• Super User

    Minimi: casi strani

    Un paio di quesiti particolari:

    A) la fattura emessa senza iva da un contribuente minimo è:

    • esente
    • non imponibile
    • esclusa
    • una nuova fattispecie a se stante ????? (esistono altri rari casi di queste nuove fattispecie)

    Io proprendo per l'ultima ipotesi od al massimo per la non imponibilità.

    B) Io, S.P.A., ricevo una fattura da un avvocato in regime dei minimi, la devo riaddebitare ad un terzo in quanto di sua competenza. Il costo non è stato da me sostenuto in nome e per conto del terzo.
    Normalmente in questi casi i riaddebiti seguono la medesima disciplina iva dell'operazione principale da riaddebitare.
    Una S.P.A. emette dunque fattura in regime dei minimi per il riaddebito ?????????????

    Per questa non ho certezze se non l'applicazione dell'Iva per via prudenziale.

    Prima o poi questi nodi verranno anche ai vostri pettini. 😉

    Paolo


  • Super User

    @i2m4y said:

    Un paio di quesiti particolari:

    A) la fattura emessa senza iva da un contribuente minimo è:

    • esente
    • non imponibile
    • esclusa
    • una nuova fattispecie a se stante ????? (esistono altri rari casi di queste nuove fattispecie)

    Io proprendo per l'ultima ipotesi od al massimo per la non imponibilità.

    B) Io, S.P.A., ricevo una fattura da un avvocato in regime dei minimi, la devo riaddebitare ad un terzo in quanto di sua competenza. Il costo non è stato da me sostenuto in nome e per conto del terzo.
    Normalmente in questi casi i riaddebiti seguono la medesima disciplina iva dell'operazione principale da riaddebitare.
    Una S.P.A. emette dunque fattura in regime dei minimi per il riaddebito ?????????????

    Per questa non ho certezze se non l'applicazione dell'Iva per via prudenziale.

    Prima o poi questi nodi verranno anche ai vostri pettini. 😉

    Paolo

    A) Propenderei per un'esclusione dal campo di applicazione dell'imposta.
    B) Sono d'accordo, applicherei l'IVA più che altro per un fatto prudenziale.

    Ciao Paolo.


  • Super User

    Ti ringrazio rubis per la risposta.

    In effetti l'esclusione è stata certo la prima mia ipotesi, ma poi ho pensato all'obbligo di emissione di una vera e propria fattura... obbligo mai esistito per le operazioni fuori campo iva (escluse) per cui basta una ricevuta o similis.

    Non pensi ?


  • Consiglio Direttivo

    Posso dirvi che la mia casa software ha creato due codici IVA appositi (acquisto-vendita) e li ha classificati come esclusi. Anche a rifletterci sopra mi sembra molto ragionevole.
    Per la seconda mi astengo 😉


  • Super User

    Ciao Nimue e grazie.... per il medesimo motivo te lo stavo chiedendo, ma sollecitato dai clienti che si gestiscono la contabilità e devono capire con che codici iscrivere.

    Anche a me piace come soluzione, seppur non ne abbia comunque la certezza al 100%.

    Paolo


  • Bannato User Attivo

    Sera. Anche nel "mio" software le fatture dei minimi hanno un codice classificato come escluso.

    Sulla seconda? Si fa interpello o si chiede all'Agenzia tramite web mail?
    Io direi semplice ricevuta.


  • Super User

    Grazie contabile.
    Sulla prima ho semplicemente risolto facendo istituire nuovi codici iva ai clienti.

    Sulla seconda invece opeterei per l'applicazione dell'iva sull'ulteriore considerazione che, mentre per una operazione esente (ad esempio) la rifatturazione esente può dipendenre da una esenzione oggettiva dell'operazione, qui la "esclusione" è una caratteristica soggettiva tipica dei minimi che viene a cadere nel momento in cui la rifatturazione è effettuata da chi non è nelle condizioni dei minimi (es. società).
    Il problema non sussiste quando il terzo cui si rifattura è un soggetto che può ordinariamente esercitare la detrazione, ma quanto il terzo è un privato od un soggettop con prorata allora la questione potrebbe essere di maggior rilievo e portare a contestazioni.

    Cosa ne pensate ?

    P.


  • Super User

    Ciao,:)
    per il primo quesito, tenuto conto che il regime dei minimi tra l'altro causa l'abrogazione del regime in franchigia (art. 32 bis) che era un caso nuovo a sé stante, propendo per considerare anche questo nuovo regime a sé stante.

    Per il secondo quesito escludo che la spa possa avvalersi dei minimi e propendo per l'applicazione dell'IVA, al privato mi sa che non resta che tenersi pagarsi l'IVA.

    Fabrizio


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Un paio di quesiti particolari:

    A) la fattura emessa senza iva da un contribuente minimo è:

    • esente
    • non imponibile
    • esclusa
    • una nuova fattispecie a se stante ????? (esistono altri rari casi di queste nuove fattispecie)

    Io proprendo per l'ultima ipotesi od al massimo per la non imponibilità.

    B) Io, S.P.A., ricevo una fattura da un avvocato in regime dei minimi, la devo riaddebitare ad un terzo in quanto di sua competenza. Il costo non è stato da me sostenuto in nome e per conto del terzo.
    Normalmente in questi casi i riaddebiti seguono la medesima disciplina iva dell'operazione principale da riaddebitare.
    Una S.P.A. emette dunque fattura in regime dei minimi per il riaddebito ?????????????

    Per questa non ho certezze se non l'applicazione dell'Iva per via prudenziale.

    Prima o poi questi nodi verranno anche ai vostri pettini. 😉

    Paolo

    Non vorrei sbagliarmi, però Paolo proprio tu tempo fa rispondendo ad una discussione dissi che le spese ricevute e quindi addebitate al cliente si sarebbero dovute "fatturare" allo stesso modo nel quale sono stato incontrate. Parlavi di leggere un certo articolo della rivista Ratio se non erro.
    Ovviamente correggemi per qualsiasi errore

    Alberto


  • User Attivo

    Dirò qualche sciocchezza.

    Potremmo considerare le operazioni effettuate dai minimi come un nuovo genere o anche ibrido tra operazioni esenti e operazioni escluse.
    Ad aliquota zero, come le esenti, ma non perchè si riferiscono alla natura dell'operazione bensì al soggetto che le effettua con determinati requisiti e che non opti per il regime ordinario.
    Come le escluse, non si applica l'iva per espressa disposizione di legge, non è ammessa la detraibilità dell'iva sugli acquisti, non viè è obbligo di registrazione, dichiarazione, ecc..,
    ma, a differenza delle escluse vere e proprie, vi è l'obbligo di fatturazione e certificazione dei corrispettivi.

    Menti diaboliche che mettono in crisi le vecchie classificazioni.

    Per il secondo quesito, chiaramente connesso con il primo,

    si dovrebbe chiarire se la spesa, sostenuta in nome proprio ma per conto di un terzo a cui riaddebitarla (mandato senza rappresentanza), sia accessoria ad altra prestazione ovvero se sia operazione autonoma.

    Nel caso di prestazione accessoria ad altra principale mi sembra applicabile l'art. 12 del D.P.R. 633: stesso trattamento iva dell'operazione principale (giusto?).

    Nel secondo caso, ovvero di autonoma prestazione, occorre verificare la natura dell'operazione ed eventualmente i soggetti coinvolti.

    Il problema principale (posto da Paolo) è proprio quello della natura dell'operazione.

    Riterrei (il condizionale è d'obbligo) che occorre guardare alla natura dell'operazione così come è inquadrata ai fini iva, senza considerare il regime particolare utilizzato da chi effettua l'operazione. Quindi, se un'operazione di cessione e/o di prestazione di servizi è oggettivamente considerata imponibile, esente, non imponibile, ecc...., il riaddebito dovrebbe seguire la stessa sorte con le aliquote previste.

    Meglio che mi fermi.
    Ciao.


  • Super User

    Per il secondo quesito: molto bella la disamina, scritta con i termini che io non ho trovato, ma condivido.
    Bene, arriverei a concludere per la imponibilità (in via generale) dunque dei riaddebiti.
    Bene.

    Per Destroy: qui è il requisito soggettivo di chi può emettere con quel regime che proprio non riusciremmo ad integrare con una spa. L'operazione resterebbe oggettivamente imponibile.

    Tornando al primo quesito invece: per la precisione definirei anche io questo un nuovo regime: "escluso documentato".
    In fondo l'anno scorso già avevano introdotto una nuova fattispecie all'art. 17, c. 6 (a memoria), la "fattura imponibile senza addebito d'iva" (cessione di alcuni immobili strumentali che finivano in reverse charge).
    Molto pragmaticamente direi che la soluzione del nuovo codice iva in contabilità e della registrazione in contabilità Iva sia la corretta soluzione.

    Grande ragazzi... bel team.... grazie mille a tutti.

    Paolo

    Paolo