• Consiglio Direttivo

    Infatti secondo me non converrà per niente... un 20% forfettario è una percentuale enorme; già infatti entro i vecchi 15 milioni di lire era antieconomico il regime del 10%; interessante sapere invece da che cifra conviene avere il regime al 20%.... (da 30000 euro? :D)
    una sola cosa "interessante" è - da quanto mi pare di aver capito - che optando per questo regime si verrà esclusi dagli studi di settore...
    ciao

    *Gia.. a guadagnarci è l'utente finale.. Proprio per questo, nel caso quest'ultimo sia un privato (senza possibilità di scaricarsi l'iva) ci sarebbe un margine di guadagno maggiore per l'imprenditore/professionista (potendo al tempo stesso fare in modo che il cliente/privato spenda meno .. non pagando l'iva .. ma ritoccando lievemente il compenso 🙂 ; il privato non percepisce la differenza IVA - Compenso.. son sempre soldi per lui).

    *Mah, non so che dirti... per quanto mi riguarda, io già faccio fatica a farmi pagare da tariffario minimo, ne dubito di riuscire a gonfiare i prezzi... anzi, con la storia di Bersani spesso e volentieri mi sento dire: "Architè... na nun ce sò più le tariffe minime e quindi me deve fa lo sconto...:("
    ciao


  • Consiglio Direttivo

    qui
    c'è un bell'articolo sul nuovo regime....
    buona lettura 😉


  • User Attivo

    E' possibile anche dire che chi si avverrà di questo nuovo regime (sempre se verrà approvato) potrà fare a meno del commercialista? (io ho una certo idiosincrasia per i commercialisti) non dovrà aprire una partita iva niente irap, ad alcuni che arrivano a 30.000 lordi queste cose possono fare anche piacere chissà, pensare solo al proprio lavoro senza troppe menate burocratiche, da capire se poi se si potranno dedurre i contributi previdenziali, ovvio che per chi si trova a regime agevolato può essere irrilevante ma per chi non può?.

    Per alcune categorie anche di spirito particolare, mi riferivo infatti prima ad artisti come i pittori che sono tenuti ad acquistare materiale per il loro lavoro al 20% di I.V.A e poi applicare il 10% alla vendita, non applicare l'I.V.A può avere dei vantaggi psicologici e non solo sia per loro che per il compratore.

    Inoltre visto che molti di loro spesso ricorrono alla formula della vendita occasionale per non sottostare nel loro caso alle vessazioni fiscali, un modo per emergere con tranquillità?.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao sitoqui... interagisco per puro spirito di confronto di idee..

    E' possibile anche dire che chi si avverrà di questo nuovo regime (sempre se verrà approvato) potrà fare a meno del commercialista? (io ho una certo idiosincrasia per i commercialisti) non dovrà aprire una partita iva niente irap,
    ad alcuni che arrivano a 30.000 lordi queste cose possono fare anche piacere chissà, pensare solo al proprio lavoro senza troppe menate burocratiche...
    effettivamente una gestione fiscale più snella era auspicabile da tempo

    da capire se poi se si potranno dedurre i contributi previdenziali,
    infatti io penso che sia proprio quello il nocciolo della questione; va considerata anche la mancata deduzione dei 4800 euro di lavoro autonomo, che sommata appunto al contributo soggettivo previdenziale non è cosa da poco conto

    Per alcune categorie anche di spirito particolare, mi riferivo infatti prima ad artisti come i pittori che sono tenuti ad acquistare materiale per il loro lavoro al 20% di I.V.A e poi applicare il 10% alla vendita, non applicare l'I.V.A può avere dei vantaggi psicologici e non solo sia per loro che per il compratore.
    Si, però la merce continuerai comunque ad acquistarla con l'iva; in tal caso non avrai più la possibilità di detrarla.

    Inoltre visto che molti di loro spesso ricorrono alla formula della vendita occasionale per non sottostare nel loro caso alle vessazioni fiscali, un modo per emergere con tranquillità?
    Non saprei, sarebbero comunque assoggettati a contribuzione pensionistica...

    L'unica cosa interessante è il non assoggettamento agli studi di settore... e sinceramente questa cosa non la capisco....

    ciao


  • Consiglio Direttivo

    qui c'è un'articolo del sole 24 ore che confronta le due tipologie di tassazione...
    a me comunque i conti non tornano :mmm:


  • User Attivo

    @lorenzo-74 said:

    qui c'è un'articolo del sole 24 ore che confronta le due tipologie di tassazione...
    a me comunque i conti non tornano :mmm:

    Mi pare non so se sbaglio che i contributi previdenziali si potrebbero detrarre?.

    Così, molto naso mi sembra che convenga solo a quelli che ritengono di avere entrate lorde sopra i 25.000 euro e poche spese di esercizio.


  • Consiglio Direttivo

    @sitoqui said:

    Mi pare non so se sbaglio che i contributi previdenziali si potrebbero detrarre?.

    Così, molto naso mi sembra che convenga solo a quelli che ritengono di avere entrate lorde sopra i 25.000 euro e poche spese di esercizio.

    Si, i contributi pensionistici si possono dedurre!
    Più o meno a me il calcolo della convenienza scatta tra 15000 e 20000 euro..di reddito

    da un mio calcolo approssimativo:
    lasciamo perdere contributi e spese che si deducono in ambo i casi
    e per il momento lasciamo perdere i familiari a carico

    20000 euro
    irpef normale 4.030,29 euro
    irap 3.9% 468 euro
    totale 4498.29
    *irpef agevolata
    4000 euro ---- conviene
    *

    15000 euro
    irpef normale 2.570,33 euro
    irap 3.9% 273 euro
    totale 2843.33
    irpef agevolata
    3000 euro ---- non conviene

    La cosa che non capisco è perche loro sommano l'iva alle imposte che dobbiamo pagare! L'iva ci viene corrisposta dal cliente e noi la giriamo al fisco, non capisco perchè inserirla tra le tasse giusto per far vedere che il nuovo regime conviene...
    anche perchè se oggi chiediamo 1000+iva domani dovremo chiedere 1000, e non 1200; per lo meno con i clienti fissi...


  • User

    @lorenzo-74 said:

    La cosa che non capisco è perche loro sommano l'iva alle imposte che dobbiamo pagare! L'iva ci viene corrisposta dal cliente e noi la giriamo al fisco, non capisco perchè inserirla tra le tasse giusto per far vedere che il nuovo regime conviene...
    anche perchè se oggi chiediamo 1000+iva domani dovremo chiedere 1000, e non 1200; per lo meno con i clienti fissi...

    Dall'esempio del Sole 24 ore sembrerebbe di no:
    le entrate e le spese sono sempre le stesse (iva compresa) sia per la tassazione ordinaria che per i minimi.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Silpas; allora forse sono io che non ho capito? La tabella è questa:

    image

    Nel primo caso il reddito è 20000 euro + iva20% (infatti l'iva riportata è 4000 euro); nel secondo caso il reddito è 18000 (perchè hanno dedotto i contributi previdenziali nell'agevolato e nell'ordinario no?)

    quindi per fare una comparazione giusta non sarebbe:

    **ORDINARIO
    Reddito 20000 euro
    Contributi 2000 euro
    tot. imponibile 18000 euro
    imponibile irap 10000 euro
    irpef 1418.27
    addizionali 342
    irap 390

    TOTALE 2150.27

    FORFETTONE
    **Reddito 20000 euro
    Contributi 2000 euro
    tot. imponibile 18000 euro
    **Imposta 20% 3600

    **l'iva è fuori dall'importo dei 20000 euro, non concorre a calcolare le tasse, e viene pagata dal committente e rigirata al fisco dal lavoratore autonomo. Quindi l'unico che ci guadagnerà sarà il committente, che pagherà senza iva...
    A onor del vero, calcolando la stessa cosa per una persona senza carichi familiari, pare che convenga il forfettone
    Ciao :ciauz:


  • User

    Forse hai ragione Tu, non sono per niente esperto in materia!
    Mi sto informando perchè vorrei aprire partita iva.
    Il forfait mi sembrava qualcosa che semplificasse un pò questa materia per me poco chiara.


  • Consiglio Direttivo

    @silpas said:

    Forse hai ragione Tu, non sono per niente esperto in materia!
    Mi sto informando perchè vorrei aprire partita iva.
    Il forfait mi sembrava qualcosa che semplificasse un pò questa materia per me poco chiara.
    Figurati... anch'io ho forti dubbi su questo tipo di regime fiscale 😉
    Anzi, più contributi a questa discussione ci sono e ci saranno, e meglio sarà per tutti, no? 🙂
    Ciao :ciauz:


  • User Newbie

    Un saluto a tutti.
    Un ingegnere pensionato (over 65) per esercitare la professione in regime
    agevolato dovra' iscriversi all' Inarcassa e pagare i contributi previdenziali
    inerenti?
    Grazie


  • Consiglio Direttivo

    Salve imbonico e Benvenuto nel Forum GT.
    se lei è pensionato, mi sembra che debba farne comunicazione ad inarcassa e quindi versare il solo contributo integrativo del 2% che inserirà come rivalsa in fattura....
    :ciauz:


  • User Newbie

    @lorenzo-74 said:

    Salve imbonico e Benvenuto nel Forum GT.
    se lei è pensionato, mi sembra che debba farne comunicazione ad inarcassa e quindi versare il solo contributo integrativo del 2% che inserirà come rivalsa in fattura....
    :ciauz:
    Ringrazio per la veloce risposta.
    Mi pare però che l'obbligatorietà dell' iscrizione all' Inarcassa discenda proprio
    dall' essere titolare di partita Iva individuale e/o associativa.
    Il regime agevolato, mi par di capire,escluderebbe proprio l' obbligatorietà
    di avere una partita IVA.
    Di conseguenza non dovrebbe essere obbligatoria l'iscrizione all' Inarcassa.
    Va tenuto presente che detta iscrizione, se pur da pensionato comporta il pagamento del contributo soggettivo, pari al 10% del reddito professionale.
    Questo potrebbe definitivamente vanificare il vantaggio del regime agevolato.


  • Consiglio Direttivo

    Salve... c'è qualcosa che non mi torna... proviamo a discuterne 😉

    @imbonico said:

    Mi pare però che l'obbligatorietà dell' iscrizione all' Inarcassa discenda proprio dall' essere titolare di partita Iva individuale e/o associativa.
    Giusto, ma non solo da quello! Condizioni che richiedono l'iscrizione ad inarcassa sono le seguenti:

    • Iscrizione all?albo professionale;
    • Non assoggettamento ad altra forma di previdenza obbligatoria;
    • Possesso di partita IVA individuale, ovvero in qualità di componente di associazione o di società di professionisti, costituita nelle forme di cui all'art. 90 del D.Lgs. 163/06 (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società cooperative), aventi ad oggetto attività di progettazione, studi di fattibilità, ricerche, consulenze, ecc. i cui soci siano tutti iscritti nei rispettivi albi professionali.Nel suo caso è già assoggettato a previdenza obbligatoria, anzi... è addirittura pensionato - quindi non deve iscriversi ad inarcassa, ma deve rispettare solo gli adempimenti per non iscritti

    @imbonico said:

    Il regime agevolato, mi par di capire,escluderebbe proprio l' obbligatorietà di avere una partita IVA. Di conseguenza non dovrebbe essere obbligatoria l'iscrizione all' Inarcassa.
    Se lei si rivolge al regime dei minimi (nuova finanziaria) - e non quello agevolato - in ogni caso per questo aspetto sarà tutta da vedere; in quanto prendere un regime contabile esente iva non potrà di certo significare la perdita dei requisiti per l'iscrizione ad inarcassa.
    Se invece parla proprio del regime agevolato - quello dell'imposta sostitutiva del 10% dell'irpef - è comunque anch'esso un regime di partita iva

    @imbonico said:

    Va tenuto presente che detta iscrizione, se pur da pensionato comporta il pagamento del contributo soggettivo, pari al 10% del reddito professionale.
    Questo potrebbe definitivamente vanificare il vantaggio del regime agevolato.
    Come detto prima, lei in qualità di pensionato presso altro ente previdenziale (inps, inpdap, ecc - ma la stessa cosa vale anche per i pensionati inarcassa) dovrà versare il contributo integrativo del 2% - e non quello soggettivo del 10% che è riservato agli iscritti..

    Saluti :ciauz: