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anche nel settore dei blog delle assicurazioni-patente a punti e segnalazione autovelox provincia nomeprovincia era saturo ma seguendo i consigli del forum nella sezione seo mi sono imposto in home con molte stringhe. Spero di riuscire a fare lo stesso nel settore turismo e in ogni caso ho dove chiedere consigli : Su questo forum. Grazie di tutte le info e esempi fatti a breve aprirò il mio sito nel settore turistico (ho pure trovato chi mi inserisce i testi sul database) e vi aspetto con i vostri utilissimi consigli e in cambio io dirò a babbo natale che siete stati buoni con me. Credo che un 100naio di pagine bastino per iniziare.... che ne pensate?
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scegli quantomeno una nicchia
trova qualcosa nel turismo che ancora non è stato trattato
o un modo nuovo di presentare offerte turistiche, itinerari, eventi..se vuoi fare il solito portalone generalista di hotel in italia o agriturismo in toscana lo vedo come un suicidio..
ps sicuramente mix è stato bravo, ma la puglia è molto vergine da questo punto di vista..
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Nelli ha pienamente ragione
la puglia è molto vergine da questo punto di vista..
Questa cosa l'ho detta nel mio primo post nel blog.
Bene su internet quando si parla di vacanze e soprattuto di vacanze negli agriturismi non si pensa alla puglia ma bensi alla toscana, regione ugualmente fantastica e piena di agriturismi, che del turismo ne ha fatto una vera e propria cultura.
Per questo noi di Agriturismoinpuglia.org ci stiamo muovendo cercando di togliere il primato alla toscana e dando la giusta visibilità alla regione puglia, e ai suoi fantastici agriturismi.
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GIUSTO forza il sud. allora io per solidarietà lo faccio per la calabria.Scherzi a parte al nord hanno una mentalità più avanti del sud anche nel settore turismo (vedi caso rimini dove il mare è nero ma la spiagggggggia piena zeppa). Se tale organizzazione c fosse anche in calabria o in puglia allora lavoreremmo solo nel periodo delle vacanze e 9 mesi all' anno in vacanza .... al nord per solidarietà. Provate ad aprire un sito senza adsense nel settore turistico . In Emilia Romagna (io c ho vissuto e ho lavorato per chi aveva siti turistici locali) come arrivate a 200-300 visitatori al giorno trovate almeno 50-60 alberghi che sono ben felici di darvi 100-300 euro all' anno. Al sud se non c fosse adsense o simili sai la fame che farebbero i gestori dei siti turistici. Ovviamente questa è la mia opinione di piccolo programmmatore del sud.
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In Emilia Romagna (io c ho vissuto e ho lavorato per chi aveva siti turistici locali) come arrivate a 200-300 visitatori al giorno trovate almeno 50-60 alberghi che sono ben felici di darvi 100-300 euro all' anno.
AAA. Vendo il mio piccolo sito sugli agriturismi in puglia e compro un sito sulle spiagge a rimini
Scherzo
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se il prezzo e buono lo compro io
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@nelli said:
scegli quantomeno una nicchia
trova qualcosa nel turismo che ancora non è stato trattato
o un modo nuovo di presentare offerte turistiche, itinerari, eventi..se vuoi fare il solito portalone generalista di hotel in italia o agriturismo in toscana lo vedo come un suicidio..
ps sicuramente mix è stato bravo, ma la puglia è molto vergine da questo punto di vista..
Cara Nelli, lo sai che sei davvero bravina come donnina di marketing?
A piace molto andare controcorrente....aggiungerei "se vuoi fare un sito generalista, e non vuoi suicidarti, realizza qualcosa di sconvolgente". Se sei bravo a pensarla e se hai delle giuste risorse forse questo è il momento giusto per realizzarla...A proposito....anche io sto realizzando una mia idea nel settore turistico...c'è posto???
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@bino1979 said:
GIUSTO forza il sud. allora io per solidarietà lo faccio per la calabria.Scherzi a parte al nord hanno una mentalità più avanti del sud anche nel settore turismo (vedi caso rimini dove il mare è nero ma la spiagggggggia piena zeppa). Se tale organizzazione c fosse anche in calabria o in puglia allora lavoreremmo solo nel periodo delle vacanze e 9 mesi all' anno in vacanza .... al nord per solidarietà. Provate ad aprire un sito senza adsense nel settore turistico . In Emilia Romagna (io c ho vissuto e ho lavorato per chi aveva siti turistici locali) come arrivate a 200-300 visitatori al giorno trovate almeno 50-60 alberghi che sono ben felici di darvi 100-300 euro all' anno. Al sud se non c fosse adsense o simili sai la fame che farebbero i gestori dei siti turistici. Ovviamente questa è la mia opinione di piccolo programmmatore del sud.
Concordo appieno, per il sud turismo vuol dire agosto, per alcuni al massimo Giugno-agosto.... Rimini ha impostato la stagione turistica con almeno 3 target:
- Estivo
- Invernale (realizzando uno dei poli fieristici più grandi d'Italia e SOPRATTUTTO nel settore BtoB.....vanno a dormire lì quelli che partecipano alle fiere di bologna...figuratevi!)
- Finesettimana (ragazzi in discoteca)
Il sud avrebbe una primavera da sfruttare... splendida, piena di odori e sapori, ma mancano le persone che realizzino idee, progetti. Volete un esempio di un assessore (quelli che dovrebbero gestire i soldi pubblici) di un paesino della sicilia??? Eccolo:
Senza parole...
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@mix said:
Ciao,
io ci sono entrato, per gioco/ripicca, non credevo che potessi farcela, la vedevo una sfida troppo alta per la mia portata. In più non volevo contattare alberghi o comunque strutture turistiche per chiedere la solita "tangente" per farle stare sul mio portale.Ho puntato tutto su adsense, e a distanza di 4 mesi ( un pò meno ) ho OTTIMI risultati, sbalorditivi!
Ciao guardavo il tuo sito...scusa ma con dei paesaggi stupendi che avete in puglia proprio quegli alberi scuri da autunno lombardo ci dovevi mettere??? Perchè non ci metti 2 o 3 foto che si alternano o una foto panoramica?
ciao, dai diamo una bella botta a sto turismo al sud!
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Giorno ragazzi,
ho qualche cifra sul comparto turistico on line fresca fresca.
La fonte è di Affari e Finanza (Supplemento del luned’ della Repubblica) del 2 luglio 2007.Vi riassumo le principali notizie che potrebbero interessarci ai fini del nostro discorso.
In linea generale:
Boom del Turismo on line, ma crollano i guadagni dei big.
In Italia spopolano soprattutto i voli low cost venduti in rete, che oramai con l’inserimento di offerte di hotel e bed & brekafast diventano veri e propri tour e contribuiscono a muovere il settore.
In linea più specifica:
Thomas Cook Group, uno dei maggiori tour operator europei, ha annunciato il taglio di 2.800 dipendenti in Gran Bretagna, la chiusura di 6 sedi e di 150 agenzie di viaggio.
I tagli sono dovuti alla grande concorrenza del turismo on line, che continua a crescere grazie a 2 fattori chiave:
- il risparmio garantito al consumatore;
- la moda dei pacchetti fai-da-te.
Il turismo on line è da anni la prima voce dell’e commerce, il business che traina le vendite sul web.
Expedia, l’agenzia di viaggi numero uno al mondo sta perdendo molto terreno.
Ma nonostante questo le sue azioni sono schizzate in alto del 22% rispetto all’anno scorso, proprio per il potenziale di crescita che il settore ha.
Inutile quindi discutere sulla possibilità di spazi aperti: ovvio che ci sono.
Non dobbiamo però dimenticare che –come accade in tutti i settori- non c’è spazio per l’improvvisazione.
La concorrenza è sempre più agguerrita.
Dalla debolezza di Expedia per esempio sta trovando giovamento** Priceline**, il motore di ricerca che consente di confrontare i prezzi e che ha registrato una crescita del 47%.
Importante è anche saper cogliere prima delgi altri le mutazioni del mercato e adattarle il prima possibile al proprio core business:
Ostelli e bed & breakfast è la nuova promozione che è evidenziata sulla home paga di Ryanair, leader delle vendite di biglietti on line.Quoto in pieno la riposta di Nelli.
Il livello di concorrenza è altissimo: ed è quasi impossibile "riuscire" con un progetto generalista
(abbiamo lo stesso capitale da investire in advertising, ricerca e sviluppo dei big?)Se la risposta è no...come credo...dobbiamo puntare sulla differenziazione...
... il piccolo deve far divenire volano del proprio core business tutta una serie di servizi che il big non può offrire (ma sta a noi individuare questi plus)E' il discorso da cui muovono anche i supermercati che devono affrontare la concorrenza della grande distribuzione (centri commerciali) spuntata prepotentemente nei pressi della loro attività.
Come fanno a sopravvivere? Di certo non abbassando i prezzi...non potrebbero mai competere con i prezzi della grande distribuzione...ecco che allora si differenziano...c'è chi punta sul rapporto di familiarità con il cliente, chi sull'assistenza personalizzata post-vendita, ecc...E noi...su cosa dovremmo puntare?
Quali sono per noi quei fattori di successo che ci differenzierebbero rispetto ai big?
Chi ha qualche idea?
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E noi...su cosa dovremmo puntare?
Quali sono per noi quei fattori di successo che ci differenzierebbero rispetto ai big?
Chi ha qualche idea? Su due punti si basa la nostra forza:- la trasversalità delle notizie ( contenuti ) che proponiamo ai nostri user
- sulla specificità del turismo in un settore circoscritto ( esempio regioni, province, mare, montagna )I big questi due punti di forza non li avranno mai, sono società fredde e senza un cuore