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sfridi
Salve, Vorrei chiedervi ai fini fiscali precisamente per gli studi di settore, come devo trattare gli sfridi che ogni anno rimangono in un'azienda che produce porte e finestre e cancelli? E' giusto decurtare per esempio di ?3.000,00 dall'acquisto di materiale per la produzione e poi inserirli in oneri straordinari? Per le pezze giustificative, il cliente mi deve produrre un'autocertificazione? Vi ringrazio in anticipo e aspetto con ansia una vostra cortese risposta!:bho:
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quindi il mio procedimento è sbagliato?
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Io non sò di preciso se viene pagato o no!Devo chiedere, la ditta non sono io!ma mi spieghi questa differenza per favore???Ciao e grazie in anticipo. :bho:
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Parto con un parere tecnico, e non fiscale.
In genere gli sfridi sono scarti di lavorazione che sono già stati messi in conto ai committenti.
Come per esempio accade con altri materiali edili: se devo posare in opera 10mq di pavimento, ne farò acquistare al committente 12mq; nel prezzo della posa in opera, inoltre terrò conto del fatto che dovrò sostenere una spesa per smaltire quei 2 mq di mattonelle tagliate e quindi inservibili.Azzardando una considerazione fiscale, quindi, mi pare sensata la considerazione di Criceto:
Semplicissimo, se il materiale avanzato non ha alcun valore commerciale basta ignorarlo nei conteggi di chiusura contabile e rlevare il costo dello smaltimento nel momento in cui si effettuerà.
In questo caso tutto il costo della merce acquistata avrà contribuito alla vendita del prodotto finito.