- Home
- Categorie
- Digital Marketing
- Google Adsense
- Cambio euro/dollaro: Google ci prende in giro!
-
Cambio euro/dollaro: Google ci prende in giro!
Basta, è uno scandalo!
Qui Google deve fare chiarezza perché non si tratta di algoritmi segreti, di smart pricing, di click fraud, ecc...niente di segreto od occulto: qui si tratta di SOLDI e di CAMBI che sono sotto gli occhi di tutti!Sulle FAQ di Google si legge:
Come si stabilisce il tasso di cambio per i pagamenti?*Se hai selezionato un pagamento in valuta locale, i profitti AdSense in dollari USA verranno convertiti al momento del pagamento. Nel caso degli assegni, si tratta del giorno in cui l'assegno viene emesso; nel caso dei pagamenti tramite EFT, **la conversione avviene il giorno in cui viene emesso il bonifico dall'account Google**.*
Se il pagamento è stato emesso il 28 Ottobre, Google deve spiegare com'è possibile che il cambio applicato a questo pagamento sia stato ?/$ 1,2869 quando in tutto quel giorno il tasso di cambio sul FOREX (la piattaforma ufficiale per il trading delle valute) non ha MAI superato quota 1,28 restando compreso in un range tra 1,2370 e 1,2800.
Qui si tratta di una "trattenuta" sui guadagni compresa fra lo 0,5% e il 4%!!!
Basta, io sono stufo di pagare ogni volta sta tassa sul cambio! Google, fai chiarezza una volta per tutte!
-
Hai perfettamente ragione ed i nostri timori erano fondati... cambio a 1 dollaro = 0.777 euro con pagamento al 28/10
E come si può vedere: ht*p://it.finance.yahoo.com/q/bc?s=USDEUR=X&t=5d&l=off&z=m&q=l&c=^IXIC
-
Succede la stessa cosa quando porti un assegno in dollari nella tua banca italiana. Il cambio non è quello ufficiale, ma include la commissione (una % non nota) della banca. Probabilmente anche la banca che gestisce i soldini di Google lucra sul cambio e non fa queste operazioni gratis. (Ovviamente questa è solo un mia ipotesi)
-
Si probabile che la banca applichi una commissione...ma anche questa grava sulle nostre spalle. Non è tanto la commissione, ma quanto la trasparenza che Google ha nei confronti dei pubblisher. Se poi vogliamo metterci anche la qualità dell'assistenza, la tempestività con cui stanno rispondendo e il discorso rimborsi IVA nell'ultimo periodo...
-
No, no, fermi tutti....va bene che le banche si fanno pagare ma una commissione anche solo dello 0,5% con i VOLUMI bonificati ogni mese da Google è una cosa impensabile!
Provate a calcolare ad esempio lo 0,5% su 200 milioni di euro di somme bonificate ogni mese (e sto basso perché tutti i publisher pagati in euro guadagnano sicuramente di più)....fa 1milione di euro di commissioni!!!!
La commissione di cambio per certi volumi è nell'ordine dei millesimi, cioè può essere 0,0010 su un cambio di 1,2800 (e chiunque abbia un conto con Fineco lo può verificare).
Diverso il discorso del cambio di un assegno in dollari in una banca italiana: ovvio che se porti un assegno da 100 dollari potranno anche tenersi una % dell'1-3% (su importi piccoli ci sta) ma se ne porti uno da 100'000 mica si tengono 1'000 euro!
-
Un momento, non mischiamo 2 cose, il cambio applicato da google e quello applicato dalla banca.
Se vi fate mandare l'assegno in dollari e quando lo cambiate in banca il tasso non è vantaggioso bisogna lamentarsi con la banca. Punto.
Se invece il cambio applicato da Google al momento del bonifico non è corretto allora ci dobbiamo preoccupare seriamente. Anche io ho avuto il bonifico con cambio 1:0,777 e mi accorgo solo ora che il 28 ottobre sarebbe dovuto essere 1:0,8.
Sembra una stupidata, ma su un bonifico da 1000 dollari ci sono 30 ? che ballano....
-
Sì, infatti: io separavo le 2 cose: il cambio applicato dalla vostra banca è una cosa, quello applicato da Google al momento del bonifico è un'altra.
Io nel mio primo post mi riferivo solo al cambio applicato ai publisher che vengono pagati col bonifico: come ha notato anche scar81 c'è una differenza che può essere anche del 3% che a me pare davvero eccessiva!
