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Sante Sede: Farmacisti, non vendete farmaci contro la vita.
Continua la lotta promossa dalla Santa Sede contro ogni sorta di farmaco o pratica media che possa causare l'annientamento di una vita umana o ridurne la durata. L'appello di oggi è diretto ai farmacisti:
[...]
«Non è possibile - avverte (il papa) - anestetizzare le coscienze, ad esempio sugli effetti di molecole che hanno come fine quello di evitare l'annidamento di un embrione o di abbreviare la vita di una persona». «Il farmacista - conclude - deve invitare ciascuno a un sussulto di umanità, affinchè ogni essere sia tutelato dal suo concepimento fino alla sua morte naturale e i farmaci svolgano veramente il ruolo terapeutico».
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[...] affinchè ogni essere sia tutelato dal suo concepimento fino alla sua morte naturale e i farmaci svolgano veramente il ruolo terapeutico.
Frasi del genere mi lasciano sempre perplesso (qualsiasi sia la voce che le lancia), per un semplice motivo di ordine logico.
Da un lato capisco bene il concetto di difesa della vita nel momento del concepimento. In soldoni, vuol dire niente anticoncezionali di qualsiasi tipo (pillola, pillola del giorno dopo, pillola abortiva, spirale, diaframma, preservativo, spermicidi di ogni tipo, aborto chirurgico) - anche se non ho mai capito perché sia censurato il metodo (naturalissimo) della temperatura basale o quello del "salto della quaglia".
Molto meno chiaro mi risulta invece il concetto di "morte naturale". Cosa intendono infatti esattamente le gerarchie ecclesiastiche (non solo quelle cristiane) con l'espressione "morte naturale"? E cosa si intende con "ruolo terapeutico" dei farmaci?
Facciamo qualche esempio pratico:
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Una persona ammalata di cancro (con un'aspettativa di vita senza trattamenti di qualche mese) può fare la chemio/radioterapia? In fondo, la sua strada è segnata e i farmaci che prenderà non faranno altro che combattere il naturale decorso della malattia, cioè combatteranno contro la morte incipiente.
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Un uomo con un arresto cardiaco in corso può essere trattato con adrenalina per riattivare il muscolo del cuore? La morte naturale è già in atto: perché provare a contrastarla?
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Una vittima di incidente stradale in coma profondo può essere alimentata (per giorni, settimane, mesi, anni) in spregio alla natura che vorrebbe quel corpo morto da tempo per blocco delle funzioni respiratorie?
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A un asmatico in piena crisi può essere fornito uno spray cortisonico o antistaminico che gli eviti il soffocamento? La natura gli sta dicendo "sei malato, ora morirai", ma noi ci opponiamo.
La lista potrebbe continuare a lungo e sono assolutamente certo che chiunque, mosso da umana pietà, desiderio di aiutare, generosità e amore, risponderebbe affermativamente alle domande che ho posto.
Direbbe anzi, con voce commossa, "curateli, per Dio! Fate tutto ciò che potete per salvarli".
Se abbiamo i mezzi per aiutare qualcuno a vivere di più, non importa come e quanto, allora sentiamo nostro dovere morale fare tutto ciò che è in nostro potere per salvarlo dalla "morte naturale" cui va incontro.
E poco importa che non ci sia nulla di naturale nei respiratori artificiali (non a caso definiti "artificiali"), nelle molecole antivirali che prolungano l'esistenza dei malati di AIDS, nelle operazioni chirurgiche prenatali che provano a curare l'olocene, nell'anestesia che consente di portare a termine complesse procedure mediche sui grandi ustionati.
In fondo, stiamo aiutando la gente a sfuggire alla morte: il più grande dono, anche cristianamente parlando, che siamo in grado di dare.
Sarebbe allora necessario che le gerarchie ecclesiastiche, prima di invocare la "morte naturale", si interrogassero a lungo e severamente su cosa è accaduto nella Storia della Medicina negli ultimi duemila anni.
Una "terapia" - a meno che non si parli delle terapie del dolore che alleviano la sofferenza di chi sta morendo - ha per definizione il preciso scopo di salvare dalla morte naturale una persona in pericolo (più o meno remoto) di vita.
Altrimenti torniamo alle tisane, alle chiavi in ferro messe sotto il cuscino, alle sanguisughe per cacciare gli spiriti, ai bendaggi con le ragnatele e alle amputazioni senza anestesia.
E alle preghiere.
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Ciao Leonov,
credo, mia opinione personale, che la chiesa veda questi metodi di "controllo di vita" (da un lato prevenzione della gravidanza mentre dall'altro "rallentamento" della morte) come un'andare contro alla volontà di Dio e quindi non tollerabile.
E alle preghiere.
Credo tu abbia centrato il punto.
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@Leonov said:
Frasi del genere mi lasciano sempre perplesso (qualsiasi sia la voce che le lancia), per un semplice motivo di ordine logico.
Molto meno chiaro mi risulta invece il concetto di "morte naturale". Cosa intendono infatti esattamente le gerarchie ecclesiastiche (non solo quelle cristiane) con l'espressione "morte naturale"? E cosa si intende con "ruolo terapeutico" dei farmaci?
Facciamo qualche esempio pratico:
Sarebbe allora necessario che le gerarchie ecclesiastiche, prima di invocare la "morte naturale", si interrogassero a lungo e severamente su cosa è accaduto nella Storia della Medicina negli ultimi duemila anni.
Altrimenti torniamo alle tisane, alle chiavi in ferro messe sotto il cuscino, alle sanguisughe per cacciare gli spiriti, ai bendaggi con le ragnatele e alle amputazioni senza anestesia.
E alle preghiere.
@max0005 said:
Ciao Leonov,
credo, mia opinione personale, che la chiesa veda questi metodi di "controllo di vita" (da un lato prevenzione della gravidanza mentre dall'altro "rallentamento" della morte) come un'andare contro alla volontà di Dio e quindi non tollerabile.
Credo tu abbia centrato il punto.
Penamente daccordo con Leonov sugli interrogativi e le spigazioni date.
Pienamente in disaccordo, caro max0005, sulle tue interpretazioni che saranno condivisibili dai credenti, ma in netto contrasto con la mia libertà di Laico e Ateo.
I confini devono, a mio avviso, essere netti trà chi crede e chi non crede e quindi la Chiesa parli e difenda i propri principi e le credenze con i suoi adepti, ma non interferisca sui principi e le credenze degli altri.
Esempio: se io vado in Farmacia a comperare un farmaco contro la vita, me lo devono vendere.
Un credente, per non venir meno ai suoi principi, semplicemente non deve neanche andare in Farmacia e tutto è finito, siamo tutti pari e ci siamo rispettati a vicenda, mi pare così semplice, o è troppo semplice.:x
Poi è vero che se uno stato che si considera Laico poi ha dei politici al potere che rinnegano la Costituzione e vanno a braccetto con il Papa è un problema per gli Italiani veramente Laici, ma anche a questo io cercherò, e spero anche altri, di porvi rimedio cercando di votare politici che mi diano più garanzie nel rispetto della Costituzione.
Infine, per me Leonov terminando il suo discorso in modo sarcastico con "E le preghiere" e tu replicavi che aveva centrato il punto, sappi che, a mio avviso, non è stato centrato nessun punto, anzi affermando quanto tu dici, non si fa altro che alimentare la tesi che qualcuno lassù, se preghi, ti potrà aiutare....... mentre l'aiuto vero deve venire da te stesso e solo sosì potrai rafforzare la tua autostima e la tua forza di volontà.
I miracoli, oltretutto, tu mi insegni che li fanno solo la Madonna e i Santi e mi chiedo, ma perchè.:?
Caro max005, per favore mi sai dire cosa ne pensi di questa legge sul Testamento Biologico non a caso ancora ferma al Senato?
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Ciao Zeitgeist, credo che le due problematiche vadano tenute separate.
Condivido il tuo diritto alla laicità come comprendo che la Chiesa difenda sopra ogni cosa la Volontà di Dio (così come la interpreta).
Il problema sta nella volontà di disporre per tutti, credenti e non, senza basarsi su criteri validi appunto per tutti; nell'ingerenza negli affari di stato che non è davvero comprensibile.
La soluzione sta, come dici tu, nello scegliere con i voti chi persegue questa strada.
Allo stesso tempo mi piacerebbe si discutesse di più sui confini descritti da Leonov; vorrei che gli esperti ci aiutassero anche a comprenderli meglio.
Una base scientifica certa, almeno il più possibile, può aiutare anche un Cattolico a scegliere se un'azione concreta (chemioterapia o massaggio cardiaco o spray cortisonico) rientra o meno nella Volontà di Dio.
Tra azioni che salvano o possono salvare la vita e accanimento terapeutico c'è una gran differenza ...
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Ciao Zeitgeist_gt,
Pienamente in disaccordo, caro max0005, sulle tue interpretazioni che saranno condivisibili dai credenti, ma in netto contrasto con la mia libertà di Laico e Ateo.
credo, mia opinione personale, che la chiesa veda questi metodi di "controllo di vita" (da un lato prevenzione della gravidanza mentre dall'altro "rallentamento" della morte) come un'andare contro alla volontà di Dio e quindi non tollerabile.
le mie parole non miravano ad attaccare o difendere la posizione della Chiesa che ha comunque il diritto di esprimere la propria opinione, volevo solo dare la mia interpretazione su quello che stava alla base della reazione della Chiesa. Non voglio assolutamente mettere indiscussione le tue (o quelle di chiunque altro) libertà ma non capisco come il mio commento possa contrastarle.
Infine, per me Leonov terminando il suo discorso in modo sarcastico con "E le preghiere" e tu replicavi che aveva centrato il punto, sappi che, a mio avviso, non è stato centrato nessun punto, anzi affermando quanto tu dici, non si fa altro che alimentare la tesi che qualcuno lassù, se preghi, ti potrà aiutare....... mentre l'aiuto vero deve venire da te stesso e solo sosì potrai rafforzare la tua autostima e la tua forza di volontà.
Ho finito il messaggio cercando di dare una punta di scherzosità per alleviare la tensione che accompagna sempre (giustamente) questo genere di discussioni. Volevo rafforzare il commento di Leonov:
Altrimenti torniamo alle tisane, alle chiavi in ferro messe sotto il cuscino, alle sanguisughe per cacciare gli spiriti, ai bendaggi con le ragnatele e alle amputazioni senza anestesia.
E alle preghiere.
che si "chiedeva" cosa sarebbe restato se ogni forma di cura "umana" fosse stata definitivamente cancellata, volevo comunque dare una nota di sarcasmo alle mie linee finale... mi scuso se non sono apparse chiare.
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@max0005 said:
Ciao Zeitgeist_gt,
Ho finito il messaggio cercando di dare una punta di scherzosità per alleviare la tensione che accompagna sempre (giustamente) questo genere di discussioni. Volevo rafforzare il commento di Leonov:Ok caro max0005 ora ho capito bene, ma sai, la tensione che tu dici è reale e giusta e io a volte sono forse troppo attento a difendere le mie libertà che vedo attaccate dai comportamenti e dal modo di agire della Chiesa.
Ma non mi hai risposto alla domanda di cosa pensi, anche in modo sintetico, di questa legge sul Testamento Biologico.:x
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Ciao Zeitgeist_gt,
Ma non mi hai risposto alla domanda di cosa pensi, anche in modo sintetico, di questa legge sul Testamento Biologico.
Credo che ognuno abbia il diritto di scegliere cosa fare (o in questo caso cosa far fare) del proprio corpo, purché nel momento in cui lo decido egli sia in condizione di intendere e di volere.
In ogni caso credo che la questione vada valutata fra il cerchio dei familiari, legali e al limite i medici che hanno seguito il paziente, la Chiesa oltre a dire la sua opinione non dovrebbe intervenire nei singoli casi.
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Continua la battaglia del Vaticano contro la vendita di farmaci simil-abortivi. La Santa Sede esorta i farmacista a non vendere farmaci contro il concepimento (attenzione: non aborto, concepimento!) e così facendo violare la legge di stato:
L'articolo 38 del R.D.del 30 settembre del 1938 regola i rapporti con i farmacisti, che non possono esprimere valutazioni nel merito su di una ricetta medica regolarmente compilata.
La Santa Sede non sta cercando di prendere accordi con il governo per modificare la legge ma bensì parlando direttamente ai farmacisti e mettendoli quindi in una situazione spiacevole.
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@max0005 said:
Ciao Zeitgeist_gt,
Credo che ognuno abbia il diritto di scegliere cosa fare (o in questo caso cosa far fare) del proprio corpo, purché nel momento in cui lo decido egli sia in condizione di intendere e di volere.
In ogni caso credo che la questione vada valutata fra il cerchio dei familiari, legali e al limite i medici che hanno seguito il paziente, la Chiesa oltre a dire la sua opinione non dovrebbe intervenire nei singoli casi.
@max0005 said:
Continua la battaglia del Vaticano contro la vendita di farmaci simil-abortivi. La Santa Sede esorta i farmacista a non vendere farmaci contro il concepimento (attenzione: non aborto, concepimento!) e così facendo violare la legge di stato:
La Santa Sede non sta cercando di prendere accordi con il governo per modificare la legge ma bensì parlando direttamente ai farmacisti e mettendoli quindi in una situazione spiacevole.
Caro max0005 grazie della risposta sul Testamento Biologico, non fa una piega e mi trova perfettamente daccordo.
Sono daccordo anche sulle valutazioni sulla Santa Sede, a vergogna e sgomento si aggiunge vergogna, sgomento e indignazione.:o
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Ciao Zeitgeist_gt,
credo che il problema non sia tanto il fatto che la Sante Sede esprime la sua opinione visto che è un suo diritto quanto il fatto che sta insistendo e sta incitando cittadini Italiani a violare la legge.
In questo caso non posso che disapprovare il loro comportamento. Inoltre continuo a pensare che i vari casi di aborto vadano valutati volta per volta dai diretti interessati (la donna, il marito, i familiari ed eventualmente i medici che seguono la donna). I vari enti dopo avere espresso la loro opinione generale (senza andare a commentare i singoli casi) devono accettare le decisioni delle persone.