• Super User

    @Lkv said:

    ...

    Per cui una semplice situazione fisica di normale inappetenza dovuta a un minor bisogno di cibo per via di un momentaneo arresto nella crescita ad esempio, o di una costituzione fisica o un metabolismo che richiedono poco cibo (confronto a quello che e' la norma secondo i genitori) potrebbe portare (per la reazione sbagliata di chi ci sta' vicino e la nostra controreazione) all'anoressia.

    :ciauz:

    Parole sante!


  • Super User

    Se però questo è un aspetto di chi è malato di anoressia:

    1. una preoccupazione estrema per il peso e l'aspetto fisico, che includa sia una alterazione del vissuto corporeo, sia una importanza eccessiva data al peso nei riguardi della propria autostima, o ancora il rifiuto di ammettere la gravità delle proprie condizioni fisiologiche

    Sicuramente le ragazze non vogliono fare le modelle, ma secondo me influiscono anche i messaggi e gli standard che gli diamo per sentirsi soddisfatte fisicamente di se stesse e stimarsi il tal senso. No?


  • Super User

    @Vampiretta said:

    Se però questo è un aspetto di chi è malato di anoressia:

    1. una preoccupazione estrema per il peso e l'aspetto fisico, che includa sia una alterazione del vissuto corporeo, sia una importanza eccessiva data al peso nei riguardi della propria autostima, o ancora il rifiuto di ammettere la gravità delle proprie condizioni fisiologiche

    Sicuramente le ragazze non vogliono fare le modelle, ma secondo me influiscono anche i messaggi e gli standard che gli diamo per sentirsi soddisfatte fisicamente di se stesse e stimarsi il tal senso. No?

    Certo che se su un giornale si parla di queste povere ragazze e poi due pagine dopo c'è la pubblicità della medicina sul come perdere chili e chiletti non è il massimo.
    L'autostima a quell'età è una cosa così labile da essere lesa facilmente, i ragazzi che preferiscono quelle magre, le commesse dei negozi che si avvicinano dicendo che per te non hanno nulla, etc etc. Le aziende di abbigliamento dovrebbero commercializzare i propri prodotti in versione 0-12 e in versione maxi, se no è discriminazione bella e buona!!
    Tuttavia la forma è lo spauracchio del nostro tempo che nasconde una personalità al limite dell'intelligenza.:(
    Abolire o rimodernizzare programmi come Miss Italia darebbero una mano, minima ma ce la potrebbero fare.
    Il Grande Fratello ad esempio, nella casa non ha mai introdotto solo belle e magre, i tipi di donna che potevano rispecchiare la normalità, secondo me è stata una svolta, non ha risolto i problemi dell'anoressia perchè come si è detto non è solo dallo spettacolo che parte, però ha dato modo a milioni di ragazzi di ritenere di potercela fare...che poi la frase "potercela fare" sia squallidamente riferita SOLO alla tv è un altra storia. 🙂


  • User Attivo

    @Vampiretta said:

    Se però questo è un aspetto di chi è malato di anoressia:

    1. una preoccupazione estrema per il peso e l'aspetto fisico, che includa sia una alterazione del vissuto corporeo, sia una importanza eccessiva data al peso nei riguardi della propria autostima, o ancora il rifiuto di ammettere la gravità delle proprie condizioni fisiologiche

    Sicuramente le ragazze non vogliono fare le modelle, ma secondo me influiscono anche i messaggi e gli standard che gli diamo per sentirsi soddisfatte fisicamente di se stesse e stimarsi il tal senso. No?

    penso in modo simile. il fatto che si vedano modelle magrissime non è sicuramente la causa di anoressia, ma molto spesso una carriera da anoressica comincia con una dieta o con la volontà di raggiungere una magrezza da modella.
    anoressia per chi ne è affetto è fortemente una questione di disciplina, di primeggiare, di avere il controllo sulla propria vita. aspirare alla perfezione fisica di una modella e dimostrare a se stessa la propria capacità di disciplina facendo "dieta" può diventare una trappola proprio perché la dieta può diventare il mezzo malato per vivere le aspirazioni a autocontrollo e perfezione ogni giorno. però non credo che gli standard della moda 'creano' l'anoressia. quante ragazze fanno diete e vogliono imitare le modelle e non diventano anoressiche.
    ma , piccola parentesi, per noi donne sono standard comunque poco raggiungibili e frustranti. in ogni caso li vedrei volentieri aggiustati un po' alla realtà. in fondo è assurdo sentirsi mortificati per essere normali. :():

    per il resto continuo a vedere la fobia del cibo e le altre patologie lontano anni luce dall'anoressia.
    penso che anoressia non si può avere senza la voglia di dimagrire. con mille motivi diversi, come controllo totale sul proprio corpo, come grido di aiuto, come ribellione, come forma di autolesionismo... ma l'apparenza fisica c'entra sempre in qualche forma.
    nelle altre patologie il rifiuto del cibo non è questione di paura di ingrassare o autostima.sta nella paura stessa del cibo e non a ciò che apporta.

    penso che perciò, se si vuole puntare l'attenzione su malattie che hanno un minor risalto nell'opinione pubblica e che vengono classificate frettolosamente dalla gente come "anoressia" bisognerebbe proprio farlo discostandosi dall'anoressia. mettendo in risalto ciò che li divide.
    semplicemente perché l'opinione pubblica ha bisogno di cartelle con le eticchette e dei classificatori. 🙂
    per questo ho detto che non lo trovo tanto scandaloso se la gente pensa di una persona anoressica solo in linee generali finché sono generalmente più o meno giusti. molto probabilmente non si può capire a fondo ciò che non si conosce.
    sarebbe utile dare le stesse 'linee generali' anche su queste altre malattie in modo che prendono autonomia dall'anoressia.
    tanto si risolverebbe così.
    poi dopo si potrebbe scendere nel dettaglio e mostrare le vicinanze e dettagli.

    perché che in fondo a tutti i disturbi c'è un disagio psicologico di fondo e che questo è un denominatore comune lo penso anch'io. lo prova già il fatto che una persona nella propria vita possa cambiare da un disturbo all'altro o accostarli se non viene curato anche il problema psicologico di fondo.
    ma al di sopra di questo, si formano strutture comportamentali e mentali specifici del disturbo che hanno bisogno di cure molto diverse fra di loro suppongo.

    (parlando di linee generali.. ciò che io non supporto non è tanta la presupposizione sulle modelle ma che la gente vede anoressia come un problema 1) feminile e2) giovane.
    è molto difficile per maschi trovare aiuto per la loro anoressia perché il luogo comune vuole che siano giovani ragazze. poi c'è anche un numero piuttosto consistente di donne anoressiche ultraquarantenni, ed è peggio perché raramente cercano aiuto per paura di essere ridicolizzate.
    sarebbe carino se i mass media potessero aggiungere questi dati:(.)


  • Super User

    Io non credo che oggi il modello da imitare sia la modella, intesa come effettivamente la top model che sfila. Le ragazze che vogliono fare quel mestiere non sono molte.

    Il problema circa l'anoressia sono molto più evidenti nei modelli della tv, ragazze normali che dicono di essere magre e bellissime in modo naturale senza nessun tipo di trucco e trucchetto e invece dietro c'è un mondo che alle più giovani è sconosciuto.

    Come dice Vernade e come spiega anche Pika per le giovani ragazze di oggi è complesso avere una propria autostima che non implichi il confronto con i modelli che tv e giornali passano costantemente come prototipo di donna perfetta. Mettiamoci anche che i negozi definiti normali non fanno taglie oltre la 46 e la loro 46 è all'effettiva per le donne italiane una 44 quando va di lusso. Si esce sempre mortificate e affrante.

    Ora anche se possiamo partire dal concetto di base che in una famiglia con sani valori, che sappia valorizzare i propri figli e farli sentire belli così come sono perchè persone e in quanto tali unici e speciali di per se stessi, anche volendo insegnare in famiglia il valore di avere un testa pensante e un cuore puro che fa "belle" dentro le persone, i nostri giovani maschi e femmine devo scontrarsi tutti i giorni con il resto della società. Che cosa propone? Veline, Letterine, Tronisti etc etc... magri e magre, palestrati, donne da copertina. Percarità ci sono tantissime belle ragazze, ma quel tipo di perfezione non è la norma di tutte. E quando non lo è le nuove generazioni tendono a cambiare il loro aspetto ed emarginare chi non si omologa. Se c'è un problema verso le ragazze che con qualche kg in +, con un seno non da pinup si sentono diverse, ci sono anche molti maschietti che riconoscono una donna bella solo se si avvicina a certi canoni proposti dai media, questo perchè sono cresciuti con quella visione.

    Poi ovviamente l'anoressia viene fuori per mille motivi diversi, per problemi familiari, per motivazioni interiori, per insicurezze emotive o carenze affettive. Ma sicuramente anche i messaggi che continuiamo a mandare non aiutano per niente, ma il discorso "fare la modella" in questo senso è relativo. E' il messaggio di base il problema.

    Pika a me non sembra il GF abbia dato chissà che alternative di donne, di donne normali in 6 (o 7) edizioni ce ne saranno state 3/4 e nelle ultieme due proprio non c'erano. Non facciamo come quelli che dicono, "io adoro le donne cicciottelle, infatti mi piace la Ferilli"... ca**o centra????? Bha!!

    Io stavo giusto per aprire un topic se ha senso o meno il concorso di Miss Italia... mi pare sia il caso... vado... 😄


  • Super User

    @Vampiretta said:

    ...

    Pika a me non sembra il GF abbia dato chissà che alternative di donne, di donne normali in 6 (o 7) edizioni ce ne saranno state 3/4 e nelle ultieme due proprio non c'erano. Non facciamo come quelli che dicono, "io adoro le donne cicciottelle, infatti mi piace la Ferilli"... ca**o centra????? Bha!!

    Io stavo giusto per aprire un topic se ha senso o meno il concorso di Miss Italia... mi pare sia il caso... vado... 😄

    Sì, però ci sono state.
    Tuttavia Vernade ha ragione quando dice che si presuppone che siano ragazze e giovani.
    Questo accade anche perchè nella società chi supera una certa età "non va bene" nemmeno per potersi ammalare di certe malattie.
    Qui andrebbe fatto tutto un discorso sulla vecchiaia in Italia, si diventa vecchi molto prima che arrivi una ruga sulla nostra faccia...ma, come ho detto, questa è un'altra storia.

    Vernade dice:" per il resto continuo a vedere la fobia del cibo e le altre patologie lontano anni luce dall'anoressia.
    penso che anoressia non si può avere senza la voglia di dimagrire. con mille motivi diversi, come controllo totale sul proprio corpo, come grido di aiuto, come ribellione, come forma di autolesionismo... ma l'apparenza fisica c'entra sempre in qualche forma.
    nelle altre patologie il rifiuto del cibo non è questione di paura di ingrassare o autostima.sta nella paura stessa del cibo e non a ciò che apporta."

    La paura di vomitare difronte agli altri è voler controllare un impulso del corpo in caso di cibo andato a male o per un emozione, questa è una delle tante fobie che pervadono la mente di alcuni malati, anche qui la paura sta in cosa il cibo può provocare. Uno dei pensieri può essere" Io non mangio perchè se dovessi sentirmi male davanti agli altri farei la figura della debole di stomaco e tutti si allontanerebbero da me", tale discorso fa parte della sfera dell'autostima, la paura di venire abbandonati solo per aver vomitato o altro.
    Non so se mi spiego.
    Una cosa che ho compreso bene è che tutto cambia anche grazie a chi ti sta intorno, è fondamentale avere una famiglia preparata e molte volte non è così. 😞


  • Super User

    @pikadilly said:

    La paura di vomitare difronte agli altri è voler controllare un impulso del corpo in caso di cibo andato a male o per un emozione, questa è una delle tante fobie che pervadono la mente di alcuni malati, anche qui la paura sta in cosa il cibo può provocare. Uno dei pensieri può essere" Io non mangio perchè se dovessi sentirmi male davanti agli altri farei la figura della debole di stomaco e tutti si allontanerebbero da me", tale discorso fa parte della sfera dell'autostima, la paura di venire abbandonati solo per aver vomitato o altro.
    Non so se mi spiego.
    Una cosa che ho compreso bene è che tutto cambia anche grazie a chi ti sta intorno, è fondamentale avere una famiglia preparata e molte volte non è così. 😞
    Si ma è anche una cosa più che comprensibile, ma non credo sia la connotazione dell'anoressia. Questo è il punto. E' una forma di "fobia" legata al cibo, ma come postava Lkv l'anoressia si sviluppa con "fobie" più legate all'aspetto del corpo. Anche perchè in linea teorica se hai paura di mangiare in pubblico, presumo che poi da sola si può mangiare infatti tu stessa indichi che è importante chi ti sta intorno, e il vomito non lo induci te (come succede invece nell'anoressia) ma è il tuo fisico che stando male per sue patologie non sopporta gli alimenti.

    Come dice Vernade non tutte le fobie legate al cibo vogliono dire essere malati di anoressia, seppur portino un forte dimagrimento. Perlomeno io ne ho dedotto questo, poi nno saprei.


  • Super User

    Per fortuna io non ho mai vomitato in vita mia (facciamo i dovuti riti scaramantici), ho solo sofferto di dolori e fastidi a volte terribili che davano nausea ma mai fino al punto di avere reazioni simili.
    Ma non si può dire nemmeno che le malate o i malati di anoressia siano solo quei soggetti che vogliono dimagrire.
    🙂


  • User Attivo

    @pikadilly said:

    @vernade said:
    per il resto continuo a vedere la fobia del cibo e le altre patologie lontano anni luce dall'anoressia.

    penso che anoressia non si può avere senza la voglia di dimagrire. con mille motivi diversi, come controllo totale sul proprio corpo, come grido di aiuto, come ribellione, come forma di autolesionismo... ma l'apparenza fisica c'entra sempre in qualche forma.
    nelle altre patologie il rifiuto del cibo non è questione di paura di ingrassare o autostima.sta nella paura stessa del cibo e non a ciò che apporta."

    La paura di vomitare difronte agli altri è voler controllare un impulso del corpo in caso di cibo andato a male o per un emozione, questa è una delle tante fobie che pervadono la mente di alcuni malati, anche qui la paura sta in cosa il cibo può provocare. Uno dei pensieri può essere" Io non mangio perchè se dovessi sentirmi male davanti agli altri farei la figura della debole di stomaco e tutti si allontanerebbero da me", tale discorso fa parte della sfera dell'autostima, la paura di venire abbandonati solo per aver vomitato o altro.
    Non so se mi spiego.
    Una cosa che ho compreso bene è che tutto cambia anche grazie a chi ti sta intorno, è fondamentale avere una famiglia preparata e molte volte non è così. 😞

    mi rendo conto che mi sono spiegata malissimo 😞
    se dico che > nelle altre patologie il rifiuto del cibo non è questione di paura di ingrassare o autostima.sta nella paura stessa del cibo e non a ciò che apporta. mi riferivo al concetto dell'anoressia di prima, insomma che secondo me non è la fobia del cibo in se, ma la paura di ciò che il cibo apporta =fa al proprio fisico (ingrassare) " oppure alternativamente che il rifiuto del cibo è una questione di autostima..nel senso che per un'anorissica non mangiare significa un aumento della propria stima. sapersi trattenere e non mangiare viene visto come una vittoria della propria volontà sul corpo. (e fra parentesi, anche qui c'entra di nuovo la forma fisica).contrariarmente, l'autostima crolla mangiando. per questo dico questione di paura di ingrassare o autostima
    non lo so, il problema che descrivi tu mi sembra molto più legato a un disturbo d'ansia che a un disturbo legato all'anoressia. nei disturbi d'ansia entrano anche ad esempio le fobie e l'evitare situazioni sociali per paura di svenimenti, eventi non controllabili ecc.
    sono due categorie ben distinti, anche se magari con qualche parentela.


  • Super User

    @Vernade said:

    mi rendo conto che mi sono spiegata malissimo 😞
    se dico che mi riferivo al concetto dell'anoressia di prima, insomma che secondo me non è la fobia del cibo in se, ma la paura di ciò che il cibo apporta =fa al proprio fisico (ingrassare) " oppure alternativamente che il rifiuto del cibo è una questione di autostima..nel senso che per un'anorissica non mangiare significa un aumento della propria stima. sapersi trattenere e non mangiare viene visto come una vittoria della propria volontà sul corpo. (e fra parentesi, anche qui c'entra di nuovo la forma fisica).contrariarmente, l'autostima crolla mangiando. per questo dico questione di paura di ingrassare o autostima
    non lo so, il problema che descrivi tu mi sembra molto più legato a un disturbo d'ansia che a un disturbo legato all'anoressia. nei disturbi d'ansia entrano anche ad esempio le fobie e l'evitare situazioni sociali per paura di svenimenti, eventi non controllabili ecc.
    sono due categorie ben distinti, anche se magari con qualche parentela.

    Ah ok, ho maleinterpretato io...scusami...:(
    Purtroppo quando si scrive e non si parla a voce è così.;)


  • Super User

    @pikadilly said:

    Ma non si può dire nemmeno che le malate o i malati di anoressia siano solo quei soggetti che vogliono dimagrire.
    🙂
    Pika, gioia, perdonami ma secondo me tu fai un po di confusione.

    L'anoressia non significa essere magri, ultimamente si usa questa parola per indicare una persona molto magra (magari per chissà quali motivi) e si genera una confusione incredibile. L'anoressia è una patologia mentale che si riperquote ovviamente sul fisico.

    Il concetto di "dimagrire" delle persone anoressiche è portato a livello patologico, ma è pressochè insito nella malattia. Se tu senti i racconti dei malati di anoressia questo viene fuori subito. Si procurano il vomito per non ingrassere, per non assimilare ciò che mangiano, per mangiare come tutti magari in famiglia o dopo "abbuffate" perchè la fame diventa incrollata ma non vedere trasformare il proprio corpo ingrassando. Poi aimè non si accorgono neanche della trasformazione che il loro corpo subisce dimagrendo velocemente e tanto. 😞

    E' ovvio che quando una ragazza (o ragazzo) arrivano a pesare 45kg e sono pelle e ossa la voglia di dimagrire come la intendiamo noi che il problema anoressia non lo abbiamo non centra poi molto. Ma di fondo c'è il fatto di non accettare il proprio corpo credo, per mille motivi diversi come abbiamo già detto. Ma la connotazione dell'anoressia è proprio quello almeno da quel che leggo e sento.

    **Anoressia Nervosa
    **Come capire se si è affetti da Anoressia Nervosa.

    Per diagnosticare una Anoressia Nervosa ci deve essere la presenza contemporanea di alcune caratteristiche patologiche.
    Rifiuto di mantenere il proprio peso ad un livello minimo di almeno l'85% del peso previsto sulla base delle proprie caratteristiche costituzionali.

    Forte paura di recuperare il peso perduto pure in presenza di una evidente denutrizione.

    Estrema preoccupazione per il proprio peso ed il proprio aspetto fisico, associata al bisogno ossessivo di controllare la forma ed il peso del proprio corpo, anche a costo di danni fisiologici evidenti.

    Amenorrea (assenza del ciclo mestruale) che dati da almeno tre mesi.
    La Anoressia Nervosa si sviluppa a partire da una rigida osservanza di una dieta ferrea che comporta la riduzione delle quantità e delle qualità degli alimenti assunti e talora l'abolizione dei pasti. Con il progredire della malattia, quando non è più possibile tollerare la fame prolungata, di solito si verificano le prime abbuffate. A questo punto molte persone iniziano ad indursi il vomito, ad assumere farmaci lassativi e/o diuretici oppure ad effettuare lunghe sedute di fitness nel tentativo disperato di continuare a controllare il proprio peso nonostante le abbuffate. Un Indice di Massa Corporea inferiore a 17,5 è sicuramente un segno di sottopeso particolarmente sospetto soprattutto se questo non può essere spiegato dalla presenza di malattie di altro genere.


    Bulimia Nervosa
    Come capire se si è affetti da una Bulimia Nervosa.

    Per diagnosticare una Bulimia Nervosa ci deve essere la presenza contemporanea di alcune caratteristiche patologiche.
    Abbuffate con frequenza almeno settimanale, in cui vengono consumati alimenti in quantità decisamente superiori a quelli che la maggior parte delle persone riescono a consumare in singoli pasti. Una abbuffata di solito si accompagna alla sgradevole sensazione di non riuscire più a fermarsi una volta che si è iniziato a mangiare.

    Presenza di comportamenti rivolti a compensare le abbuffate e ad impedire il conseguente aumento di peso: tra queste il vomito autoindotto, l'abuso di farmaci lassativi e diuretici, l'attività fisica esagerata.

    L' autostima e la fiducia in sé stessi sono legate esclusivamente all'aspetto fisico e al peso corporeo.

    Assenza di una diagnosi preesistente di Anoressia Nervosa, e assenza di grave sottopeso (vedi diagnosi di Anoressia Nervosa).
    La persona che soffre di Bulimia Nervosa ha un comportamento più impulsivo della persona che soffre di anoressia e, a differenza della anoressica, è estremamente scontenta del suo sintomo che vive come minaccioso rispetto al suo desiderio di magrezza. Una ragazza bulimica ha lo stesso desiderio di magrezza di una ragazza anoressica, ma non tollera la disciplina ferrea necessaria a mantenere una alimentazione estremamente ridotta.

    Fonte: http://www.anoressia-bulimia.it/home.html


  • Super User

    **Anoressia Nervosa
    **Come capire se si è affetti da Anoressia Nervosa.

    Per diagnosticare una Anoressia Nervosa ci deve essere la presenza contemporanea di alcune caratteristiche patologiche.
    Rifiuto di mantenere il proprio peso ad un livello minimo di almeno l'85% del peso previsto sulla base delle proprie caratteristiche costituzionali.

    Forte paura di recuperare il peso perduto pure in presenza di una evidente denutrizione.

    Estrema preoccupazione per il proprio peso ed il proprio aspetto fisico, associata al bisogno ossessivo di controllare la forma ed il peso del proprio corpo, anche a costo di danni fisiologici evidenti.

    Amenorrea (assenza del ciclo mestruale) che dati da almeno tre mesi.
    La Anoressia Nervosa si sviluppa a partire da una rigida osservanza di una dieta ferrea che comporta la riduzione delle quantità e delle qualità degli alimenti assunti e talora l'abolizione dei pasti. Con il progredire della malattia, quando non è più possibile tollerare la fame prolungata, di solito si verificano le prime abbuffate. A questo punto molte persone iniziano ad indursi il vomito, ad assumere farmaci lassativi e/o diuretici oppure ad effettuare lunghe sedute di fitness nel tentativo disperato di continuare a controllare il proprio peso nonostante le abbuffate. Un Indice di Massa Corporea inferiore a 17,5 è sicuramente un segno di sottopeso particolarmente sospetto soprattutto se questo non può essere spiegato dalla presenza di malattie di altro genere.


    Bulimia Nervosa
    Come capire se si è affetti da una Bulimia Nervosa.