E questo come sappiamo è solo una faccia della medaglia, quella diciamo "sotto gli occhi di tutti". Non oso immaginare come viene invece calcolato il cambio quando si tratta di convertire la cifra pagata dall'inserzionista AdWords (rigorosamente IN EURO!) in dollari per calcolare il guadagno per click del publisher AdSense.....meglio non pensarci va...:x
-
@Mr.alVerde said:
Succede la stessa cosa quando porti un assegno in dollari nella tua banca italiana. Il cambio non è quello ufficiale, ma include la commissione (una % non nota) della banca. Probabilmente anche la banca che gestisce i soldini di Google lucra sul cambio e non fa queste operazioni gratis. (Ovviamente questa è solo un mia ipotesi)
Credo che sia proprio così.
Se si va in banca a cambiare dei soldi in un'altra valuta il cambio non corrisponde a quello ufficiale.
Anche perché la banca non fa un lavoro (in questo caso il cambio) gratis.@scar81 said:
Un momento, non mischiamo 2 cose, il cambio applicato da google e quello applicato dalla banca.
Se vi fate mandare l'assegno in dollari e quando lo cambiate in banca il tasso non è vantaggioso bisogna lamentarsi con la banca. Punto.
Se invece il cambio applicato da Google al momento del bonifico non è corretto allora ci dobbiamo preoccupare seriamente. Anche io ho avuto il bonifico con cambio 1:0,777 e mi accorgo solo ora che il 28 ottobre sarebbe dovuto essere 1:0,8.
Sembra una stupidata, ma su un bonifico da 1000 dollari ci sono 30 ? che ballano....Non vorrei sbagliare, ma quando google paga in in una moneta diversa dalla sua (dollari US), ad esempio in euro, si serve di una banca e cambia i dollari in euro.
La banca vuole essere pagata per il suo lavoro di "cambio". E quel pagamento non è a carico di Google, ma del publisher.
Non so se questo è specificato in qualche punto del regolamento Adsense, ma credo che il procedimento sia questo.
-
Gli inserzionisti italiani pagano in Euro, noi incassiamo in Euro, non c'è cambio.
Gli inserzionisti pagano 1000 euro, togliamo la parte spettante a Google, li trasformiamo virtualmente in dollari solo per fare i conteggi su AdSense, e poi li riconfertiamo virtualmente in euro.
Ne consegue che il nostro gradagno è indipendente dal cambio.
In pratica la parte spettante a noi dipende dal 'Buoncuore' di Google, come da regolamento, e per noi va bene, anzi benissimo, e quindi se per noi va bene che sia Google a decidere se dare a noi il 20, 50 o l'80% degli utili, mi sembra ridicolo poi volere conto di piccolissime percentuali.
-
Innanzituttto non è vero che gli inserzionsiti italiani pagano solo in euro, quando apri un account hai la facoltà di sceglierela valuta, e io (come molti altri) scelto sempre il dollaro. Motivazione: adwords ha degli importi minimi di costo per un click (se non sbaglio 0,05 o 0,01), e c'è differenza tra 0,05? e e 0,05$.
Tralasciamo di considerare Adwords, dato che come dici tu chissà quali sono le briciole che ci da google, però se nelle note mi dici che usi il tasso di cambio attuale non me lo devi stravolgere, altrimenti vuol dire che ci vuoi guadagnare pure lì...
PS Il 3% non è una "piccolissima percentuale".
-
Io non mi rassegno a questo atteggiamento di Google sul cambio euro/dollaro!!
Nell'ultimo pagamento che è stato elaborato ed emesso in data 26 febbraio 2009 il tasso di cambio usato da Google è stato ?/$ 1,2921
Qui sopra il grafico del cambio euro/dollaro (trattato sul FOREX) negli ultimi 5 giorni e come potete vedere il giorno 26 febbraio non è mai stato sopra l'1,2800...ma c'è di più! Dal 24 febbraio al 28 febbraio non è mai salito sopra l'1,2900!!!! Ma com'è possibile che il cambio applicato sia così nettamente a favore di Google???!!!
Qui non ci sono scuse che reggano, né commissioni bancarie o altro, qui c'è semplicemente un errore (voluto? non voluto? strano che sia sempre a favore di Google) nello stabilire il cambio euro/dollaro....cioè, non è che stiamo parlando del cambio dollaro/lira turca ma di un cambio che è sotto gli occhi di tutti!!
Google, rispondici, dicci qualcosa!! Fai chiarezza sul cambio perchè non è possibile che ogni volta ci freghi** l'1% o il 2% di commissioni!**
-
Magari ci fregasse l'1% o il 2% :).
-
Ragazzi, qui ci si costerna, ci si indigna, ci si impegna e poi si getta la spugna con gran dignità, tanto per parafrasare de André.
Il comportamento di Google nei nostri confronti è più torbido del torbido, noi ci lamentiamo, denunciamo questi fatti e poi? Nulla, rimane tutto qui, finisce sempre che ci si lagna addosso.
In Italia esiste un'autorità chiamata AGCM, si dovrebbe fare una denuncia perché le cose così non possono proprio andare avanti.
Io non sono un giurista, ma sono convinto che ci siano tutti gli estremi per denunciare un abuso di posizione dominante.
Che ne dite, ci vogliamo dare una mossa in questo senso?
p.s. per chi dirà che google è un'azienda americana beh, io gli rispondo che in Italia abbiamo delle regole di mercato e o si sottostà a queste regole o si esce dal mercato.
-
Ad onor del vero, e spero di non ricordare male, il mese scorso è successo l'inverso...almeno che io ricordi, abbiamo avuto un cambio più favorevole.
E poi a livello finanziario Google non lucra solo su quello.
Basti pensare (rapportato al volume!!!) che Google incassa circa due mesi prima quello che corrisponde ai publisher.
Chi fa pubblcità con Google paga anticipata la campagna: ora se immaginate il "volume" e fate i conti di 60 gg circa ...un pò come accade pe ri grossi supermercati che pagano i fornitori a 120/180 gg ma in realtà dai clienti incassano il contanti subito.
Ad ogni buon modo (spero di non tirarmi dietro le ire di nessuno) io credo che nel cambio Google c'entri ben poco, casomai c'entra la Citybank (che ricordo è in una crisi profondissima) che opera il cambio.
In realtà Google ordina l'emissione dei bonifici in dollari e la Citybank opera la conversione...ovviamente tramite la sua filiale londinese che ...opera come tutti abbiamo capito guardando il consuntivo di questo mese.
In pratica se Google ordina un bonifico di 1.000 dollari a favore di X ...chi converte in euro l'importo è Citybank non Google.
L'unico dubbio resta se il bonifico è ordinato in dollari appunto da Google...se è ordinato direttamente in Euro allora si che c'è lo zampino del colosso.
-
Citibank (per esempio: http://www.asca.it/news-CAMBI__LO_YO_YO_NEI_CAMBI_(ANALISI)-810888-ORA-.html)sull'orlo del fallimento (così come un sacco di banche inglesi) ha bisogno dei speculare su uno dei maggiori clienti: google.
Che sia Google a far rimaner in piedi il gruppo bancario?
-
@predire said:
Ad onor del vero, e spero di non ricordare male, il mese scorso è successo l'inverso...almeno che io ricordi, abbiamo avuto un cambio più favorevole.
Può darsi che sia stato così (non ricordo il cambio applicato il mese scorso) però quello di cui mi lamento io è la scarsità di trasparenza! Se Google dice che "I pagamenti vengono convertiti nella valuta locale al tasso in vigore al momento dell'elaborazione del pagamento" (c'è anche scritto sul rendiconto delle entrate, nei dettagli di pagamento) mi deve spiegare perchè la banca il 26 febbraio ha applicato un tasso di cambio di 1,2921.
Ci andrebbe poco ad essere un po' più chiari: il tasso di cambio viene rilevato il giorno X alle ore XX:00 e c'è una commissione dello 0,x% ecc....
Ma cazzarola, se il cambio fosse stato 1,2750 (come doveva essere) io avrei guadagnato 70 euro in più....non mi sembra poco!
A sto punto mandami un assegno IN DOLLARI e io me lo vado a cambiare in banca quando ritengo opportuno (e lì son sicuro che mi prendono al max 10 euro di commissioni, non 70.....)
-
@archeoita said:
Se non sbaglio proprio Phate qualche settimana fa ci aveva parlato del bilancio di Google, e di una voce decisamente voluminosa relativa agli introiti collegata al cambio di valuta.
Esatto, era una voce sul rischio di cambio (mi sembra fosse intorno ai 120 milioni di dollari "risparmiati" da Google) che però andrebbe intesa (o almeno, così fa qualsiasi azienda esposta su più valute) non come "giochetti" sul tasso di cambio applicato per pagare i propri fornitori (=noi webmaster) ma come strumenti finanziari che proteggano dal rischio di apprezzamento dell'euro sul dollaro: cioè, se io devo pagare in euro una grande somma di denaro ma c'è il rischio che l'euro si apprezzi sul dollaro, acquisto strumenti finanziari (ad esempio cowered warrant) che mi proteggono in questo senso.