comunicazione di massa. E in quanto tale, deve essere accessibile a tutti, al costo minore. Questo significa che è necessario semplificare al massimo il rapporto con gli utenti, ormai sempre più spesso webmaster di sé stessi, e permettere loro di dedicarsi ai contenuti, e non a passare le notti in bianco per interpretare i comportamenti di un motore che a volte assomiglia di più ad un oracolo.

    Andrebbe sicuramente migliorato però il suo rapporto con i webmaster con comunicazioni prima di una eventuale penalizzazione o bann del sito. In modo da porre rimedio in tempi utili e su questo concordo pienamente.

    Ecco, allora partiamo da qui, dai punti in comune. 😉


  • User

    @pacoweb said:

    Io sposterei il problema più sulla mancanza di competitività dei concorrenti.
    Se Yahoo e Live, sono indietro di almeno 4 anni con il loro algoritmo e mettono ad esempio per alcune parole chiavi, siti al primo posto che sono davvero improponibili è colpa di Google? 🙂

    Interessante a livello generale il discorso di Xevious.

    Mi trovo molto molto molto d'accordo con le cose dette da PacoWeb.
    Se ci fossero uno o due reali competitor non si potrebbe più applicare la celebre massima: "se non c'è su google allora non esiste".

    La buona economia e ogni ufficio acquisti di un'azienda manageriale ci può insegnare che un'industria è sempre in una brutta posizione quando ha un monofornitore. Per tutti i SEO oggi Google rappresenta di fatto quel monofornitore: è l'unico che ci offre il servizio visibilità.
    E oggi se vuoi trasformare i soldi che spende un cliente che vuole un sito da una spesa in un investimento non puoi non dargli visibilità su Google.

    Sarei felice anche io di una maggiore interazione con BigG. Ma dubito che sia possibile perchè Google in fondo con le sue linee guida non vuole avere dei Google-SEO (che in qualche modo distorcono i rusultati delle sue serp) ma vuole avere dei semplici SEO: cioè gente ke rende al massimo fruibili dei buoni contenuti per chiunque li cerchi...e non per distorcere le sue stesse serp. Questo perchè per BigG stesso dare dei risultati coerenti con le aspettative di chi cerca "è la chiave del successo".
    Questo per altro credo determini un forte dibattito interno anche a Google sull'equilibrio giusto tra dare linee guida per migliorare l'indicizzazione dei siti e bloccare chi esagera...dare delle linee guida in fondo è fidalizzare i webmaster a costruire i siti in modo da essere più facile per Google interpretarli bene piuttosto che per altri motori e quindi in qualche modo significa cercare di mantenere il proprio monopolio. Dall'altro non accettare tecniche di eccessiva Googleizzazione è ovvio perchè altrimenti le serp comincerebbero a non dare più risultati coerenti con ciò che cerca l'utente e il motore verrebbe abbandonato in favore di altri.

    Spero di essermi spiegato...perchè è un discorso complicato per la mezzanotte passata di una domenica passata su backlink 🙂

    ciao a tutti


  • User Attivo

    Ciao Elaidon, piacere di incontrarti in questa discussione.

    Nel mio ragionamento ci sono due piani di discussione. Il primo riguarda l'aspetto puramente culturale degli utenti, che tendono a massificarsi (o "imbrancarsi", come piace dire sempre a me) intorno a pochi punti focali: se vuoi vendere vai su ebay, se vuoi cercare vai su google, se vuoi guardare un video vai su youtube, se vuoi bloggare vai su facebook o al massimo su twitter, ed ecco che il web "infinito" è diventato grande come un francobollo. Il risultato di questa pericolosissima deriva culturale è che i suddetti servizi possono fare ciò che vogliono, nel bene e nel male.

    Le obiezioni che avete portato a questa prima parte del mio discorso sono più o meno queste (correggetemi se sbaglio): 1) E' vero, ma se sono diventati monopolisti è per loro merito. 2) Il servizio è ottimo, che te frega (Ok, qui ho esagerato, ma penso che il succo alla fine del giro sia questo) ?

    Rispondo a queste due obiezioni molto brevemente: voi credete davvero che l'utente medio vada su Google (per esempio) o su Ebay o su Youtube perché lo ritiene migliore degli altri ? Io credo che invece gli utenti si ammassino in modo piuttosto passivo, andando dietro alle mode del momento o più semplicemente dietro agli altri. E questo lo dico a prescindere dalla qualità reale, è un discorso di principio. Ebay applica tariffe assurde (non parliamo del figliol prodigo Paypal).

    Il punto è: pensate sul serio che qualcuno possa svegliarsi una mattina e dire "ok, oggi si fa concorrenza ad Ebay" ? Sappiamo benissimo che ciò non è possibile. Chi prova a fare cose alternative c'è anche... ma quanti venditori sono disponibili a mollare Ebay ? Ben pochi, preferiscono farsi dissanguare ma avere una piattaforma di clienti potenziali enorme.

