• User

    Grazie mille!!!
    Non sono tante, ma dovrei quindi ristamparle aumentando il totale fattura di 1,81€?

    Ma dai, sei gentilissima quindi un po' di pubblicità te la meriti 😛 e poi, te l'ho chiesto io quindi i capi non devono fare storie ^^


  • Consiglio Direttivo

    Non occorre che tu aggiunga per forza l'importo della marca da bollo al totale fattura: puoi anche solo attaccare la marca sopra e poi mandarla ai clienti. Valuta tu se è il caso di chieder loro il pagamento dell'importo.

    :ciauz:

    P.S. Le regole io cerco di farle rispettare, non di violarle. 😉


  • User

    Ok grazie ancora!!! ^^

    Figurati, essendo tu mod dovresti farle rispettare.

    Ora aspetto qualche risposta sull'altro posto!!!

    Chiara, concisa e gentilissima. Sei grande!!!


  • User Attivo

    Un'azienda mia cliente usa i bolli virtuali.
    Però svolge un'attività particolare, ed emette diverse migliaia di documenti all'anno soggetti a bollo. La procedura per gestirli è complicata e farragginosa, ma essendo migliaia di bolli ne vale la pena.
    Se i documenti fossero dell'ordine delle centinaia, anzichè delle migliaia, non avrebbero dubbi: andrebbero dal tabaccaio a comprarsi le marche da bollo tradizionali.


  • User Attivo

    @cmtek said:

    Ma come posso scaricarle poi? Va bene lo scontrino che mi rilascia il tabacchino? N M n è che poi mi viene considerato generico.. ora non ci ho fatto caso. Ma se uno compra altri prodotti li.. mi emette uno scontrino di 50 euro come faccio a dire che ci sono5 bolli da detrarre?

    Mai visto un tabacchino rilasciare scontrini: marche da bollo, francobolli e tabacchi non sono soggetti all'obbligo di emissione scontrino.
    Quando acquisti bolli e francobolli, richiedi una semplice ricevuta, e metti in contabilità quella...


  • Consiglio Direttivo

    Diverse tabaccherie si stanno attrezzando con lo scontrino parlante: basta comunicare il numero di partita IVA e viene riportato nello scontrino in cui in genere compare la scritta valori bollati. Basta cercarne una e poi recarsi da quella. Io, però, ne ho sempre trovate tante che almeno una ricevuta cartacea me la rilasciavano. Invece mi c'è voluto un po' a trovare un'edicola che mi facesse una ricevuta o una fattura per gli acquisti di riviste fiscali: sembrava di chiedere chissà cosa...

    En passant* vi ricordo che un semplice scontrino non intestato alla ditta non ha alcun valore se non come giustificativo di un'uscita non deducibile di cassa; è sempre meglio evitarli, però: richiedete una ricevuta intestata.


  • User Attivo

    Ciao Nimue del Lago!

    come materialmente procedere ma, poiché ai clienti interessa, penso che provvederò presto e farò sapere. ;)Lo hai poi fatto? Facci sapere!

    Per quanto riguarda le risposte a DexterD che hai dato, ma non è obbligatorio che la marca da bolla abbia una data inferiore o al massimo uguale alla data della fattura? Non vorrei sbagliare ma metterne una con data superiore per la GdF/AdE mi sa che vuol dire che non l'hai messa.... mi scuso se ho detto uno sproposito ma è così che mi aveva detto l'AdE al telefono....

    Invece per la "responsabilità solidale" vorrei delle delucidazioni, ammettendo che sia vero quanto ho detto prima sulla data; se per caso il cliente mi dice che ha perso la fattura e vuole una copia "conforme": come faccio a fargliene una copia con il bollo che avevo apposto, con la data giusta? Io al massimo gli posso stampare la mia copia, senza marca! In caso di controllo ed è lui che l'ha persa?

    Ultima domanda, non mi picchiare, se un medico mi da la ricevuta sanitaria con l'indicazione del bollo ma senza fisicamente il bollo e la segretaria non ne vuole sapere di apporlo: che posso fare (vedi il problema della data)? Se deduco il costo e poi arriva un controllo mi prendo la responsabilità solidale che dicevi...

    Son confuso....
    Grazie :ciauz:


  • Consiglio Direttivo

    @Matteo86 said:

    Ciao Nimue del Lago!
    Lo hai poi fatto? Facci sapere!

