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esempi di convenienza
Ciao a tutti,
so che non siete soliti fare conteggi, ma per capire o meno la convenienza di aprire la partita iva porto due esempi "scolastici".
Mettiamo il caso di un tizio che fa consulenze per 400 euro netti al mese + 600 euro di spese complessive all'anno e contributi per 500 euro all'anno.
Cosa cambia se lavora come COCOPRO o come P.IVA (con il nuovo regime 2008 del 20% senza iva)?Ecco i conti che ho fatto, SONO CORRETTI?
COCO PRO
- 5400 (compensi 400 netti * 12 + 600 euro di rimborsi complessivi)
- 600 (spese rimborsate)
- 500 (oneri previdenziali)
- 100 albo
guadagno: 4200
P. IVA 2
- 5400 (compensi al netto della ritenuta operata dall'impresa, 400 * 12 + 600 rimborsi complessivi)
- 600 (spese rimborsate)
- 500 (oneri previdenziali)
= 4300 - 1100 (20% di 5500, ovvero 500 lordi - che sarebbero i 400 netti - per 12, meno 600 di spese e 500 di contributi)
guadagno: 3200
Se i calcoli sono giusti, direi che non conviene affatto! Sbaglio?
(anche in caso di p.iva l'impresa pagherebbe al netto della ritenuta del 20%? Però l'imposta la devo calcolare sui compensi lordi...).
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Ciao,
direi che non ci siamo con i calcoli.
Il co.co.pro riceve una busta paga in cui percepisce un netto da quello non si toglie più nulla. Quindi nel primo caso bisogna sapere qual'è il netto che percepisce o il lordo da cui partire a fare i conti.
Nel secondo caso non si capisce qual'è il lordo su cui calcoli le ritenute. Poi le ritenute vanno a ridurre le imposte dovute quindi nel tuo esempio dai 1100 devi togliere le ritenute già pagate dall'azienda.Fabrizio
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@fab75 said:
Ciao,
direi che non ci siamo con i calcoli.
Il co.co.pro riceve una busta paga in cui percepisce un netto da quello non si toglie più nulla. Quindi nel primo caso bisogna sapere qual'è il netto che percepisce o il lordo da cui partire a fare i conti.
Nel secondo caso non si capisce qual'è il lordo su cui calcoli le ritenute. Poi le ritenute vanno a ridurre le imposte dovute quindi nel tuo esempio dai 1100 devi togliere le ritenute già pagate dall'azienda.Fabrizio
Sì, hai ragione. Nell'esempio del cocopro, però, toglievo le spese che devo sostenere nel mio caso (12% all'ente di previdenza dei giornalisti e iscrizione all'albo), in quel senso li toglievo dai compensi percepiti (400 euro al mese al netto della ritenuta d'acconto del 20%).
Il netto è dato dai compensi percepiti dall'azienda: 400 euro * 12: 4800 (già al netto della ritenuta d'acconto, al lordo sarebbero 500 * 12: 6000)
Non avevo pensato alla compensazione, è vero. Quindi compensando, nel secondo caso, avrei 1200 euro di ritenuta d'acconto già versata dall'impresa. Ergo 100 euro di credito d'imposta.
Nel caso del cocopro, invece, come faccio a sapere che credito di imposta avrei? La ritenuta d'acconto è la stessa, 1200 euro.
Con l'iva abbiamo appurato che nell'esempio avrei potenzialmente 100 euro di credito d'imposta (anche se in un esempio reale dovrei avere un credito maggiore, visto che le spese da dedurre sarebbero maggiori, tipo ammortamento di un pc, ecc. che andrebbero a ridurre l'imponibile su cui calcolare l'imposta).
Non riesco a capire invece nel caso del cocopro...
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Il co.co.pro è come un lavoratore dipendente. Non ha ritenuta d'acconto e non può optare per il regime dei minimi.
Il datore di lavoro tratterrà in busta paga irpef e contributi previdenziali e darà il netto.
L'iva non è recuperabile per il co.co.pro quindi niente credito.Fabrizio
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@fab75 said:
Il co.co.pro è come un lavoratore dipendente. Non ha ritenuta d'acconto e non può optare per il regime dei minimi.
Il datore di lavoro tratterrà in busta paga irpef e contributi previdenziali e darà il netto.
L'iva non è recuperabile per il co.co.pro quindi niente credito.Fabrizio
Ah, ecco. Quindi conviene sicuramente la partita iva con il nuovo regime del 2008 rispetto al cocopro, dal momento che deducendo le spese quasi sicuramente si è in credito d'imposta.
Mentre con il cocopro non si può recuperare nulla...O sbaglio il ragionamento?
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Il ragionamento ci sta.
Tieni conto che per importi bassi 6000 - 7000 euro di reddito e se hai qualche costo con iva detraibile ti può convenire il regime ordinario rispetto al regime dei minimi.
Tra l'altro se ne rispetti i requisiti ancora più conveniente potrebbe essere il "vecchio" regime fiscale agevolato con imposta fissa al 10%.Fabrizio
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@fab75 said:
Il ragionamento ci sta.
Tieni conto che per importi bassi 6000 - 7000 euro di reddito e se hai qualche costo con iva detraibile ti può convenire il regime ordinario rispetto al regime dei minimi.
Tra l'altro se ne rispetti i requisiti ancora più conveniente potrebbe essere il "vecchio" regime fiscale agevolato con imposta fissa al 10%.Fabrizio
Grazie. A questo punto alla scadenza del contratto andrò a parlare con un consulente per vedere la soluzione migliore.
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@fab75 said:
Tra l'altro se ne rispetti i requisiti ancora più conveniente potrebbe essere il "vecchio" regime fiscale agevolato con imposta fissa al 10%.
Fabrizio
puoi indicare qualche altra informazione sul "vecchio" regime fiscale agevolato con imposta fissa al 10%?
molte grazie
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@esco said:
puoi indicare qualche altra informazione sul "vecchio" regime fiscale agevolato con imposta fissa al 10%?
molte grazie
So che è riservato alle nuove attività produttive, imposta fissa al 10% per tre anni (ma non devi aver già esercitato la stessa attività nè come autonomo nè come dipendente, non deve essere una prosecuzione, ma una nuova attività in senso proprio).
Altro non so:-)
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Qui trovate tutto sul regime fiscale agevolato.
Fabrizio