• User Newbie

    detrazione corsi formazione

    Ciao a tutti, sono un professionista e mi avvalgo del regime agevolato per le nuove attività produttive.
    Devo partecipare a dei corsi di formazione e il tutor dell'Agenzia delle Entrate mi ha confermato che possono essere detratti al 50%, oppure anche al 100% se strettamente connessi al mio lavoro.
    Nello specifico io svolgo l'attività di progettista di impianti ed i corsi sono di progettazione di impianti meccanici, per cui direi che il legame stretto sembra esserci, però il tutor non mi ha spiegato quali siano i requisiti generali per dimostrare la stretta connessione, nemmeno dopo ripetute richieste da parte mia (praticamente non mi ha più risposto anche se gli ho mandato 4 mail in 3 mesi).
    Vorrei chiedere se qualcuno sà darmi delle informazioni in merito, e magari un'opinione sul caso specifico.
    Ciao e grazie


  • User Attivo

    Secondo me non è così.
    La legge non mi pare citi casi di corsi di formazione "strettamente" connessi o meno. Se ci pensi è anche difficile capire come un corso di aggiornamento professionale possa non essere strettamente inerente: lo è per forza, a meno che non ti aggiorni su un'altra professione, ma non mi pare nè probabile, nè nello spirito generico della legge. Detto questo, ovvero che l'aggiornamento è per definizione strettamente inerente, se guardo la legge questa mi dice che la detrazione è al 50% (DPR n. 917/1986, a meno di ultime modifiche di cui non sono a conoscenza).
    Ovviamente pronto a ricredermi (non solo, soprattutto speranzoso di sbagliarmi!)

    Ciao
    Corvojoe11


  • User Newbie

    Grazie della risposta, in realtà la cosa devo averla letta da qualche parte, e siccome mi suonava strana l'avevo prima chiesta al tutor che mi aveva confermato l'esistenza, senza però più rispondere alle mie ulteriori richieste di maggiori chiarimenti.
    Quindi probabilmente è un caso di incompetenza del tutor... impressione che già avevo su altre cose


  • User

    Volevo solo dire a Dab che ho avuto esperienze allucinanti con i tutor e che capisco i suoi problemi.

    Ciao
    Alice72


  • User Newbie

    corvojoe11, faccio un esempio , forse particolare, ma che nella realtà scatena pareri opposti.
    Svolgo l'attività di programmatore informatico da libero professionista e i corsi di aggiornamento sono ( meglio: sarebbero, ...per chi avesse tempo di farli tutti) un continuo.
    Quelli di profilo più 'serio' sono spesso tenuti in lingua inglese e a volte anche all'estero.
    Arrivando al sodo: se io volessi frequentare un corso di lingue 'full-immersion' per poter padroneggiare meglio la lingua inglese e frequentare più proficuamente questi incontri di aggiornamento, come faccio a dimostrare che queste spese sono 'direttamente' connesse alla mia attività di programmatore?
    Chi è di vedute larghe non si scompone, ma chi è più dubbioso spinge verso una linea più prudente, ovvero non considera tali spese come detraibili.
    Ovviamente mi farebbe piacere leggere il parere di tutti quelli che ne sanno più di me.
    Grazie 1000


  • User Attivo

    Riguardo questo Io penso che anche se lo fai solo per capire meglio i corsi di informatica l'inglese non ti serve solo a quello, ma fa parte di cultura generale. Come comprare una automobile, anche se la usi solo per lavoro, ma non serve solo a quello, infatti è un bene promiscuo (almeno nella magior parte dei casi), se invece compri un fonometro (misura il suono) per un ingegnere serve solo al lavoro. Quindi considererei il corso informatico al 100% e il corso d'inglese al 50% o meno.


  • User Attivo

    Direi che il corso di informatica è al 50% (che è il massimo consentito per i corsi di aggiornamento). Sul corso di Inglese non saprei: magari c'è già dottrina in merito; in una ipotesi prudenziale mi verrebbe da dire il 25% (ovvero la metà della quota massima consentita, visto che può essere considerato "promiscuo")

    CJ


  • User

    Sono *libero professionista informatico *e sto affrontando un corso avanzato d'inglese, lingua che sono costretto ad usare quotidianamente, soprattutto per leggere manuali, pagine web ed altri testi. Aggiungo che fiscalmente sono inquadrato nel regime dei minimi.

    Mi inserisco anch'io in questa discussione con due domande:

    1. intanto per sapere quale tipo di **documento giustificativo **bisogna richiedere all'organizzazione del corso (ricevuta generica o fiscale o addirittura una fattura vera e propria o cos'altro?)

    2. e poi per sentire altri pareri riguardo la percentuale di detrazione: prima di leggere gli interventi precedenti, pensavo a quella massima, ma ora ho qualche dubbio; eppure io il corso lo seguo unicamente per finalità professionali, anche se ammetto che ciò che imparerò mi potrà servire altrove, insomma non è esattamente come cercare di detrarre un soggiorno a Londra per approfondire la lingua inglese, qui parliamo di un corso specifico; è stato fatto l'esempio del fonometro per un ingegnere, ma allora io penso al mio PC (unico mio strumento di lavoro) che avevo detratto al 100%, eppure talvolta mi capita di usarlo per fini diversi dal lavoro, avevo forse sbagliato?

    Voi cosa dite?

    Saluti, Marco M.


  • User Attivo
    1. Direi fattura.
    2. Non saprei sulla percentuale di detrazione del corso di inglese. Ricordo solo che il massimo sarebbe comunque un 50%. Sul pc invece è 100% se lo usi solo per la tua attività, ma se lo usi anche per altro, bè si torna al vecchio discorso dell'uso promiscuo, quindi la prudenza consiglierebbe una percentuale più bassa (la maggior parte ti direbbero 50%)