    Per diagnosticare una Bulimia Nervosa ci deve essere la presenza contemporanea di alcune caratteristiche patologiche.
    Abbuffate con frequenza almeno settimanale, in cui vengono consumati alimenti in quantità decisamente superiori a quelli che la maggior parte delle persone riescono a consumare in singoli pasti. Una abbuffata di solito si accompagna alla sgradevole sensazione di non riuscire più a fermarsi una volta che si è iniziato a mangiare.

    Presenza di comportamenti rivolti a compensare le abbuffate e ad impedire il conseguente aumento di peso: tra queste il vomito autoindotto, l'abuso di farmaci lassativi e diuretici, l'attività fisica esagerata.

    L' autostima e la fiducia in sé stessi sono legate esclusivamente all'aspetto fisico e al peso corporeo.

    Assenza di una diagnosi preesistente di Anoressia Nervosa, e assenza di grave sottopeso (vedi diagnosi di Anoressia Nervosa).
    La persona che soffre di Bulimia Nervosa ha un comportamento più impulsivo della persona che soffre di anoressia e, a differenza della anoressica, è estremamente scontenta del suo sintomo che vive come minaccioso rispetto al suo desiderio di magrezza. Una ragazza bulimica ha lo stesso desiderio di magrezza di una ragazza anoressica, ma non tollera la disciplina ferrea necessaria a mantenere una alimentazione estremamente ridotta.

    Fonte: http://www.anoressia-bulimia.it/home.html


  • Super User

    Neii centri specializzati ti chiamano anoressia anche una fobia di mangiare per paura di stare male ( non solo in presenza delle persone).
    Ho incontratto soggetti che erano a tutti gli effetti anoressici ma che non erano partiti con la voglia di dimagrire, ma solo di avere il controllo sull'impulso del proprio corpo e di essere padroni delle proprie reazioni così da accrescere l'autostima, dividevano il cibo in mille pezzettini e se potevano non mangiare era meglio.

    "L'anoressia non significa essere magri, ultimamente si usa questa parola per indicare una persona molto magra (magari per chissà quali motivi) e si genera una confusione incredibile. L'anoressia è una patologia mentale che si riperquote ovviamente sul fisico."

    Non l'ho mai detto.:)


  • User Attivo

    @pikadilly said:

    Ah ok, ho maleinterpretato io...scusami...
    Purtroppo quando si scrive e non si parla a voce è così.
    si, certo, leggere è molto più difficile di ascoltare perchè non puoi chiarire subito. ma poi ci metto anche sempre del mio. :(): rileggendo io non capivo quasi più che volevo dire. ah. :rollo: scusami tu 🙂

    @pikadilly said:

    Neii centri specializzati ti chiamano anoressia anche una fobia di mangiare per paura di stare male ( non solo in presenza delle persone).
    Ho incontratto soggetti che erano a tutti gli effetti anoressici ma che non erano partiti con la voglia di dimagrire, ma solo di avere il controllo sull'impulso del proprio corpo e di essere padroni delle proprie reazioni così da accrescere l'autostima, dividevano il cibo in mille pezzettini e se potevano non mangiare era meglio.
    quel controllo sull'impulso l'ho sentito spesso ed è quello che intendevo prima col discorso sul controllo sul proprio corpo. ma non so. logicamente anche lì il 'metro' di successo di tale controllo dovrebbe essere proprio il dimagrimento, no? è comunque il segno visibile della riuscita del 'controllo' su se stessi.

    quello che scrivi tu sui centri specializzati mi sembra molto strano. non nel senso che non ti credo (ti credo benissimo) ma sulla, diciamo, logica aziendale di tali centri.
    secondo me gente che ha paura di mangiare per paura di star male non riceve le terapie adeguate in un centro specializzato sui disturbi alimentari. ad esempio so che un'importante parte del programma (almeno in germania) è la terapia per percepire di nuovo il proprio corpo.molte anoressiche e anche bulimiche hanno una percezione completamente alterata del proprio fisico.possono essere vicino al colasso fisico e vedersi comunque grossi. serve anche per ripristinare un rapporto più conciliante col proprio corpo. la maggior parte è in guerra col proprio corpo perché non si fa plasmare a volontà come vogliono che faccia o perché ci sono spesso storie di abuso nel passato ecc.
    se ci sono ora persone che come dici tu non hanno problemi del fisico, gran parte della terapia in questi centri sarebbe inadeguata.
    allora mi chiedo perché vengono amesse?
    in parte forse semplicemente perché i medici sospettano che queste persone si nascondono dietro queste fobie. bisogna considerare che le persone che hanno sviluppato un disturbo alimentare sono in generale molto secreti sulla loro condizione e anche molto bravi bugiardi quando non si fidano.
    però se ce ne sono tanti un po' la cosa mi allarma.
    mi ricordo che tu stessa hai scritto che i medici ti hanno diagnosticato una anoressia mentre si trattava in realtà di una malattia fisca.

    non vorrei essere troppo cinica ma possibile che accettano anche casi non del tutto compatibili per..diciamo..un tornaconto aziendale? alla fine a loro conviene avere tutti i posti letto occupati :():


  • Super User

    @pikadilly said:

    Neii centri specializzati ti chiamano anoressia anche una fobia di mangiare per paura di stare male ( non solo in presenza delle persone).
    Ho incontratto soggetti che erano a tutti gli effetti anoressici ma che non erano partiti con la voglia di dimagrire, ma solo di avere il controllo sull'impulso del proprio corpo e di essere padroni delle proprie reazioni così da accrescere l'autostima, dividevano il cibo in mille pezzettini e se potevano non mangiare era meglio.

    "L'anoressia non significa essere magri, ultimamente si usa questa parola per indicare una persona molto magra (magari per chissà quali motivi) e si genera una confusione incredibile. L'anoressia è una patologia mentale che si riperquote ovviamente sul fisico."

    Non l'ho mai detto.:)
    Sisi so che non lo hai detto, facevo un osservazione generale, perchè spesso quello succede. Vedi una ragazza magra e uno che dice "quella è anoressica"! 😞

    Si ma questi centri specializzati sono specializzati in anoressia o nei disturbi alimentari? Perchè per esempio se tu vai in quel sito che ho postato (il primo che mi è venuto fuori con google) ci sono varie patologie e vari nomi per ogni disturbo legato al cibo. Perchè è ovvio che anche chi ha paura di mangiare per paure di stare male rientra cmq nei disturbi alimentari.

    Nei soggetti con anoressia nervosa i livelli di autostima sono fortemente influenzati dalla forma fisica e dal peso corporeo. La perdita di peso viene considerata come una straordinaria conquista ed un segno di ferrea autodisciplina, mentre l'incremento ponderale viene esperito come una inaccettabile perdita delle capacità di controllo.

    Io sinceramente la malattia anoressia l'ho sempre sentita e letta legata a quelle righe che ti ho riportato e che aveva inizialmente riportato Lkv. Ho cercato altri siti e la definizione canonica è quella. Probabilmente c'è stata una evoluzione del modo di intendere l'anoressia, non saprei.


    Ecco avevo postato prima di leggere il mex di Vernade, che mi trova daccordo.


  • Super User

    Ecco avevo postato prima di leggere il mex di Vernade, che mi trova daccordo.


  • Super User

    @Vernade said:

    si, certo, leggere è molto più difficile di ascoltare perchè non puoi chiarire subito. ma poi ci metto anche sempre del mio. :(): rileggendo io non capivo quasi più che volevo dire. ah. :rollo: scusami tu 🙂

    quel controllo sull'impulso l'ho sentito spesso ed è quello che intendevo prima col discorso sul controllo sul proprio corpo. ma non so. logicamente anche lì il 'metro' di successo di tale controllo dovrebbe essere proprio il dimagrimento, no? è comunque il segno visibile della riuscita del 'controllo' su se stessi.

    quello che scrivi tu sui centri specializzati mi sembra molto strano. non nel senso che non ti credo (ti credo benissimo) ma sulla, diciamo, logica aziendale di tali centri.
    secondo me gente che ha paura di mangiare per paura di star male non riceve le terapie adeguate in un centro specializzato sui disturbi alimentari. ad esempio so che un'importante parte del programma (almeno in germania) è la terapia per percepire di nuovo il proprio corpo.molte anoressiche e anche bulimiche hanno una percezione completamente alterata del proprio fisico.possono essere vicino al colasso fisico e vedersi comunque grossi. serve anche per ripristinare un rapporto più conciliante col proprio corpo. la maggior parte è in guerra col proprio corpo perché non si fa plasmare a volontà come vogliono che faccia o perché ci sono spesso storie di abuso nel passato ecc.
    se ci sono ora persone che come dici tu non hanno problemi del fisico, gran parte della terapia in questi centri sarebbe inadeguata.
    allora mi chiedo perché vengono amesse?
    in parte forse semplicemente perché i medici sospettano che queste persone si nascondono dietro queste fobie. bisogna considerare che le persone che hanno sviluppato un disturbo alimentare sono in generale molto secreti sulla loro condizione e anche molto bravi bugiardi quando non si fidano.
    però se ce ne sono tanti un po' la cosa mi allarma.
    mi ricordo che tu stessa hai scritto che i medici ti hanno diagnosticato una anoressia mentre si trattava in realtà di una malattia fisca.

    non vorrei essere troppo cinica ma possibile che accettano anche casi non del tutto compatibili per..diciamo..un tornaconto aziendale? alla fine a loro conviene avere tutti i posti letto occupati :():

    Le tue domande sono leggittime. IL San Raffaele di Milano mi avrebbe preso volentieri. Ma questo non si verifica solo con i distrubi alimentari, ma anche con altre patologie che non necessitano di ricorvero.
    Un centro di riabilitazione romano dove mia madre è stata portata dopo l'operazione in seguito ad un ictus, ospitava persone completamente autosufficienti. Lo stato spende un tot per ogni paziente ricoverato, ma si vede che più ricoveri hanno e più rientra qualcosa.
    Non voglio fare polemica, ma alle volte è questo che viene da pensare.
    😞


  • Super User

    E viene da pensare bene misà... 😞


  • Super User

    Campagna choc contro l'anoressia
    Oliviero Toscani torna a far discutere
    Armani: "Scelta giusta, vorrei poter conoscere questa ragazza".

    image
    ROMA - L'anoressia ha gli occhi e il corpo nudo di Isabelle Caro: 31 chili di ossa, che da questa mattina campeggiano sui manifesti delle più grandi città italiane.](http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/anoressia-shock/1.html) Una sola foto, drammatica e controversa com'è nella storia dell'autore: Oliviero Toscani. E nella settimana della moda di Milano non poteva non far discutere "No anoressia", la nuova campagna Nolita realizzata dal fotografo milanese per il gruppo Flash&Partners. Una provocazione, ma soprattutto un allarme su una tragedia del nostro tempo. Ancora più sconvolgente perché a interrogarsi sul problema è il mondo delle passerelle, accusato da tempo di diffondere falsi miti di bellezza.

    La campagna. Non lascia spazio a interpretazioni la foto di Isabelle Caro. È lei la ragazza anoressica protagonista della campagna pubblicitaria di Nolita, il fashion brand del gruppo Flash&Partners. La modella francese ha accettato di esporsi nuda allo scatto di Oliviero Toscani per mostrare a tutti la realtà di una malattia che insieme alla bulimia, vede coinvolte oltre due milioni di persone in Italia. "Mi sono nascosta e coperta per troppo tempo - afferma Isabelle - adesso voglio mostrarmi senza paura, anche se so che il mio corpo ripugna". Una malattia lunga 15 anni, che l'ha ridotta a pesare 31 chili: "Le sofferenze fisiche e psicologiche che ho subito hanno un senso solo se possono essere d'aiuto - spiega la ragazza francese - a chi è caduto nella trappola da cui io sto cercando di uscire".

    Non è nuovo alle polemiche Oliviero Toscani, che spiega: "Io ho fatto come sempre un lavoro da reporter: ho testimoniato il mio tempo. Sono anni che mi interesso al problema dell'anoressia. Un tema tabù per la moda. Come l'Aids ai tempi . Adesso l'argomento tabù è l'anoressia". Quanto alle responsabilità, continua il fotografo milanese, il discorso è più complesso: "Io non credo che la moda abbia grandi responsabilità nel problema dell'anoressia, - conclude Toscani - è una cosa molto più ampia che riguarda tutti i media e in particolare la televisione, che propone alle ragazze modelli di successo assurdi ".

    Le reazioni. Apprezzamenti ma anche dissensi. La campagna di Nolita divide, com'è nello stile di Toscani. Sostegno arriva dal ministro della Salute, Livia Turco. "Apprezzo sinceramente sia i contenuti che le modalità di realizzazione. Un'iniziativa come questa è uno strumento da prendere in assoluta considerazione". Reazioni anche dalle passerelle milanesi, dove è in corso la settimana della Moda. "Credo che queste campagne con immagini così dure e crude siano giuste, opportune". A pensarla così è Giorgio Armani che esprime anche un desiderio: "Vorrei poter conoscere questa persona per capire i motivi che l'hanno portata all'anoressia". Dello stesso avviso anche i due stilisti Dolce e Gabbana che dicono: "Finalmente qualcuno dice la verità sull'anoressia, cioè non è un problema della moda, ma un problema psichiatrico".

    Critiche arrivano dall'Aba, l'Associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia, la bulimia e l'obesità. Secondo Fabiola De Clerq, presidente dell'associazione: "L'utilizzo di questa immagine è suscettibile di indurre fenomeni di emulazione e non aiuta certo i diretti interessati né le loro famiglie". Insomma, si accendono riflettori, che si spegneranno: "Poi le ragazze e i genitori si vedono sbattere in faccia le porte degli ospedali".

    (24 settembre 2007)

    Fonte: Repubblica


    Che ne pensate della campagna di Oliviero Toscani che sta destando tanto scalpore?


  • Super User

    Che ha fatto bene, che la gente deve vedere che succede quando si fa finta di nulla o quando si cade nel luogo comune.
    Ma non deve essere un motivo solo per farsi pubblicità...