• User Attivo

    @gherardo84 said:

    ciao a tutti, è da qualche tempo che seguo la discussione, ora vi scrivo quello che mi ha detto l'agenzia delle entrate...

    Grazie dell'info gerardo84: ma tu, o qualcuno, l'hai chiesto e ci sei riuscito?
    Non è che per caso ti hanno detto se si può richiedere anche per poche unità o c'è un minimo? E sarebbe interessante sapere se non li hai utilizzati tutti il 31 dicembre se perdi i soldi oppure te li ridanno, magari sottoforma di compensazione.
    :ciauz:


  • User

    Ciao
    tieni presente che la richiesta l'ho fatta solamente on line, in settimana vado (se riesco a prendere appuntamento) all'agenzia delle entrate a informarmi come si deve e poi vi riferisco..
    ciaociao


  • User

    Ciao a tutti, sono stato finalmente all'agenzia delle entrate e mi hanno confermato quanto detto!!!
    Quindi è fattibile l'emissione di bolli virtuali senza alcuna problematica, se vi dicono che bisogna avere certi "numeri" non è assolutamente vero, in precedenza si ma ora non più...
    si deve compilare due moduli e presentarsi all'ADE con carta d'identità e un bollettino per andare a pagare F23 e siete a posto.

    P.S. questa è la teoria, quando effettuo la pratica vi aggiorno


  • User Attivo

    Grazie mille gherardo84! Pendiamo tutti dai tuoi post sulla pratica. Ma con F23 oppure con F24? Perché io gli F24 li pago online gli F23 non so.
    🙂


  • User Newbie

    Ciao,
    ho letto tutto il discorso e ho capito abbastanza bene. ora vorrei solo l'ultima conferma.

    Da Luglio l'azienda dove lavoro invierà solo le fatture via e-mail.
    Quindi nel mentre che faccio domanda all'AdE per avere il bollo virtuale (quanto ci vuole?!)
    dobbiamo ancora applicare quello di carta. Io ho capito che si fa così:
    su quella che stampiamo e teniamo qua applichiamo la marca da bollo, mentre su quella che iniviamo via mail scriviamo solo "bollo ? 1,81 su originale in possesso del mittente" giusto?

    la marca da bollo virtuale che vantaggio ha alla fine? che non vado a comprarla dal tabacchino e non appiccico + etichette... o altro???

    Grazie 1000!

    altra cosa: ma dal sito dell'agenzia delle entrate non si può fare richiesta?! bisogna andare di persona davvero????


  • Consiglio Direttivo

    @rudolf said:

    su quella che stampiamo e teniamo qua applichiamo la marca da bollo, mentre su quella che iniviamo via mail scriviamo solo "bollo ? 1,81 su originale in possesso del mittente" giusto?

    Esattamente il contrario. 😄
    L'originale va al cliente e la copia resta a chi emette.

    Il vantaggio, non trascurabile, è che è l'unico modo di inviare via mail una fattura assolvendo all'obbligo di "apporre" la marca da bollo.
    Non conosco i tempi ma immagino siano immediati.


  • User Newbie

    ma a me il commercialista mi ha detto proprio di fare così nel mentre!così non dobbiamo stampare quella dell cliente, a lui inviamo solo l'e-mail con la scritta e mettiamo il bollo solo sulla nostra.
    lui dice che è una procedura che deriva dalla prassi!!!

    va beh io nel mentre mi darò una mossa a richiedere all' AdE questo bollo, quindi dal sito non si può fare richiesta?!

    grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeee


  • Consiglio Direttivo

    Che dirti... :bho:

    La prassi non è la norma.


  • User Attivo

    Io le mando via email le fatture ma non ho mai messo nulla....


  • User Attivo

    @passariello.alfonso said:

    Io le mando via email le fatture ma non ho mai messo nulla....

    Se sei un minimo e se supera i 77.47 euro, come detto in tutti i post, rischi perché dovevi invarla al cliente.
    Preoccupa che gherardo84 non abbia risposto sulla "pratica" della richiesta. Non vorrei qualche nuovo inghippo.
    rudolf, nel caso vai tu all'AdE facci sapere se tutto ok e i tempi, grazie da tutti. :ciauz:


  • Consiglio Direttivo

    Udite, udite, dopo tantissimo tempo dai miei vari "mi riprometto di andare e chiedere" ho finalmente posto la fatidica domanda al responsabile AdE che si occupa proprio di questi rilasci.

    La procedura è quella di fare una domanda di autorizzazione in carta semplice e bla bla.

    Ma...

    Prima di addentrarsi nei vari bla bla, è il caso che vi anticipi che questa procedura - almeno qui a Siena - è all'origine castrata dalla domanda: "Ma di che importi si sta parlando?" e questo perché la legge parlava un tempo di un minimo di 5 milioni di lire. 😮

    In pratica se non si ha un volume di marche da bollo elevato non viene accettata la richiesta, anche perché nelle varie fasi c'è compresa pure la visita di un ufficiale giudiziario ed è impensabile sollevare un simile polverone per fare 10 fatture all'anno.

    Poi sono assolutamente d'accordo che potrebbero rendere le cose più facili ma intanto... :bho:

    E se vi chiedete a chi possa servire un simile servizio, basta che pensiate alle tantissime imposte di bollo sui vostri conti correnti. In pratica la conclusione è semplice: prima mi diventate delle banche e poi potete mandare le vostre fatture da minimi via mail. Facile, no?

    😄


  • Moderatore

    Questa è una delle tante cose assurde che esistono nel sistema tributario italiano....


  • User

    Ciao. Ieri mi è arrivata una mail dall'AdE relativa alla fattura ed al bollo virtuale. Tra le altre cose è scritta questa frase:
    *" la fattura così prodotta dovrà contenere sulla copia originale la marca da bollo da 1.81 € e **dovrà essere archiviata da chi emette il documento contabile **mentre sulla copia del cliente andrà indicato il numero della marca da bollo."
    *E' esattamente il contrario di quello che ho sempre fatto io e che ho letto anche qui come procedura corretta. io ho sempre consegnato l'originale al cliente e ne ho mantenuto copia. Ora l'AdE mi scrive e mi dice di fare il contrario. Che faccio???


  • User

    @Emanuela73 said:

    Ciao. Ieri mi è arrivata una mail dall'AdE relativa alla fattura ed al bollo virtuale. Tra le altre cose è scritta questa frase:
    *" la fattura così prodotta dovrà contenere sulla copia originale la marca da bollo da 1.81 ? e **dovrà essere archiviata da chi emette il documento contabile **mentre sulla copia del cliente andrà indicato il numero della marca da bollo."
    *E' esattamente il contrario di quello che ho sempre fatto io e che ho letto anche qui come procedura corretta. io ho sempre consegnato l'originale al cliente e ne ho mantenuto copia. Ora l'AdE mi scrive e mi dice di fare il contrario. Che faccio???

    Ciao Emanuela.

    Francamente, penso che nel mail dell'AdE ci sia un grossolano errore di scrittura. Devono aver scambiato l'emittente con il ricevente/cliente.

    Per quanto riguarda poi la storia del numero di marca da bollo da indicare nella copia, avrei in proposito una domanda da porti/vi:
    se per copia s'intende proprio la fotocopia dell'originale - su cui è stato applicato il bollo - è comunque necessario aggiungere il numero della marca da bollo?
    Chiedo questo perché in fotocopia il numero della marca da bollo si legge benissimo.


  • User

    Ho appena chiesto anche al mio commercialista, che sembrava molto sorpreso anche lui. Però l'ha letta e ha detto che si, questo vale solo per i minimi.
    Per quanto riguarda la copia mi ha detto che no, non va bene la fotocopia, ma bisogna emettere una copia della fattura dove NON sarà applicata la marca da bollo ma sarà indicato il numero della marca.
    Non è un errore di scrittura, perchè è scritta la stessa cosa più volte. Riporto di seguito un altro estratto, dove è spiegata anche questa parte della copia:

    "Sulla fattura originale, il contribuente appartenente al regime dei minimi con imposta sostitutiva al 5%, deve apporre la marca da bollo originale, quindi il contrassegno adesivo dovrà essere fisicamente attaccato sulla fattura che verrà successivamente archiviata dal professionista stesso che l’ha emessa mentre una copia conforme verrà spedita o consegnata a mano direttamente al cliente, sulla quale sarà indicata una specifica dicitura e il numero id della marca da bollo con la data di emissione.
    La dicitura esatta da indicare sia nella fattura nazionale tra operatori all’interno del territorio italiano che internazionale, quindi emessa verso Paesi Esteri, sarò e da apporre sulla copia conforme cliente è la seguente:
    • Imposta di bollo assolta sull’originale. ID xxxxxxxx: ovvero, scrivere il numero identificativo della marca da bollo da 1,81€ che è stata messa sulla fattura originale che va conservata dal soggetto che emette la fattura mentre la copia va al cliente".


  • User

    @Emanuela73 said:

    Ho appena chiesto anche al mio commercialista, che sembrava molto sorpreso anche lui. Però l'ha letta e ha detto che si, questo vale solo per i minimi.
    Per quanto riguarda la copia mi ha detto che no, non va bene la fotocopia, ma bisogna emettere una copia della fattura dove NON sarà applicata la marca da bollo ma sarà indicato il numero della marca.
    Non è un errore di scrittura, perchè è scritta la stessa cosa più volte. Riporto di seguito un altro estratto, dove è spiegata anche questa parte della copia:

    "Sulla fattura originale, il contribuente appartenente al regime dei minimi con imposta sostitutiva al 5%, deve apporre la marca da bollo originale, quindi il contrassegno adesivo dovrà essere fisicamente attaccato sulla fattura che verrà successivamente archiviata dal professionista stesso che l?ha emessa mentre una copia conforme verrà spedita o consegnata a mano direttamente al cliente, sulla quale sarà indicata una specifica dicitura e il numero id della marca da bollo con la data di emissione.
    La dicitura esatta da indicare sia nella fattura nazionale tra operatori all?interno del territorio italiano che internazionale, quindi emessa verso Paesi Esteri, sarò e da apporre sulla copia conforme cliente è la seguente:
    ? Imposta di bollo assolta sull?originale. ID xxxxxxxx: ovvero, scrivere il numero identificativo della marca da bollo da 1,81? che è stata messa sulla fattura originale che va conservata dal soggetto che emette la fattura mentre la copia va al cliente".

    Mi pare francamente assurdo, perché significherebbe che le decine di professionisti che conosco, nei settori più disparati e in regime dei minimi, siano seguiti da commercialisti incapaci (mi riferisco al fatto che l'emittente debba conservare l'originale col bollo e consegnare la copia con la dicitura).
    Se non vedo una circolare dell'AdE che stabilisce ciò, o un qualsiasi altro doc. ufficiale, non ci credo.
    Potresti inoltrarmi, per conoscenza, il mail che ti hanno inviato?

    Per quanto riguarda poi il discorso che la fotocopia col bollo applicato sia una procedura non corretta, ne prendo atto. Ormai il "danno" è fatto e non c'è modo di riparare.


  • User Attivo

    Salve, l'originale di una fattura è sempre quella che si consegna al cliente. La copia è quella che rimane a lei. Tutto questo ha sempre meno senso nella realtà odierna dove tutto viaggia tramite internet, ma la norma rimane. Quella che lei cita è sostanzialmente la risposta data dall'esperto del sole 24 ore ad un quesito, soluzione che però non mi trova d'accordo. Volevano trovare una soluzione legale per consentire l'invio telematico delle fatture tramite email per i contribuenti minimi e sono arrivati a una soluzione fantasiosa. Non so se qualche funzionario dell'agenzia delle entrate, o lo stesso istituto tramite una circolare, abbia fatto suo questo ragionamento, che però secondo me non è corretta. Per farle comprendere l'illogicità dell'argomentazione basta considerare, olte a quanto indicato in premessa circa originale e copia, che una fattura si considera "emessa" solo quando è consegnata al cliente e questo contraddice il presupposto alla base del ragionamento esposto. Le consiglio di non seguire però tale prassi, anche perchè non credo che la risposta sia stata data in seguito ad un interpello. Saluti


  • User

    Io capisco quello che dite. Anche il mio commercialista mi ha detto le stesse cose, fino a che non ha letto la lettera.
    Non è una risposta del sole 24ore, ma è una mail che mi è arrivata sulla posta certificata.
    Mi trovo in difficoltà perchè, in caso di controllo, se seguo questa procedura ho come pezza d'appoggio la lettera che loro mi hanno inviato, se seguo quella che ho sempre seguito e che a quanto pare seguono tutti, non saprei come gistificarmi, se non con la logica del buon senso (che si sa, in questi casi non serve a molto)
    Non so come inoltrare un documento in pdf quindi posso solo fare il copia/incolla di tutto il contenuto:
    "Gentile Contribuente,
    La Marca da Bollo dal valore di 1,81 euro da applicare alle fatture sia cartacee che elettroniche è
    obbligatoria per importi superiori a € 77,47 così come stabilito dal DM 24.5.2005.
    Tale imposta, va assolta sia per fatture nazionali che verso Stati Esteri mediante l’apposizione sul
    documento del contrassegno autoadesivo rilasciato, con modalità telematiche, da parte degli
    intermediari convenzionati con l’Agenzia delle Entrate e acquistabili presso i tabaccai mentre per
    quelle elettroniche la marca di bollo va assolta “in modo virtuale” mediante versamento con il
    modello F23.
    L’imposta di bollo da € 1,81 è obbligatoria su fatture ed i documenti di importo complessivo
    superiore a € 77,47, concernenti:
    • operazioni escluse dal campo di applicazione dell’Iva ai sensi dell’articolo 15 del Dpr
    633/1972
    • operazioni esenti ai sensi dell’articolo 10 del Dpr 633/1972
    • operazioni fuori campo Iva per carenza del presupposto soggettivo, oggettivo o territoriale
    • operazioni non imponibili relative a operazioni assimilate alle esportazioni, ai servizi
    internazionali, ai servizi connessi agli scambi internazionali, le cessioni agli esportatori
    abituali o esportazioni indirette
    • Fatture dei regimi dei minimi che non comportano l’addebito dell’IVA
    Per i casi sopraelencati l’imposta viene assolta mediante applicazione di contrassegno sul
    documento emesso oppure in maniera virtuale, qualora sussista autorizzazione rilasciata dalla
    direzione regionale delle Entrate.
    L’imposta di bollo sulle fatture ha un costo e un valore di 1,81€ ed è obbligatoria per le fatture con
    importo superiore ai 77,47 euro. Il contrassegno telematico adesivo dell’imposta di bollo può essere
    acquistato presso i tabaccai che emettono valori bollati.
    Le ultime novità 2012 in merito alle nuove disposizioni riguardanti l’apposizione della Marca da
    Bollo o Imposta di Bollo su fatture emesse dai soggetti titolari di Partita IVA in regime dei Minimi
    sono state introdotte a seguito dell’approvazione da parte dell’Agenzia delle Entrate
    del provvedimento n. 185820/2011 che consente ai nuovi minimi con imposta sostitutiva del 5% di
    emettere la fattura senza l’applicazione della ritenuta d’acconto.
    Pertanto, per i contribuenti in possesso dei requisiti di accesso al nuovo regime dei minimi devono,
    rilasciare apposita dichiarazione che attesti, al cliente destinatario della fattura, la non applicazione
    della ritenuta in quanto appartenente al regime dei minimi.
    Le fatture emesse dai contribuenti minimi nel 2012 non comportano l’addebito dell’IVA ma devono
    essere assoggettate all’imposta di bollo da apporre sull’originale della fattura emessa se supera
    l’importo di 77,47 €.
    La fattura così prodotta dovrà contenere sulla copia originale la marca da bollo da 1.81 € e dovrà
    essere archiviata da chi emette il documento contabile mentre sulla copia del cliente andrà indicato
    il numero della marca da bollo.
    Sulla fattura originale, il contribuente appartenente al regime dei minimi con imposta sostitutiva al
    5%, deve apporre la marca da bollo originale, quindi il contrassegno adesivo dovrà essere
    fisicamente attaccato sulla fattura che verrà successivamente archiviata dal professionista stesso che
    l’ha emessa mentre una copia conforme verrà spedita o consegnata a mano direttamente al cliente,
    sulla quale sarà indicata una specifica dicitura e il numero id della marca da bollo con la data di
    emissione.
    La dicitura esatta da indicare sia nella fattura nazionale tra operatori all’interno del territorio italiano
    che internazionale, quindi emessa verso Paesi Esteri, sarò e da apporre sulla copia conforme cliente
    è la seguente:
    • Imposta di bollo assolta sull’originale. ID xxxxxxxx: ovvero, scrivere il numero
    identificativo della marca da bollo da 1,81€ che è stata messa sulla fattura originale che va
    conservata dal soggetto che emette la fattura mentre la copia va al cliente.
    I contribuenti che utilizzano la fattura elettronica via e-mail, al posto di quella cartacea devono
    richiedere l’autorizzazione all’Agenzia delle Entrate di poter assolvere l’imposta di bollo in modo
    virtuale.
    Per richiedere l’autorizzazione all’Agenzia delle Entrate di poter assolvere l’imposta di bollo di
    1,81€ obbligatoria per le fatture superiori a 77,47 euro ci sono 2 procedure:
    • 1) Comunicazione preventiva: il contribuente indica all’Agenzia delle Entrate il numero
    presunto di documenti che prevede di emettere nell’arco dell’anno ed effettua il pagamento
    dell’imposta dovuta, mediante il modello F23 utilizzando il codice tributo 458T.
    • 2) Comunicazione consuntiva: il contribuente entro il mese di gennaio successivo all’anno
    d’imposta, fornisce all’Agenzia delle Entrate l’effettivo numero di documenti emessi nel
    corso dell’anno e il calcolo dell’imposta dovuta stabilendo la differenza da versare o da
    chiedere a rimborso. Il versamento, della marca da bollo assolta virtualmente per l’intero
    anno va eseguito sempre tramite modello F23 codice tributo 458T, e va riportata la
    differenza (se dovuta) contestualmente all’acconto per l’anno in corso. In caso
    di credito derivante dall’anno precedente, questo può essere compensato con l’acconto
    dovuto.
    Importante: le comunicazioni devono avvenire mediante posta raccomandata con ricevuta di
    ritorno.
    Modello F23 e l’Imposta di bollo assolta virtualmente Fattura Elettronica:
    Il contribuente professionista che decide di eseguire l’emissione della fattura elettronica e di
    spedirle in copia al cliente via email deve assolvere l’imposta di bollo di 1,81€ obbligatoria per le
    fatture d’importo superiore a 77,47 euro, in modo virtuale previa concessione di rilascio di specifica
    autorizzazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, che dovrà pagare tramite apposito modello di
    pagamento: modello F23
    Modello F23 e pagamento della Marca da Bollo su Fatture Elettroniche?
    E’ possibile effettuare il pagamento dell’imposta di bollo mediante modello F23,
    indipendentemente dal domicilio fiscale di chi versa o dall’ubicazione dell’ufficio finanziario o
    dell’Ente che lo richiede, presso:
    • Sportelli bancari
    • uffici postali
    • concessionarie autorizzate alla riscossione: gruppo Equitalia
    Il versamento con il Modello f23 può essere effettuato in contanti o con i seguenti sistemi:
    • assegni bancari e circolari presso le banche
    • assegni bancari e circolari e/o vaglia cambiari presso gli agenti della riscossione
    • carta Pago Bancomat presso gli sportelli bancari e degli agenti della riscossione dotati di
    terminali elettronici idonei
    • assegni postali, assegni bancari su piazza, assegni circolari, vaglia postali, o carta Postamat e
    Postepay presso gli uffici postali .
    Sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate un Programma per la compilazione del modello F23
    online Agenzia delle Entrate: Editabile che consente a tutti i contribuenti di compilare direttamente,
    senza installare alcun software, il modello di pagamento F23 per il versamento dell’imposta di bollo
    da assolvere virtualmente sulle fatture elettroniche.
    E’ possibile inoltre utilizzare per maggiore comodità il Modello f23 Editabile e Compilabile per il
    pagamento dell’imposta di bollo da assolvere in modo virtuale, ovvero, un Modello in formato
    elettronico in modalità compilabile ed editabile, che consente di compilare i dati e procedere alla
    stampa o al pagamento online tramite banca, per gli Istituti abilitati al servizio.
    • Modello F23 Agenzia delle Entrate Editabile - Compilabile pagamento Imposto di Bollo per
    fatture elettroniche"


  • User Attivo

    Ribadisco quanto detto prima. Secondo me l'operatore si è sbagliato e si nota anche nel testo che si contraddice in più punti. Ad esempio, prima indica come corretta la procedura di apporre la marca sull'originale (che è sempre quello da consegnare al cliente) che dovrebbe essere invece tenuto dall'emittente, e poi indica, correttamente, che per inviare la fattura via mail i contribuenti minimi devono richiedere l'autorizzazione per assolvere l'imposta in modo virtuale. Ma allora perchè applicare la marca sulla copia che deve tenere l'emittente?
    Il punto mancante è altresì fondamentale, La risposta è data a titolo di interpello? Deve essere specificato alla fine della mail.
    Consideri che ad un cliente che aveva posto recentemente un quesito sul regime dei minimi, il funzionario dell'agenzia delle entrate aveva risposto che era sempre inapplicabile per chi aveva superato i 35 anni d'età, cosa che come ormai noto a tutti non risponde a verità. La circolare citata, che comunque è una circolare a non una norma di legge, non fa alcun riferimento a tale prassi, che nasce dall'esigenza di trovare un modo per spedire via email le fatture. In caso di controllo, secondo me, ciò potrebbe essere contestato indipendentemente da quanto scritto dal funzionario. Poi lei si regoli come preferisce, anche se capisco le sue perplessità. Saluti


  • User

    Ti ringrazio per il copia&incolla del mail.

    Fossi in te non considererei tale lettera alla stregua di un documento ufficiale (per esempio da poter esibire in caso di eventuali contestazioni).
    In effetti NON lo è.

    E, comunque sia, potrebbe trattarsi benissimo di un errore CONCETTUALE, quindi ripetuto due o "enne" volte dal funzionario che ti ha scritto.
    L'unica cosa che puoi fare per risolvere la situazione è riscrivere all'AdE chiedendo chiarimenti su quanto da loro rappresentato in risposta alla tua.