    Oppure, per parlare di motori di ricerca, la dimostrazione viene da una bellissima discussione in questo forum, riguardante la realizzazione di un nuovo motore. La conclusione è stata: "lascia stare.... c'è Google".

    C'è bisogno di aggiungere altro ?

    La seconda piattaforma di discussione che ho proposto è relativa invece al miglioramento di Google, ma è sempre legata alla prima, in realtà. Google non è tenuta a prendere in considerazione i suggerimenti altrui, semplicemente perché non ne ha bisogno. Ti piace ? Bene. Non ti piace ? Fa lo stesso, dove vuoi andare ?

    Pensate che ci possa essere una strada concreta per chiedere alcune implementazioni ai boss di Google ? Se sì, parliamone. Ma resto convinto che il discorso principale sia quello culturale: bisogna promuovere il pluralismo, cercare di dire alla gente che il web è infinito, e infinito deve restare. Solo la concorrenza può portare un miglioramento, in una società costruita come la nostra.


  • Community Manager

    Io lo uppo, vediamo se a distanza di quasi un mese altri vogliono aggiungere le proprie opinioni 🙂


  • User

    @Xevious said:

    Rispondo a queste due obiezioni molto brevemente: voi credete davvero che l'utente medio vada su Google (per esempio) o su Ebay o su Youtube perché lo ritiene migliore degli altri ?

    Ciao Xevious, ben trovato.

    Lungi da me di fare il difensore d'ufficio di Google, devo dire che il concetto di "migliore" è già molto vago.

    Windows è migliore di altri OS? A questa domanda potresti avere un'enormità di risposte negative. Eppure è il più diffuso.
    Il concetto di migliore è relativo dipende da quello che ci vuoi fare.
    Un sistemista probabilmente ti parlerà male di windows e meglio dei vari figli di unix.

    Pensa al caso dei Mac. Sempre tanto elogiati per l'ottimo sistema. Ma secondo te agli utenti che vanno sul pc per giocare, per scaricare due foto e masterizzare 3 cd, può interessare di più che con windows tra le miliardi di applicazioni che vengono sviluppate trova sempre quella che soddisfa anche solo a spanne il proprio bisogno o può interessargli di più usare un sistema stabile e sicuro dove però si fa a volte più fatica a soddisfare un qualsivoglia biosgno a meno di essere utenti molto evoluti?

    La risposta è implicita e penso che il concetto valga per i servizi che hai citato. Per vari meriti tali servizi sono nella loro attuale posizione in quanto arrivati nel momento giusto e nel modo giusto.
    Facebook si è massificato ben dopo Google eppure quest'ultimo non l'ha frenato, non poteva, forse non voleva, forse nn riusciva, forse tutte e tre le cose.
    Se un nuovo bisogno coinvolgerà milioni e milioni di utenti e qualcuno lo saprà soddisfare nel momento giusto e nel modo giusto, sicuramente sarà vincente a prescindere da tutto il resto.

    Internet è un mezzo democraticamente spietato dove da un giorno per l'altro trovi milioni di utenti che vogliono quello che hai fatto e se sbagli ti mollano il giorno dopo. E cinicamente mi viene il paragone con la teoria dell'evoluzione naturale della specie di Darwin.

    Tutto questo per dire che un servizio, a mio parere, su internet "è migliore" quando i più sentono soddisfatti i loro biosogni sufficientemente da continuare a premiarlo usandolo. Anche se magari per un intenditore qualche pecca ce l'ha.


  • User Attivo

    Semplicemente Google è stato nel tempo il migliore, quello che offriva i migliori risultati.
    Oggi possiede questa posizione monopolistica proprio perché nessuno ancora riesce a superarlo come qualità dei risultati.
    Le poche persone che conosco che hanno provato Yahoo o Bing non sono rimaste soddisfatte dalla qualità dei risultati che hanno trovato.
    Che poi Google possa abusare della sua posizione monopolistica può essere vero, ma benché monopolista continua ad offrire un ottimo servizio, al contrario di altri monopolisti che una volta raggiunta questa posizione bloccano tutto e rimangono fermi.
    Una posizione di monopolio fermo da parte di Google forse è nell'advertising: in effetti tutta la pubblicità passa da lui, e gli altri circuiti sono soffocati costringendo a ridurre i guadagni per i publishers.

    Le alternative a Google ci sono, ma provate ad usarle: la qualità dei servizi offerti non sarà mai uguale. 😉

    Ciao 😉


  • User

    Pienamente d'accordo con tutto quanto detto.

    Secondo me il problema più allarmante non è solo quello del monopolio, ma di fatto è che Google stia investendo per fare ricerca non sul motore di ricerca ( scusate il giro di parole ) si stanno concentrando su tante di quelle cose che saranno pur utili per loro, ma il search engine è a mio avviso rimasto, a parte variazioni di determinati parametri sempre quello di una volta, e il web continua invece a crescere.

