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Microsoft banna Lesbiche e Gay
Strana la concezione di *policy *di Microsoft; è fondata sull?intenzione di impedire qualsiasi discorso che inciti all?odio e alla persecuzione delle persone sulla base degli orientamenti religiosi, politici o sessuali, e basandosi su di essa Microsoft ha bannato gli omosessuali autodichiarati, in quanto considerati offensivi agli orientamenti sessuali degli altri.
Esprimere le proprie abitudini sessuali per Microsoft non è dunque consentito in quanto potenzialmente offensivo per i normali; e chi lo fa è bannato.
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Buon giorno Andrez, la misura adottata da Microsoft mi stupisce ma a parte le convinzioni personali, quello che mi lascia senza parole è l'analisi nuda e cruda del fatto: E' stato necessario adottare una misura di emergenza (giusta o sbagliata che sia) perchè gli insulti c'erano ed erano tanti.
Perchè le persone si sentono in diritto o addirittura in dovere di insultare quindi di giudicare, di voler educare, cambiare, raddrizzare il prossimo?
Se un'idea, un pensiero, non trova un seguito e non schiaccia l'idea contraria, che forse non esiste o non ha in se stessa l'autorizzazione a esistere?Certo, questo non toglie che da parte di Microsoft, sarebbe stato più esemplare bannare chi ha insultato ...
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Alla fine, invece, Microsoft ha ritenuto fosse meglio bannare chi veniva insultato, e la cosa è curiosa!
Ma non è altro che un'accentuazione della costante richiesta di invisibilità nei confronti degli omosessuali, cioè: tu sei gay e a me va bene, ma il tuo orientamento sessuale è bene che tu lo tenga per te nella tua sfera privata e che non lo mostri nella sfera pubblica.
E' una chiara e lampante contraddizione della tolleranza, ma è uno dei principi base della società liberale (nonchè uno dei suoi difetti più criticati).Del resto questa concezione della discriminazione inversa non dovrebbe risultare nuova: qualche mese fa il Vaticano dichiarò che la proposta di depenalizzazione universale dell'omosessualità avanzata dal Parlamento Europeo avrebbe portato a una discriminazione di questo tipo nei confronti di quei paesi per i quali l'omosessualità è ancora un reato. In parole povere il Vaticano si è preoccupato delle discriminazioni che avrebbero subito coloro che discriminano (scusate il gioco di parole); e credo che la stessa cosa abbia pensato Microsoft: se per qualcuno l'omosessualità è una cosa deplorevole allora questa persona rischierebbe di subire una violazione nel momento in cui un gay o una lesbica dichiarassero apertamente il proprio orientamento sessuale.
Purtroppo c'è poco da dire, la condotta di Microsoft è allucinante e sembra rifiutare i presupposti della libertà e della tolleranza; inoltre sembra abbastanza chiaro che c'è un senso comune su ciò che è considerato normale e ciò che invece è diverso.
Il punto è sempre questo: la normalità e la diversità.
Il cambiamento della società di cui ho spesso parlato in altri thread concernenti il medesimo argomento sarà un obiettivo sempre più difficile da raggiungere se anche delle società importanti a livello mondiale come la Microsoft si permettono si discriminare in maniera così aperta l'omosessualità; e il cambiamento che porterebbe al pieno inserimento di gay e lesbiche nella società in quanto gay e lesbiche e non in quanto esseri asessuati, sarà ancor più irraggiungibile se le istituzioni lasciano passare questa discriminazione: a parer mio le istituzioni dovrebbero punire severamente la Microsoft al fine di evitare che un episodio di questo tipo (che è un chiaro esempio di omofobia) possa verificarsi nuovamente, altrimenti tutti potranno in qualche modo trovare una giustificazione per gli atteggiamenti antiomosessuali.
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Ho dato una letta agli articoli. E' assurdo. Il problema non mi sembra focalizzato comunque su quella ragazza ma sulla policy di Microsoft.
E' assurdo pensare che uno debba nascondere cosa è. Perchè? Altrimenti posso venire offesa. Caso mai bisogna agire contro chi offende.
Non biognerebbe essere in grado, anche online, di mettere tutti in condizione di essere liberi?
Domanda, non conosco XboX, quali sono le caratteristiche ammesse nel profilo?
Ho letto le poche righe citate da repubblica in cui si dice che non c'era bisogno di specificare le proprie preferenze sessuali, può anche essere specie se lo dice il regolamento, ma è sempre abbastanza semplice parlare quando ci si sente sempre e comunque tutelati perchè facenti parte della presunta "normalità".
Il percorso è lungo... molto...!