• User

    @Stefano said:

    No, perché?

    Es. A lui mandagli le prime 2 righe, e tu tienine 5.
    Oppure (o anche), all'aggregatore dai un titolo dell'articolo (leggermente) diverso.

    come faccio a cambiare il titolo da dare all'aggregatore?
    non lo prendono in automatico dai miei feed? 😞


  • User Attivo

    A me è successo in passato con Rojo. Ho dovuto differenziare i titoli delle pag da quelli utilizzati nel feed.


  • User

    @mzarkoff said:

    A me è successo in passato con Rojo. Ho dovuto differenziare i titoli delle pag da quelli utilizzati nel feed.

    usi feedburner?


  • User Attivo

    Il poveretto che ho citato non utilizzava nulla.
    L'unica cosa che poteva essere considerato un "legame" era il linketto a rojo presente nel template che ha utilizzato.

    PS: non ho mai usato aggregatori .. mi sento un alieno. dovrei preoccuparmi? -_-°


  • User Attivo

    @remedios said:

    usi feedburner?

    Si


  • User

    @mzarkoff said:

    Si

    c'è una impostazione in feedburner che ti permette di cambiare il titolo dell'articolo che viene diffuso tramite i feed?

    :arrabbiato:


  • User Attivo

    Secondo me la disposizione in serp dipende dalla "rilevanza" o "forza" che ha il sito originario rispetto all'aggregatore. Nel mio caso, cercando i titoli dei post, compare prima il mio blog, poi feedlist e gli altri aggregatori.
    Comunque sia la presenza in un aggregatore la vedo sempre un vantaggio per il sito/blog aggregato: porta traffico, visitatori, spider,... ma io sono di parte 😉


  • User Attivo

    @remedios said:

    c'è una impostazione in feedburner che ti permette di cambiare il titolo dell'articolo che viene diffuso tramite i feed?

    :arrabbiato:

    Purtroppo non mi risulta. Ho dovuto intervenire io sul CMS per dare due titoli agli articoli. Uno viene usato per la pagina interna, l'altro per generare il feed.


  • User

    Io ho un aggregatore, logicamente non raccolgo i siti su internet, ho un modulo dove chi vuole che gli indici dei propri post vengano pubblicati compila il modulo e via si parte.
    In ogni post il mio aggregatore restituisce il titolo del sito fonte e il link all'articolo, se non è questo uno scambio di popolarità ditemi quale sarebbe.
    Cmq il link è questo *********


  • ModSenior

    Salve italiafreeholid.
    In questo forum non è consentita l'autopromozione; se desidera presentare un suo sito può farlo nell'apposita area, e a quanto pare lo ha già fatto 😉
    Eviti dunque di inserire link al suo sito in aree non adeguate.


  • User

    errore mio!
    Scusate


  • Super User

    Riporto in auge questo importantissimo (secondo me thread).

    Ultimamente mi sto prodigando a fare qualche test di indicizzazione a partire dal mio blog, devo dire che se per Yahoo e Msn la fonte primaria dell'informazione viene premiata/tutelata mantenendola al primo posto (ad oggi) nelle serp per Google la questione cambia.

    Nei primi giorni, si è vista la sola indicizzazione del mio blog e la conseguente prima posizione.

    Dopo di che la comparsa dei primi aggregatori, technorati in primis più altri minori.

    Da quel momento la serp è mutata, promuovendo al primo posto technorati e portando in seconda posizione il mio blog.

    Ad oggi si sono aggiunti ulteriori aggregatori, che quanto pare hanno un valore maggiore di technorati perchè han conquistato la prima posizione.

    Ora sicuramente gli aggregatori sono delle armi a doppio taglio e questa ne è una prova, ti veicolano traffico, ma ti possono anche superare con svantaggi enormi (oserei dire).

