• Super User

    Il webmaster non subisce alcunchè.... non ho mai visto Adsense col fucile alle spalle di un webmaster obbligarlo a pubblicare.... il webmaster ha la facoltà di non aderire.... questo è ben più che sufficiente.

    Il webmaster pubblica una sola volta il codice... poi il web lo propaga.... esattamente come l'editore stampa una volta la rivista e poi le edicole la propagano.... identico.

    Sia chiaro io mi metto sempre sotto il profilo sostanziale ad esaminare la questione perchè sarà sicuramente così vista dai verificatori e probabilmente anche da giudici fiscali.

    Paolo


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    ... non ho mai visto Adsense col fucile alle spalle di un webmaster obbligarlo a pubblicare ...
    Il webmaster pubblica una sola volta il codice... poi il web lo propaga.... esattamente come l'editore stampa una volta la rivista e poi le edicole la propagano.... identico.

    lodiablo l'ha capito, e concorda con me.
    Ma purtroppo bmastro, i2m4y ed altri non hanno ancora capito come funziona il web, e quindi continuano a sostenere, che noi webmaster "pubblichiamo" allo stesso modo come pubblicano gli editori...

    Ri-ripeto: noi webmaster NON PUBBLICHIAMO le pubblicità.. Le pubblicità vengono inviati ai browser direttamente dai server di Google, quindi completemente fuori dal nostro controllo.
    Google fattura, gestisce e pubblica i messaggi pubblicitari, e non noi.

    È come se su Italia1 vediamo il film di Batman interrotto da spazi pubblicitari. Quei spazi sono gestiti da Mediaset (o chi per loro), e non dalla Warner Bros! La Warner Bros non ha alcun controllo su quelle pubblicità, e non può assumersi le responsabilità, anche se la Warner Bros percepisce soldi da Mediaset.


  • User Attivo

    Per essere ancora più chiaro: le pubblicità di AdSense vengono sovrapposti da Google alla pagina web DOPO che questa viene visualizzata nel browser di chi visita il mio sito.

    Allo stesso modo come le pubblicità nei film vengono inserite dalla Mediaset DOPO che la Warner Bros ha dato copia del film alla Mediaset, quindi fuori dal controllo della WB.

    **La WB può solo decidere di non noleggiare il film alla Mediaset **(ma questo non è ovviamente motivo, di rendere la WB co-responsabile del contenuto dei spazi pubblicitari).


  • Super User

    Non importa il quando avviene ed il come avviene la trasmissione degli spot adsense, ciò che importa sono due fattori fondamentali:

    1. il risultato finale visualizzato nel browser dal navigatore (cioè la sostanziale immagine dei vostri siti con pubblicità);

    2. Tale "effetto finale pubblicitario" nel browser del navigatore finale può essere stoppato dal webmaster, che può eliminare la sua iscrizione adsense e dunque quel codice rimosso dal sito. Senza l'azione fondamentale del webmaster non si produrrebbe alcun effetto pubblicitario nel browser del navigatore.

    Ciò è davvero sufficiente a dire che si tratta dell'ultimo anello di una campagna pubblicitaria, quindi servizi pubblicitari e quindi il webmaster che permette la visualizzazione finale di quell'effetto pubblicitario nel browser dell'utente è anche impreditore di servizi pubblicitari.

    Tecnicamente poi non mi interessa se "il messaggio finale pubblicitario nel video del navigatore" è fatto con trasmigrazione molecolare di Google o con un omino che disegna con l'Uniposca. 😉

    "Non avrò ancora capito come funziona il web", ma penso che saper applicare le norme mi veda con qualche esperienza. 😉

    Paolo


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Non importa il quando avviene ed il come avviene la trasmissione degli spot adsense, ciò che importa sono due fattori fondamentali:

    1. il risultato finale visualizzato nel browser dal navigatore (cioè la sostanziale immagine dei vostri siti con pubblicità);

    "Non avrò ancora capito come funziona il web", ma penso che saper applicare le norme mi veda con qualche esperienza. 😉

    Allora prova un po' a spiegare alla WB, che è responsabile delle pubblicità gestite da Mediaset, perché "solo il risultato finale conta", ed il risultato finale (che lo spettatore vede sullo schermo), è un film con all'interno delle pubblicità.

    Ti auguro buona fortuna!


  • Super User

    @kruk said:

    Allora prova un po' a spiegare alla WB, che è responsabile delle pubblicità gestite da Mediaset, perché "solo il risultato finale conta", ed il risultato finale (che lo spettatore vede sullo schermo), è un film con all'interno delle pubblicità.

    Ti auguro buona fortuna!

    il tuo esempio non mi pare calzante.
    Paragoni un sito web ad un film, quando invece sarebbe più giusto paragonare il sito web ad un'emittente televisiva.


  • Super User

    La WB ha creato il contenuto artistico, non ha il controllo del mezzo televisivo che lo tramette (Mediaset).

    Il webmaster non solo ha il controllo del contenuto (artistico) del suo sito ma anche il pieno controllo della sua diffusione in rete.

    Sostanziale differenza.

    Paolo


  • User Newbie

    Ho letto tutte e 9 pagine... ma le domande devo farvele lo stesso, perchè.. non sono in grado ancora di rispondermi da solo.

    prima domanda:

    Ho un blog personale, con adsense inserito e ultimamente ricavo mediamente dai 2 ai 3 $ al giorno..
    nel corso del 2007 ho ricevuto due pagamenti.. da 100€ circa ciascuno per i quali però non ho dichiarato nulla perchè non sapevo come fare.

    In questi giorni ho intenzione di parire una partita iva anche per altri scopi, e quindi potrei regolarizzare la mia situazione.. solo che rimangono quei 200 euro del 2007.. che sono comunque nello storico di adsense. Come posso regolamentare quei ricavi?

    seconda domanda:
    il parking, e quindi in TOTALE reindirizzamento di un dominio verso una società (in questo caso SEDO) come lo dobbiamo interpretare?
    Che tipo di p.iva devo aprire? che settore? che tipo di percentuali applicare? SEDO è una società estera (tedesca) che paga senza tener conto delle norme fiscali vigenti nei diversi paesi. Quindi dalla cifra X dovrei detrarre una cifra Y in % (di quanto?) da pagare in tasse...

    Potete aiutarmi a fare chiarezza? Grazie


  • User Attivo

    @bmastro said:

    il tuo esempio non mi pare calzante.
    Paragoni un sito web ad un film, quando invece sarebbe più giusto paragonare il sito web ad un'emittente televisiva.

    Tra tutti i paragoni finora fatti (con case editrici, terreni in affitto o televisori in noleggio etc.) le parallele con la WarnerBros che produce i film, e Mediaset che vi inserisce le pubblicità mi pare il più azzeccato.

    @i2m4y said:

    La WB ha creato il contenuto artistico, non ha il controllo del mezzo televisivo che lo tramette (Mediaset).

    Esatto! Io creo le pagine web (con contenuto artistico o d'autore), ma non ho il controllo sul browser che le visualizza.

    Il webmaster non solo ha il controllo del contenuto (artistico) del suo sito ma anche il pieno controllo della sua diffusione in rete.
    Sostanziale differenza.

    E qui c'è la sottile differenza: il webmaster controlla la diffusione delle pagine web solo fino all'uscita dal server web. Poi le pagine attraversano i server dei provider ed alla fine vengono visualizzati sullo schermo del navigante.

    I provider potrebbero filtrare o alterare il contenuto delle mie pagine web (molti provider infatti lo fanno - per vari motivi). Ed il browser del navigante può visualizzare la pagina web come desidera (alcuni non visualizzano flash, altri sono infetti da malware e sovrappongono dei banner alla mia pagina a mia insaputa...).

    Allo stesso modo come la WB controlla i filmati solo fino alla consegna degli stessi alla Mediaset o al cinema che li proietta sullo schermo.

    Quali pubblicità la Mediaset, il cinema o Google inseriscono negli "spazi concordati" si sottrae al controllo (mio o di WB), siccome questo inserimento di pubblicità avviene a posteriori.

    La WB stipula un contratto con Mediaset, fissando modalità di pagamento, numero e "posizione" degli inserti pubblicitari permessi ecc. . Mediaset potrebbe anche non interrompere il filmato, o visualizzare un augurio natalizio invece della pubblicità.
    La WB permette a Mediaset di inserire pubblicità nella propria opera d'arte esattamente come io permetto a Google di inserire pubblicità AdSense.

    Se Mediaset abusa di questi spazi e vi inserisce pubblicità per medicinali vietati, case chiuse o altro, la WB è libera di ritirare la licenza di proiettare il filmato. La WB potrebbe anche mettere nel contratto una lista di ditte per le quali non è permesso inserire pubblicità nel filmato (come io posso filtrare URL di alcuni concorrenti).


  • Super User

    @kruk said:

    Tra tutti i paragoni finora fatti (con case editrici, terreni in affitto o televisori in noleggio etc.) le parallele con la WarnerBros che produce i film, e Mediaset che vi inserisce le pubblicità mi pare il più azzeccato.

    Esatto! Io creo le pagine web (con contenuto artistico o d'autore), ma non ho il controllo sul browser che le visualizza.

    E qui c'è la sottile differenza: il webmaster controlla la diffusione delle pagine web solo fino all'uscita dal server web. Poi le pagine attraversano i server dei provider ed alla fine vengono visualizzati sullo schermo del navigante.

    I provider potrebbero filtrare o alterare il contenuto delle mie pagine web (molti provider infatti lo fanno - per vari motivi). Ed il browser del navigante può visualizzare la pagina web come desidera (alcuni non visualizzano flash, altri sono infetti da malware e sovrappongono dei banner alla mia pagina a mia insaputa...).

    Allo stesso modo come la WB controlla i filmati solo fino alla consegna degli stessi alla Mediaset o al cinema che li proietta sullo schermo.

    Quali pubblicità la Mediaset, il cinema o Google inseriscono negli "spazi concordati" si sottrae al controllo (mio o di WB), siccome questo inserimento di pubblicità avviene a posteriori.

    La WB stipula un contratto con Mediaset, fissando modalità di pagamento, numero e "posizione" degli inserti pubblicitari permessi ecc. . Mediaset potrebbe anche non interrompere il filmato, o visualizzare un augurio natalizio invece della pubblicità.
    La WB permette a Mediaset di inserire pubblicità nella propria opera d'arte esattamente come io permetto a Google di inserire pubblicità AdSense.

    Se Mediaset abusa di questi spazi e vi inserisce pubblicità per medicinali vietati, case chiuse o altro, la WB è libera di ritirare la licenza di proiettare il filmato. La WB potrebbe anche mettere nel contratto una lista di ditte per le quali non è permesso inserire pubblicità nel filmato (come io posso filtrare URL di alcuni concorrenti).

    guarda, forse tu ti divertirai anche ad arzigogolare con modalità di trasmissione o esempi vari, ma ti assicuro che quelli della finanza non perdono tempo.
    Loro pensano così:
    tu hai un sito
    il tuo sito trasmette pubblicità
    quindi tu trasmetti pubblicità

    ma sei sul serio convinto di star facendo il programmatore per Google? :mmm:


  • User Attivo

    @...Lord Zarcon said:

    Ho letto tutte e 9 pagine...
    Complimenti! Almeno le nostre discussioni non passano inosservate. 🙂

    Un consiglio: rivolgiti al tuo consulente fiscale. Se nel 2007 non hai svolto attività lavorative (non avevi partita iva), e gli introiti da AdSense equivalgono ad una mancia, la situazione è semplice (ma te lo spiegherà il tuo commercialista).

    E un'informazione, che aiuta a te o al tuo commercialista di inquadrare meglio quello che fai: Il dominio non è tuo, ma ti viene assegnato dal NIC (infatti tu paghi un tot all'anno per utilizzarlo). Questo dominio l'hai "subaffittato" a SEDO...


  • User Attivo

    @bmastro said:

    tu hai un sito
    il tuo sito trasmette pubblicità
    quindi tu trasmetti pubblicità

    Assolutamente no: il mio sito NON trasmette pubblicità. Mai in nessun momento le pubblicità si trovano sul mio sito/server o sono sotto il mio controllo. Le pagine web del mio sito vengono inviate ai visitatori "senza pubblicità", ma con soli spazi vuoti. In questi spazi vuoti ALTRI possono inserire pubblicità.

    ma sei sul serio convinto di star facendo il programmatore per Google?Io fatturo il servizio di "inserimento codice Javascript" a Google. Se poi lo volete considerare programmazione o meno non m'interessa. Trovo esagerato definirlo "programmazione", siccome il lavoro di programmazione è molto più creativo...


  • Super User

    @kruk said:

    E un'informazione, che aiuta a te o al tuo commercialista di inquadrare meglio quello che fai: Il dominio non è tuo, ma ti viene assegnato dal NIC (infatti tu paghi un tot all'anno per utilizzarlo). Questo dominio l'hai "subaffittato" a SEDO...

    Vedo che hai anche dei domini in parking.
    Sulla base della tua interpretazione, come risolvi la dichiarazione dei guadagni che ottieni dal parking?


  • Super User

    @kruk said:

    Io fatturo il servizio di "inserimento codice Javascript" a Google

    e qual'è la tua tariffa a prestazione?


  • User Attivo

    @bmastro said:

    Vedo che hai anche dei domini in parking.
    Sulla base della tua interpretazione, come risolvi la dichiarazione dei guadagni che ottieni dal parking?
    Non io, Lord Zarcon ha dei dominii in parking.

    Io non ho mai preso soldi da SEDO - ma al contrario ho comprato dei dominii attraverso SEDO.

    Io i dominii preferisco utilizzarli piuttosto che parcheggiarli. 🙂


  • Super User

    @kruk said:

    E qui c'è la sottile differenza: il webmaster controlla la diffusione delle pagine web solo fino all'uscita dal server web. Poi le pagine attraversano i server dei provider ed alla fine vengono visualizzati sullo schermo del navigante.

    E' proprio qui che non condivido:

    io ho 3 o 4 siti web.

    Orbene nessuno di essi visualizza alcuna pubblicità quando si materializza graficamente come unione di pixel sul video del navigante.

    Perchè?

    Semplice.... ho deciso di non mettere nessun codice che consenta la materializzazione di contenuti (se di adsense: pubblicitari al 99,9%) sul browser del navigante.

    Ho dunque dimostrato di avere il pieno controllo di quanto voglio far manifestare al navigatore:

    • sito web "pulito"

    oppure

    • sito web "sporcato" da annunci

    Questo basta a darti il pieno controllo e dunque a decidere se fare o non fare servizi pubblicitari.... perchè non esistono vie di mezzo o arrivano i contenuti pubblicitari o non arrivano.... non importa come tecnicamente ciò avviene.... al fisco ed al giudice comunitario.

    Paolo


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    io ho 3 o 4 siti web.
    .... ho deciso di non mettere nessun codice che consenta la materializzazione di contenuti (se di adsense: pubblicitari al 99,9%) sul browser del navigante.

    Tu hai il controllo se aderire ad AdSense o meno, se permettere ad altri di inserire pubblicità o meno... Ma dal momento che permetti ad altri di inserire pubblicità, il controllo non ce l'hai più. Perché loro inseriscono le pubblicità non nelle tue pagine, ma in una copia delle stesse.

    È come se tu avessi un cartellone vuoto sul tuo terreno, io ne faccio una foto (con il tuo permesso - ti pago) e vi appiccico la scritta CocaCola (sulla foto!). Tu non hai mai pubblicato pubblicità della CocaCola, eppure sulla foto del "tuo cartellone" che io vedo la pubblicità c'è!

    • sito web "pulito"
      oppure
    • sito web "sporcato" da annunci
      **Filmato di Batman "sporcato" da pubblicità della Cocacola **- e chi ne è responsabile? La WarnerBros?!? La WB ha permesso a Mediaset di inserirvi le pubblicità. La WB ha preso soldi dalla Mediaset - e non pochi!!!

  • User Attivo

    @...Lord Zarcon said:

    SEDO è una società estera (tedesca) che paga senza tener conto delle norme fiscali vigenti nei diversi paesi. Quindi dalla cifra X dovrei detrarre una cifra Y in % (di quanto?) da pagare in tasse...
    Non è SEDO, che deve conoscere le leggi del tuo paese, ma sei tu a doverti informare...

    Ho spulciato nelle "AGB" (condizioni contrattuali) di SEDO (Punto 7.6.):
    "Hat der Kunde seinen Sitz in der Europäischen Union und muss der Kunde bei Rechnungstellung an die Sedo GmbH Umsatzsteuer in Rechnung stellen, so versteht sich das Sedo-Klickguthaben als Guthaben ohne Umsatzsteuer und ausgezahlt wird ein Betrag inklusive Umsatzsteuer"

    traduco:
    Se il cliente ha sede nella UE e deve emettere fattura a Sedo srl incluso di iva, il credito è da intendersi senza iva e verrà pagato un importo inclusivo di iva.


  • User

    Ho letto anch'io con grande interesse tutta la discussione. Secondo la mia opinione, ha pienamente ragione kruk. E' assurdo paragonare la situazione di un webmaster che inserisce qualche riga di codice scritto da google nelle sue pagina a quella di chi veramente svolge l'attività di vendita di pubblicità, come ad esempio fanno Comprabanner, Juiceadv o molte altre concessionarie online. L'attività di un webmaster è completamente diversa da quella dei soggetti che vendono pubblicità. Un webmaster che usa adsense, dedicherà, esagerando, l'1% del suo tempo a questioni legate agli annunci pubblicitari (ovvero scegliere dove e come inserire il codice fornito da google), mentre per il 99% si occupa di attività quali la creazione di contenuti, la gestione tecnica del sito etc etc. Una consessionaria pubblicitaria dedica il 100%, e non l'1%, a ciò che invece riguarda la pubblicità. Come si può fiscalmente considerare nello stesso modo due attività tanto differenti??? A me sembra assurdo. In ogni caso riporterò sul forum nei prossimi giorni anche il parere del mio commercialista, cui mi rivolgerò presto.
    Un saluto a tutti.


  • Bannato User Attivo

    @i2m4y said:

    Non importa il quando avviene ed il come avviene la trasmissione degli spot adsense, ciò che importa sono due fattori fondamentali:

    1. il risultato finale visualizzato nel browser dal navigatore (cioè la sostanziale immagine dei vostri siti con pubblicità);

    2. Tale "effetto finale pubblicitario" nel browser del navigatore finale può essere stoppato dal webmaster, che può eliminare la sua iscrizione adsense e dunque quel codice rimosso dal sito. Senza l'azione fondamentale del webmaster non si produrrebbe alcun effetto pubblicitario nel browser del navigatore.

    Ciò è davvero sufficiente a dire che si tratta dell'ultimo anello di una campagna pubblicitaria, quindi servizi pubblicitari e quindi il webmaster che permette la visualizzazione finale di quell'effetto pubblicitario nel browser dell'utente è anche impreditore di servizi pubblicitari.

    Tecnicamente poi non mi interessa se "il messaggio finale pubblicitario nel video del navigatore" è fatto con trasmigrazione molecolare di Google o con un omino che disegna con l'Uniposca. 😉

    "Non avrò ancora capito come funziona il web", ma penso che saper applicare le norme mi veda con qualche esperienza. 😉

    Paolo

    Non ho mai letto da nessuna parte che il risultato finale implica l'attività imprenditoriale svolta. Ho sempre letto invece che quello che svolgo continuativamente e con professionalità implica una qualche attività.
    Dunque non può esssere il risultato finale (apparizione di un messaggio pubblicitario nel mio sito) a determinare l'attività economica da me svolta. Ma devo essere il mio lavoro quotidiano con la mia organizzazione e con le mie capacità a determinarla.
    Quello che fa un webmaster inserendo un codice non può implicare l'attività svolta.
    Volendolo paragonare ad un'agenzia di pubblicità o ad un editore è fuori da ogni logica razionale, per il semplice fatto che un tale webmaster non svolge nessuna delle azioni tipiche di questa attività.
    Inoltre, gli editori e le agenzie in genere hanno un guadagno certo dalla loro attività di pubblicazione, mentre con Adsense non esiste questa certezza. Un mio amico ha un sito con Adsense ha molte impression, moltissime, ma stranamente nemmeno un clic. Dunque non guadagna nemmeno un euro al mese.
    Osservo infine:

    1. se consideriamo la cosa dal punto di vista dei guadagni, le due attività non sono paragonabili. Con adsense il guadagno è incerto, un editore se pubblica ha un guadagno certo.
    2. se le consideriamo dal punto di vista del lavoro svolto in modo continuativo e professionale non sono paragonabili: io webmaster non faccio neinte di quello che fa un editore o un'agenzia di pubblicità. Impegno dieci minuti.
      Inoltre, non ricerco pubblicità, non faccio contratti, non vendo niente di mio, non ho un guadagno certo. La mia è un'attività a perdere, ma paradossalmente può far guadagnare in modo totalmente a me imprevisto: un utente clicca e mille non cliccano; io guadagno o perdo (tempo) indipendentemente dal mio volere, nonostante abbia pubblicato dei messaggi pubblicitari.
    3. se paragoniamo le attività per il controllo su quanto pubblicato non sono sono paragonabili: io webmaster non posso decidere un bel niente, solo decido se mettere un codice. Il controllo non è inteso nel senso di mettere o non mettere il codice. Controllo significa: decidere il prezzo, il tempo del messaggio, il contratto, le pubblicità da inserire e tutto il resto.
    4. L'unica cosa che è in comune è l'effetto finale. Ma veramente è la prima volta che sento dire che l'effetto finale determina un'attività economica.
      Se dobbiamo valutare solo l'effetto finale allora dobbiamo fare diventare impresa tutti quelli che mettono le maglie Lacoste, oppure tutti quello che espongono in casa il calendario della ditta Edile di turno.
      Insomma è il lavoro svolto quotidianamente che implica l'attività imprenditoriale e non la semplice osservazione finale.
      Non so se le agenzie di pubblicità sono soggette agli studi di settore, ma mi viene da ridere se penso che dovrei assoggettare un webmaster con Adsense ad uno studio di settore.
      Il mio amico, di cui sopra, non guadagna nemmeno un euro al mese e dovrebbe pagare le tasse su un tot predefinito? E poi come si fa a dire che non può usare Adsense? Può farlo per il semplice fatto che non commette alcun reato o contravviene a qualche regola, resta poi da dimostrare che è una vera impresa editoriale o di chissà che tipo.
      Dimostrazione non significa imposizione da parte dell'Agenzia delle Entrate, dimostrazione significa che deve far vedere chiaramente che si tratta di un'attività simile, con le stesse caratteristiche di un'imprea editoriale o di chissà quale impresa. Tutto il resto è solo un soppruso.

    N.B. Non penso minimante che in caso di guadagni non si debbano pagare le tasse. Le tasse, se ci sono i guadagni, si devono pagare. La questione è che non si è impresa di un bel niente. Io scrittore di testi (in un blog) guadagno con adsense e pago le tasse per quel che guadagno; io webmaster di un sito pubblico foto e guadagno con adsense qualche dollaro e pago le tasse (eventualmente) ... ecc.
    A proposito faccio osservare che vi sono blog in cui non si deve nemmeno inserire il codice, ma solo accettare o non accettare adsense (il codice è già bello e pronto). Si scelgono solo il formato e i colori. Questi blog si attivano gratuitamente e quindi non si hanno spese di nessuno tipo.