[Calabria - Monasterace] Sbarco di 240 Sud Iracheni

giorgiotave

[Calabria - Monasterace] Sbarco di 240 Sud Iracheni

Premessa: Non sono un giornalista, mi piace fare informazione su moltissime delle cose che so e mi piace condividerle. Penso che sia anche un modo di fare solidarietà, quando avvengono questi fatti. C'è bisogno di far sapere, loro hanno bisogno che le notizie girino perchè penso che loro sono i primi a voler** che tutto questo finisca**. Credo che gli piacerebbe molto avere una loro nazione, tranquilla e civile dove vivere.

E penso che ognuno di noi possa e debba fare qualcosa. La popolazione di Monasterace è stata pronta ad aiutarli in tantissimi modi. Sono fiero, oggi, di essere di questo paese e voglio dare il mio contributo, anche se non faccio parte ci Croce Rossa / Impiegati del Comune e via dicendo (che sono stati i più attivi).
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Monasterace (26 - Agosto - 2007)
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Nella mattina di oggi, in direzione del ponte dello Stilaro (Fiume che sfocia all'entrata di Monasterace venendo da Roccella - Gioiosa - Siderno), sono sbarcati circa 240 Sud-Iracheni (secondo le informazioni) tra donne (anche incinte), uomini e bambini. E' il terzo sbarco qui.

Alcuni sono fuggiti e sono stati rincorsi per il paese e zone limitrofe, dai carabinieri. Non si sa se qualcuno è riuscito veramente a fuggire.

Quello che è sicuro è che si è stati colti di sorpresa. Infatti c'erano dei bagnanti a mare che facevano video e foto al momento dello sbarco.

La Nave - Dincer Reis 2 il nome - era lunga intorno ai 17 metri con un bagno solo.

Sono stati soccorsi appena sbarcati e subito portati alla vecchia delegazione municipale e mercato coperto, dove immediatamente sono stati distribuiti molti viveri, prima a donne e bambini. La popolazione, la polizia, la croce rossa, il comune, la guardia costiera e tutti quanti sono stati pronti e reattivi. Davvero tutti bravi e qualcuno doveva riportare il loro lavoro.

**Intervista ad una Irachena

Età della Ragazza:** 20 anni
Occhi: Verdi
Capelli: Castano chiaro
Istruzione: Stava studiando all'Università
Perchè del viaggio: aspetta un fratello che con il treno la porti in svezia
Viaggio Costato: 6000$ (a testa). 150 persone per 6000$ fanno 900.000$.
Durata Viaggio: 5 giorni

La ragazza era con il marito. Non ho capito se la benda (che di notte toglievano) la portavano tutti loro o solo gli scafisti. Sta di fatto che lei dice che non saprebbe riconoscerli (o così gli hanno detto di dire).

Sono arrivato nel mezzo dell'intervista e sono andato via prima. Avrei voluto rivolgerle qualche domanda sulla loro vita quotidiana li, ma non è stato possibile.

**Galleria Fotografica **(Cliccando andate sull'immagine grande)

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Video della galleria fotografica

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Update: sto raccogliendo informazioni più precise sui numeri.

lkv

Bisogna immaginarsi la sofferenza di dover fuggire dal proprio Paese, non (o non solo) per cercare una vita piu' agiata, ma (soprattutto)per non dover rischiare ogni giorno la vita.

Sembra poco il solo parlare di questi fatti, di queste vite (ognuna di loro), pero' servono a formarsi un parere, una coscienza e una comprensione anche delle altre realta', ben piu' dure e complesse, e questo indubbiamente e' indispensabile in ogni societa'.

La contraddizione poi nella spiaggia tra i bagnanti a godersi il sole e il mare e il barcone con i suoi passeggeri (presumibilmente non in buone condizioni dopo un simile viaggio) fa pensare, e ancor piu' fa pensare il fatto che la situazione dalla quale fuggono e' stata creata dalla nostra incapacita' di sostituire la giusta eliminazione di un regime con una democrazia.

vampiretta

Grazie Giorgio!!! Hai fatto bene a riportare tutto ciò, per far sapere l'aiuto che gli italiani riescono a dare a queste popolazioni che sbarcano da noi e per far conoscere il triste destino di queste persone.

Concordo con Lkv, la sofferenza di dover lasciare il proprio paese, la propria terra, spesso anche la propria famiglia deve essere dilaniante. Per altro non vengono certo a cercare la vita agiata, perchè tanto anche arrivati qui fanno la fame. Ma almeno forse non sono minacciati di morte di tutti i giorni.