    E sinceramente con un punto di vista logico, andrebbe teoricamente tutelata la sorgente dell'informazione e non i ripetitori d'informazione, so che google determina il posizionamento per backlink, trustrank, pagerank etc etc, ma in questo modo fintanto che il dominio in cui l'articolo è stato pubblicato non ha sufficiente "valore" non potrà avere la posizione che dovrebbe avere in un ottica realista.

    Certo non è possibile valutare chi è la vera fonte dell'informazione, dato che l'indicizzazione non avviene continuamente e su tutti i siti allo stesso momento, ma almeno essere in grado di determinare che un sito non è altro che un ripetitore non credo sia impossibile, e di conseguenza valutare il suo valore in un ottica diversa e meno premiante rispetto a un sito di contenuti "naturali".

    Quindi la risposta alla domanda, i feed influiscono sul posizionamento, la risposta è si, dato che il caso empirico lo dimostra.

    Ahimè dimostra anche il fatto che le sorgenti delle notizie non vengono opportunamente "salvaguardate" :arrabbiato:


  • Super User

    @gh3 said:

    Ultimamente mi sto prodigando a fare qualche test di indicizzazione a partire dal mio blog, devo dire che se per Yahoo e Msn la fonte primaria dell'informazione viene premiata/tutelata mantenendola al primo posto (ad oggi) nelle serp per Google la questione cambia.

    .....

    E sinceramente con un punto di vista logico, andrebbe teoricamente tutelata la sorgente dell'informazione e non i ripetitori d'informazione
    Io credo che a google non importi granché di capire chi è la fonte, di premiarla, ecc.

    Penso che più semplicemente cerchi di dare all'utente quello che l'utente cerca...
    Quindi se non sa che fare premia l'abbondanza.

    Se mi metto nei panni dell'utente e digito ad esempio "hotel + città" preferisco trovare un portale di hotel che il sito di un unico hotel.... anche se in realtà il portale è un "clone" dei singoli siti degli hotel.

    Io credo che per gli aggregatori possa valere un discorso molto simile: l'utente preferisce trovare un singolo blog oppure un sunto di molti blog?

    :ciauz:


  • Super User

    Beh la questione aggregatori è meramente etico-legale, posto che molti aggregatori prendono i feed e li ripubblicano farcendo le pagine di adsense, solo per veicolare traffico e guadagnarci su senza fare praticamente nulla, se non ogni tanto inserire un nuovo feed.

    Pare di etica e soprattutto legalità in quanto io, come molti altri, rilasciano i loro contenuti basandosi su Creative Commons vietando l'uso commerciale, cosa che viene bellamente ignorata, oltre al fatto di chiedere il permesso di ripubblicazione dello stesso feed...

    Valutando la questione sui casi limite, si riesce a dimostrare la fallacità della scelta di Google, se non tanto per l'erronea scelta di non premiare la fonte dell'informazione, bensì per la scelta di premiare la popolarità...

    Ciò si dimostra valutando un neologismo realizzato ad hoc e inserito nel contesto di un post, eventualmente reiternado lo stesso contenuto in post successivi a scopo di report di un esperimento, e dall'analisi delle serp si nota che per l'ennesima volta si premia l'aggregatore, che nel caso itinere ha indicizzato e/o citato un numero di contenuti inferiori contenenti la keyword oggetto di discussione rispetto al blog originale.

    Quindi in questo caso non premia nemmeno l'abbondanza relativa alla parola stessa, ma colui che la cita, in modo anche minoritario, ma che ha un PR, Backlink e Link Popularity maggiore rispetto ad un altra fonte.

    Questo secondo me dimostra la fallacia dell'attuale sistema di indicizzazione di Google.


  • User

    @gh3 said:

    Beh la questione aggregatori è meramente etico-legale, posto che molti aggregatori prendono i feed e li ripubblicano farcendo le pagine di adsense, solo per veicolare traffico e guadagnarci su senza fare praticamente nulla, se non ogni tanto inserire un nuovo feed.

