• Super User

    Vorrei far capire che non critico l'impostazione, anzi ben venga. Sono certo che ci sono commercialisti che approcciano seriamente anche l'assistenza online ai piccoli contribuenti. E sono certo che a certi contribuenti può far comodo avvalersi di un commercialista a distanza.

    Purtroppo però, pur on line, non vedo alcun risparmio di tempo significativo nella prestazione professionale (ben inteso a parità effettiva di qualità offerta) e dunque non trovo modo alcuno per concedere una risparmio al cliente in termini di tariffa.

    Addirittura, ben ragionando, il commercialista on line si trova gravato da piccoli maggiori oneri: ad esempio, non essendo generalmente praticata la conservazione sostitutiva dei documenti, egli si sobbarcherà anche la stampa di tutti i documenti pervenuti (carta, toner, stampante e signorina che passa il tempo a stampare) al fine di costituire presso di lui l'archivio previsto per legge per tutti i clienti on line.

    Mi piacerebbe approfondire, visto che non li vedo, dove siano i risparmi in termini di tempo.

    Non so.

    Paolo


  • User

    Pur non essendo commercialista azzardo un parere (ferme restando le premesse che mi paiono condivise) a partire da quello che vedo per altri tipi di professionisti a me più vicini:

    L'onorario di un professionista è tarato su molteplici fattori.
    Il costo orario medio che si stima ingloba, ovviamente, anche i costi di gestione che il professionista è tenuto a sopportare per svolgere la propria attività.

    • acquisto o affitto dei locali in cui si svolge l'attività
    • oneri indotti da tale gestione: utenze, servizi di pulizia e manutenzione, gestione ordinaria dei consmabili in genere
    • personale addetto all'accoglienza et similia

    A parità di tempo dedicato al committente, se opero in pantofole e con mia sorella in ciabatte (perdonate l'ardita estremizzazione che spero vi farà solo che sorridere) in un locale magari contiguo alla mia abitazione avrò un quantitativo X di spese in meno che evidentemente mi porrà più a buon mercato di altri.

    E nulla hanno a che fare le mie pantofole con il mio grado di aggiornamento, professionalità e attenzione.
    (Ho frequentato studi di commercialisti particolarmente sontuosi e, per quanto belli e gradevoli, non mi faceva piacere dovermi accollare il lecito sfarzo :P)

    Forse non è una questione di risparmiare tempo ma di poter quotare diversamente il tempo.
    E il fatto di avere meno spese lo permette evidentemente. No? 🙂


  • Super User

    Il risparmio economico è possibile in quelle strutture piccole o di nuova costituzione dove avere clienti online può evitare di dover assumere una segretaria o collocarsi con lo studio in centro per essere più visibili.
    Concordo con te Paolo che in strutture già consolidate o di medie dimensioni diventa difficile ridurre i costi in funzione di alcuni clienti a distanza.

    Il risparmio di tempo lo considero nel senso che per me rispondere a 5 mail a fine giornata, piuttosto che ricevere 5 telefonate mi permette di organizzare in maniera più efficiente la risposta senza dover interrompere continuamente quello che sto facendo per poi riprenderlo.

    Per quanto riguarda la qualità il mio pensiero è che per alcune tipologie di clienti (piccoli, minimi, forfettini, semplificati ecc..) la nostra attività consiste prettamente o principalmente nella fornitura di un servizio la qualità del quale non viene intaccata dalla distanza.

    Quello però che mi preme (ed è per questo che sono intevenuto in questa discussione) è che non si consideri a priori non professionale un servizio a distanza che invece può essere per giovani commercialisti un tipo di attività interessante e per il cliente un alternativa al servizio tradizionale.

    Può tra l'altro servire a darci un immagine più moderna di quella che abbiamo al momento.

    Certo per le firme in originale serve ancora la posta, ma secondo me la tecnologia non ci metterà molto ad ovviare al problema.


  • Super User

    Sulla modernità della nostra professione sinceramente non concordo. Da anni siamo infatti i primi ad interagire con la pubblica amministrazione per via telematica. Gestiamo innumerevoli pratiche in quel modo e siamo stati i primi a farlo.
    Se poi ti riferisci alla carta intestata con caratteri antichi... direi che lì forse si tratta solo di un vezzo della nostra categoria.

    Per quanto concerne la qualità prestata resto della mia idea... certamente la qualità potrà essere buona in alcuni casi... conoscendo la tua ampia preparazione, Fabrizio, sono sicuro che tu ne sei un valido esempio... ma sono altresì sicuro che di persona l'assistenza sarebbe più sartoriale coglierebbe più sfiumature (sempre ipotizziamo resa da te).

    Va beh, va beh... io ho fatto una scelta di campo anni or sono e non voglio convincere Voi colleghi. 😉

    Paolo


  • Super User

    Mi riferivo a modernizzazione nel senso di immagine più dinamica data all'esterno soprattutto nei confronti dei potenziali clienti, non certo nella sostanza dove concordo con te riguardo al dialogo con la pubblica amministrazione.
    E' bello poi che ci si confronti e che ognuno poi difenda e si tenga la sua opinione.


  • User

    Ragazzi , help
    mi sto accingendo a stringere un rapporto di fiducia con uno di questi commercialisti on line .

    Oggi pero' stavo verificando se fosse iscritto all' Ordine dei commercialisti e non riesco a trovarlo .

    In rete trovo solo informazioni sul suo sito che gestisce e la varie attivita' che svolge ma niente piu..
    Come posso fare ? cosa mi consigliate ?:crying:


  • Moderatore

    Per poter verificare se un professionista è iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti, si può inserire nome e cognome qui
    http://www.cndcec.it/PORTAL/home/ricercacommercialista/ricercacommercialista.jsp

    Se il nominativo non c'è in quella banca dati, significa che il professionista non è un Dottore Commercialista.

    Sta a te fidarti o meno di un consulente non commercialista.


  • Moderatore

    edit post doppio


  • Super User

    In alcuni casi potrebbe non risultare in quell'elenco, consiglio come controprova di controllare anche nel sito dell'ordine territoriale.

    Io per esempio ho cambiato ordine (da Venezia a Forlì) a gennaio 2009, e nell'elenco del sito del consiglio nazionale al momento non risulto, ma in quello dell'ordine territoriale si.
    Dipende da quando vengono fatti gli aggiornamenti che secondo me sono annuali.

    Nel motore di ricerca infatti compare l'avviso in rosso che la ricerca vale solo per le anagrafiche aggiornate dall'ordine territoriale.

    Fabrizio


  • Moderatore

    Sì, sono un po' lenti ad aggiornare, tuttavia quello è il database ufficiale.
    Al limite si può controllare direttamente nell'Ordine locale in cui il soggetto dovrebbe essere iscritto.

    Preciso due cose:

    • un professionista non commercialista non può utilizzare il titolo di "Dottore Commercialista" per cui lo capisci subito se è o non è iscritto all'Albo, già da come si presenta;
    • se invece utilizza lo stesso il titolo di "commercialista" senza però avere la regolare iscrizione, è passibile di denuncia.

  • User

    @fab75 said:

    In alcuni casi potrebbe non risultare in quell'elenco, consiglio come controprova di controllare anche nel sito dell'ordine territoriale.

    Io per esempio ho cambiato ordine (da Venezia a Forlì) a gennaio 2009, e nell'elenco del sito del consiglio nazionale al momento non risulto, ma in quello dell'ordine territoriale si.
    Dipende da quando vengono fatti gli aggiornamenti che secondo me sono annuali.

    Nel motore di ricerca infatti compare l'avviso in rosso che la ricerca vale solo per le anagrafiche aggiornate dall'ordine territoriale.

    Fabrizio

    Non riporta da nessuna parte che sia un dottore commercialista.
    Inoltre mi e' impossibile dalle poche informazioni che ho dal suo sito fare una ricerca territoriale o mirata , anche in firma d risposta alle mail non c'e nessun riferimento dal luogo ove ha sede o da dove operi.

    IN che rischi potrei incorrere?
    ero allettato dal fatto che comunque con una spesa mensile inferiore alle 100euro avrei avuto l'assistenza necessaria per svolgere tranquillamente la mia attivita'...:dull:


  • Super User

    L'assistenza fiscale e contabile è attività libera per cui puoi rivolgerti anche ad una persona non iscritta all'Albo dei Dottori Commercialisti. Se è una persona seria non rischi nulla.
    Il linea generale (non voglio parlare di casi particolari altrimenti scoppia un putiferio) sciegliendo un Dottore Commercialista hai maggior garanzia di preparazione per il percorso di studi obbligato, per l'obbligo di aggiornamento continuo, e per la vigilanza dell'Ordine di appartenenza. Buoni e cattivi poi si trovano sia tra gli iscritti sia tra i non iscritti.


  • Super User

    Fedecelica non rischia niente (in termini legali, intendo) se si rivolge a questa persona, però se costui si spaccia come commercialista e non lo è, la sua affidabilità mi sembra scarsina...


  • User

    Scusate tanto , stavo leggendo un po' di info sul web e mi sorge spontanea la domanda :
    ma io ... con il regime agevolato ho necessariamente bisogno di pagare 100euro al mese per un contabile-ragioniere che mi tenga tutta la contabilita'.
    Mi pare di aver capito che in questo tipo di regime non posso scaricare nemmeno l'iva sugli acquisti e sulle vendite...

    Qualcuno mi illumini , please.:dull:


  • Moderatore

    Non possiamo pubblicare "prezzi" come da regolamento, tuttavia per un regime dei minimi 100 euro al mese mi sembrano fuori mercato.


  • User

    @michelini said:


    [...]
    Purtroppo avevo gia' cominciato a muovermi prima di approdare qua sul forum.:crying:


  • Super User

    Parliamo quindi di 1.200 euro l'anno per un "minimo", e per di più da parte di uno che non è nemmeno commercialista ma si finge tale? No comment!
    Fedecelica, faresti bene a cercarti qualcun'altro.


  • User Attivo

    Davvero economico questo commercialista :bigsmile::bigsmile::bigsmile::bigsmile:
    1200? all'anno per fare in poche parole una dichiarazione dei redditi!!!!:o
    Mahhh


  • Bannato User

    L'onorario di 1.200 euro potrebbe essere tanto così come potrebbe essere poco per un minimo.
    Occorre considerare la mole di lavoro che ci sarebbe per i controlli da effettuarsi (avete pensato ad un barbiere che emette 1000 ricevute?) e dalla zona nella quale si opera.

    Ci sono zone in Italia opulente ed altre dove si fa la fame.

    Un "minimo" minimo dalle nostre parti riceve consulenza per 250 300 euro. Un notaio solo per autenticare una firma ne richiede 80......... SIC!!!!


  • User Newbie

    Interessante la conversazione.
    Dirò la mia.
    La consulenza di un commercialista (oppssss scusate di un dottore commercialista..) ha la funzione di illustrare ai propri clienti l'applicazione della legge, poichè non dimentichiamo che la professione del dottore commercialista è fatta al 100% di norme di legge. Chi dispone di quel bagaglio culturale può fare consulenza, chi non dispone di quel bagaglio culturale fa altro....
    Nella maggior parte dei casi coloro che offrono servizi contabili ad una bassissima tariffa, è solo perchè non fanno consulenza bensì esclusivamente data-entry.
    Mi capita spesso di assistere clienti con dei contenziosi cronici con il fisco, che in precedenza si sono rivolti ad altri "soggetti". Alla domanda: ma quanto hai pagato il "soggetto" per assisterti e ridurti in questo modo? La risposta è sempre la stessa; niente era tutto compreso!!!!!!!!!!!!!!!!!