    Per quanto riguarda le risposte a DexterD che hai dato, ma non è obbligatorio che la marca da bolla abbia una data inferiore o al massimo uguale alla data della fattura? Non vorrei sbagliare ma metterne una con data superiore per la GdF/AdE mi sa che vuol dire che non l'hai messa.... mi scuso se ho detto uno sproposito ma è così che mi aveva detto l'AdE al telefono....

    Ciao! 🙂

    No, non mi sono ancora informata: assalita da altre pratiche. :bho: Per ora posso solo dirti che occorre chiedere un'autorizzazione alla Direzione Provinciale dell'AdE.

    Eh... La data... Giustissimo ma, visto che non si trovano più le marche senza data, che fare? Meglio apporre una marca con data successiva che niente. Formalmente non perfetto ma comunque si può sperare che sorvolino.
    Innegabili, in ogni caso, le sanzioni previste in caso di controllo e nell'ipotesi che vogliano sanzionare l'irregolarità (faccio riferimento al D.P.R. 642/1972):

    Art. 24 - (Sanzioni a carico di soggetti tenuti a specifici adempimenti) [1]

    1. L'inosservanza degli obblighi stabiliti dall'articolo 19 è punita, per ogni atto,
      documento o registro, con sanzione amministrativa da lire duecentomila a lire
      quattrocentomila.

    (1) Articolo sostituito dall'art. 18, D.P.R. 30 dicembre 1982, n. 955, a decorrere dal 1° gennaio 1983; modificato
    dall'art. 8, comma 1, D.L. 30 settembre 1989, n. 332 e, successivamente, sostituito dall'art. 5, comma 1, lettera f),
    D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 473, a decorrere dal 1° aprile 1998.

    Art. 25 - (Omesso od insufficiente pagamento dell'imposta ed omessa o
    infedele dichiarazione di conguaglio) [1]

    1. Chi non corrisponde, in tutto o in parte, l'imposta di bollo dovuta sin
      dall'origine è soggetto, oltre al pagamento del tributo, ad una sanzione
      amministrativa dal cento al cinquecento per cento dell'imposta o della
      maggiore imposta.
    2. Salvo quanto previsto dall'articolo 32, secondo comma, della legge 24
      maggio 1977, n. 227, le violazioni relative alle cambiali sono punite con la
      sanzione amministrativa da due a dieci volte l'imposta, con un minimo di lire
      duecentomila.
    3. L'omessa o infedele dichiarazione di conguaglio prevista dal quinto e
      dall'ultimo comma dell'articolo 15 è punita con la sanzione amministrativa dal
      cento al duecento per cento dell'imposta dovuta.

    (1) Articolo sostituito dall'art. 19, D.P.R. 30 dicembre 1982, n. 955, a decorrere dal 1º gennaio 1983; modificato
    dall'art. 8, comma 1, D.L. 30 settembre 1989, n. 332 e, successivamente, sostituito dall'art. 5, comma 1, lettera g),
    D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 473, a decorrere dal 1° aprile 1998.

    In ogni caso l'irregolarità non è ravvedibile. Io inizio a sospettare che quando hanno deciso di fare le marche telematiche già contassero le entrate da sanzioni. :rollo:

    Tornando indietro avrei fatto incetta di quelle vecchie e le avrei rivendute al doppio... 😄 Ok, è un po' vietato, lo so... 😄

    @Matteo86 said:

    Invece per la "responsabilità solidale" vorrei delle delucidazioni, ammettendo che sia vero quanto ho detto prima sulla data; se per caso il cliente mi dice che ha perso la fattura e vuole una copia "conforme": come faccio a fargliene una copia con il bollo che avevo apposto, con la data giusta? Io al massimo gli posso stampare la mia copia, senza marca! In caso di controllo ed è lui che l'ha persa?

    Di solidarietà si parla qui:

    Art. 22 - Solidarietà [1]
    [1] Sono obbligati in solido per il pagamento dell'imposta e delle eventuali
    sanzioni amministrative:

    1. tutte le parti che sottoscrivono, ricevono, accettano o negoziano atti,
      documenti o registri non in regola con le disposizioni del presente decreto
      ovvero li enunciano o li allegano ad altri atti o documenti;
    2. tutti coloro che fanno uso, ai sensi dell'art. 2, di un atto, documento o
      registro non soggetto al bollo fin dall'origine senza prima farlo munire del bollo
      prescritto. [2]
      [2] La parte a cui viene rimesso un atto, un documento o un registro, non in
      regola con le disposizioni del pre sente decreto, alla formazione del quale non
      abbia partecipato, è esente da qualsiasi responsabilità derivante dalle
      violazioni commesse ove, entro quindici giorni dalla data del ricevimento, lo
      presenti all'Ufficio del registro e provveda alla sua regolarizzazione col
      pagamento della sola imposta. In tal caso la violazione accertata soltanto nei
      confronti del trasgressore [3] .

