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Ciao a tutti
giudicando dalla mia esperienza, c'è molta confusione...perchè come al solito in Italia non esistono leggi chiare, nessuno è in grado di consigliarti (non per sentito dire) ma con carte alla mano, come avviare un'attività senza dover sbattere contro muri di gomma come: ufficio commercio del comune, camera di commercio, regione e provincia, consulenti.
E' facile dire o chiedere consiglio sull'apertura di un'agenzia di viaggio, o di una struttura ricettiva, o di un'agenzia immobiliare. Perchè sono attività che esistono da secoli. E' diffcile invece cercare di inquadrare un'attività parallela a queste perchè, qualsiasi cosa fai entri in conflitto. Inoltre ti esponi a rischi di interpretazione da parte di organo di controllo, come regione e provincia, agenzia delle entrate, guardia di finanza, ispettorato del lavoro, che spesso per scaricarsi le responsabilità o per disinformazione, stampano verbali dove il più fesso degli avvocati lo contesta. Secondo me l'80% dei giovani che cercano di entrare in questo settore, creando o offrendo servizi, dal più semplice (intendo che non richiede particolari investimenti iniziali) che può essere l'accompagnatore o la guida, all'agenzia multiservizi che vende o promuove i prodotti degli altri (noleggio auto, prenotazioni alberghere, escursioni con guida, case vacanza), non cercano l'illegalità, ma si trovano ad affrontare situazioni dove per superarle occorre l'escamotage, la furbizia, l'aum aum, il "nero" . E questo non va bene
Il boom è delle agenzie in franchising, ma sono regolari??
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Proprio per evitare problemi con le agenzie, per fare le cose per bene, come si potrebbe collaborare attraverso un portale turistico amatoriale con un'agenzia di viaggi.
Pongo il mio esempio, a volte mi arrivano email o da associazioni o da agenzie stesse, che chiedono informazioni su guide, ristoranti etc. Idealmente, mi piacerebbe passare queste richieste a chi di dovere e potere avere un ritorno in termini di ingressi. È possibile collaborare con le agenzie a commissione? In che modo? Procacciatore di affari?
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il mio consulente dice: quello che importa è che tu giustifichi le entrate, naturalmente scrivendo sulla fattura o ricevuta fiscale il meno possibile o meno specifici.
Cioè: commissioni per segnalazione cliente. vi addebito tale importo come concordato.
Poi tutto il resto lo giri e rigiri come vuoi. Sempre nel rispetto delle regole (non chiare).
Se ho un ristorante, mi entra un gruppo di turisti, mangia e mi chiede: dove possiamo dormire?? Io consiglio una struttura ricettiva con la quale ho preso accordi precedentemente. Alla struttura "papale papale" dico: scusa amico, ti ho mandato dei clienti, a me niente??? quello che ti riconosce lo fatturi. Nessuno può dirti niente se non è in "NERO"
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@O'mar said:
il mio consulente dice: quello che importa è che tu giustifichi le entrate, naturalmente scrivendo sulla fattura o ricevuta fiscale il meno possibile o meno specifici.
Cioè: commissioni per segnalazione cliente. vi addebito tale importo come concordato.
Poi tutto il resto lo giri e rigiri come vuoi. Sempre nel rispetto delle regole (non chiare).
Se ho un ristorante, mi entra un gruppo di turisti, mangia e mi chiede: dove possiamo dormire?? Io consiglio una struttura ricettiva con la quale ho preso accordi precedentemente. Alla struttura "papale papale" dico: scusa amico, ti ho mandato dei clienti, a me niente??? quello che ti riconosce lo fatturi. Nessuno può dirti niente se non è in "NERO"Il problema è che tu devi emettere fatture nel rispetto di ciò che la tua partita iva concede. Quando apri una partita iva o una società è richiesta la descrizione delle attività che andrai a svolgere, a seconda delle quali, avrai + o - bisogno di licenze ecc...
Quindi non è che basta "giustificare" l'entrata. L'entrata deve essere pertinente all'attività che svolgi.
Se tu fai 1000 fatture con scritto "segnalazione cliente", in caso di controllo, ti chiederanno cosa significhi questa voce generica. E lì dovrai spiegare cosa accade.
Poi, sinceramente, non sò a che regola debba sottostare la "segnalazione cliente"....viaggi? procacciatore?
Questo forse è il punto che dovresti chiarire.
Per fatturarlo, nella tua partita iva o oggetto sociale deve essere speciaficata una di queste voci e sincerarmente non ho mai visto un ristorante che fattura ad un albergo perchè gli ha mandato i clienti.
Non facciamo esempi a caso se non conosciamo bene come funziona il tutto, rischi di creare + confusione.
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@Faxio said:
Non sono esperto in materia, ma se il sito raccoglie le prenotazioni, senza gestire direttamente eventuali caparre o altri tipi di pagamento, prendendo solo la commissione direttamente dall'albergo, probabilmente si parla di procacciatore d'affari, attività che non richiede neccessariamente l'inquadramento come agenzia di viaggio.
Sbaglio?Ti faccio un esempio che forse ti chiarisce la cosa......
...se il tuo sito mandasse gente interessata all'acquisto di una casa ad una agenzia immobiliare e tu prendessi la commissione sulla vendita....saresti procacciatore o agente immobiliare?
...cioè...ci sono certi campi in cui la mediazione è regolamentata da leggi specifiche, come quello immobiliare e turistico.
Poi il procacciatore dovrebbe segnalare potenziali affari alla persona/ditta che lo paga, non "mediare" cioè mettere in contatto far sì che la prenotazione avvenga.
Non penso esista il procacciatore d'affari turistico e immobiliare intesi come chi ti segnale un cliente....di solito sono agente immobiliare e agente di viaggi.Io lo ripeto...considerando tutte le esperienze e i portali che ci sono on-line, chi non è ADV fà pagare un canone fisso come pubblicità.
D'altra parte nell'immobiliare e turistico ci sono tutta una serie di leggi e assicurazione a garanzia del consumatore che seguono passi ben precisi, contratti specifici, regimi iva particolari come il 74ter.
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VI PONGO UN QUESITO CHE FORSE NON VI SIETE MAI POSTI MA CHE MAGARI VI FARA' CAPIRE LA COMPLESSITA' DEL PASSAGGIO DI INTERMEDIAZIONE E LA LEGISLAZIONE.
Se un tedesco prenota un albergo/apartamento attraverso il vostro sito (se non c'è la prenotazione allora state solo facendo pubblicità e vi dovete fare pagare un canone fisso ma loro devono parlare solo tra di loro) e quando arriva lì gli fà schifo perchè le foto sono diverse, ci sono altri problemi o addirittura l'hotel aveva preso altre prenotazioni per quella camera...e il tedesco vi denuncia e chiede i danni perchè lo avete mandato voi (possibilissimo...) ed è rimasto senza camera ecc... chi vi copre a voi?
L'agenzia di viaggio ha un assicurazione a posta anche per l'intermediazione, e se i problemi sono causati dall albergo, prima ripaga il cliente che ha denunciato voi (e di solito i bastardi la denuncia la fanno dall'estero con tutto quello che comporta...avvocati...leggi...ecc...) e poi si rifà con l'albergo che è il vero colpevole in questo caso e recupera i soldi da questo.
Ma se non avete questa licenza e asssicurazione....a cosa vi attaccate?
:D:DNon sò se ho reso l'idea di cosa comporti intermediare in una prenotazione e i relarivi problemi/assicurazioni.
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@O'mar said:
Secondo me l'80% dei giovani che cercano di entrare in questo settore, creando o offrendo servizi, dal più semplice (intendo che non richiede particolari investimenti iniziali) che può essere l'accompagnatore o la guida, all'agenzia multiservizi che vende o promuove i prodotti degli altri (noleggio auto, prenotazioni alberghere, escursioni con guida, case vacanza), non cercano l'illegalità, ma si trovano ad affrontare situazioni dove per superarle occorre l'escamotage, la furbizia, l'aum aum, il "nero" . E questo non va bene
Il problema è che se non fai tutto in regola l'assicurazione non ti copre.
E la maggior parte delle volte la colpa è degli autisti, guide e soprattutto padroni di appartamenti che vogliono fare tutto in nero e se tu gli fai una fattura di provviggione li sgamano. Ma prima o poi la faccio...:D:D
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Scusate se insisto. Io non voglio bypassare le agenzie di viaggio, vorrei collaborare con loro mandando clienti. Da questi post mi sembra di capire che a commissione non è possibile lavorare con le agenzie di viaggio.
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Ciao Arrivederci.
Se hai la partita iva puoi sviluppare un sito e prevedere un contratto con le agenzie di viaggio.
Poi se il pagamento lo fai a fisso annuale o a percentuale sulle vendite, questo è una tua decisione.
E' vero che se lo fai a percentuale sulle vendite, non potrai mai sapere il vero ed effettivo guardagno delle agenzie di viaggio con il tuo portale.Io lavoro per diverse agenzie di viaggio per la Sardegna e per la Toscana e lavoro a fisso.
Volendo potrei monitorizzare gli accessi e gli eventuali contatti tramite form, ma sono molto fuorvianti.
Non credo nella bontà delle persone come concetto di vita (purtroppo) e quindi non mi aspetto di avere un rendiconto "effettivo" dei guadagni dei miei clienti.
Per questo non lavoro a percentuale.
Altro fattore da considerare: noi con il seo e il web marketing portiamo l'utente a CONTATTARE la struttura/agenzia.
Questo è solo il 50% del lavoro. L'altro 50% viene fatto dal call center che deve essere in grado di trasformare l'utente in cliente.
Anche questa è una variabile da considerare; non puoi, a mio parere, prenderti la responsabilità di eventuali mancanze da parte loro.Quindi il mio consiglio è:collabora con le agenzie di viaggio come seo/sem e fai fattura con fisso annuale.
Se fai guadagnare, pagano bene
Deb
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grazie Deborah:)
A questo punto dovrei "convincere" le agenzie di viaggio della bontà del mio portale!
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@deborahdc said:
Ciao Arrivederci.
Se hai la partita iva puoi sviluppare un sito e prevedere un contratto con le agenzie di viaggio.
Poi se il pagamento lo fai a fisso annuale o a percentuale sulle vendite, questo è una tua decisione.
E' vero che se lo fai a percentuale sulle vendite, non potrai mai sapere il vero ed effettivo guardagno delle agenzie di viaggio con il tuo portale.Io lavoro per diverse agenzie di viaggio per la Sardegna e per la Toscana e lavoro a fisso.
Volendo potrei monitorizzare gli accessi e gli eventuali contatti tramite form, ma sono molto fuorvianti.
Non credo nella bontà delle persone come concetto di vita (purtroppo) e quindi non mi aspetto di avere un rendiconto "effettivo" dei guadagni dei miei clienti.
Per questo non lavoro a percentuale.
Altro fattore da considerare: noi con il seo e il web marketing portiamo l'utente a CONTATTARE la struttura/agenzia.
Questo è solo il 50% del lavoro. L'altro 50% viene fatto dal call center che deve essere in grado di trasformare l'utente in cliente.
Anche questa è una variabile da considerare; non puoi, a mio parere, prenderti la responsabilità di eventuali mancanze da parte loro.Quindi il mio consiglio è:collabora con le agenzie di viaggio come seo/sem e fai fattura con fisso annuale.
Se fai guadagnare, pagano bene
DebqUOTO dEBORAH..
anche se dovresti specificare ad Arrivederci che tipo di agenzia/P.IVA hai tu, perchè in qualche modo si deve inquadrare per poi fatturare immagino...a meno che non usi qualcosa di occasionale, ma lo vedo difficile con un compenso fisso...
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quindi se sul mio sito mettessi il banner pubblicitario dell'agenzia viaggi con la quale collaboro, con il link diretto sul loro sito, e nella mia agenzia pubblicitaria mettessi dei cataloghi con il loro timbro, non dovrei avere problemi, giusto??? dimmi di si!
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Per il banner non ci sono problemi...come dici tu è pubblicitario e fatturaile come pubblicità (dovrebbe essere tipo adwords di google...però non conosco le leggi specifiche)
Per i cataloghi...l'importante è che tu non faccia da intermediario....cioè non venda o non collabori direttamente alla vendita di un pacchetto o servizio.....non dovresti prendere informazioni sui clienti e prenotare a nome loro perchè questa è proprio la definizione di intermediazione turistica...
Puoi distribuire cataloghi, dare informazioni etc...ma il tuo nome non deve comparire all'atto della vendita.....loro devono contattare l'agenzia per prenotare perchè se succede qualcosa deve essere colpa loro....
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perfetto, è quello che già faccio, e quindi un po mi tranquillizzo.
Lo stesso metodo lo utilizzo con il noleggio auto e transfert, l'escursioni in barca e gli hotel, b&b, agriturismi.
Mi sto attrezzando per le case vacanza.
I problemi li ho avuti con il franchising di agenzia viaggio.
A chi interessa posso raccontare la mia esperienza (non solo mia).
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grazie a tutti, anche le cose sono un po' più chiare. Quindi potrei dare informazioni turistiche, basta che il mio nome non compaia nell'atto di vendita e poi avere una commissione dall'agenzia. Come segnalava matadero, per questi casi, quale sarebbe la partita iva migliore?
Certo che la linea tra dare informazioni/agenzia di viaggi/etc è molto labile...
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@arrivederci said:
grazie a tutti, anche le cose sono un po' più chiare. Quindi potrei dare informazioni turistiche, basta che il mio nome non compaia nell'atto di vendita e poi avere una commissione dall'agenzia. Come segnalava matadero, per questi casi, quale sarebbe la partita iva migliore?
Certo che la linea tra dare informazioni/agenzia di viaggi/etc è molto labile...Cioè....
...puoi fare un sito in cui parli , per esempio, della Puglia, di Lecce, Bari...la costa...i trulli...ecc...in modo da attirare clienti e poi "consigliare" alcune strutture, ristoranti, alberghi, noleggi ecc... e farti pagare per la pubblicità che hai fatto a loro......il problrma rimane sempre la provvigione....per essere sicuro che un cliente che passa "da te" ha poi acquistato un servizio dovresti rilasciare una specie di voucher di prenotazione...a questo punti diventi ADV con tutto ciò che comporta....altrimenti come fai a sapere se il cliente ha effettivamente prenotato? Lo chiedi all'agenzia tutte le volte? :D:D
Per questo chi non è adv lavora con canoni fissi per la pubblicità...Tutti i grandi portali di strutture e servizi ricettivi che non sono adv lavorano con canoni annuali o mensili....ci sarà un motivo no?
Ciao
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@O'mar said:
perfetto, è quello che già faccio, e quindi un po mi tranquillizzo.
Lo stesso metodo lo utilizzo con il noleggio auto e transfert, l'escursioni in barca e gli hotel, b&b, agriturismi.
Mi sto attrezzando per le case vacanza.
I problemi li ho avuti con il franchising di agenzia viaggio.
A chi interessa posso raccontare la mia esperienza (non solo mia).e racconta và di sti franchising....
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2 anni fa ho deciso di stupilare un contratto di franchising con un network di viaggi molto conosciuto in internet, dove il contratto prevedeva altre al punto vendita di ADV anche la possibilità di intraprendere un'attività di incoming, coprendo come competenza esclusiva (si fa per dire!!) l'intera regione Puglia. Cosa è successo. Su segnalazione di qualche agenzia di viaggio, sembra, lo scorso anno, +/- in questo periodo sono partite delle ispezioni da parte della regione Puglia, mirate al network con il quale lavoravo, iniziando dalla prov. di Foggia, dove hanno stampato verbali di circa ? 6000,00, contestando la mancanza della licenza (nonostante fosse stata comunicata con raccomandata a/r l'apertura dell'attività, ma la licenza rilasciata in altra prov. d'Italia) e del direttore tecnico, il quale è iscritto all'albo di un'altra regione e non può essere presente in "più di 100 agenzie sparse in tutta Italia". Giunta la notizia dai colleghi delle altre agenzia della mia regione, mi mobilito per capire quello che stava succedendo. Nel frattempo dalla sede ci rassicurano che non ci sono problemi, che sono andati in regione per capire (tutte palle). Dopo le festività altre ispezioni e di conseguenza verbali. Da precisare che i verbali sono cointestati, all'ADV ed al network. Cioè, nel caso il verbale fosse corretto e da pagare, il network ti scarica la responsabilità e la prendi in quel posto. A quel punto hanno deciso di modificare i contratti: le utenze e l'affitto direttamente a carico del network, ed il responsabile dell'ADV che ha contratto il franchising assunto con un contratto a progetto, che un qualsiasi ispettore della regione e dell'inps butterebbe giù, poichè gli orari sono prestabiliti con tanto di orario sulla porta. E se poi avessi avuto bisogno di aiuto in agenzia? Come facevo ad assumere?
Ho fatto in tempo a rinunciare e rescindere dal contratto che dopo una settimana sono arrivati gli ispettori da me, mentre stavo buttando via i cataloghi. E, poichè in regione non era stata comunicata la mia chiusura, volevano fare ugualmente il verbale. Mi sono salvato perchè, dopo minacce, hanno fatto il fax in regione e da me.
DOMANDEEEEEE????
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Sinceramente non conosco molto in materia di franchising.
Quando mi sono studiato le leggi ecc... (e peraltro io sono amministratore e la mia ragazza è direttore) ho solo capito che il franchising non ha bisogno di un direttore tecnico, ma penso che non abbia autonomia organizzativa, altrimenti l'agenzia madre come farebbe a controllare tutte le diverse cose organizzate in loco? Ricordiamo che l'ultimo a pagare pegno è sempre il direttore tecnico se qualcosa va male. Penso che l'imput e gli accordi li debba sempre prendere la "madre"...ma non sono sicuro.Per il discorso direttore tecnico/provincia...prima cosa non credo che esista un albo...ma chiederò alla mia ragazza....seconda cosa a Lucca vengono a fare esami da tutta italia e quindi non credo che centri molto questa questione direttore/regione/provincia. Sì che le leggi sono regionale, ma i passi principali sono nazionali, qquindi occhio alle varie contestabili interpretazioni che danno le regioni/provincie.
E' vero che il direttore tecnico può esserlo solo di 1 agenzia...ma non nel caso di franchising che non penso abbia un limite...
Per licenza cosa intendi?
Se è la dichiarazione di inizio attività logicamente deve essere fatta nella provincia in cui si opera. Ma questo vale anche per il verdiraio. Licenze non ce ne sono a parte i vari obblighi...direttore tecnico, assicurazione, ufficio ecc ecc.
Tu dovevi dichiarare che iniziavi un'attività in franchising immagino.Non è comunque chiaro cosa contestassero sul direttore tecnico: il franchising non lo prevede e quindi che volevano?
E sarei curioso di capire che libertà potevi avere con il franchising.
(per organizzare di tuo devi essere anche T.O. nella dichiaraziano di inizio attività!)E comunque andassero a controllare chi fà direttamente tutto senza licence e in nero quei merdosi. Rompono sempre le palle a chi cerca di fare le cose in regola...che schifo...
Guarda....quando a me mi volevano fare la multa per l'insegna l'avrei ammazzato...
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Gli ispettori contestavano la mancanza del direttore tecnico in agenzia; l'assenza dell'autorizzazione regionale rilasciata dalla regione Puglia, in quanto quella esposta nel locale, uguale a tutte le altre agenzie, era stata rilasciata da un'altra regione; l'intestazione delle utenze e dell'affitto. Il problema secondo me, visto da un lato, fa riferimento al comportamento ed hai movimenti fiscali e monetari come facevi riferimento precedentemente.
Mi spiego meglio. Se entra un cliente e mi prenota un viaggio, io chiamo al t.o., io propongo il viaggio, io consegno a lui il contratto di compravendita ASTOI o personalizzato, lui firma per accettazione, ED IO FIRMO COME AGENZIA CON TANTO DI TIMBRO INTESTATO. Quindi, se va storta qualcosa chi la prende in quel posto??? Preciso che non sono un dipendente, ne un collaboratore, ma solo uno che ho stipulato un contratto con l'ADV madre, e che opero in teoria per conto loro. E questo diciamo che lo si può superare con l'assunzione a progetto (E NEANCHE!!!). Se il cliente paga con carta o bancomat il POS è loro ed i soldi vanno sul conto dell'ADV madre. E SE PAGA IN CONTANTI O ASSEGNO??? Incasso io e verso sul mio c/c, e faccio a loro il bonifico. Come mi insegni: io non sono un agente di viaggio, non sono un procacciatore d'affari, non sono un mediatore, in quanto ogni tipo di mediazione è soggetta a regolamenti e leggi (fatte ad capocchiam). Come faccio ad incassare? Quindi i punti salienti sono 3:- incassi diretti
- firma sul contratto di compravendita
- giustifica della mia presenza in agenziaTI RIPASSO LA PALLA :inso: