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- non serve la partita iva per adsense
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Ho conosciuto diversi dipendenti pubblici con P. IVA, possono esercitare la libera professione soltanto in regime di rapporto part-time. In pratica lavori meno ore per lo Stato e prendi circa il 30-40% in meno di stipendio, non so di preciso.
Casomai informati con chi di dovere.
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Dopo essermi letto da cima a fondo questo thread,sto seriamente pensando di eliminare ad sense dal mio blog!
Certo che è una vergogna la situazione in Italia,mai una cosa chiara!
Anche io,come alcuni che hanno partecipato alla discussione,sono uno studente universitario,tra l'altro fuori sede, e a carico dei genitori.
Gestisco un blog su un argomento che mi appassiona e da meno di un mese ho aperto un account AdSense e ho pubblicato qualche inserzione.
Al momento il mio saldo è di 35 centesimi,ma davvero non riesco a capire come dovrei muovermi per regolarizzarmi.Non ho una dichiarazione dei redditi,non ho un lavoro nulla!
non è che posso aprire la partita iva per così poco.
Certo,magari col tempo le entrate aumenteranno,ma probabilmente comunque saranno cifre irrisorie.Ma volendo regolarizzarmi,mi sembra di capire che non c'è modo per chi è nella mia situazione!
O sbaglio?
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@lord_frankye said:
Quindi non si può neanche cominciare ad accumulare crediti e tenerli in sospeso -(in attesa di verificare se conviene aprire la partita iva) ?
Leggendo l' interpello all' Agenzia delle entrate (link nei messaggi precedenti) mi è sembrato di capire che anche loro non hanno le idee molto chiare.
Ma mi è anche sembrato di capire che fino a quando non inizi a risquotere *(comunicando i tuoi dati fiscali a Google) *non dovresti avere problemi: come puoi pagare le tasse su dei soldi che non hai ancora guadagnato?Per chi invece già risquote credo sia possibile aprire la partita iva come libero professionista *(web domainer) *anzichè come impresa: in questo caso non sarebbe prevista l' iscrizione alle Camere di Commercio e i contributi Inps sarebbero calcolati in percentuale al reddito (credo 26%).
Questo è quanto ho appreso recentemente leggendo altre discussioni, chiaramente è tutto da verificare...
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dunque signori, vediamo di riassumere, in maniera pratica ed essenziale, i punti CHIARI:
1)l'applicazione della norma, come suggerisce il commercialista del thread, non lascia spazi a dubbi: aprire un account adsense comporta, allo stato attuale, attività di impresa, e dunque richiede l'apertura di una posizione IVA, e questo indipendentemente dall'entità dei guadagni
2) AdE non ha le idee chiare in merito, tanto è vero che perfino in sede di interpello non hanno saputo dirimere la questione in maniera chiara e definitva. Siamo infatti di fronte ad un chiaro intento di "microbusiness" e, come sottolineato dal commercialista, sarebbe necessaria una tassazione ad hoc (aliquita fissa del 20%) per chi ha intenzione di aprire un blog e non riceverne gudagni superiori a 300-400 euro al mese.
3) Nella pratica: se effettivamente non guadagno più di 5000 euro annui con Adsense, e inserisco detta cifra in "redditi diversi", le possibilità di accertamento sono remote, e quasi nulle quelle di un eventuale sanzione.Dato questo scenario mi chiedo: allo stato attuale, cosa deve fare chi vuole (come me) iniziare un'attività di microimpresa con Adsense? Ci sono 3 possibilità:
- iniziare con partita iva
- inserire i proventi della nostra attività in "redditi diversi"
- fregarsene di entrambe le soluzioni precedenti, e andare avanti
- rinunciare
Ora, la prima soluzione è palesemente folle, per via dei costi di gestione assolutamente sproporzionati rispetto al nostro presunto "intento imprenditoriale".
La terza soluzione è da evitare, in quanto sarebbe chiaro l'intento di "evasione" (per quanto, aggiungo io, allo stato attuale si tratterebbe di una evasione più che legittima. Tu, AdE, non fai chiarezza? Bene, finché non fai chiarezza ASSOLUTA, come dire che se affitto casa devo pagare le tasse, allora io non pago nulla).
Escludendo la soluzione remissiva e patetica di rinunciare, io direi a questo punto, finché non sarà DAVVERO tutto chiaro e limpido, di optare per la soluzione 3): inserisco i guadagni in redditi diversi.
La domanda finale dunque è: statisticamente, quante sono le probabilità di essere effettivamente sanzionati, inserendo un guadagno Adsense inferiore a 4000-5000 euro annui in "redditi diversi"? 1 su 100? 1 su 1000? 1 su 10000?
A questo punto, credo che il succo della questione sia tutto qui.
Quando una situazione non è chiarissimoa, ma soltanto "quasi chiara", per poter andare avanti non si può che affidarsi alla statistica.
Perciò, chiunque voglia rispondere a questa domanda, con la competenze e l'esperienza per farlo, credo che riceverà i ringraziamenti di molti.
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Ci sono novità secondo questo aspetto?
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aprire un account adsense comporta, allo stato attuale, attività di impresa, e dunque richiede l'apertura di una posizione IVA,
Non credo che sia esattamente così. Qualsiasi obbligo fiscale scatta nel momento in cui si incassa denaro (tramite assegno o bonifico). Attivando un account AdSense si inizia ad accumulare credito, che però rimane nelle casse di google fino a quando non si imposta il metodo di pagamento desiderato. Un banner pubblicitario vicino ai miei contenuti mi sembra un po' pochino per contestarmi un' evasione fiscale. E oltretutto mi risulta che una parte dei guadagni viene devoluta in beneficenza.Riguardo al giusto inquadramento fiscale credo sia opportuna un' interpellanza al ministero competente, magari attraverso qualche canale affermato.
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Ciao a tutti, ho letto con molto interesse questa conversazione, anche perchè si avvicina molto ad un mia idea che coltivo da parecchio tempo, il mio dubbio è questo: se l'annuncio adsense fosse parte integrante di un software distribuito gratuitamente, dove al suo interno oltre alle funzioni sue di base (Es.: una gestione di una palestra) vi sia una sezione con dei widget, tipo "Meteo", "News", "Oroscopo"... ed il banner. Questo non potrebbe dal punto di vista fiscale ricadere nello "fruttamento economico di un'opera d'ingegno" e quindi tutelato dalle leggi sul diritto d'autore, con tutto quello che ne scaturisce fiscalmente?
P.s.: Comunque non ricordo bene se i siti web ricadano anch'essi nel calderone delle opere d'ingegno (naturalmente questo vale se ad usufruirne è il creatore dell'opera).
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Ciao Ultraman7,
per regolamento non si possono inserire i banner Adsense in Software e applicazioni.
Comunque anche se fosse possibile io eviterei, è sempre meglio controllare direttamente i siti che espongono i banner tramite la funzione consentiti per evitare click fraudolenti o altre violazioni del regolamento che in questo caso non dipenderebbero da te ma potrebbero causare il ban.
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@cassiopea said:
Ciao Ultraman7,
per regolamento non si possono inserire i banner Adsense in Software e applicazioni.
Comunque anche se fosse possibile io eviterei, è sempre meglio controllare direttamente i siti che espongono i banner tramite la funzione consentiti per evitare click fraudolenti o altre violazioni del regolamento che in questo caso non dipenderebbero da te ma potrebbero causare il ban.Grazie Cassiopea,
ha questo problema non avevo riflettuto, pensavo di risolvere il problema fiscale che non mi rendevo conto che avrei infranto i regolamenti di Google e compagnia bella... (i quali ho letto solo questa mattina ).
Alla prossima...
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Salve a tutti
Recentemente mi sono iscritto ad un forum/sito straniero dove gli utenti registrati possono contribuire postando articoli o progetti. Sembra che ogni utente abbia la possibilità di guadagnare con gli annunci nei propri contenuti, basta inserire il publisher ID nel mio pannello di controllo.
Vorrei chiedere se questa cosa è consentita dal regolamento AdSense e inoltre se per caso è considerata attività di impresa, visto che il sito in qustione ospiterebbe i miei contenuti, ma di fatto non è il mio sito.
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Ciao Andreapg ,
il problema della partita Iva per Adsense non dipende da dove inserisci i banner, ma eventualmente da quanto guadagni e da come sei inquadrato fiscalmente.
Comunque per questo e per questioni fiscali dovresti sentire il tuo commercialista che di sicuro saprà consigliarti la cosa migliore da fare.
Perché al momento attuale c'è parecchia confusione almeno secondo me.
Io non sono un commercialista e su questo non ti posso aiutare.Però ti posso dare un consiglio:inserire i propri banner in siti di cui non si ha il diretto controllo è molto pericoloso per 2 motivi.
Il primo motivo è che non puoi sapere quali argomenti possano essere inseriti in altri siti e alcuni utenti potrebbero postare articoli o immagini che violano il regolamento e possano causare il ban e trascinare anche il tuo account.Il secondo motivo più importante forse è che tu non hai accesso alle statistiche dell'intero sito e non puoi controllare eventuali anomalie o click fraudolenti fatti da altri sui banner di altri utenti.
In sostanza potresti avere tu un ctr normale e altri utenti un ctr alle stelle e in questo caso rischieresti che il sito e tutti gli account collegati anche se non responsabili vengano bannati come è già successo.
Pensaci bene prima di mettere il codice in siti che non controlli direttamente.
Se pensi che ti possa essere utile postare articoli nel forum straniero, inserisci la tua firma piuttosto così ricevi traffico verso i tuoi siti ed è sempre una bella cosa.
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@ said:
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