• User

    @i2m4y said:

    Personalmente reputo almeno 12000 euro annui, ma è e rimane un mio parere puramente personale che lascia il tempo che trova.

    Grazie mille Paolo quello che mi serviva era proprio una cifra approsimativa data da una persona più esperta di me, anche se ovviamente rimane un'opinione personale.

    purtroppo vista l'attuale normativa italiana penso che dovrò togliere gli annunci AdSense :arrabbiato: ed ovviamente mi associo all'arrabiatura di tuonorosso nei confronti delle leggi fiscali italiane


  • User Attivo

    @Tuonorosso said:

    Ciao Paolo!
    io ho aperto p.iva in regime agevolato.

    Come ben tu dici 12.000 euro è la minima rendita annua da avere per poter aprire p.iva, peccato che non si possono dichiarare piu di 5.000 euro annui senza p.iva.

    In pratica chi guadagna tra i 5.000 e i 12.000 euro all'anno non PUO' aprire partita iva perchè andrebbe in perdita (a sto punto chiudo l'account adsense) e non può neanche NON aprirla perchè evaderebbe le tasse.

    In pratica chi è tra i 5.000 e 12.000 deve scegliere di NON guadagnare dei soldi, di non produrre, di non portare ricchezza in Italia...tutto questo è giusto???

    Altra cosa, chi guadagna 12.000 euro annui deve togliere (sempre che sia in regime agevolato) 10% di tasse (arriviamo a 10.800 euro) poi il commercialista (arriviamo a 9.800 euro) poi togliamoci l'inps (arrivamo almeno a 8.500).
    Bene, i tuoi 12.000 sono diventati 8.500, quasi la metà!
    Pensa poi se non fossi in regime agevolato...i 12.000 come limite sono da sognarseli, perchè si andrebbe in perdita...

    Tutto questo lo reputo assurdo...

    Scusate lo sfogo...

    La situazione e' ancora peggiore di quella che indichi perche':

    In un reddito lordo di 12.000 la voce Inps (minimale) e' ben piu' alta di cio' che indichi tu (1300 euro): il prelievo OBBLIGATORIO (minimale) si aggira tra i 2400 e i 2900 euro a seconda della tipologia del progetto se in libero professionismo o in impresa individuale.

    L'Irpef (IRE) si calcola sull'imponibile e non sul reddito (il tuo calcolo quindi e' sbagliato)

    Non hai contato le spese deducibili e detraibili.

    L'aliquota IRE(ex Irpef) sostitutiva ha comunque un tetto massimo di 30.000 euro e rotti per i liberi professionisti e dei 60.000 euro e rotti per le imprese.

    1000 euro per il commercialista potrebbero non bastare e in certi casi conviene anche chiedere consulenza ad un legale.

    Non hai calcolato inoltre gli studi di settore dal secondo anno.

    A mio parere se le cose vanno male,non si riesce a guadagnare e non si hanno soldi da parte e' meglio CHIUDERE entro il primo anno.

    Gli studi di settore (che ora sono stati addirittura modificati,quando andrebbero ABOLITI o sotituiti con altro sistema di valutazione.) possono rendere la vita di un titolare di partita I.V.A molto "pesante" sopratutto se si risulta non congrui.

    Secondo il mio modesto parere se non si auspicano redditi (attenzione,non fatturato) di almeno 20.000 euro gia' dal primo anno e meglio lasciare perdere.

    Non si riuscirebbe a sopravvivere con la sola attivita'.

    (per sopravvivere io intendo un guadagno netto di almeno 1000-1200 euro necessario appena per campare e pagare affitti etc..)

    Bisogna inoltre calcolare le spese fisse (utenze,acqusto software,hardware,affitto locale commerciale o ufficio etc..) che vanno TUTTE e anticipate.


  • Super User

    Logicamente non penso che qualcuno sperasse di vivere con 12000 euro lordi, io mi riferivo a quello che tipicamente è solo l'arrotondamento di altra attività principale indipendente da adsense.


  • Super User

    @i2m4y said:

    Logicamente non penso che qualcuno sperasse di vivere con 12000 euro lordi, io mi riferivo a quello che tipicamente è solo l'arrotondamento di altra attività principale indipendente da adsense.

    quoto


  • @i2m4y said:

    Reputo tu sia proprio in quel limbo in cui sarebbe necessario regolarizzare tutto con l'apertura di una impresa, ma che per tale livello la cosa sia antieconomica.
    Personalmente reputo almeno 12000 euro annui, ma è e rimane un mio parere puramente personale che lascia il tempo che trova.
    Poalo

    Mah... se non ha affitto e utenze da pagare, per me con 12000 euro annui potrebbe anche viverci, certo in prospettiva poi di aumentare negli anni successivi, almeno raddoppiando il reddito.
    Comunque è bene ricordare che ad AdSense si possono anche affiancare altre attività.
    Se tu hai un tuo sito e te lo gestisci, magari, anche con l'esperienza che hai maturato nella gestione del sito, puoi riuscire a rimediari lavori come SEO o webmaster.

    Non avendo spese, e optanto per il regime agevolato si ritroverebbe con 8000 euro circa, senza regime agevolato (le aliquote IRPEF, considerando le deduzioni e detrazioni non sono così altre con quel reddito) per me intorno ai 5000 euro.
    Se vivi con i tuoi e credi in quello che stai facendo, magari allestendo altri siti etc... oppure se lo fai mentre studi, potrebbe essere un modo per investire su te stesso.

    Il dramma è che Google ti può bannare in qualsiasi momento, questo è il problema.

    Per una persona con mutuo (o affitto) da pagare, oltre alle spese per alimentazione e altro, 12000 sono ovviamente insostenibili.

    AI


  • @Tuonorosso said:

    lo so lo so...è solo che mi fa imbestialire questa cosa!!! 😞

    Hai perfettamente ragione.
    Non si fa nulla per aiutare i piccoli e nuovi imprenditori - NULLA !
    Gli unici finanziamenti o contributi che ci sono, vanno o in determinate aree geografiche (spesso senza controlli) o a società di persone.
    Per la ditta individuale c'è il "va con dios" e il presupposto di evasione fiscale.
    Ci sono tante persone oneste che faticano ad arrivare alla fine dell'anno, senza evadere un euro... e delle difficoltà della categoria non se ne preoccupa nessuno, mentre taluni "rappresentanti" si preoccupano solo di far continuare ad evadere i soliti noti.

    AI


  • Super User

    Dal calcolo che hai fatto si evince che i 12.000 euro di Paolo sono perfetti!
    Senza regime agevolato rimarrebbero attaccati circa 5.000 euro...che è poi il limite che si puo dichiarare nella voce "Altri Redditi" senza aprire p.iva

    Che tristezza...


  • User Attivo

    Scusate se mi intrometto ma sono un po' confuso.....

    Leggo che aprire la partita IVA conviene solo se si fattura almeno 12'000 euro all'anno....

    Riporto la mia esperienza: ho aperto partita IVA come ditta individuale nel 2001: per i primi 6 mesi ho fatturato 0, anzi ho avuto solo spese (dominio, hosting,ecc...).
    Nel 2002 ho fatturato 4'000 euro: pagavo l'INPS con la rivalsa al 4% su ogni fattura (quindi 160 euro su 4mila di fatturato); è ovvio che 160 euro di INPS equivalgono a forse 4/5 settimane di contributi...ma intanto sei in regola.

    La commericialista per il primo anno mi ha chiesto un onorario di 150 euro, anche perchè le avrò portato 10 fatture in tutto! E' probabile che i prezzi in città come Milano siano decisamente diversi (la provincia ha anche questi vantaggi) però un commercialista che ti chiede più di 500 euro per farti una contabilità con 10/20 fatture all'anno e la dichiarazione dei redditi non è molto onesto...

    Per le tasse: ma scusate, non esiste più la NO TAX AREA? Se hai un reddito mi sembra inferiore ai 7'500 euro non paghi le tasse.

    Senza contare che se apri la partita IVA ti puoi scaricare le spese relative all'attività (PC, ADSL, cellulare...).

    Quindi mi pare che se hai un guadagno AdSense di 400 euro al mese conviene eccome aprire una partita IVA: l'unica cosa che non conviene è lasciar perdere per la paura di avere più spese che guadagni!!

    Dire che se non guadagni almeno 12mila euro all'anno non ti conviene...non so...mi sembra disincentivare i giovani a credere nei loro progetti! Quindi il mio consiglio è: apri la partita IVA e credici! 😉


  • @Phate said:

    Scusate se mi intrometto ma sono un po' confuso.....

    Leggo che aprire la partita IVA conviene solo se si fattura almeno 12'000 euro all'anno....

    Riporto la mia esperienza: ho aperto partita IVA come ditta individuale nel 2001: per i primi 6 mesi ho fatturato 0, anzi ho avuto solo spese (dominio, hosting,ecc...).
    Nel 2002 ho fatturato 4'000 euro: pagavo l'INPS con la rivalsa al 4% su ogni fattura (quindi 160 euro su 4mila di fatturato); è ovvio che 160 euro di INPS equivalgono a forse 4/5 settimane di contributi...ma intanto sei in regola.

    se pagavi l'INPS con la rivalsa in fattura allora non hai aperto una ditta individuale, ma sei un libero professionista.
    Come ditta individuale tu hai un minimo di circa 2600 euro all'anno da pagare, anche se fatturi 0.
    Dopo il primo anno poi entrano in gioco gli studi di settore, e dovrai andare a spiegare all'agenzia delle entrate (che faranno un accertamento fiscale sulla tua attività se non ti adeguerai agli SDS) come mai guadagni così poco.

    Considera poi che come libero professionista tu non potresti vendere spazi pubblicitari.

    ciao
    AI


  • User Attivo

    @archeoita said:

    se pagavi l'INPS con la rivalsa in fattura allora non hai aperto una ditta individuale, ma sei un libero professionista.
    Come ditta individuale tu hai un minimo di circa 2600 euro all'anno da pagare, anche se fatturi 0.
    Dopo il primo anno poi entrano in gioco gli studi di settore, e dovrai andare a spiegare all'agenzia delle entrate (che faranno un accertamento fiscale sulla tua attività se non ti adeguerai agli SDS) come mai guadagni così poco.

    Considera poi che come libero professionista tu non potresti vendere spazi pubblicitari.

    ciao
    AI

    Sì, probabilmente ero inquadrato come libero professionista ma la partita IVA è stata aperta come NomeDitta di MioNome MioCognome.
    Sul fatto di non poter vendere spazi pubblicitri, non so dirti, anche se mi sembra strano che ci sia una limitazione così pesante per i liberi professionisti.

    Sugli studi di settore: certo che se l'Agenzia delle Entrate si mette a controllare uno che dichiara 4mila euro all'anno e ha un sito "amatoriale"... allora siamo messi proprio male....;)
    E se anche lo facessero e uno è in regola?? Se hai fatto tutte le fatture che dovevi fare, di cosa dovresti aver paura? Mi ha sempre fatto inca**are sto spauracchio del "poi ti arriva la verifica fiscale"! Ma se sono in regola, perchè devo avere paura del Fisco??? 🙂


  • Super User

    Ma scusami...se fatturi 4.000 euro all'anno cosa hai aperto a fare la p.iva? :mmm:

    Li dichiari alla voce "Altri Redditi" e sei a posto...

    Boh


  • User Attivo

    Beh, è stato fatto come "investimento" per dire così....
    L'anno seguente il fatturato è triplicato, la ditta individuale è diventata una società di persone ed ora è il mio primo lavoro (all'epoca studiavo all'università).

    Il fatto è che quando ho iniziato non sapevo quanto avrei fatturato...poteva essere 0 come 1'000 come 10'000. Quindi se l'ho fatto io senza sapere quanto avrei guadagnato immagino che lo possa benissimo fare uno che guadagna già 400 euro al mese di AdSense 😉


  • Super User

    Beh..ma non ti conveniva aprirla una volta raggiunti i 5000?


  • @Phate said:

    Sugli studi di settore: certo che se l'Agenzia delle Entrate si mette a controllare uno che dichiara 4mila euro all'anno e ha un sito "amatoriale"... allora siamo messi proprio male....;)
    E se anche lo facessero e uno è in regola?? Se hai fatto tutte le fatture che dovevi fare, di cosa dovresti aver paura? Mi ha sempre fatto inca**are sto spauracchio del "poi ti arriva la verifica fiscale"! Ma se sono in regola, perchè devo avere paura del Fisco??? 🙂

    guarda che non è uno spauracchio.
    Gli studi di settore, che non valgono per il primo anno, ti dicono quando devi guadagnare per essere congruo.
    Se non lo sei puoi:

    1. pagare quello che ti dicono di pagare, o "aggiustare" il bilanco per diventare congruo
    2. subire un accertamento fiscale

    Se non sbaglio l'accertamento è automatico.

    Se sei in regola ovviamente non ci sono problemi, ma considera che si potrebbe arrivare ad un processo tributario, anche se sei nel giusto (e ti garantisco che per le persone oneste, la vita non è semplice come invece dovrebbe essere).

    ciao
    AI


  • User Attivo

    @Tuonorosso said:

    Beh..ma non ti conveniva aprirla una volta raggiunti i 5000?

    Sì, avrei anche potuto ma non capisco sto timore ad aprire un partita IVA che come detto secondo me ha costa davvero irrisori...
    Uno comincia ad aprirla, così intanto puoi fatturare PC, cellulare,ecc...per la ditta e vai a credito di IVA. E poi quello che arriva arriva..o no? 🙂


  • Super User

    Si, ma se aprendo la p.iva il mio potenziale guadagno si dimezza...o quasi...per via di tasse e oneri vari capisci che faccio di tutto per evitare di aprirla...


  • @Phate said:

    Sì, avrei anche potuto ma non capisco sto timore ad aprire un partita IVA che come detto secondo me ha costa davvero irrisori...
    Uno comincia ad aprirla, così intanto puoi fatturare PC, cellulare,ecc...per la ditta e vai a credito di IVA. E poi quello che arriva arriva..o no? 🙂

    Beh su questo sono d'accordo
    Se si guadagnano 400 euro al mese di AdSense si può anche tentare, tanto il primo anno la cosa è abbastanza tranquilla.

    L'unica cosa, è che come libero professionista tu non potresti vendere pubblicità.
    Come libero professionista si è esentati - PER ORA - dal minimo INPS (e questo è una gran bella cosa se si guadagna poco), mentre come ditta individuale quei 2600 euro comincerebbero a pesare.
    Ma se si crede in quello che si fa si può pensare di partire anche con 4000-5000 euro anno.

    ciao
    AI

    PS.
    Comunque il fatto di dichiararli come redditi diversi non è esattamente regolare, in ogni caso servirebbe la partita iva, perché tenere ads di google è comunque attività d'impresa


  • User Attivo

    @archeoita said:

    guarda che non è uno spauracchio.
    Gli studi di settore, che non valgono per il primo anno, ti dicono quando devi guadagnare per essere congruo.
    Se non lo sei puoi:

    1. pagare quello che ti dicono di pagare, o "aggiustare" il bilanco per diventare congruo
    2. subire un accertamento fiscale

    Se non sbaglio l'accertamento è automatico.

    Se sei in regola ovviamente non ci sono problemi, ma considera che si potrebbe arrivare ad un processo tributario, anche se sei nel giusto (e ti garantisco che per le persone oneste, la vita non è semplice come invece dovrebbe essere).

    ciao
    AI

    Premesso che non mi è mai successo di non essere congruo con sti stramaledetti studi di settore...ma se malauguratamente dovesse succedere in futuro e io fossi assolutamente CERTO di aver fatto tutte le cose per bene ti assicuro che non pagherei per mettermi in regola ma aspetterei l'accertamento! Che vengno pure a controllare...
    Poi lo so benissimo che viviamo nella repubblica delle banane per cui se uno è onesto rischia di più di un evasore totale...però io per principio non ci sto ai ricatti e agli spauracchi degli accertamenti!
    Se tu Fisco mi dici che dovevo guadagnare 10 e io ho guadagnato 5, vieni qui e mi dici dove ho sbagliato! 😉


  • dipende dalle persone che ti trovi davanti.
    Se trovi il finanziere corretto e onesto magari finisce lì, ma alcuni potrebbero aprire un processo tributario pur sapendo di essere nel torto.

    comunque condivido il tuo pensiero
    AI


  • User Attivo

    @archeoita said:

    Beh su questo sono d'accordo
    Se si guadagnano 400 euro al mese di AdSense si può anche tentare, tanto il primo anno la cosa è abbastanza tranquilla.

    L'unica cosa, è che come libero professionista tu non potresti vendere pubblicità.
    Come libero professionista si è esentati - PER ORA - dal minimo INPS (e questo è una gran bella cosa se si guadagna poco), mentre come ditta individuale quei 2600 euro comincerebbero a pesare.
    Ma se si crede in quello che si fa si può pensare di partire anche con 4000-5000 euro anno.

    ciao
    AI

    PS.
    Comunque il fatto di dichiararli come redditi diversi non è esattamente regolare, in ogni caso servirebbe la partita iva, perché tenere ads di google è comunque attività d'impresa

    Aggiungo una cosa: se anche quasi tutto il tuo guadagno se ne andasse in contributi INPS, non mi sembra poi così tragico cominciare ad avere qualche anno di contributi pagati, se sei uno studente e magari inizi a lavorare a 26/28 anni.
    Se andiamo avanti così, ci vorranno 45 anni di contributi per noi "giovani" per andare in pensione...quindi prima inizi meglio è!

    Poi, vabbè, se vogliamo essere realisti e disillusi c'è da dire che noi la pensione non la vedremo MAI perchè l'INPS fallirà tra 20/30 anni....:x