    Pare di etica e soprattutto legalità in quanto io, come molti altri, rilasciano i loro contenuti basandosi su Creative Commons vietando l'uso commerciale, cosa che viene bellamente ignorata, oltre al fatto di chiedere il permesso di ripubblicazione dello stesso feed...

    Valutando la questione sui casi limite, si riesce a dimostrare la fallacità della scelta di Google, se non tanto per l'erronea scelta di non premiare la fonte dell'informazione, bensì per la scelta di premiare la popolarità...

    Ciò si dimostra valutando un neologismo realizzato ad hoc e inserito nel contesto di un post, eventualmente reiternado lo stesso contenuto in post successivi a scopo di report di un esperimento, e dall'analisi delle serp si nota che per l'ennesima volta si premia l'aggregatore, che nel caso itinere ha indicizzato e/o citato un numero di contenuti inferiori contenenti la keyword oggetto di discussione rispetto al blog originale.

    Quindi in questo caso non premia nemmeno l'abbondanza relativa alla parola stessa, ma colui che la cita, in modo anche minoritario, ma che ha un PR, Backlink e Link Popularity maggiore rispetto ad un altra fonte.

    Questo secondo me dimostra la fallacia dell'attuale sistema di indicizzazione di Google.
    Approfitto dell'influenza per augurare un ormai imminente buon 2008 a tutto il forum, io possiedo vari blog, e dopo vari mesi con scarsi risultati in termini di posizionamento e visite, ho pensato di inviare i miei feed rss a vari aggregatori online e devo dire che ne ho ricevuto molti benefici. E' vero che a volte gli aggregatori sono davanti a me nelle serp ma dal momento che invio i feed rss parziali il visitatore dell'aggregatore per poter leggere l'articolo completo clicca sul link del mio blog. Ricevo molte visite dai suddetti aggregatori che altrimenti non avrei mai ricevuto, infatti ho notato che tramite gli aggregatori i miei post sono presenti nelle serp con molte chiavi diverse che l'articolo originale non ha.
    Buon 2008 a tutti !!!!!!


  • Super User

    @gh3 said:

    Beh la questione aggregatori è meramente etico-legale....
    Non credo sia questo il posto per problemi etico legali.

    In ogni caso google non è un'autorità pubblica ma un'azienda privata e come tale ha semplicemente l'obbligo di rispettare la legge.

    Aspettarsi da un'azienda privata qualcosa di diverso dalla ricerca del profitto temo possa solo portare delusioni.
    😉

    @gh3 said:

    Quindi in questo caso non premia nemmeno l'abbondanza relativa alla parola stessa, ma colui che la cita, in modo anche minoritario, ma che ha un PR, Backlink e Link Popularity maggiore rispetto ad un altra fonte.

    Questo secondo me dimostra la fallacia dell'attuale sistema di indicizzazione di Google.
    Quindi se ben capisco google tratta gli aggregatori come un qualsiasi altro sito.

    Comunque per parlare di fallacia del sistema di posizionamento credo che l'ottica giusta non sia quella etico-morale, ma quella dell'utente: sei proprio sicuro che l'utente preferirebbe trovare gli aggregatori in ventesima pagina?
    cioè non trovarli proprio?

    :ciauz:


  • Super User

    @Stefano said:

    Non credo sia questo il posto per problemi etico legali.

    In ogni caso google non è un'autorità pubblica ma un'azienda privata e come tale ha semplicemente l'obbligo di rispettare la legge.

    Aspettarsi da un'azienda privata qualcosa di diverso dalla ricerca del profitto temo possa solo portare delusioni.
    😉

    Ma io non parlavo di Google per quel frangente, bensì riguardo gli Aggregatori, dato che il più delle volte taluni sembrano tutt'altro che siti di aggregazione, ma meramente siti atti a generare traffico e impressioni sugli Adsense installati.

    Non parlo ovviamente dei technorati e/o affini, ma spesso delle iniziative di singoli terzi, che definisco una cerchia di keyword o di feed e li ripubblicano solo per trarne senza giri di parole un netto guadagno a costo pressochè 0.

    E già questa cosa sinceramente a me non sta molto bene, soprattutto per l'omessa richiesta di pubblicazione, dato che tutto è sotto CC...

    Se poi si valuta che questi siti assumono una posizione privilegiata nelle serp, la cosa mi gusta ancora meno.

    E qui non ho ancora tirato in causa gli aggregatori che decido/autorizzo io, ma solo le libere iniziative di terzi.

    Quindi se ben capisco google tratta gli aggregatori come un qualsiasi altro sito.

    Comunque per parlare di fallacia del sistema di posizionamento credo che l'ottica giusta non sia quella etico-morale, ma quella dell'utente: sei proprio sicuro che l'utente preferirebbe trovare gli aggregatori in ventesima pagina?
    cioè non trovarli proprio?

    :ciauz:

    Dalla mia esperienza empirica sembrerebbe proprio che Google tratti un aggregatore alla stregua di un normale sito, questo secondo me è sbagliato, dato che il più delle volte son gli stessi aggregatori (giustamente) a citare la fonte, questo dovrebbe permettere a Google di capire che l'aggregatore non è altro che un ripetitore di una fonte (tra l'altro la fonte viene esplicitata).

    Quindi a mio giudizio, e questo si può vedere già in una serp di 9 risultati in maniera secondo me ottima, Google dovrebbe distinguere siti con contenunti "naturali" e contenuti "aggregati" e valutare il posizionamento di conseguenza.

    Per la visione clientilistica, beh proporre un aggregatore al primo posto porta l'utente a dover raggiungere la sorgente dopo almeno 2 click, quando sarebbe possibile raggiungerla con una sola.

    Comunque esempio empirico, serp da 15 risultati:

    • 2 pagine indicizzate del mio blog
    • 13 aggregatori vari

    Dei quali risultati 4 sono prima del sito originale, e dei quali solo 1 mostra il reale contenuto e non un rimando ad una tag generica con la quale è stato taggato il post e che ad oggi è stata sopravanzata da altri post inerenti il medesimo argomento.

    Quindi solo in 1 caso su 4 l'utente sarà in grado di arrivare al reale contenuto, salvo l'utilizzo della copia di cache di Google del risultato...
    Non vedo molto utile all'utente vedere informazioni che per il 75% dei casi non c'entrano più nulla con l'argomento...


  • User Attivo

    Secondo me Google non considera contenuto duplicato quando l'aggregatore riporta parte dell'articolo linkando la fonte originale più corposa. Tende però a posizionare meglio l'aggregatore perchè probabilmente ha più trust, è più aggiornato sull'argomento e per il fatto che potrebbe bastare solo l'introduzione all'utente che se vuole può approfondire dal link.


  • Super User

    @GBZ said:

    Secondo me Google non considera contenuto duplicato quando l'aggregatore riporta parte dell'articolo linkando la fonte originale più corposa. Tende però a posizionare meglio l'aggregatore perchè probabilmente ha più trust, è più aggiornato sull'argomento e per il fatto che potrebbe bastare solo l'introduzione all'utente che se vuole può approfondire dal link.

    Nel mio case study l'aggregatore non è più aggiornato, ha infatti meno riscontri per quella parola chiave, anche se nella serp ne vengono mostrati due per entrambi.

    Solo che nel caso itinere come dicevo prima solo il 25% dei contenuti che precedono il sito oggetto di studio ha un riferimento per quella keyword.

    Mentre i due risultati del sito oggetto di studio hanno una rilevanza del 100%


  • User Attivo

    Secondo me comunque le cose sono molto più semplici di quel che pensiamo... basta seguire un filo logico tenendo presente l'interesse di google, accontentare chi cerca...