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- Anoressia; quanto ne sappiamo?
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@pikadilly said:
Ma non si può dire nemmeno che le malate o i malati di anoressia siano solo quei soggetti che vogliono dimagrire.
Pika, gioia, perdonami ma secondo me tu fai un po di confusione.L'anoressia non significa essere magri, ultimamente si usa questa parola per indicare una persona molto magra (magari per chissà quali motivi) e si genera una confusione incredibile. L'anoressia è una patologia mentale che si riperquote ovviamente sul fisico.
Il concetto di "dimagrire" delle persone anoressiche è portato a livello patologico, ma è pressochè insito nella malattia. Se tu senti i racconti dei malati di anoressia questo viene fuori subito. Si procurano il vomito per non ingrassere, per non assimilare ciò che mangiano, per mangiare come tutti magari in famiglia o dopo "abbuffate" perchè la fame diventa incrollata ma non vedere trasformare il proprio corpo ingrassando. Poi aimè non si accorgono neanche della trasformazione che il loro corpo subisce dimagrendo velocemente e tanto.
E' ovvio che quando una ragazza (o ragazzo) arrivano a pesare 45kg e sono pelle e ossa la voglia di dimagrire come la intendiamo noi che il problema anoressia non lo abbiamo non centra poi molto. Ma di fondo c'è il fatto di non accettare il proprio corpo credo, per mille motivi diversi come abbiamo già detto. Ma la connotazione dell'anoressia è proprio quello almeno da quel che leggo e sento.
**Anoressia Nervosa
**Come capire se si è affetti da Anoressia Nervosa.Per diagnosticare una Anoressia Nervosa ci deve essere la presenza contemporanea di alcune caratteristiche patologiche.
Rifiuto di mantenere il proprio peso ad un livello minimo di almeno l'85% del peso previsto sulla base delle proprie caratteristiche costituzionali.Forte paura di recuperare il peso perduto pure in presenza di una evidente denutrizione.
Estrema preoccupazione per il proprio peso ed il proprio aspetto fisico, associata al bisogno ossessivo di controllare la forma ed il peso del proprio corpo, anche a costo di danni fisiologici evidenti.
Amenorrea (assenza del ciclo mestruale) che dati da almeno tre mesi.
La Anoressia Nervosa si sviluppa a partire da una rigida osservanza di una dieta ferrea che comporta la riduzione delle quantità e delle qualità degli alimenti assunti e talora l'abolizione dei pasti. Con il progredire della malattia, quando non è più possibile tollerare la fame prolungata, di solito si verificano le prime abbuffate. A questo punto molte persone iniziano ad indursi il vomito, ad assumere farmaci lassativi e/o diuretici oppure ad effettuare lunghe sedute di fitness nel tentativo disperato di continuare a controllare il proprio peso nonostante le abbuffate. Un Indice di Massa Corporea inferiore a 17,5 è sicuramente un segno di sottopeso particolarmente sospetto soprattutto se questo non può essere spiegato dalla presenza di malattie di altro genere.
Bulimia Nervosa
Come capire se si è affetti da una Bulimia Nervosa.Per diagnosticare una Bulimia Nervosa ci deve essere la presenza contemporanea di alcune caratteristiche patologiche.
Abbuffate con frequenza almeno settimanale, in cui vengono consumati alimenti in quantità decisamente superiori a quelli che la maggior parte delle persone riescono a consumare in singoli pasti. Una abbuffata di solito si accompagna alla sgradevole sensazione di non riuscire più a fermarsi una volta che si è iniziato a mangiare.Presenza di comportamenti rivolti a compensare le abbuffate e ad impedire il conseguente aumento di peso: tra queste il vomito autoindotto, l'abuso di farmaci lassativi e diuretici, l'attività fisica esagerata.
L' autostima e la fiducia in sé stessi sono legate esclusivamente all'aspetto fisico e al peso corporeo.
Assenza di una diagnosi preesistente di Anoressia Nervosa, e assenza di grave sottopeso (vedi diagnosi di Anoressia Nervosa).
La persona che soffre di Bulimia Nervosa ha un comportamento più impulsivo della persona che soffre di anoressia e, a differenza della anoressica, è estremamente scontenta del suo sintomo che vive come minaccioso rispetto al suo desiderio di magrezza. Una ragazza bulimica ha lo stesso desiderio di magrezza di una ragazza anoressica, ma non tollera la disciplina ferrea necessaria a mantenere una alimentazione estremamente ridotta.
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**Anoressia Nervosa
**Come capire se si è affetti da Anoressia Nervosa.Per diagnosticare una Anoressia Nervosa ci deve essere la presenza contemporanea di alcune caratteristiche patologiche.
Rifiuto di mantenere il proprio peso ad un livello minimo di almeno l'85% del peso previsto sulla base delle proprie caratteristiche costituzionali.Forte paura di recuperare il peso perduto pure in presenza di una evidente denutrizione.
Estrema preoccupazione per il proprio peso ed il proprio aspetto fisico, associata al bisogno ossessivo di controllare la forma ed il peso del proprio corpo, anche a costo di danni fisiologici evidenti.
Amenorrea (assenza del ciclo mestruale) che dati da almeno tre mesi.
La Anoressia Nervosa si sviluppa a partire da una rigida osservanza di una dieta ferrea che comporta la riduzione delle quantità e delle qualità degli alimenti assunti e talora l'abolizione dei pasti. Con il progredire della malattia, quando non è più possibile tollerare la fame prolungata, di solito si verificano le prime abbuffate. A questo punto molte persone iniziano ad indursi il vomito, ad assumere farmaci lassativi e/o diuretici oppure ad effettuare lunghe sedute di fitness nel tentativo disperato di continuare a controllare il proprio peso nonostante le abbuffate. Un Indice di Massa Corporea inferiore a 17,5 è sicuramente un segno di sottopeso particolarmente sospetto soprattutto se questo non può essere spiegato dalla presenza di malattie di altro genere.
Bulimia Nervosa
Come capire se si è affetti da una Bulimia Nervosa.Per diagnosticare una Bulimia Nervosa ci deve essere la presenza contemporanea di alcune caratteristiche patologiche.
Abbuffate con frequenza almeno settimanale, in cui vengono consumati alimenti in quantità decisamente superiori a quelli che la maggior parte delle persone riescono a consumare in singoli pasti. Una abbuffata di solito si accompagna alla sgradevole sensazione di non riuscire più a fermarsi una volta che si è iniziato a mangiare.Presenza di comportamenti rivolti a compensare le abbuffate e ad impedire il conseguente aumento di peso: tra queste il vomito autoindotto, l'abuso di farmaci lassativi e diuretici, l'attività fisica esagerata.
L' autostima e la fiducia in sé stessi sono legate esclusivamente all'aspetto fisico e al peso corporeo.
Assenza di una diagnosi preesistente di Anoressia Nervosa, e assenza di grave sottopeso (vedi diagnosi di Anoressia Nervosa).
La persona che soffre di Bulimia Nervosa ha un comportamento più impulsivo della persona che soffre di anoressia e, a differenza della anoressica, è estremamente scontenta del suo sintomo che vive come minaccioso rispetto al suo desiderio di magrezza. Una ragazza bulimica ha lo stesso desiderio di magrezza di una ragazza anoressica, ma non tollera la disciplina ferrea necessaria a mantenere una alimentazione estremamente ridotta.
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Neii centri specializzati ti chiamano anoressia anche una fobia di mangiare per paura di stare male ( non solo in presenza delle persone).
Ho incontratto soggetti che erano a tutti gli effetti anoressici ma che non erano partiti con la voglia di dimagrire, ma solo di avere il controllo sull'impulso del proprio corpo e di essere padroni delle proprie reazioni così da accrescere l'autostima, dividevano il cibo in mille pezzettini e se potevano non mangiare era meglio."L'anoressia non significa essere magri, ultimamente si usa questa parola per indicare una persona molto magra (magari per chissà quali motivi) e si genera una confusione incredibile. L'anoressia è una patologia mentale che si riperquote ovviamente sul fisico."
Non l'ho mai detto.:)
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@pikadilly said:
Ah ok, ho maleinterpretato io...scusami...
Purtroppo quando si scrive e non si parla a voce è così.
si, certo, leggere è molto più difficile di ascoltare perchè non puoi chiarire subito. ma poi ci metto anche sempre del mio. :(): rileggendo io non capivo quasi più che volevo dire. ah. scusami tu@pikadilly said:
Neii centri specializzati ti chiamano anoressia anche una fobia di mangiare per paura di stare male ( non solo in presenza delle persone).
Ho incontratto soggetti che erano a tutti gli effetti anoressici ma che non erano partiti con la voglia di dimagrire, ma solo di avere il controllo sull'impulso del proprio corpo e di essere padroni delle proprie reazioni così da accrescere l'autostima, dividevano il cibo in mille pezzettini e se potevano non mangiare era meglio.
quel controllo sull'impulso l'ho sentito spesso ed è quello che intendevo prima col discorso sul controllo sul proprio corpo. ma non so. logicamente anche lì il 'metro' di successo di tale controllo dovrebbe essere proprio il dimagrimento, no? è comunque il segno visibile della riuscita del 'controllo' su se stessi.quello che scrivi tu sui centri specializzati mi sembra molto strano. non nel senso che non ti credo (ti credo benissimo) ma sulla, diciamo, logica aziendale di tali centri.
secondo me gente che ha paura di mangiare per paura di star male non riceve le terapie adeguate in un centro specializzato sui disturbi alimentari. ad esempio so che un'importante parte del programma (almeno in germania) è la terapia per percepire di nuovo il proprio corpo.molte anoressiche e anche bulimiche hanno una percezione completamente alterata del proprio fisico.possono essere vicino al colasso fisico e vedersi comunque grossi. serve anche per ripristinare un rapporto più conciliante col proprio corpo. la maggior parte è in guerra col proprio corpo perché non si fa plasmare a volontà come vogliono che faccia o perché ci sono spesso storie di abuso nel passato ecc.
se ci sono ora persone che come dici tu non hanno problemi del fisico, gran parte della terapia in questi centri sarebbe inadeguata.
allora mi chiedo perché vengono amesse?
in parte forse semplicemente perché i medici sospettano che queste persone si nascondono dietro queste fobie. bisogna considerare che le persone che hanno sviluppato un disturbo alimentare sono in generale molto secreti sulla loro condizione e anche molto bravi bugiardi quando non si fidano.
però se ce ne sono tanti un po' la cosa mi allarma.
mi ricordo che tu stessa hai scritto che i medici ti hanno diagnosticato una anoressia mentre si trattava in realtà di una malattia fisca.non vorrei essere troppo cinica ma possibile che accettano anche casi non del tutto compatibili per..diciamo..un tornaconto aziendale? alla fine a loro conviene avere tutti i posti letto occupati :():
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@pikadilly said:
Neii centri specializzati ti chiamano anoressia anche una fobia di mangiare per paura di stare male ( non solo in presenza delle persone).
Ho incontratto soggetti che erano a tutti gli effetti anoressici ma che non erano partiti con la voglia di dimagrire, ma solo di avere il controllo sull'impulso del proprio corpo e di essere padroni delle proprie reazioni così da accrescere l'autostima, dividevano il cibo in mille pezzettini e se potevano non mangiare era meglio."L'anoressia non significa essere magri, ultimamente si usa questa parola per indicare una persona molto magra (magari per chissà quali motivi) e si genera una confusione incredibile. L'anoressia è una patologia mentale che si riperquote ovviamente sul fisico."
Non l'ho mai detto.:)
Sisi so che non lo hai detto, facevo un osservazione generale, perchè spesso quello succede. Vedi una ragazza magra e uno che dice "quella è anoressica"!Si ma questi centri specializzati sono specializzati in anoressia o nei disturbi alimentari? Perchè per esempio se tu vai in quel sito che ho postato (il primo che mi è venuto fuori con google) ci sono varie patologie e vari nomi per ogni disturbo legato al cibo. Perchè è ovvio che anche chi ha paura di mangiare per paure di stare male rientra cmq nei disturbi alimentari.
Nei soggetti con anoressia nervosa i livelli di autostima sono fortemente influenzati dalla forma fisica e dal peso corporeo. La perdita di peso viene considerata come una straordinaria conquista ed un segno di ferrea autodisciplina, mentre l'incremento ponderale viene esperito come una inaccettabile perdita delle capacità di controllo.
Io sinceramente la malattia anoressia l'ho sempre sentita e letta legata a quelle righe che ti ho riportato e che aveva inizialmente riportato Lkv. Ho cercato altri siti e la definizione canonica è quella. Probabilmente c'è stata una evoluzione del modo di intendere l'anoressia, non saprei.
Ecco avevo postato prima di leggere il mex di Vernade, che mi trova daccordo.
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Ecco avevo postato prima di leggere il mex di Vernade, che mi trova daccordo.
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@Vernade said:
si, certo, leggere è molto più difficile di ascoltare perchè non puoi chiarire subito. ma poi ci metto anche sempre del mio. :(): rileggendo io non capivo quasi più che volevo dire. ah. scusami tu
quel controllo sull'impulso l'ho sentito spesso ed è quello che intendevo prima col discorso sul controllo sul proprio corpo. ma non so. logicamente anche lì il 'metro' di successo di tale controllo dovrebbe essere proprio il dimagrimento, no? è comunque il segno visibile della riuscita del 'controllo' su se stessi.
quello che scrivi tu sui centri specializzati mi sembra molto strano. non nel senso che non ti credo (ti credo benissimo) ma sulla, diciamo, logica aziendale di tali centri.
secondo me gente che ha paura di mangiare per paura di star male non riceve le terapie adeguate in un centro specializzato sui disturbi alimentari. ad esempio so che un'importante parte del programma (almeno in germania) è la terapia per percepire di nuovo il proprio corpo.molte anoressiche e anche bulimiche hanno una percezione completamente alterata del proprio fisico.possono essere vicino al colasso fisico e vedersi comunque grossi. serve anche per ripristinare un rapporto più conciliante col proprio corpo. la maggior parte è in guerra col proprio corpo perché non si fa plasmare a volontà come vogliono che faccia o perché ci sono spesso storie di abuso nel passato ecc.
se ci sono ora persone che come dici tu non hanno problemi del fisico, gran parte della terapia in questi centri sarebbe inadeguata.
allora mi chiedo perché vengono amesse?
in parte forse semplicemente perché i medici sospettano che queste persone si nascondono dietro queste fobie. bisogna considerare che le persone che hanno sviluppato un disturbo alimentare sono in generale molto secreti sulla loro condizione e anche molto bravi bugiardi quando non si fidano.
però se ce ne sono tanti un po' la cosa mi allarma.
mi ricordo che tu stessa hai scritto che i medici ti hanno diagnosticato una anoressia mentre si trattava in realtà di una malattia fisca.non vorrei essere troppo cinica ma possibile che accettano anche casi non del tutto compatibili per..diciamo..un tornaconto aziendale? alla fine a loro conviene avere tutti i posti letto occupati :():
Le tue domande sono leggittime. IL San Raffaele di Milano mi avrebbe preso volentieri. Ma questo non si verifica solo con i distrubi alimentari, ma anche con altre patologie che non necessitano di ricorvero.
Un centro di riabilitazione romano dove mia madre è stata portata dopo l'operazione in seguito ad un ictus, ospitava persone completamente autosufficienti. Lo stato spende un tot per ogni paziente ricoverato, ma si vede che più ricoveri hanno e più rientra qualcosa.
Non voglio fare polemica, ma alle volte è questo che viene da pensare.
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E viene da pensare bene misà...
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Campagna choc contro l'anoressia
Oliviero Toscani torna a far discutere
Armani: "Scelta giusta, vorrei poter conoscere questa ragazza".
ROMA - L'anoressia ha gli occhi e il corpo nudo di Isabelle Caro: 31 chili di ossa, che da questa mattina campeggiano sui manifesti delle più grandi città italiane.](http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/anoressia-shock/1.html) Una sola foto, drammatica e controversa com'è nella storia dell'autore: Oliviero Toscani. E nella settimana della moda di Milano non poteva non far discutere "No anoressia", la nuova campagna Nolita realizzata dal fotografo milanese per il gruppo Flash&Partners. Una provocazione, ma soprattutto un allarme su una tragedia del nostro tempo. Ancora più sconvolgente perché a interrogarsi sul problema è il mondo delle passerelle, accusato da tempo di diffondere falsi miti di bellezza.La campagna. Non lascia spazio a interpretazioni la foto di Isabelle Caro. È lei la ragazza anoressica protagonista della campagna pubblicitaria di Nolita, il fashion brand del gruppo Flash&Partners. La modella francese ha accettato di esporsi nuda allo scatto di Oliviero Toscani per mostrare a tutti la realtà di una malattia che insieme alla bulimia, vede coinvolte oltre due milioni di persone in Italia. "Mi sono nascosta e coperta per troppo tempo - afferma Isabelle - adesso voglio mostrarmi senza paura, anche se so che il mio corpo ripugna". Una malattia lunga 15 anni, che l'ha ridotta a pesare 31 chili: "Le sofferenze fisiche e psicologiche che ho subito hanno un senso solo se possono essere d'aiuto - spiega la ragazza francese - a chi è caduto nella trappola da cui io sto cercando di uscire".
Non è nuovo alle polemiche Oliviero Toscani, che spiega: "Io ho fatto come sempre un lavoro da reporter: ho testimoniato il mio tempo. Sono anni che mi interesso al problema dell'anoressia. Un tema tabù per la moda. Come l'Aids ai tempi . Adesso l'argomento tabù è l'anoressia". Quanto alle responsabilità, continua il fotografo milanese, il discorso è più complesso: "Io non credo che la moda abbia grandi responsabilità nel problema dell'anoressia, - conclude Toscani - è una cosa molto più ampia che riguarda tutti i media e in particolare la televisione, che propone alle ragazze modelli di successo assurdi ".
Le reazioni. Apprezzamenti ma anche dissensi. La campagna di Nolita divide, com'è nello stile di Toscani. Sostegno arriva dal ministro della Salute, Livia Turco. "Apprezzo sinceramente sia i contenuti che le modalità di realizzazione. Un'iniziativa come questa è uno strumento da prendere in assoluta considerazione". Reazioni anche dalle passerelle milanesi, dove è in corso la settimana della Moda. "Credo che queste campagne con immagini così dure e crude siano giuste, opportune". A pensarla così è Giorgio Armani che esprime anche un desiderio: "Vorrei poter conoscere questa persona per capire i motivi che l'hanno portata all'anoressia". Dello stesso avviso anche i due stilisti Dolce e Gabbana che dicono: "Finalmente qualcuno dice la verità sull'anoressia, cioè non è un problema della moda, ma un problema psichiatrico".
Critiche arrivano dall'Aba, l'Associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia, la bulimia e l'obesità. Secondo Fabiola De Clerq, presidente dell'associazione: "L'utilizzo di questa immagine è suscettibile di indurre fenomeni di emulazione e non aiuta certo i diretti interessati né le loro famiglie". Insomma, si accendono riflettori, che si spegneranno: "Poi le ragazze e i genitori si vedono sbattere in faccia le porte degli ospedali".
(24 settembre 2007)
Fonte: Repubblica
Che ne pensate della campagna di Oliviero Toscani che sta destando tanto scalpore?
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Che ha fatto bene, che la gente deve vedere che succede quando si fa finta di nulla o quando si cade nel luogo comune.
Ma non deve essere un motivo solo per farsi pubblicità...
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Io tendenzialmente sarei daccordo, nel senso che sarebbe giusto che la gente vede cosa succede davvero alle ragazze (ma ultimamente anche ragazzi) che si ammalano di questa malattia e che non c'è da giocarci su o prenderla sottogamba.
Però ho sentito una rappresentate l'ABA l'associazione che studia e fa ricerca e aiuta a guarire i malati di anoressia e sono molto contrari.
Secondo loro infatti, per chi è già malato e sta cercando di curarsi una campagna simile è umiliante e pensante, per chi è malato ma ancora non lo accetta può peggiorare la situazione perchè potrebbe spingere cmq a emulare.
C'è da pensarci bene, forse, non so e lo ha fatto, Toscani poteva consultarsi con le associazioni che tutti i giorni combattano con queste cose, non lo so.
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Ed ecco qui i risvolti...
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Bhe voglio dire la Moratti è quel che è...
Almeno Toscani forse c'ha provato a dare un segnale!