• Consiglio Direttivo

    Ciao
    Tu hai aperto partita iva, e quindi sei un *lavoratore autonomo
    *La fittizia posizione di collaboratore all'interno dello studio ai fini fiscali è ininfluente.
    Quindi sarà tuo carico l'apertura della gestione separata inps, ed il versamento per intero dei contributi previdenziali, a parte la rivalsa del 4% che esporrai in fattura.

    Il discorso dei 2/3 - 1/3 riguarda i lavoratori a progetto, ossia persone senza partita iva.
    Ciao :ciauz:


  • User

    lorenzo santo subito;)


  • Consiglio Direttivo

    :vaiii:
    tra 50 anni almeno! 😄


  • User

    Guarda, mi sembra assolutamente strano che la ditta (chiaramente, non è stata "seguita da commercialista" ma credo abbia fatto un bel po' di supposizioni da sola) ti abbia detto che "non intendeva occuparsi dell'iscrizione all'INPS"...un'affermazione che ti ha portato fuori strada, secondo me è il tipico caso in cui una dittà fa di tutto per far aprire la partita IVA ad un collaboratore che invece rientrarebbe in tipologie contrattuali ben diverse (per la cronaca la ditta può arrivare a risparmiare anche il 45% in questa modalità).

    Come giustamente detto da Lorenzo, la iscrizione all'INPS è a carico tuo e ovviamente un onere tuo. Pagherai i contributi prevvidenziali in base alla tua aliquota INPS, ed tuo imponibile ai fini INPS.

    Il tuo imponibile ai fini INPS è quello che resta dopo aver tolto dal totale delle fatture-ricevute l'IVA (che non è un costo o un compeso, ma nel tuo caso va versata dall'azienda come ritenuta d'acconto (con la 388/2000 è esonerata per il primo anno) tolti i costi deducibili (dipende in questo caso dal regime fiscale che hai scelto, io, per esempio, determinati costi non posso portarli in dettrazione e dal codice attività, quindi OKKIO quando lo scegli non tutti i professionisti hanno GLI STESSI costi deducibili).

    Poi, vedrai che in 10 minuti te la sbrighi. Nel mio post precedente ti ho dato un collegamento per il modulo di iscrizione alla gestione separata.

    Visto che non sei iscritto ad alcuna cassa finche non fai l'esame di stato e la iscrizione dovrai essere iscritto alla gestione separata, poi procedere (questo invece potrebbe essere più gravoso in termini di tempo-informazioni) a cambiare la tua possizione prevvidenziale, io ti consigliarei se sei già laureato di procedere SUBITO a fare l'esame e relativa iscrizione, perche i calcoli e computi INPS per variazione posizione prevvidenziale sono machiavelici.

    Una cosa che dovresti BEN controllare è sotto QUALE codice attività ti sei iscritto all'agenzia delle entrate e il codice INPS (seconda pagina modulo INPS di iscrizione gestione separata) attività (okkio, non sono gli stessi, l'INPS ha fatto una cosa molto riassuntiva, mentre i codici attività per i professionisti di iscrizione all'agenzia delle entrate sono tantissimi).

    Spero esserti stata d'aiuto. All'INPS poi ci sono sempre esperti pronti a darti una mano, nella mia agenzia delle entrate non c'è neppure il Tutor, mi tocca fare 35 Km ogni volta che voglio andare a consultare il tutor predisposto della 388/2000.

    Tu hai aderito al regime cui l'art.13 della 388/2000 o sei in regime ordinario?

    Fammi sapere.

    A presto!

    PS:Su, Lorenzo, spiega tu la differenza fra deducibile e dettraibile, tu che sei + bravino!!


  • User

    Allora, come ha detto Lorenzo, e come mi è stato confermato alla fine del mio commercialista, avendo aperto io la partita IVA e avendo loro esplicitato nel contratto che non si tratta assolutamente di lavoro subordinato, dovrò pensare a tutto io per quanto riguarda i contributi all'inps.

    Per quanto riguarda l'esame di stato lo faccio a fine novembre e se tutto va bene dovrei concluderlo con l'orale a febbraio/marzo, quindi cmq non posso iscrivermi all'Inarcassa fino a quel momento.

    Il mio regime è il regime agevolato anche se pratciamente ho perso la bellezza di 10 mesi di agevolazione avendola aperta a metà ottobre. ma ormai se vuoi lavorare non puoi pensare a tutte ste cose, il coltello dalla parte del manico lo hanno i datori di lavoro.....

    cmq per l'iscrizione all'Inps, porterò tutti i documenti al mio commercialista e amen, se la sbrigherà lui, che cmq mi sembra abbastanza preparato. Ora aspetto solo che mi chiamino per firmare sto benedetto contratto e poi speriamo che si riesca a fare esperienza nel vero senso della parola....

    Ciao Passion
    Ciao Lorenzo

    per quanto riguarda l'agenzia delle entrate sono perfettamente daccordo, sono pochissimi i competenti....per il resto c'ho perso 3 giorni per aprire la partita iva in 10 minuti....alla fine il mio commercialista in un'oretta e con esempi pratici mi ha fatto capire quasi tutto.....


  • User

    <<Ora io mi chiedo, è possibile fare una cosa del genere, cioè loro mi danno sto 4% e poi mi occupo io da solo di versare il 23% all'Inps? >>

    Non pagherai 23 % all'INPS, dal calcolo dovrai sostrarre quel 4% di rivalsa facoltativa (e quindi giustamente negoziabile) con un po' di fortuna e se riesci a farti attribuire sempre il 4% di rivalsa pagherai circa (circcccaaa!) un 18% dei tuoi contributi prevvidenziali, in quanto del resto si "assume l'onere" il cliente.
    Ti consiglio di fare un contratto per specificare che nelle fatture potrai avvalerti di questa modalità, essendo negoziale da messa "nero su bianco" se la ditta cambia idea ti ritrovi a pagare l'intero carico contributivo da solo.

    Ciao Ciao.

    Fedra


  • User

    Facciamo per esempio su fattura
    1100 euro prestazione-------------------------------------------
    44 euro 4% rivalsa INPS a carico del cliente (commitente)------------------------
    228,8 IVA (che va in ritenuta d'acconto quindi non li "vedrai" fisicamente in cash mai, ma che userai a conteggio per un'eventuale credito o debito d'imposta)

    Il commitente ti paga 1.144 euro (cash)

    di questi 1144 solo 1100 sono ricavi.
    Il resto (44 euro) verrà versato all'INPS, ma come hai visto, l'ha pagato il tuo cliente.
    Nell'ipotesi di non aver alcun costo e nessuna detrazione verserai ipoteticamente (IPOTETICAMENTE, ripeto)...253 euro di contributi previdenziali (23% di 1100) cui però il tuo cliente ti ha anticipato 44 euro.
    Quindi hai pagato solo 209.
    Il resto dei 847 dovrebbe essere l'imponibile ai fini IRPEF.

    Sbaglio? qualcuno mi corregge? Io non sono una commercialista, ma solo una che giustamente, avendo scelto l'art. 13 della 388/2000 ha deciso di RINUNCIARE ad avvalersi della consulenza di un commercialista in quanto non sono tenuta ad avere scritture contabili, ma questo, ovviamente non mi sostrae dal dover e poter calcolare il più esattamente possibile quanto mi viene dopo in tasca (mi rivolgerò ad un commercialista SOLTANTO quando i miei ricavi diventaranno sufficienti da potermelo permettere, il che ancora NON è).

    Mi date una mano?


  • User

    quindi au quegli 847 dovrei togliere il 10% imposta sostitutiva in funzione del regime fiscale agevolate....o sbaglio?


  • User

    No, no, no, mi autocorreggo...tu ed io siamo in regime agevolato, quindi no.."imponibile ai fini IRPEF" ma tassato del 10% ai fini dell'art. 13 della 388/2000.

    (sempre se non ho sbagliato a detrarre l'INPS e devo prendere i 1.144 come base imponibile)

    "La tassazione ridotta del 10% avviene nella normale dichiarazione annuale dei redditi ed il versamento dell?imposta sostitutiva dell?IRPEF si esegue con il modello F24 presso Banche e Poste, indicando il codice tributo 4025. Il reddito d?impresa o di lavoro autonomo, essendo tassato con aliquota sostitutiva del 10%, non va incluso nel reddito complessivo calcolato ai fini IRPEF, sfuggendo in tal modo all?ordinaria (e più gravosa) imposizione fiscale delle persone fisiche."

    (cito www.studiamo.it)

    Ma cosa intendi con

    "anche se praticamente ho perso la bellezza di 10 mesi di agevolazione avendola aperta a metà ottobre"

    ...non dovrebbe essere valida per 3 anni?quando inizia il computo?nel 2007 o nel 2008?

    Aiuuutooooo!!!!!!!!!!!!

    😢


  • User

    da quello che ho capito, non funziona sulla base dei tre anni da quando l'hai aperta, ma gli anni di agevolazione fiscale terminano il 31 dicembre di ogni anno. in questo caso, avendola io aperta il 19 ottobre, ho perso 10 mesi perchè il primo anno di agevolazione per me come per tutti scade il 31 dicembre quindi avrò sfruttato solo due mesi del primo anno.

    ma dato che il mio contratto, salvo imprevisti dovrebbe scadere fra 12 mesi, non mi preoccupo per ora, spero, fino alla fine 2009 di aver trovato un lavoro più stabile e con una forma contrattuale che non preveda la partita iva.


  • Consiglio Direttivo

    Effettivamente è così come hai detto. Il primo anno è quello solare in cui hai aperto la partita iva, che terminerà il 31 dicembre. Il neo più grosso di tutta la faccenda è l'inesorabile assoggettamento allo studio di settore a partire dal secondo anno, e quindi il dover avere un minimo di compensi per poter essere congrui.
    Per fine 2009 ti auguro di proseguire con partita iva; siamo o non siamo liberi professionisti?
    Ciao collega 😉


  • User

    Bravo, Lorenzo, grazieee Avalu

    Però, non hai risposto alla mia domanda....

