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Valutazione Domini: hotel e posti geografici
Un saluto a tutti
Vorrei capire un attimo come funziona la valutazione di un dominio in casi specifici.
Ammettiamo l'Italia e gli Hotel. Sarebbe bello riuscire a fare una scaletta di quale nome di dominio vale di più.
Dominio in lingua italiana:
hotelitalia.it
hotel-italia.it
hotelitalia.com
hotel-italia.com
italiahotel.it
italia-hotel.it
italiahotel.com
italia-hotel.com
italiahotel.org
italia-hotel.org
italiahotel.org
italia-hotel.orgE un possibile hotelinitalia.it?
Invece...per un sito in lingua inglese?
hotelitaly.it
hotel-italy.it
hotelitaly.com
hotel-italy.com
italyhotel.it
italy-hotel.it
italyhotel.com
italy-hotel.com
italyhotel.org
italy-hotel.org
italyhotel.org
italy-hotel.orgI Domainers Italiani cosa comprerebbero per un investimento?
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Ciao Newser,
Intervengo volentieri esprimendo il mio pensiero al riguardo, faccio poerò una breve premessa, per la quale sicuramente riceverò molti disappunti da parte dei SEO.
Non essendo un SEO, perchè per me parlare di SEO è negativo e spiego b revemente il perchè;
SEO significa non avere investito su un nome di dominio e sui contenuti.
SEO significa non avere studiato la concorrenza e le serp prima di pubblicare un sito.
SEO significa "vengo dalle brochures e dai cataloghi", non mi intendo di web ed internet.
Questo dal lato webmasters ovviamente :).
Scherzi a parte in Italia il web stenta a prendere il volo e questo a causa del lassismo burocratico e dell'educazione scolastica.
Ci sono vari condizionamenti poi che influiscono sul modo di "navigare" ed è un modo tutto Italiano, questo purtroppo obbliga gli operatori IT ad uno studio delle abitudini e metodi dei potenziali visitatori, usi e costumi, che per fortuna piano piano stanno cambiando, non per ragionamento autonomo (purtroppo) ma per emulazione.
Finito la premessa che prego di leggere con un pò di ironia, proverò ad individuare quelle che sono le aspettative di un domainer per individuare o cercare di individuare il dominio migliore con scopo speculativo e/o di sviluppo.
In generale il primo valore aggiunto di una key è il traffico naturale o spontaneo, già da molto tempo qualcuno si è accorto che tantissimi utenti, digitano direttamente il nome di dominio sulla barra di navigazione; questo avviene perchè si sono resi conto che "scansando" le serp, si ottengono quasi sempre ed immediatamente le informazioni che stavano cercando.
Per un Operatore questo significa meno costi di marketing e di seo, con il vantaggio di avere in partenza grosse mole di traffico senza aver speso un centesimo (costo del dominio a parte).
Come secondo valore aggiunto il peso della key, vale a dire quanto importante è quel termine in base alle ricerche sui motori e nelle frasi di uso comune, e se quel termine esprime la creazione di un bisogno "sentito" dal mass market.
Basterebbero questi concetti applicati ai domini sovrastanti per capire ad intuito quale sia il migliore ;).
Il trattino come si può ben capire, determina molti fattori negativi, personalmente lo ritengo seriamente un artifizio SEO, distruttore di traffico naturale e veramente brutto a livello marketing, tra l'altro nessun termine è presente nel dizionario italiano e/o inglese con il trattino.
Capisco che possa essere un elemento di competizione per le serps, ma è veramente brutto, e a livello "valutativo" è considerato "cacca" dai domainers puristi, è una invenzione appunto dei SEO :).
Una cosa da capire è cosa digiterebbe un utente Italiano ? prima italia e poi hotel, oppure hotel e poi Italia ?
Stessa cosa dicasi per le keys in inglese.
Parliamo poi delle estensioni, per me è indiscusso che se voglio un posizionamento sui mdr a livello internazionale io debba avere il COM con le keys che ho scelto.
Non mi piacciono gli IT per 2 motivi; non piacciono in ambito internazionale, si trasferiscono con difficoltà.
Per le altre estensioni, a meno che non si parli di keys molto competitive non vedo il motivo di sceglierle se non perchè l'estensione calza a pennello con la key esempio "inter.net" oppure "fao.org".
Non indicherò quale sia il dominio da me preferito su quelli sopra elencati, lascio al vostro intuito e ragionamento la soluzione.
Il mio piccolo delirio termina quà, massacratemi pure.
Saluti
Luca
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Grazie voidcomputer,
ora riesco a farmi un'idea migliore su questo settore.
Mi sembra che sia qualcosa di importante. C'è molto da studiare, specialmente sul traffico spontaneo, estensioni, chiavi ricercate. Ci vorrebbe una sezione apposita!
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Interessante discussione,
nonostante qualcosa ho comprato anche io (mi piace più comprare che vendere, mi affeziono poi :D), non ho mai approfondito il discorso lato Domainers.
Ne approfitto di Void, tralasciando la simpatica ironia
Premetto che le riflessioni di Void mi hanno fatto pensare molto e mi sono posto alcune domande, quindi partecipo alla discussione da niubbo sull'argomento
@voidcomputer said:
In generale il primo valore aggiunto di una key è il traffico naturale o spontaneo, già da molto tempo qualcuno si è accorto che tantissimi utenti, digitano direttamente il nome di dominio sulla barra di navigazione; questo avviene perchè si sono resi conto che "scansando" le serp, si ottengono quasi sempre ed immediatamente le informazioni che stavano cercando.
Per un Operatore questo significa meno costi di marketing e di seo, con il vantaggio di avere in partenza grosse mole di traffico senza aver speso un centesimo (costo del dominio a parte).Io pensavo che, però, fossero davvero pochi i domini con traffico spontaneo direttamente dalla barra che sono appetibili. Ma quante categorie di questi ci sono, cioè di domini che generano traffico spontaneo?
Tipo:
- Domini e Brand Famosi
- Errori di Digitazione
- Domini e chiavi dove gli utenti vogliono evitare le serp. Questo penso che sia la più interessante.
Credo che però, oggi, siano pochi quelli liberi. La maggior parte saranno già presi. Quelli liberi possono essere dedicati ad eventi o personaggi emergenti.
Su questo dato, sopratutto influiranno l'estensione e da quante parole sarebbe composto l'evento.
@voidcomputer said:
Come secondo valore aggiunto il peso della key, vale a dire quanto importante è quel termine in base alle ricerche sui motori e nelle frasi di uso comune, e se quel termine esprime la creazione di un bisogno "sentito" dal mass market.
Basterebbero questi concetti applicati ai domini sovrastanti per capire ad intuito quale sia il migliore ;).Si può usare Adwords, per iniziare.
@voidcomputer said:
Il trattino come si può ben capire, determina molti fattori negativi, personalmente lo ritengo seriamente un artifizio SEO, distruttore di traffico naturale e veramente brutto a livello marketing, tra l'altro nessun termine è presente nel dizionario italiano e/o inglese con il trattino.
Capisco che possa essere un elemento di competizione per le serps, ma è veramente brutto, e a livello "valutativo" è considerato "cacca" dai domainers puristi, è una invenzione appunto dei SEO :).Il Trattino è stato inventato da chi vende i domini
Chissà se c'è una statistica...chi cerca direttamente nella barra un nome di dominio composto da due parole per saltare le serp, scrive le parole attaccate, ci lascia uno spazio o usa il trattino?
@voidcomputer said:
Una cosa da capire è cosa digiterebbe un utente Italiano ? prima italia e poi hotel, oppure hotel e poi Italia ?
Stessa cosa dicasi per le keys in inglese.Certo.
@voidcomputer said:
Parliamo poi delle estensioni, per me è indiscusso che se voglio un posizionamento sui mdr a livello internazionale io debba avere il COM con le keys che ho scelto.
Non mi piacciono gli IT per 2 motivi; non piacciono in ambito internazionale, si trasferiscono con difficoltà.
Per le altre estensioni, a meno che non si parli di keys molto competitive non vedo il motivo di sceglierle se non perchè l'estensione calza a pennello con la key esempio "inter.net" oppure "fao.org".Però per l'Italia, secondo me, la maggior parte degli utenti che cercando di saltare le serp e vogliono andare direttamente sul sito digitano .it
@Newser said:
Mi sembra che sia qualcosa di importante. C'è molto da studiare, specialmente sul traffico spontaneo, estensioni, chiavi ricercate. Ci vorrebbe una sezione apposita!
Ottima osservazione
Bellissima discussioni, grazie ragazzi
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Provo ad esprimermi e risponderti senza riscrivere la Divina Commedia
@Giorgiotave said:
Interessante discussione,
nonostante qualcosa ho comprato anche io (mi piace più comprare che vendere, mi affeziono poi :D), non ho mai approfondito il discorso lato Domainers.
Ne approfitto di Void, tralasciando la simpatica ironia
Premetto che le riflessioni di Void mi hanno fatto pensare molto e mi sono posto alcune domande, quindi partecipo alla discussione da niubbo sull'argomento
... Tutti siamo GNUbbi
Io pensavo che, però, fossero davvero pochi i domini con traffico spontaneo direttamente dalla barra che sono appetibili. Ma quante categorie di questi ci sono, cioè di domini che generano traffico spontaneo?
Tipo:
- Domini e Brand Famosi
- Errori di Digitazione
- Domini e chiavi dove gli utenti vogliono evitare le serp. Questo penso che sia la più interessante.
senza andare a cercare chissà che cosa o stranezze, semplicemente le parole generiche di uso comune come, vale sia per l'inglese che per l'Italiano, ovviamente dipende dal significato e dall'uso che se ne fà nella lingua parlata.
Le parole generiche che assumono più significati (meglio se sostantivi), sono quelle più ambite (esempi: casa, auto, biglietto), meglio ancora se sono riferibili o riferite a settori commerciali con alta redditività.
- Domini e chiavi dove gli utenti vogliono evitare le serp. Questo penso che sia la più interessante.
faccio un esempio eclatante le keys del settore Adult e del Gambling
Credo che però, oggi, siano pochi quelli liberi. La maggior parte saranno già presi. Quelli liberi possono essere dedicati ad eventi o personaggi emergenti.
Termini presenti nei dizionari Italiano ed Inglese di senso compiuto (single key) sono già tutti presi (quelli buoni ovviamente).
Beh sì ora in Inglese ed in Italiano si lavora su coppie di keys che ovviamente generano un traffico spontaneo ridicolo.La creazione di nuovi mercati e nuovi prodotti e nuovi acronimi o shortcut consentono la registrazione di nuovi ed ottimi nomi di dominio.
Su questo dato, sopratutto influiranno l'estensione e da quante parole sarebbe composto l'evento.
Sì certo più corto è il dominio, maggiore è la competizione sull'estensione, più probabilità di traffico spontaneo.Si può usare Adwords, per iniziare.
io uso Adwords solo per ricercare keys Italiane, per le keys inglesi meglio usare Overture.
Non bisogna assolutamente prendere per oro colato nè il PPC nè OVT results per la key che stiamo testando, non è detto che chi effettua ricerche per quelle keys digiti "spontaneamente" sulla barra esattamente quel termine.
Il traffico naturale dipende da molti altri fattori, non segue certo le regole commerciali o di marketing, credo che un sociologo saprebbe indicare con estrema semplicità, come, cosa, quando, e perchè un utente digita spontaneamente una parola.
E poi c'e' da differenziare secondo usi, costumi, educazione, lingua.... ogni "popolo" di internet sicuramente ha le sue preferenze.Il Trattino è stato inventato da chi vende i domini
.. coda di paglia è?Chissà se c'è una statistica...chi cerca direttamente nella barra un nome di dominio composto da due parole per saltare le serp, scrive le parole attaccate, ci lascia uno spazio o usa il trattino?
:bho: uh.. chissà, io dico che il trattino viene digitato solo in alcune occasioni di combinazioniCerto.
Però per l'Italia, secondo me, la maggior parte degli utenti che cercando di saltare le serp e vogliono andare direttamente sul sito digitano .it
Ne sei convinto ? io dico che dipende dalle parole
Ottima osservazione
Bellissima discussioni, grazie ragazzi
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Ottimo contributo, grazie.
Ora chi vuole farsi un'idea...;)
@voidcomputer said:
Ne sei convinto ? io dico che dipende dalle parole
Adesso che mi ci fai riflettere, hai ragione, dipende dalle parole
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Bellissima discussione e che partecipanti!!
Mi infilo giusto per portare il mio piccolo contributo su quanto si sta dicendo.SEO significa non avere investito su un nome di dominio e sui contenuti.
SEO significa non avere studiato la concorrenza e le serp prima di pubblicare un sito.
SEO significa "vengo dalle brochures e dai cataloghi", non mi intendo di web ed internet.
Questo dal lato webmasters ovviamente Probabilmente hai una visione del SEO non pienamente reale, voglio dire, ormai un SEO è costretto a studiare la concorrenza e applicare strategie di marketing vere e proprie.Poi, mi domandavo se esistesse una possibile statistica, quanti cercano "per la prima volta" un sito, digitando direttamente il nome sulla barra degli indirizzi?
Perchè si deve trattare ovviamente della prima volta, in quanto non ha riferimenti e li deve cercare.
Il valore del Seo è far apparire il suo sito in quella ricerca (con key primarie, key secondarie, ecc. ecc.) il valore del Domainers è rendere inteligente quel dominio: facile da ricordare, spontaneo, descrittivo al massimo e con un vero fiuto. (rimango dell'idea che i Domainers più bravi hanno un vero fiuto, una sorta di talento dell'intuizione.)Il traffico spontaneo esiste eccome, figuriamoci se lo metto in dubbio. Ma sono conviento che ha dinamiche sempre meno* internet friendly*.
Chi è che lo genera secondo voi?Ok, spero di non aver detto troppe bischerate.
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Ciao Alessandrog,
Eh beh il quote che hai riportato, così come stà, significa esattamente l'opposto di quello che è il mio pensiero.
Il SEO è necessario se non si hanno esperienze e conoscenze di posizionamento e questo è fuori discussione.
Quello che mi premeva sottolineare è che se si parte bene, quindi con un buon nome di dominio, si parte molto avvantaggiati e una bella fetta del lavoro seo è già fatta (non tutto ma abbastanza).
Quà mi fermo perchè non ho competenze ed esperienze tali da proseguire una discussione sul posizionamento, sono e mi considero un esploratore e sperimentatore pastrocchione per quanto riguarda questo settore.
Saluti
Luca
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Ciao Luca,
scusa se ho capito male allora!
Con Deborah sto parlando della stessa cosa e io la penso esattamente come te, ovvero che il nome a domini influenza sicuramente il posizionamento a parità di lavoro seo alle spalle.
Mentre invece non sembra che questo sia vero, infatti sto cercando di saperne di più. Questo il post.
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@Alessandrog said:
.. ovvero che il nome a domini influenza sicuramente il posizionamento a parità di lavoro seo alle spalle.
Mentre invece non sembra che questo sia veroSalve Alessandrog,
Il dominio è parte della URL, se la URL rewriting è uno strumento SEO che mi pare venga utilizzato sia a fini di evidenziare i siti nelle serps che per benefici di posizionamento; o mi sbaglio ?
Basta mettere il codice adsense su di una pagina vuota per capire gli effetti ;).Altra cosa, ormai anche i sassi sanno che in caso di Natural Link, le anchor sono già pronte per lo scopo, perchè incluse nel nome di dominio.
G è semantico e comprende il contesto dei siti, ti pare logico presupporre che riesca a comprendere anche il significato di un dominio ?
In generale non farei affermazioni.. se io faccio questo allora ottengo questo, ogni dominio e relativo sito ha le sue peculiarità, ogni caso è a sè stante, ogni contesto è unico, ogni situazione è unica.
Ritengo plausibile pensare che google riesca ad individuare la pertinenza del dominio con i contenuti del sito e premiare o meno certe situazioni, da lì a dire che a parità di contenuti (cosa impossibile da verificare) il dominio fà la differenza ce ne corre.
Saluti
Luca