    Domanda? Come dimostrare che non c'era il bollo e che ce l'hai messo tu e che, quindi, non sei più un trasgressore? O dal totale fattura che non comprenda il bollo oppure dall'importo del bonifico / assegno.
    Ipotizziamo che ricevi una fattura oggi del mese scorso, di un minimo che non ha messo la marca da bollo. Tu integri, magari dopo aver fatto una copia della fattura senza marca e ti segni un piccolo appunto.

    Sì, lo so... Nella vita c'è di meglio da fare... :arrabbiato:

    Per le copie conformi non ho trovato il riferimento di legge preciso ma posso dirti che la regola dovrebbe essere questa: la copia conforme segue la forma dell'atto originale e quindi se l'atto originale voleva la marca da bollo (minimo, medico, etc...) anche la copia conforme la esige.
    Io farei così.

    @Matteo86 said:

    Ultima domanda, non mi picchiare, se un medico mi da la ricevuta sanitaria con l'indicazione del bollo ma senza fisicamente il bollo e la segretaria non ne vuole sapere di apporlo: che posso fare (vedi il problema della data)? Se deduco il costo e poi arriva un controllo mi prendo la responsabilità solidale che dicevi...

    Son confuso....
    Grazie :ciauz:

    Con i medici è una lotta: non collaborano nemmeno i miei clienti. :arrabbiato:

    Idem come sopra: dovresti apporla tu. Un consiglio? Dall'antipatica segretaria (che sicuramente scriverà le ricevute con la solita incomprensibile grafia da segretaria di medico :p) arriva armato di marca da bollo e falle schiaffare sopra la marca da bollo, magari evitando di pagarla due volte.

    Considera che sono detraibili solo le spese mediche se non è chiaramente addebitato il costo della marca da bollo al paziente: in caso contrario non puoi detrarti il costo del bollo perché si presume che il costo sia stato a carico del medico.

    Vedi la Risoluzione 444E del 2008.

    Ah, per inciso... Non ti picchio, anzi! Ti ringrazio degli interessanti spunti e resto in attesa dei nuovi e mirabolanti sviluppi scatenati dalla raccolta figurine da bollo AdE-Panini... 😄

    :ciauz:


  • User

    @Nimue del Lago said:

    No, il disegnino del quadrato non è affatto obbligatorio. Semmai avrei l'accortezza di riportare sulla copia della fattura che rimane nella tua contabilità (sulla quale NON va la marca da bollo) la dicitura:

    Sulle fatture che si tengono nella propria contabilità non va la marca da bollo? Il mio commercialista mi ha detto il contrario...:x


  • Consiglio Direttivo

    No, la marca va messa solo sull'originale da dare al cliente.
    Io comunque mi faccio sempre la copia dell'originale con marca da bollo inserita, non si sa mai. 🙂


  • Moderatore

    @El Nino said:

    Sulle fatture che si tengono nella propria contabilità non va la marca da bollo? Il mio commercialista mi ha detto il contrario...:x

    Come ricorda Lorenzo, il bollo va sull'originale che dai al cliente.
    Ciao Nino ("mamo"). 😉


  • User

    Ciao a tutti,

    agganciandomi al discorso del bollo virtuale volevo sapere se c'è possibilita di avvalersi con un ricorso qualora l'ufficio dell'agenzia delle entrate non voglia rilasciarmi l'autorizzazione perchè il numero di fatture emesse è troppo basso

    A parte che ho perso una mattinata tra telefonate al call center, telefonate agli uffici della zona e info su internet, sono arrivato alla conclusione (con l'addetto del call center) che la richiesta del contrassegno telematico è un nostro diritto, non esiste nessun decreto che imponga un minimo di fatture per poter avere il servizio (nonostante lo stesso operatore mi ha avvertito che probabilmente per poche fatture - una cinquantina - non me lo daranno).

    Cosa si puo fare?

    grazie


  • Consiglio Direttivo

    Non so se si possa fare ricorso o pretendere il servizio, probabilmente sì almeno per il secondo punto: se da nessuna parte è specificata una soglia minima non vedo perché dovrebbero pretenderla all'Agenzia delle Entrate. È un po' come quando alcuni negozi dicono che sotto i 50€ non emettono fattura: non possono farlo.

    Se, però, sei nei minimi ti consiglio di soprassedere visto che a quanto pare sarà introdotta l'IVA e non occorrerà più il bollo.


  • User Attivo

    E' corretta la seguente procedura?

    1. nella fattura scrivo:

    totale compenso: 100 euro
    imposta di bollo: 1,81 euro
    netto a pagare: 100 euro

    nota: La marca da bollo da 1,81 euro per la contabilità della ditta committente è a carico della stessa


  • Consiglio Direttivo

    Ciao dam 🙂

    Non vedo perché non dovresti farti pagare la marca da bollo. Per te non è né un costo né un ricavo: come per l'IVA tu fai da tramite per un ricavo dello Stato.

    Quando compri le marche da bollo tu sostieni il costo e tramite le ricevute ti deduci l'acquisto in contabilità e poi quando ti fai pagare la marca da bollo hai un ricavo.

    +1,81 - 1,81 = 0 🙂


  • User Attivo

    Grazie x la risposta Nimue del Lago, ma forse non mi ero spiegato bene...

    In questa discussione alcuni utenti hanno evidenziato il trambusto del "bollo virtuale" quindi il mio ragionamento è:"invece di diventare matti per mettere il bollo, sia esso cartaceo o virtuale, perchè non far mettere il bollo (e quindi deve pure pagarlo) nelle fatture che inviamo magari via mail al cliente".

    Se quindi il mio ragionamento è praticabile dicevo di inserire in fattura la voce "1,81 euro imposta di bollo" e la nota "La marca da bollo da 1,81 euro per la contabilità della ditta committente è a carico della stessa".
    Grazie!


  • User Attivo

    L'obbligo del bollo, a quanto ne so, è a carico tuo e non del committente. Riporto quanto ha allegato Nimue del Lago

    1. Chi non corrisponde, in tutto o in parte, l'imposta di bollo dovuta sin dall'origine è soggetto, oltre al pagamento del tributo, ad una sanzione amministrativa dal cento al cinquecento per cento dell'imposta o della maggiore imposta

    P.S. grazie Nimue, non avevo visto il post e non ti ho ringraziato perché si vede nelle sottoscrizioni dopo alcuni giorni sparisce l'avviso di nuovo post in grassetto. Mi picchio da solo e grazie. Ci studio sopra e attendiamo le nuove figurine AdE 🙂


  • Consiglio Direttivo

    Grazie a te Matteo. 🙂


  • User

    @Nimue del Lago said:

    Ciao dam 🙂

    Non vedo perché non dovresti farti pagare la marca da bollo. Per te non è né un costo né un ricavo: come per l'IVA tu fai da tramite per un ricavo dello Stato.

    Quando compri le marche da bollo tu sostieni il costo e tramite le ricevute ti deduci l'acquisto in contabilità e poi quando ti fai pagare la marca da bollo hai un ricavo.

    +1,81 - 1,81 = 0 🙂

    Ciao.

    Alla luce di quanto hai scritto, vorrei porti i seguenti quesiti:

    • se ho ben capito, le mdb fisiche le porta in deduzione il libero professionista facendosi rilasciare apposita ricevuta dal tabacchino: è corretto?
      Dunque non c'è altro sistema se non quello di farsi fare la ricevuta dal tabaccaio?

    • se il cliente che riceve fattura comprensiva di mdb è anch'egli un libero professionista, questi potrà dedurre il costo della mdb insieme a quello della prestazione?
      (in altri termini: entrambi i titolari di P.I. deducono il costo della mdb?)

    • se il cliente che riceve fattura comprensiva di mdb è invece un semplice privato, questi può portare in detrazione il costo della mdb?

    Grazie per l'attenzione


  • Consiglio Direttivo

    I titolari di partita IVA possono dedursi il costo della marca da bollo se l'oggetto della fattura è inerente la propria attività. I privati in genere non possono dedursi niente, così come normalmente non possono detrarsi l'IVA. 🙂