• User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Keyword nel dominio e backlink coerenti immagino 🙂

    I sitelink a questo sito (iphoneplanet.it) appaiono se cerchi

    Apple Iphone
    Iphone

    Ma non

    Iphone Planet
    Iphoneplanet

    Quindi molto probabilmente conterà anche la percentuale dei link in entrata a livello di anchor text.

    Le pagine che mostra sotto invece pare che siano ordinati in ordine di popolarità/traffico.

    Esatto Giorgio, la keyword nel dominio sembra essere uno dei parametri ma non il solo e tantomeno il più importante! E' ormai quasi certo che aiuti google a brandizzare una key. Ottimi gli esempi riportati (a me non compaiono i sitelink per la query apple ma l'esempio vale ugualmente).

    Se trovate casi interessanti...fateci sapere, ad esempio uno che non ha la chiave nel dominio 😄

    :ciauz:

    Prova con la key Sport 😄 e prova poi con la key Gazzetta 😄

    Ciao :ciauz:

    Andrea


  • Community Manager

    Ecco, allora sono di più per i Backlink, per l'anchor text 🙂


  • Super User

    Aggiungo la mia esperienza.

    A me sembra di aver visto un piccolo ritorno indietro sull'importanza del nome a dominio, soprattutto nei casi di coincidenza tra nome a dominio e keyword cercata.

    Un po come se google pensasse: tu hai scritto (ad esempio) "pomodori", io non sapendo se stai cercando il sito "pomodori.ext" o un (qualsiasi) sito di pomodori te lo metto tra i risultati.

    Cioè se il nome a dominio fosse pomodori-freschi.ext o pomodori-online.ext già non avrei questo effetto.

    :ciauz:


  • User Attivo

    @Stefano said:

    Aggiungo la mia esperienza.

    A me sembra di aver visto un piccolo ritorno indietro sull'importanza del nome a dominio, soprattutto nei casi di coincidenza tra nome a dominio e keyword cercata.

    Un po come se google pensasse: tu hai scritto (ad esempio) "pomodori", io non sapendo se stai cercando il sito "pomodori.ext" o un (qualsiasi) sito di pomodori te lo metto tra i risultati.

    Cioè se il nome a dominio fosse pomodori-freschi.ext o pomodori-online.ext già non avrei questo effetto.

    :ciauz:

    Esatto Stefano, per alcune ragioni semplici. Google con i sitelink tende a brandizzare alcune keyword (ci prova e ci si avvicina aiutandosi con il nome al dominio) ed in più tali siti sfruttano i link secchi del tipo www.keywords1-keywords2.com (2 piccioni con una fava insomma).

    Eccezioni quali quelle della query sport, dimostrano come siano diversi i fattori grazie ai quali si ottengono sitelinks (altri sono struttura, anchors, etc, etc...si possono approfondire).

    Ciao,

    Andrea :ciauz:


  • User Attivo

    @Stefano said:

    Aggiungo la mia esperienza.

    A me sembra di aver visto un piccolo ritorno indietro sull'importanza del nome a dominio, soprattutto nei casi di coincidenza tra nome a dominio e keyword cercata.

    Un po come se google pensasse: tu hai scritto (ad esempio) "pomodori", io non sapendo se stai cercando il sito "pomodori.ext" o un (qualsiasi) sito di pomodori te lo metto tra i risultati.

    Cioè se il nome a dominio fosse pomodori-freschi.ext o pomodori-online.ext già non avrei questo effetto.

    :ciauz:

    Sarebbe nel diretto interesse dell'utente, condivido quindi. Solo che secondo me se devi promuovere il sito come un brand vedi "GT" 😉 conviene il dominio senza keyword, scegli un nome per il tuo sito rappresentativo (non dominio) che abbia come parte la key senza farlo troppo lungo (3 parole max) (che ovviamente verrà ripetuto molte volte in circostanze diverse).

    Lato utente se ci sono 100 siti che nel dominio hanno come nome pomodori-key è difficile che il tuo sito resti impresso nella sua mente, se usi un nome originale vedrai che avrei utenti più fidelizzati (es GT :D).


  • Moderatore

    @gaiodedu said:

    Ciao Thanx,

    ti ringrazio per aver riportato sotto i riflettori un'antica questione. Dobbiamo pensare i fattori per il posizionamento come una guida non statica ed assoluta. In realtà sono i motori a cambiare, ad evolversi e come conseguenza il peso di un fattore rispetto ad un altro può cambiare.

    Premesso ciò, torno all'argomento.

    In molti sostengono (in parte sbagliandosi) che i sitelink nascono solo per ricerche inerenti il brand. Che big G sia evoluto nessuno lo mette in dubbio, ma che sia ad oggi in grado di estrapolare un brand....è difficile da stabilire. C'è però qualche comportamento anomalo da studiare bene.

    Per qualsiasi sito, uno dei fattori, oltre a struttura, età e link, che facilitano la comparsa dei sitelink per una data keyword, sembra essere proprio un dominio contenente la stessa keyword. Ciò appare un modo quantomeno superficiale e grezzo da parte del motore, di affibbiare un brand ad un sito. Ecco allora che quello che sembrava un fattore di poco conto (perchè abusato in passato), diventa d'un tratto e se ben utilizzato, un fattore nuovamente interessante a fini SEO.

    Quoto in pieno Gaiodedu

    nella mia esperienza personale, ho un sito web dove compaiono i sitelink quando si ricerca una keyword che è la stessa poi, che compone il mio nome di dominio.

    Voglio precisare però che il dominio è del tipo key1-key2.it realizzato anni fa, quando aveva ancora una certa importanza la barretta per separare le due parole chiave e quando anche questo parametro aveva un minimo di valore.

    Devo aggiungere però che secondo me, per la determinazione dei sitelink oltre alla struttura del sito e tutto il resto, la cosa fondamentale siano anche e sopratutto i backlink ricevuti.

    In merito ai sitelink, sono arrivato alla conclusione che dipendano molto dai volumi di ricerca nelle pagine. Ho analizzato che vengono messe a video le 8 pagine web che gli utenti vanno maggiormente a visitare quando entrano nel mio sito.

    La determinazione dei text links messi a video è molto anomala. Google non prende come riferimento il title della pagina piu ricercata ma il testo del link con la quale quella pagina viene lincata. Non prende però tutto il text link ma solo una parte. Non ho ancora ben capito in base a quale criterio e se adotti un criterio semantico, ma posso dire che alcuni textlink nei sitelink erano senza una logica ben precisa.

    Tutto questo e concludo, solo per dire che sui sitelink al momento non c'è un quadro ben preciso. Ho notato sicuramente anche io come gaiodedu questa tendenza su moltissimi siti a farli comparire se c'è una key nel dominio, ma bisogna tenere molto in considerazione il fatto che chi mette la key nel dominio sicuramente la spinge molto anche nei backlink 🙂

    :ciauz:


  • Community Manager

    Mi sono fatto la mia idea personale 🙂

    Il dominio da solo c'entra pochissimo. E' tutto il peso dell'anchor. Ovvio che se prendi un dominio con nome pippo e ti fai linkare con pippo secondo me ci metti prima ad avere i sitelinks e anche l'impatto emotivo/grafico sull'utente è migliore 🙂


  • Super User

    Stavo leggendo questa discussione, magari potrebbero essere unite per discutere sull'argomento con i 2 link riportati in essa...:ciauz:


  • User Attivo

    Anch'io ho letto la discussione... e in effetti mi ha fatto venire voglia di ribadire il mio concetto...
    Scusate se insisto ma è bene che mi confronti con chi ha sbattuto la testa più di me con google etc...

    Secondo me i risultati nelle serp sono molto significativi: il primo sito, il .com, ha solo due link in entrata (dice la mia magica barretta del seoquake che rimanda a yahoo...) e dalla sua ha solo diversi anni di anzianità.
    Mentre nel momento in cui scrivo il .it è secondo e a sentire l'autore della discussione è un aggiornamento recente.

    Quindi il mio concetto è "google ci ha fatto uno scherzo e ha deciso di dare 'di nuovo' un'importanza spropositata al nome del dominio".

    Inoltre con la mia sfera di cristallo predico che sarà così giusto ancora per 2,3 mesi...
    🙂 scherzo...


  • Super User

    solo con quei pochi dati, non si può dimostrare la proveninza della forza della key, se deriva dal dominio o meno...