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studi di settore
Ciao A Tutti, Ho Un Negozio Di Abbigliamento Usato-vintage Dall'anno Scorso Sono Entrato Nei Calcoli Dei Studi Di Settore, Una Cosa Non Mi è Chiara, Come Vengono Calcolati ?( A Parte Posizione Del Negozio, Numero Lavoratori...)
Piu' Ho Fatture Di Acquisto + Sono Alti I Parametri Nei Quali Devo Entrare?
E Per Le Spese In Generale Del Negozio Piu' Sono Alte + Sono Alti I Valori Dello Studio?
In Poche Parole Gli Studi Di Settore " Vedono" Quanto Uno Ha Speso In Generale E Da Questo Dato Danno Un'indicazione Di Un Minimo Incasso? Faccio Queste Domande Perchè Per L'anno Scorso Non Sono Stato Congruo Con Gli Studi Pur Avendo Sempre Fatto Regolarmente Gli Scontrini
Grazie!
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perfetto vado a dare 1 occhio, grazie!
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Mi ricollego a questo topic per due domande.
Ho avviato un'attività lo scorso anno dunque a partire da questo ho l'obbligo di presentare lo studio di settore. Mi dite esattamente come si fa visto che sul sito dell'Ag. Entrate non è spiegato? Da quello che ho capito basta compilare un file con il programma GERICO e inviarlo. Tutto qui? Entro quando devo farlo?
Se non rientro negli studi mi viene proposto di pagare la differenza nell'unico cosa che (dopo aver verificato i miei calcoli) ovviamente mi rifiuterei di fare. Non capisco che senso ha presumere che io stia dichiarando il falso.
Comunque una volta che ho presentato uno studio di settore da cui risulta che guadagno X e una dichiarazione da cui risulta una cifra inferiore posso aspettarmi un controllo. A questo punto non vedo di cosa dovrei preoccuparmi se ho fatto tutto per bene. Allo stesso modo non capisco perché all'agenzia delle entrate mi dicano che dovrei passare al regime dei contribuenti minimi soprattutto per evitare gli studi di settore. Cosa sono una specie di spauracchio?
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se hai iniziato nel 2007, dovrai presentare il modulo relativo agli studi di settore con il modello unico2009 relativo all'anno 2008.
Tieni presente che se non ti adegui, al 90% riceverai un invito a comparire per l'instaurazione del contraddittorio e qualora tu non riesca a dimostrare che tale studio non è applicabile al tuo caso concreto (operazione quasi impossibile) riceverai un bell'accertamento.
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ma siccome io ho dichiarato tutto quanto accetto ben volentieri l'accertamento. Fine della storia. Insomma è una seccatura e nulla più, giusto?
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@criceto said:
Sono spiacente di contraddirti, secondo le norme vigenti sei tu a dover PROVARE e sottolineo PROVARE di non aver introitato quanto stabilito dallo studio e questo è praticamente impossibile.
Questo è frutto di una snaturazione degli studi, nati per semplificare il lavoro dei finanzieri che così potevano restringere il campo dei controlli (e su questo i contribuenti non potevano che assentire) sono via via diventati essi stessi prova sufficiente di evasione (allo scopo ovvio di fare cassa senza fatica).
Quindi allo stato attuale se non ti adegui vieni chiamato a discolparti (si chiama contradditorio ma non farti incantare dal nome) e dato che non potrai farlo perchè scuse del tipo "dato che non sono bravo ho lavorato poco" oppure "gli affari non vanno bene" non vengono accettate dovrai pagare sanzioni etc..
Il fatto di essere in contabilità ordinaria ed eventualmente aver depositato bilanci è, ai fini delle scuse, irrilevante.[...]
Comunque, chi vivrà vedrà, speriamo bene.
Concordo in linea di massima con quanto dici, però stando alle ultime indicazioni fornite dall'AE con la circolare 5/E DEL 23/01/2008 ai propri uffici sembrerebbe (e il condizionale è d'obbligo, ovviamente) che i contribuenti non siano poi tanto spacciati di fronte ad un avviso di accertamento da s.s.
L'AE infatti ammette che le presunzioni di cui agli s.s. sono solo presunzioni semplici prive di quei requisiti di gravità, precisione e concordanza tali da giustificare un accertamento. Quindi un avviso di accertamento fondato solo sulle risultanze degli s.s. sarebbe probabilmente annullato dal giudice sia per carenza motivazionale che per difetto di prova.
Nella circolare, inoltre, l'AE spiega che qualora l'accertamento sia scattato perché il contribuente non è in linea con gli indicatori di normalità economica l'ufficio ha l'onere di provare il perché di tale incoerenza supportandola con ulteriori prove e non soltanto con le risultanze di Gerico.
Quando invece il contribuente non risulta congruo con le risultanze degli studi di settore a questo punto le ulteriori prove devono essere costruite con la "collaborazione" del contribuente e cioè attraverso il contraddittorio; l'ufficio deve analizzare la situazione personale del contribuente, le proprie motivazioni addotte in sede di contraddittorio e solo in un momento successivo a questo eventualmente emettere l'atto di accertamento menzionando nelle motivazioni quanto emerso nella fase del contraddittorio.
Speriamo che tutte queste belle intenzioni non restino lettera morta quando ci troveremo a confrontarci con i funzionari "locali" dell'AE sui quali, alemeno quelli presenti dalle mie parti, ogni commento si spreca.
Speriamo che tale circolare almeno se la leggano:D
Saluti.
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@criceto said:
Sono spiacente di contraddirti, secondo le norme vigenti sei tu a dover PROVARE e sottolineo PROVARE di non aver introitato quanto stabilito dallo studio e questo è praticamente impossibile.
Questo è frutto di una snaturazione degli studi, nati per semplificare il lavoro dei finanzieri che così potevano restringere il campo dei controlli (e su questo i contribuenti non potevano che assentire) sono via via diventati essi stessi prova sufficiente di evasione (allo scopo ovvio di fare cassa senza fatica).
Quindi allo stato attuale se non ti adegui vieni chiamato a discolparti (si chiama contradditorio ma non farti incantare dal nome) e dato che non potrai farlo perchè scuse del tipo "dato che non sono bravo ho lavorato poco" oppure "gli affari non vanno bene" non vengono accettate dovrai pagare sanzioni etc..
Il fatto di essere in contabilità ordinaria ed eventualmente aver depositato bilanci è, ai fini delle scuse, irrilevante.[...]
Comunque, chi vivrà vedrà, speriamo bene.
Secondo me non è possibile. Come si può provare di non aver ricevuto soldi? Un non ricevimento non lascia tracce, sono i soldi ricevuti che ne lasciano (assegni, bonifici o spese effettuate).
Non sto dicendo se è o non è così (anche se preferisco la risposta di Rubis, la circolare l'ho letta e mi sembra abbia un senso), sto dicendo che è impossibile. Sarebbe come dimostrare di non essere mai andati in una città o di non essere mai andati a letto con una donna. Non si può, al limite dimostri di aver fatto altro invece di quelle cose.
Per il caso dei guadagni non so proprio come si faccia. O si parte da spese che ho effettuato che non sono giustificabili alla luce del dichiarato. Ma di nuovo stiamo parlando di un'azione (la spesa) e non di una non azione. Dimostrare di non aver fatto qualcosa è impossibile.