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La RAI censura bacio gay...omofobia?
La settimana scorsa la RAI ha mandato in onda in seconda serata il film Brokeback Mountain. Per la precisione è stata mandata in onda la versione censurata del film, quella cioè che prevedeva il taglio delle scene dei baci tra i due protagonisti e del loro rapporto sessuale. Tale versione è effettivamente esistente e non è un'invenzione della RAI: altri hanno pensato che il film fosse inadatto ai minori di 14 anni.
Ovviamente le critiche sono piovute copiose da tutto il mondo, dai movimenti gay e da tutti coloro che hanno pensato che questo fosse un sopruso bello e buono. Antonio Marano, il direttore di Rai2 ha giustificato il taglio delle scene dicendo che inizialmente era prevista la messa in onda in prima serata e che quindi la RAI disponeva della copia del film con le scene censurate, quando si è trattato di mandare in onda la pellicola non ci sono stati i dovuti controlli ed è successo quello che è successo.
(fonte: republica.it)Premettendo che non voglio entrare nel merito della giustificazione della RAI che può essere effettivamente accettabile e accettata, vorrei focalizzare la vostra attenzione su un altro discorso:
personalmente sono del parere che il considerare un film come Brokeback Mountain un film inadatto ai minori di 14 anni per una scena di sesso o un bacio sia inaccettabile. La verità è che il film è stato censurato perchè il bacio e la scena incriminata avvenivano tra persone dello stesso sesso, e allora questo mi fa pensare che sia vero che sia un atto omofobo.
Perchè un ragazzo di 14 anni non può vedere due uomini che si baciano ma può tranquillamente vedere scene di sesso anche piuttosto esplicite a qualunque ora, tette e culi che dilagano in tv, volgarità che si sprecano e nefandezze di ogni tipo? Perchè i nostri ragazzi possono vedere alle trasmissioni della tribuna politica parlamentari che danno della "checca" a loro colleghi? Perchè un tredicenne può ascoltare il parlamentare Calderoli che dice "la civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni [...] qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni"? (fonte: Citizen Gay di Vittorio Lingiardi)La discriminazione di questa cosa è aberrante e terribilmente preoccupante, perchè purtroppo l'omosessualità è ancora un tabù, ed è inutile che ci vengano a raccontare storie: purtroppo l'omosessualità fa paura, fa ribrezzo, è una cosa che va nascosta, una vergogna... una differenza. Le parole che ho utilizzato sono terribili, ma purtroppo rendono l'idea delle cose reali, rendono perfettamente l'idea della situazione che gli omosessuali sono costretti a vivere, una situazione di minoranza che non trova appoggio dalle istituzioni.
Il nostro paese non prevede alcun tipo di legislazione in materia di unioni omosessuali, forse per le continue ingerenze da parte della chiesa che dimostrandosi sempre più intollerante e chiusa non perde occasione epr intromettersi negli affari dello stato.
Tuttavia sono molti i paesi in cui tali legislazioni non esistono affatto e in cui gli omosessuali devono accettare un mancato riconoscimento della propria condizione per poter vivere tranquillamente.
Io trovo che sia assurdo che nel 2008, a quasi 40 anni di distanza dai fatti di Stonewall, a quasi 20 anni dal Registered Partnership Act danese (la legge che in Danimarca permette alle coppie omosessuali di registrare la propria unione), l'omosessualità sia ancora un tabù.
Quando arriverà il giorno in cui una coppia omosessuale potrà baciarsi senza essere derisa, picchiata e offesa? Quando un omosessuale potrà vivere liberamente la propria omosessualità senza doversi preoccupare delle implicazioni che il coming out può avere sulla sua vita privata e professionale? Quando la politica farà il primo passo contro le discriminazioni e il mancato riconoscimento??Tornando all'argomento del topic:
trovate che sia legittima la censura del film Brokeback Mountain e il considerarlo un film vietato ai minori di 14 anni?
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Ciao Gaetanuzza, ritengo sia stata fatta -come evidenzi tu- una discriminazione.
Non sono favorevole a nessuna scena di sesso ne di violenza per la televisione vista dai bambini e giovani ragazzi. Però oggi l'alternativa è: cartoni animati, solo cartoni animati (sky) o programmi rai o mediaset su cui c'è di tutto e si dice di tutto (in orario normale e protetto).In orario non protetto o in canali appositi può passare (per come la penso io) di tutto. L'omosessualità è una realtà. Nasconderla lo trovo sbagliato, inutile e dannoso.
ln orario protetto ed in mancanza di alternative (canali dedicati in cui oltre ai cartoni si possono trovare notizie e altro per i bambini e ragazzi...) io censurerei di tutto (quasi).Il problema è quindi -a mio parere- molto ampio. Occorerebbe prima dedicare delle risorse e dei canali alle categorie da proteggere, in cui ci sia anche tanta cultura ma adatta e adattata alle categorie stesse. In cui non ci siano sfruttamenti psicologici dei nostri figli, come oggi ci sono anche sulla rai: con puntate di cartoni da 4/6 minuti ogni giorno a metà pomeriggio, precedute e seguite da tartassamento di pubblicità mirata (provate a fare in tempo a spegnere il cartone prima che inizi la pubblicità ... è impossibile. Hanno studiato, secondo me, anche di non mandare in onda la sigla finale del cartone, in modo che tu non ti accorgi di nulla e almeno nel primo consiglio per le spese ci caschi di sicuro, perchè il passaggio dal cartone alla pubblicità è immediato, a metà frase della scena fondamentale ...).
Scusa l'OT, è per farti capire come la penso e cioè che credo ci sia bisogno di mettere bene in chiaro le cose, tutte sul tavolo, prima di muoversi in qualche direzione. La creazione di un'alternativa è un passo propedeutico al discorso successivo: cosa/come mettiamo in onda per i grandi.
Per riepilogare: Non trovo giusta la censura in orario non protetto (se crediamo alla giustificazione);
Non trovo giusti o meglio adeguati a tutti, i programmi in generale (in tutti i canali) negli orari protetti;
Trovo ci sia una carenza esagerata ed ingiustificata di canali e programmi interessanti per qualunque fascia d'età;
Trovo anche che l'omosessualità sia qualcosa che attiene ad una sfera intima e profonda dove nessuno, se non il diretto interessato, dovrebbe poter mettere bocca, tanto meno giudicare.
Da mamma sento però il bisogno di trovare io, da sola, i nostri tempi per prendere in considerazione questo aspetto della sessualità con mio figlio; al pari di tutto il resto.
Il film in questione non l'ho visto, se avevano tagliato le scene di sesso dovevano mandarlo in onda in orario normale (concretamente parlando, ad un figlio molto piccolo non farei vedere nessun film delle 21 e nemmeno negli altri orari. Se mio figlio è però e ormai in età di vedere i programmi delle 21 tra questi ci può e dev'essere anche un film che tratta di sentimenti tra persone dello stesso sesso...)L'intervento quindi del "potere" nella televisione, dovrebbe mediare tra tutte le esigenze, trattando ogni cosa alla pari, non facendo alcuna discriminazione che non gli spetta e mantenendo o meglio sviluppando un occhio particolare per i minori con degli interventi concreti.
Auspico una futura -facilmente accessibile- televisione/computer in cui crearsi da soli i propri palinsesti ed in cui in ad ogni programma sia possibile accedere a diversi livelli di approfondimento di ciascun argomento... anni fa se ne parlava mi pare ...
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Personalmente trovo Brokeback Mountain un film davvero molto molto bello che tratta la tematica dell'omosessualità in maniera molto dolce e delicata, senza puntare sul pruriginoso tanto per attirare o per fare scalpore o stupire.
Trovo assurdo censurarlo sopratutto perchè le scene incriminate non erano niente di così spinto. Non si vede sostanzialmente nulla neanche durante l'atto sessuale, si capisce, un adulto capisce ovviamente.
Mentre l'altro bacio censurato è una cattiveria e una discriminazione ancora più grande. Avviene in un momento di grande tenerezza tra i due personaggi in cui cercano di comprendere ciò che è successo tra di loro e in cui si ritrovano vicini e intimoriti.
Mi chiedo se tagliare questo tipo di bacio in una scena così soft e delicata non sia un buon mezzo per far pensare che l'omosessualità sia sporca, sia dettata da sentimenti sbagliati e depravati. Chiunque con un minimo di onestà intellettuale si avvicini al film non può non vedere quanto reppresenti una storia d'amore e quanto non conti che siano due uomini a viverla.Non serve la censura per i giovani o i bambini, servono solo adulti consapevoli che quello non è un film per bambini ma non certo per l'omosessualità in se ma perchè racconta una storia di discriminazione, di razzismo, di perbenismo. Mentre io non sarei affatto contraria a farlo vedere agli adolescenti. La tanto citata confusione si crea solo quando i giovani percepiscono alcune cose come tabù e sbagliate.
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Ciao Vampiretta, mi trovo in difficoltà su questa tua ultima frase. In che senso non "serve" la censura?
La RAI è la televisione di Stato. Lo Stato ha il dovere di tutela, al di la e oltre l'esistenza poi di adulti consapevoli, i quali, inoltre, ( seppur sempre presenti, coscienti e attenti ... cose non tutte sempre possibili) si trovano senza alternative (come spiegavo sopra. Almeno un canale, uno dei film delle 20, non dovrebbe essere più dedicato? O bisogna sempre e solo ricorrere alla paytv o film comprati?).Riconosco il problema di cui parlate e l'ingiustizia del film citato in particolare. Anche io ad un giovane non presentarei mai solo "frazioni" di realtà. Alla base di ogni scelta c'è comunque l'essere messi nella possibilità di compiere la scelta, altrimenti è monopolio (imposto) e dal monopolio nascono le discriminazioni di ogni tipo, a seconda degli interessi di chi lo detiene.
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Io sono contraria alla censura, è importante non dare film inadatti nella fascia protetta e in quel che sono gli orari in cui le famiglie sono insieme. Ma non vedo perchè ci deve essere qualcuno che a sua discrezione usa le forbici su un opera letterario o cinematografica storpiandone spesso il significato.
Poi concordo con quanto tu hai scritto sulla nostra televisione, ma la censura è da medievo e rogo delle streghe.
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Ho capito intendevi la censura in generale. Si, credo proprio tu abbia ragione. L'estensione errata e la trasposizione errata di concetti (quali la tutela) che dovrebbero fungere da basi per la libertà di essere e quindi di esprimersi, diventano in questo modo l'esatto contrario: violenze e controllo.
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Il problema è quello che dici tu visto che non c'è una tutela dei canali dedicati ai più giovani poi sembra necessario dover ricorrere alla censura.
Comunque secondo me se mandi in seconda serata un film, specifichi che è un film per adulti o comunque sia da vedere con un adulto poi è a buon cuore dei genitori stare attenti a ciò che i figli guardano. Passarci la censura è assurdo a quel punto meglio non darlo per niente in tv.
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Hai ragione Andrez, sorry... "cmq" non mi esce di testa è l'unica abbrevizione che uso!
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