    Quel 10% di imposta sostitutiva va calcolato al netto o lordo degli oneri contributivi?

    Bip, Bip!!


  • Consiglio Direttivo

    Ultimamente ho discusso proprio di questo argomento; secondo la mia opinione i contributi previdenziali, non essendo spese inerenti l'attività, non possono concorrere ad abbassare i compensi, come invece queste ultime fanno.
    E' risaputo che con il R.A. (e solo col R.A., il discorso cambia se si hanno altri redditi, tipo dipendente) non è possibile dedurre le spese per mutui, le spese sanitarie, ecc, quindi non vedo come poter dedurre i contributi; compilando il quadro inerente gli oneri e spese inoltre si può vedere come l'immissione di tali valori non cambia il valore dell'imposta sostitutiva.
    Sono curioso comunque di avere un'opinione in merito anche da altri moderatori ed utenti.
    Ciao:ciauz:


  • User

    Riguardo le spese sanitarie, indipendentamente dal regime agevolato, il mio commercialista mi ha detto che potrei cmq dedurle, ma solo se avessi un ulteriore reddito indipendente dal mio lavoro (partecipazione a società, rendite immobiliari, ecc), quindi si potrebbero dedurre solo da un reddito complessivo, non da quello derivante unicamente dall'attività professionale.


  • Bannato Super User

    le spese sanitarie puoi detrarle direttamente dall'imposta indipendentemente dal tipo di reddito


  • User

    <<Il neo più grosso di tutta la faccenda è l'inesorabile assoggettamento allo studio di settore a partire dal secondo anno, e quindi il dover avere un minimo di compensi per poter essere congrui. >>

    Ai fini IRPEF??????????

    Perche dall'INPS mi hanno confermato che non esistono minimi contributivi e la contribuzione viene pagata esclusivamente sul reddito prodotto.

    Ma sei sicuro??????mi avevano detto che per la mia categoria non sono assoggettata agli studi di settore.

    😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢😢

    Mi passaresti il riferimento normativo?

    Grazieee


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Passion4quality.
    La mia risposta fondamentalmente era destinata ad avalu81, ma anche generalizzabile a larghissima fetta di contribuenti.
    Se tu sei sicura di non essere soggetta agli studi di settore puoi ritenerti fortunata :D.
    Ciao:ciauz:


  • User

    giusto per togliermi ogni dubbio ancora residuo...

    Il giorno in cui ho aperto la partita iva come lavoratore autonomo, il tecnico dell'Agenzia delle Entrate mi aveva detto di andare alla camera di commercio a pagare qualcosa per registrare la partita iva. Chiamo la camera di commercio ma mi dcono che essendo un lavoratore autonomo, non devo pagare assolutamente nulla e sono apposto così, quindi per ora, dopo 10 giorni dall'apertura, io inizio a lavorare oggi, ma non ho pagato nulla per l'apertura dell'iva.

    Secondo la vostra esperienza è giusto così?

    per quanto riguarda l'iscrizione all'Inps, ho visto che i codici attività sono pochissimi. Io l'ho aperta come disegnatore tecnico 7420C. Il mio commercialista ha detto di metterci come codice INPS, lo 06, ovvero consulente aziendale, perchè gli altri codici si discostano troppo.

    cosa ne pensate?


  • User

    In effetti, non c'è nulla altro che somiglia alla tua figura, quindi per esclussione: consulente aziendale.


  • Consiglio Direttivo

    @avalu81 said:

    giusto per togliermi ogni dubbio ancora residuo...

    Il giorno in cui ho aperto la partita iva come lavoratore autonomo, il tecnico dell'Agenzia delle Entrate mi aveva detto di andare alla camera di commercio a pagare qualcosa per registrare la partita iva. Chiamo la camera di commercio ma mi dcono che essendo un lavoratore autonomo, non devo pagare assolutamente nulla e sono apposto così, quindi per ora, dopo 10 giorni dall'apertura, io inizio a lavorare oggi, ma non ho pagato nulla per l'apertura dell'iva.

    Secondo la vostra esperienza è giusto così?

    per quanto riguarda l'iscrizione all'Inps, ho visto che i codici attività sono pochissimi. Io l'ho aperta come disegnatore tecnico 7420C. Il mio commercialista ha detto di metterci come codice INPS, lo 06, ovvero consulente aziendale, perchè gli altri codici si discostano troppo.

    cosa ne pensate?

    Ciao avalu81.
    Sul discorso inps sinceramente non lo so....
    Per quanto riguarda la camera di commercio, tu sei un professionista e quindi niente inail ne camera di commercio....

    ps: ti stupisci di non aver pagato ancora niente?
    tranquillo... prima o poi pagherai :lol:

    Ciao:ciauz: