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contribuenti minimi - prime riflessioni
Faccio qualche breve riflessione a caldo che mi piacerebbe condividere principalmente con i commercialisti del forum ma che credo possa interessare anche agli altri.
Il nuovo regime dei minimi sembra decisamente consigliato per:- le piccole p.iva, professionisti ed imprese, che operano nel settore dei servizi ed hanno pochi costi da scaricare e non risultano quindi danneggiati dalla indetraibilità dell'IVA. I vantaggi aumentano all'avvicinarsi alla soglia limite dei ricavi 30.000 euro. Da valutare l'utilità del regime caso per caso con il proprio commercialista al diminuire dei ricavi complessivi.
- chi ha come clienti i privati (non viene effettuata ritenuta)
- chi ha altri redditi che può evitare il cumulo
Qualche vantaggio anche dal punto di vista burocratico:
- ridotti adempimenti contabili (soprattutto iva)
- esclusione dagli studi di settore
- imposta sostitutiva al 20%Non sempre le agevolazioni sbandierate dal governo sono così convenienti.
é vero che questi soggetti non pagheranno irap, ma è anche vero che non avendo un'organizzazione autonoma non l'avrebbero probabilmente pagata comunque.
Inoltre da una prima analisi resta l'obbligo di ritenuta, costringendo quindi ad un perenne credito di imposta (fatta eccezione per quei soggetti che hanno come clienti principalmente privati). Strano che non si sia uniformata la normativa a quella sulle nuove attività produttive.
Ribadisco che sono considerazioni a caldo in attesa di approfondire meglio la materia.
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per non parlare delle ritenute paolo!
sembrerebbe che il regime costringa ad un costante finanziamento dello Stato (posizioni sempre a credito salvo il caso in cui ricavo e utile coincidano)
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Ciao Spider,
no, nel decreto attuativo non ancora pubblicato c'è indicata la possibilità di dedurre le ritenute direttamente dall'imposta sostitutiva.
Piuttosto vorrei richiamare l'attenzione su questa cosa.
Sole 24 ore di ieri giovedì 3/1/08, pag. 24, articolo di centro "ritenute scomputate dalla sostitutiva", 5 colonna.Bene chi l'ha scritto introduce una interpretazione della circolare 73 che io non sono riuscito a cogliere: i costi sono deducibili per cassa al di la dellelimitazioni tipiche del tuir che per i minimi non varrebbero.
Bene allora faccio il seguente esempio:
- Imbianchino al primo anno di attività
- compra rolls royce da 400000 euro e si reca al lavoro con quella, verificando dunque il residuo criterio di inerenza, e deduce tale costo per cassa.
- genera ricavi per 28000
- perdita finale 372000 euro illimitatamente riportabili, nonostante l'uscita dal regime dall'anno successivo per superamento del requisito dei costi per beni strumentali.
- ottenuto il completo riconoscimento fiscale di una rolls royce.
Paradossale.
Spero non sia così.
Paolo
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@i2m4y said:
Ciao Spider,
no, nel decreto attuativo non ancora pubblicato c'è indicata la possibilità di dedurre le ritenute direttamente dall'imposta sostitutiva.
....
lo so, ma se hai dei costi ti trovi ad anticipare il 20% sui ricavi e dover pagare solo i 20% sugli utili.
se i costi non sono trascurabili finisci per essere a credito costante.;)
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E ma è così anche per noi alla fin fine, quando i redditi di lavoro autonomo son bassi.
Piuttosto tu cosa hai deciso ??? Rolls o Aston Martin ????
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@i2m4y said:
E ma è così anche per noi alla fin fine, quando i redditi di lavoro autonomo son bassi.
si, ma aveva più senso l'impostazione della norma sulle nuove realtà produttive anche se a volte il contribuente meno preparato tendeva ad avere problemi finanziari al momento di pagare.
Piuttosto tu cosa hai deciso ??? Rolls o Aston Martin ????
ormai mi conosci paolo, non restito al fascino intramontabile della aston martin...
il mio nome è panoz, spiderpanoz
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interessante però la deducibilità inps