    Cioè, sarà il parere, ma si sta "instupidendo". Troppe moli di dati, troppe informazioni da leggere e valutare, una rete neurale che sarà pure di qualità, ma di fatto è rimasta quella di un tempo.

    Loro non si concentrano, almeno a mio avviso sullo sviluppo di nuove intelligenze artificiali, ma sullo sviluppo di applicazioni di centinaia di tipi utili, ma non per offrire un servizio migliore a chi cerca sul motore di ricerca.

    Questo col passare del tempo e la continua crescita del web, porterà secondo me al loro collasso. ( non voglio essere apocalittico ) ma ci sarà bene un'evoluzione per le ricerche su internet, non ci sarà google per sempre no ?

    A mio avviso si arriverà ad un punto tale per cui non riuscirà più a funzionare correttamente.

    Solo nell'ultimo mese, io seguo ad esempio le sorti di alcuni siti erotici, sulle keyword di settore, si stanno alternando stranezze di ogni tipo.

    Se fino ad un mese fa, vi era una logica di posizionamento dei risultati, ora regna il caos, siti recenti, privi assolutamente di contenuti, con spyware e minacce in agguato occupano primissime posizioni senza alcuna motivazione, siti di qualità sono caduti in basso su tutti i fronti.


  • User

    AGGIUNGO:

    Google e questo, non credo lo farà mai, non è in grado poi di valutare la qualità dei contenuti, può valutare solo se 'è scritto tanto o meno, per come si sta configurando l'web, servirebbe un'intelligenza in grado di valutare una pagina sempre più come è in grado di valutarla un essere umanao:

    esempio:

    • dovrebbe tenere conto un minimo dell'aspetto grafico

    • dovrebbe valutare se l'italiano è corretto, cioè non solo le parole, ma la sintassi delle frasi

    Queste sono delle scemate, me ne rendo conto, ma per come diventa il web, sempre più grosso e con sempre maggiori contenuti, un motore di ricerca dovrà un giorno considerare queste cose e saperlo fare in modo intelligente.

    Il problema, ripeto, è che loro vivono ormai sugli allori del monopolio, hanno tutti gli utenti in mano o almeno una fetta immensa. Quindi cominciano a fregarsene. E quel che è peggio non investono in ricerca e sviluppo per il search engine, ma sono contentrati su centinaia di settori utilissimi senza dubbio....


  • User Attivo

    Mi pare che il vizio degli italiani sia sempre il solito, ovvero quello di non giudicare mai la pericolosità potenziale di uno status che oggettivamente è malato, bensì di limitarsi al classico "finché la barca va..." Vedi anche il discorso politico sul conflitto di interessi, che ormai i più ignorano perché ritengono che il premier "non ne approfitti più di tanto", senza capire che il problema non è necessariamente lui, ma che in mancanza di una regolamentazione in questo senso potremmo ritrovarci nei prossimi anni con un governo che parla quotidianamente a reti unificate, senza poterci fare assolutamente nulla.

    Ho fatto un esempio politico senza assolutamente volermi schierare o polemizzare, sto semplicemente cercando di spiegare la mia preoccupazione, che riguarda sempre e comunque tutti i tipi di monopolio.

    Come ripeto, Google offre un ottimo servizio, ma il suo status è assolutamente preoccupante.

    Vorrei provare a porre sul tavolo della discussione due domande:

    1. Se domani ci ritrovassimo un bel messaggio nel pannello di controllo webmaster di Google che ci chiede il pagamento di una tariffa annuale per una migliore indicizzazione dei propri contenuti (un po' come succede per tante web directory), cosa fareste ?

    2. Ipotizziamo per un attimo che voi abbiate speso decine di migliaia di euro per ottimizzare i vostri contenuti dal punto di vista SEO. Riterreste di avere diritto ad un avviso per tempo da parte di Google per eventuali cambiamenti nell'algoritmo del crawler, oppure chissenefrega, buttiamo a mare il denaro e ricominciamo dall'inizio ? Ovviamente stessa domanda in caso di un eventuale errore di interpretazione da parte del crawler, o chi più ne ha più ne metta.

    In sintesi, vogliamo continuare a sostenere che Google è un servizio gratuito e che quindi non possiamo pretendere nulla, negando il fatto che sia comunque una società che guadagna grazie ai nostri sforzi e negando il fatto che il suo status di monopolista li renda di fatto intoccabili, oppure vogliamo creare una sorta di coscienza collettiva che lentamente conduca i vertici di Google a venirci incontro tenendo in considerazione le nostre problematiche e stabilendo un filo diretto con il supporto tecnico ?

    Il punto della questione è solo questo, il fatto che Google sia o meno un buon motore è irrilevante.